Tonalità

  • nicolo
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27-09-19 17.53

@ zaphod
ti ringrazio emo
...ma hai fatto bene a puntualizzare! Bisogna chiamare le cose col loro nome, altrimenti non ci si capisce più.
Io infatti credevo che la domanda iniziale fosse su come trasporre un brano, e non capivo...
  • paolo_b3
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27-09-19 18.08

@ Roberto_Forest
Però la musica di fatto È anche matematica.
Certo ma non solo.
  • anonimo

27-09-19 22.49

Risposta breve: C C7 F

Risposta complessa: trattato di armonia di Schoenberg
  • zerinovic
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28-09-19 08.07

@ Roberto_Forest
Però la musica di fatto È anche matematica.
Eccome...
  • anonimo

28-09-19 08.57

@ Roberto_Forest
Però la musica di fatto È anche matematica.
La musica matematica è un ossimoro emo
  • vin_roma
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28-09-19 11.34

@ anonimo
La musica matematica è un ossimoro emo
Noooo...

Per me una musica "esatta", che non vuol dire che piaccia o meno, è matematicamente risolta perché si sviluppa su proporzioni assonanti al numero di oscillazioni del discorso di base. Anche una sola frequenza, prendiamo un DO, offre una scelta di strade consonanti, sta in chi crea musica scegliere quelle che offrono un discorso stimolante e costruttivo e può essere un discorso semplice o complicato, la qualità dipenderà dalla coerenza con cui si giustificano gli allontanamenti e le evoluzioni dallo stato di riposo (del Do). L'estetica piacevole è legata al numero di oscillazioni e alle sue parentele. Bach probabilmente ne è la massima espressione e non è per forza espressione di "bellezza" emotiva, umana, è esattezza, equilibrio, come l'area di un quadrato, come la sezione aurea.
  • anonimo

28-09-19 11.57

@ vin_roma
Noooo...

Per me una musica "esatta", che non vuol dire che piaccia o meno, è matematicamente risolta perché si sviluppa su proporzioni assonanti al numero di oscillazioni del discorso di base. Anche una sola frequenza, prendiamo un DO, offre una scelta di strade consonanti, sta in chi crea musica scegliere quelle che offrono un discorso stimolante e costruttivo e può essere un discorso semplice o complicato, la qualità dipenderà dalla coerenza con cui si giustificano gli allontanamenti e le evoluzioni dallo stato di riposo (del Do). L'estetica piacevole è legata al numero di oscillazioni e alle sue parentele. Bach probabilmente ne è la massima espressione e non è per forza espressione di "bellezza" emotiva, umana, è esattezza, equilibrio, come l'area di un quadrato, come la sezione aurea.
allora possiamo far comporre questo ad un computer emo
  • fulezone
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28-09-19 11.57

@ vin_roma
Noooo...

Per me una musica "esatta", che non vuol dire che piaccia o meno, è matematicamente risolta perché si sviluppa su proporzioni assonanti al numero di oscillazioni del discorso di base. Anche una sola frequenza, prendiamo un DO, offre una scelta di strade consonanti, sta in chi crea musica scegliere quelle che offrono un discorso stimolante e costruttivo e può essere un discorso semplice o complicato, la qualità dipenderà dalla coerenza con cui si giustificano gli allontanamenti e le evoluzioni dallo stato di riposo (del Do). L'estetica piacevole è legata al numero di oscillazioni e alle sue parentele. Bach probabilmente ne è la massima espressione e non è per forza espressione di "bellezza" emotiva, umana, è esattezza, equilibrio, come l'area di un quadrato, come la sezione aurea.
per non andare a disturbare Bach, artisti come John Lennon con 4 accordi hanno fatto capolavori,
stessa cosa i PInk Floyd Wish You Were Here gira intorno a un bridge di 3 accordi e un giro di 4,

la bellezza non è legata alla complessità, bastano veramente 4 numeri tradotte in note per fare un brano bellissimo!
  • anonimo

28-09-19 12.00

@ fulezone
per non andare a disturbare Bach, artisti come John Lennon con 4 accordi hanno fatto capolavori,
stessa cosa i PInk Floyd Wish You Were Here gira intorno a un bridge di 3 accordi e un giro di 4,

la bellezza non è legata alla complessità, bastano veramente 4 numeri tradotte in note per fare un brano bellissimo!
e che c'entra questo con la matematica?
  • paolo_b3
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28-09-19 12.07

@ vin_roma
Noooo...

Per me una musica "esatta", che non vuol dire che piaccia o meno, è matematicamente risolta perché si sviluppa su proporzioni assonanti al numero di oscillazioni del discorso di base. Anche una sola frequenza, prendiamo un DO, offre una scelta di strade consonanti, sta in chi crea musica scegliere quelle che offrono un discorso stimolante e costruttivo e può essere un discorso semplice o complicato, la qualità dipenderà dalla coerenza con cui si giustificano gli allontanamenti e le evoluzioni dallo stato di riposo (del Do). L'estetica piacevole è legata al numero di oscillazioni e alle sue parentele. Bach probabilmente ne è la massima espressione e non è per forza espressione di "bellezza" emotiva, umana, è esattezza, equilibrio, come l'area di un quadrato, come la sezione aurea.
All'interno della musica ci sono degli schemi che si ripetono seguendo logiche matematiche, ma queste regole le riusciamo a riconoscere solo dopo aver ascoltato il brano, un po' come le previsioni di Nostradamus. emoemoemo
E comunque sono regole che valgono solo per la nostra cultura musicale, le stesse regole non descrivono ad esempio la musica araba.
Tornando a bomba sulle regole della modulazione, chi mi impedisce di modulare con stacco? Cioè eseguo un brano ed al termine del movimento riprendo un nuovo movimento in una tonalità diversa, ossia accordi e/o melodie modulanti = niente.
Sono io il compositore... emo emo
  • vin_roma
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28-09-19 12.31

@ fulezone
per non andare a disturbare Bach, artisti come John Lennon con 4 accordi hanno fatto capolavori,
stessa cosa i PInk Floyd Wish You Were Here gira intorno a un bridge di 3 accordi e un giro di 4,

la bellezza non è legata alla complessità, bastano veramente 4 numeri tradotte in note per fare un brano bellissimo!
Infatti è questo che volevo dire: se la "soluzione matematica" della musica è giusta (momento della proposta e dissertazioni varie tra le armoniche associate nei tempi del ritmo) allora la musica sta in piedi. Si possono esprimere percorsi complessi o molto semplici ...ma c'è sempre una combinazione matematica assonante tra le frequenze.
2 + 2 fa 4, semplice ed esatto (Lennon?)
75219 : 3 fa 25073, semplice ed esatto (Bach, fiamminghi?)
Poi nell'uomo c'è anche la ricerca nell'irrazionale perché ...hai visto mai che si scopre qualcosa di nuovo, che ci arricchisce? E allora nascono eperimenti ...ma anche percorsi nel vuoto. Ma la stragrande quantità di musica composta e riconosciuta col successo ha un percorso matematico ovvio.
Il difficile è partire da una frequenza (nota) e giustificargli intorno un percorso musicale accattivante (coerenza delle frequenze armoniche in base alla complessità ricercata).
  • fulezone
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28-09-19 12.39

@ anonimo
e che c'entra questo con la matematica?
ti hanno risposto sotto!
  • vin_roma
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28-09-19 12.57

@ anonimo
allora possiamo far comporre questo ad un computer emo
Quello che mostri è il risultato delle nostre debolezze, risultato bello, affascinante, emotivo, ma esiste proprio perché tendiamo a far luce dove per noi è più buio sperando di trovare la strada.
Un computer non ha aspirazioni, non cerca soluzioni in percorsi inusitati. Non ha bisogno di creare emozioni per capire e crescere, un computer sta bene come sta.

A meno che... (un esempio di fantasia umana protesa a capire e che riflette se stesso in una macchina):
  • anonimo

28-09-19 13.09

@ fulezone
ti hanno risposto sotto!
se fosse così chiunque potrebbe fare successo e chiunque con conoscenze matematiche/armoniche potrebbe essere Bach, la musica non è matematica

se poi parliamo di armonia allora è un'altro discorso
  • Roberto_Forest
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28-09-19 13.13

@ paolo_b3
All'interno della musica ci sono degli schemi che si ripetono seguendo logiche matematiche, ma queste regole le riusciamo a riconoscere solo dopo aver ascoltato il brano, un po' come le previsioni di Nostradamus. emoemoemo
E comunque sono regole che valgono solo per la nostra cultura musicale, le stesse regole non descrivono ad esempio la musica araba.
Tornando a bomba sulle regole della modulazione, chi mi impedisce di modulare con stacco? Cioè eseguo un brano ed al termine del movimento riprendo un nuovo movimento in una tonalità diversa, ossia accordi e/o melodie modulanti = niente.
Sono io il compositore... emo emo
Però modulare a stacco da DO a FA non è facile perché il FA verrà sempre visto come quarto grado del DO. Bisogna creare un ponte di passaggio
  • vin_roma
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28-09-19 13.26

@ anonimo
se fosse così chiunque potrebbe fare successo e chiunque con conoscenze matematiche/armoniche potrebbe essere Bach, la musica non è matematica

se poi parliamo di armonia allora è un'altro discorso
La musica E' matematica... certi rapporti fisico/matematici che alcuni riescono ad esprimere creando musica adatta alle "nostre debolezze" non li devi confondere con esatte operazioni matematiche che in natura non hanno bisogno di mostrarsi.

La musica più profonda e assoluta è in una frequenza sola, che basta a se stessa, in equilibrio. Tutto osclla, atomi, cicli, pensiero, luce, materia, l'oscillazione è la base del tutto. Questo travalica il nostro senso di musica perché noi giochiamo e consideriamo solo i rivoli dei suoi fumi e la chiamiamo così, ma l'oscillazione base e le sue suddivisioni matematiche sono la parte più profonda e fondamentale.
  • paolo_b3
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28-09-19 13.26

@ Roberto_Forest
Però modulare a stacco da DO a FA non è facile perché il FA verrà sempre visto come quarto grado del DO. Bisogna creare un ponte di passaggio
Beh ad esempio se ripeti dalla strofa iniziale in DO, ma la esegui in FA, il cervello riconosce la stessa armonia trasposta e si adatta immediatamente alla nuova tonalità.

Per carità, posso sbagliare...
  • vin_roma
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28-09-19 13.29

@ paolo_b3
Beh ad esempio se ripeti dalla strofa iniziale in DO, ma la esegui in FA, il cervello riconosce la stessa armonia trasposta e si adatta immediatamente alla nuova tonalità.

Per carità, posso sbagliare...
Impegna in qualche modo la sensibile della nuova tonalità e vedrai l'orecchio capirà subito che l'aria è cambiata.
  • anonimo

28-09-19 13.35

Bisogna far la dovuta differenza tra il muoversi tra le regioni tonali, ma restando sempre sostanzialmente nell’alveo della tonalità d’impianto, oppure muoversi radicalmente in una nuova tonalità
  • paolo_b3
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28-09-19 13.40

A me una soluzione che mi ha sempre "pizzicato" , adattabile anche ad una versione arrangiata di un brano famoso, è fare il solo di tastiera dopo la chitarra 4 semitoni sopra. Lasci il chitarrista a sputare sangue la dove volano le bombe e poi con la tastiera te ne passi bello bello sopra a guardare i danni emoemoemo

Scusate...