24-01-18 16.27
24-01-18 16.31
fateci un giro su "roba da pianisti" su fb... per capire che aria tira...24-01-18 16.50
Ma il fatto è che conservatorio o privato,molti Maestri (con la M) vedono la musica solo col rigore classico e non concepiscono che un allievo ancora "non pronto,non maturo" esca da questa linea perché "si vizia,si perde". Non è questione di caporali,è l'impostazione teorica della vecchia scuola. Esercizi ed esercizi,crescita graduale e solo per vie ortodosse,niente fantasia e tanta applicazione.Ecco perché si mischiano anche su quello che suoni tu ,allievo,anche nel tempo libero...Devi seguire la via classica,e basta... Un po' come nella danza classica,no? Ed ecco anche perché molti allievi ad un certo punto,si rompono le balle,e magari al V° o VI° anno partono per la tangente,spesso fuggendo proprio da quel tipo di insegnamento, che piu' di una volta non riaffrontano piu'.24-01-18 16.56
24-01-18 16.59
(se sono giá grandicelli e comincia a piacergli il jazz...
)
24-01-18 17.42
Credo che gli insegnanti temano che se l'allievo nel tempo libero suoni dell'altro vada ad influire sul rendimento degli studi, se è così devono fare i conti con la concorrenza, quindi non mi stupisco di questa mossa di avere il controllo degli allievi anche fuori della scuola, daltronde non ci si allena durante la lezione ma a casa.24-01-18 17.57
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24-01-18 19.52
24-01-18 23.00
Sì, ma tutta questa rigorosità e rigidità dei conservatori, con cui io non ho esperienza diretta, a cosa porta? Ad avere ottimi esecutori? Non è solo la diatriba jazz-classica, ma un mero esecutore che contributo dà alla società per migliorarne il livello culturale? Poco.25-01-18 01.17
C’è un divario simile ad un abisso.25-01-18 02.14
Chiariamo:
25-01-18 03.01
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, invece, oltre al mio "trasgressivo" insegnante di solfeggio ho ritrovato anche la sala dove ho passato diversi annetti di studio su quell'organo (un Tamburini a 4 manuali, quello parcheggiato a sinistra, chiuso e attaccato al muro) e sulle panche sotto le canne a fare canto corale ...e questa materia (il canto), che ci impegnava due mattine a settimana, mi dette molto perché mi abituò praticamente al movimento e alla cantabilità delle parti, alla polifonia, ed eseguire J. Desprez , O. Di Lasso. P. Palestrina era come fare ginnastica ...musicale.
25-01-18 07.38
29-01-18 13.13
Ho avuto il privilegio di far provare nel nostro gruppo jazz (prima che decidessi di abbandonare il genere) una clarinettista molto brava.