Corso di Armonia Principale

  • anonimo

10-07-20 09.59

3) ecco le cifrature complete delle triadi (esempi in tonalità di DO maggiore riguardanti un accordo di DO maggiore

- forma fondamentale (DO al basso): I senza nessuna cifra

- primo rivolto (MI al basso): I 6

- secondo rivolto (SOL al basso): I 6 4
  • BB79
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10-07-20 10.01

@ anonimo
3) ecco le cifrature complete delle triadi (esempi in tonalità di DO maggiore riguardanti un accordo di DO maggiore

- forma fondamentale (DO al basso): I senza nessuna cifra

- primo rivolto (MI al basso): I 6

- secondo rivolto (SOL al basso): I 6 4
e vai con gli eserciziiiiiiiemoemoemoemoemoemo
  • anonimo

10-07-20 10.08

4) Dato che le voci tipiche in un’armonia sono 4 (chiamate “soprano, contralto, tenore e basso”), e la triade ha solo tre note, una di queste andrà raddoppiata.

Si preferisce di solito il raddoppio, se possibile, della tonica, poi la quinta e per ultima la terza.

Sui primi rivolti il raddoppio della terza è fortemente sconsigliato, ed è proibito se si tratta di un primo rivolto del primo o del quinto grado (I 6 o V 6)

Quindi su un DO maggiore in primo rivolto (I 6), cioè col MI al basso, raddoppieremo il DO o eventualmente il SOL, mai il MI.

Detto in altra maniera, sul secondo rivolto non si raddoppia il basso (che è appunto la terza).

Sul secondo rivolto (6 4) si preferisce il raddoppio della quinta de possibile, oppure la fondamentale.

Quindi su SOL maggiore in secondo rivolto (V 6 4) cioè col RE al basso raddoppieremo il RE, oppure se non possibile raddoppieremo il sol.
  • anonimo

10-07-20 10.23

5) Ultima annotazione per oggi: per spostarsi da un accordo al successivo, bisogna che ognuna delle quattro parti proceda in maniera ordinata.

Cosa significa? Ecco alcuni concetti.

- parti strette: quando tra due parti non ci starebbe un’altra nota dell’accordo.

Il basso fa eccezione, potendo procedere “staccato” dalle altre parti, anche se mai troppo lontano dal tenore (max una decima circa).

Praticamente un DO maggiore a parti strette avrà nel pentagramma inferiore il basso, nel pentagramma superiore SOL DO MI o DO MI SOL.

- Parti late: due sul pentagramma inferiore e due sul pentagramma superiore, anche con uno “spazio vuoto” tra due voci.

Esempio: DO e SOL sul pentagramma inferiore e MI e DO su quello superiore.

- minimo movimento della parte: se possibile sta ferma (nota comune), se no grado congiunto, e se proprio impossibile il salto minore possibile
  • BB79
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10-07-20 10.29

@ anonimo
5) Ultima annotazione per oggi: per spostarsi da un accordo al successivo, bisogna che ognuna delle quattro parti proceda in maniera ordinata.

Cosa significa? Ecco alcuni concetti.

- parti strette: quando tra due parti non ci starebbe un’altra nota dell’accordo.

Il basso fa eccezione, potendo procedere “staccato” dalle altre parti, anche se mai troppo lontano dal tenore (max una decima circa).

Praticamente un DO maggiore a parti strette avrà nel pentagramma inferiore il basso, nel pentagramma superiore SOL DO MI o DO MI SOL.

- Parti late: due sul pentagramma inferiore e due sul pentagramma superiore, anche con uno “spazio vuoto” tra due voci.

Esempio: DO e SOL sul pentagramma inferiore e MI e DO su quello superiore.

- minimo movimento della parte: se possibile sta ferma (nota comune), se no grado congiunto, e se proprio impossibile il salto minore possibile
mi permetto di aggiungere: possibilmente il moto del basso dovrebbe essere in senso contrario a quello delle parti...emoemo
  • anonimo

10-07-20 10.30

@ BB79
mi permetto di aggiungere: possibilmente il moto del basso dovrebbe essere in senso contrario a quello delle parti...emoemo
Bravo!

1) ci sono parti comuni? Se si, leghiamo

2) non ci sono parti comuni? Allora moto contrario tra basso e soprano.
  • Petra
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10-07-20 11.02

Esimio Cyrano, leggerò le tue indicazioni poste con l'attenzione volta a rimetterle nella memoria. In questi presenti tuoi interventi, mi fai capire che gradisci, almeno provare in questo settore dell'armonia. Io ci starei, anzi ci stò e propongo come modo di procedere, dotarsi di un Libro, come il Delachi - o altro, comunque a tua scelta e coloro che desiderano partecipare potrebbero trasmetterti i compiti indicando il N°di esercizio di cui si riferisce. Parlando per me stesso, indicami i Metodo/Libro che ritieni adatto, l'acquisterò e...ne riparleremo. Insomma, realizzare un sistema di insegnamento con l'uso di questi mezzi di comunicazione.
  • anonimo

10-07-20 11.06

@ Petra
Esimio Cyrano, leggerò le tue indicazioni poste con l'attenzione volta a rimetterle nella memoria. In questi presenti tuoi interventi, mi fai capire che gradisci, almeno provare in questo settore dell'armonia. Io ci starei, anzi ci stò e propongo come modo di procedere, dotarsi di un Libro, come il Delachi - o altro, comunque a tua scelta e coloro che desiderano partecipare potrebbero trasmetterti i compiti indicando il N°di esercizio di cui si riferisce. Parlando per me stesso, indicami i Metodo/Libro che ritieni adatto, l'acquisterò e...ne riparleremo. Insomma, realizzare un sistema di insegnamento con l'uso di questi mezzi di comunicazione.
Questo è un buon compendio gratuito online, non serve comprare nulla.
  • Petra
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10-07-20 11.07

Aggiungo: qualora avesse a prendere corpo questo progetto, resta ben inteso che sopratutto tu sarai "LIBERO di troncare il prosieguo dell'insegnamento in qualunque momento. Inoltre regnerà la Libertà, o meglio, il non OBBLIGO di motivazione. Ok?
  • Petra
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10-07-20 11.10

@ Petra
Aggiungo: qualora avesse a prendere corpo questo progetto, resta ben inteso che sopratutto tu sarai "LIBERO di troncare il prosieguo dell'insegnamento in qualunque momento. Inoltre regnerà la Libertà, o meglio, il non OBBLIGO di motivazione. Ok?
Ok. Lasciami il tempo di leggere. Ti farò sapere il mio pensiero. Grazie.
  • Petra
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10-07-20 14.38

I numeri ROMANI sono intesi come da esempio: 1=DO * 2=RE * MI= 3 * FA = 4 ecc. . E' una notazione per me nuova. Forse è utile per spiegare le nozioni dell'armonia. Benchè dal Basso dato o Basso REALE e con l'impianto in Chiave si può rilevare la Tonalità .
L'esercizio quindi l'ho fatto come da me sopra compreso.
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https://ibb.co/JyCWH4g
  • vin_roma
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10-07-20 15.54

@ anonimo
Questo è un buon compendio gratuito online, non serve comprare nulla.
Finalmente uno che chiama i rivolti come si deve!

Comunque, come descritto nella lezione 5, continuo a digerire male il non considerare il basso nella sua capacità di generare una posizione armonica mettendolo in posizione marginale rispetto all'armonia di riferimento.
Mi spiego:
Se in tonalità di Do M sul Re costruisco una 4/6 ho fatto un 2° rivolto della dominante, ovvio, ma a che serve complicarmi la vita dovendo pensare che sono in Sol M (V) di cui però devo considerare la sua 5^? Sul II grado ho costruito una 4/6 che ha un suono e un moto tutto suo, a che serve citare il V grado? Mica sono un chitarrista! So benissimo che sul II grado una 4/6 mi da una dfominante in 2° rivolto ma il suono è quello di un II grado..
  • vin_roma
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10-07-20 16.08

@ Petra
I numeri ROMANI sono intesi come da esempio: 1=DO * 2=RE * MI= 3 * FA = 4 ecc. . E' una notazione per me nuova. Forse è utile per spiegare le nozioni dell'armonia. Benchè dal Basso dato o Basso REALE e con l'impianto in Chiave si può rilevare la Tonalità .
L'esercizio quindi l'ho fatto come da me sopra compreso.
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Infatti vedi che Petra si fa dei problemi?
L'esercizio è svolto bene ma in pratica non rende giustizia ai principi dell'armonia.
Un DoM fondamentale ha un suono, un DoM II rv un altro. E' un pilastro che si fonda sul Sol che con la 4 e 6 coincide abbastanza col DoM fondamentale ma non lo giustifica e una melodia in DoM eseguita sull'accordo in fondamentale cambia completamente carattere se eseguita sul II rivolto.
'sta concezione armonica approssimativa lasciamola ai chitarristi!
Un qualsiasi grado al basso ha una posizione armonica predominante, in seconda istanza si può aver bisogno di considerarlo fondamentale o perno di un rivolto.
Già una sola melodia col solo basso può essere sufficiente al riconoscimento di un andamento armonico e in DoM un Re è un II° grado che svolge la sua funzione indipendentemente da ciò che avviene sopra.

Se lui avesse l'idea lapidaria che in ogni scala il I° grado è la fondamentale o tonica e il II° grado la sopratonica senza doverlo considerare in alcuni casi a volte il rivolto del V° o del VII°, non avrebbe dubbi e saprebbe subito associare al II° grado reale, anche senza suonare, il suono consono al solo vedere la numerazione posta sopra e quindi riconoscerlo (sentirlo) come pilastro di un accordo fondamentale o rivoltato.

P.S.: ho usato, di seguito ai gradi, il simbolo ° che non andrebbe messo ma l'ho fatto per distinguere i caratteri in "romano" dai comuni caratteri del PC.
  • anonimo

10-07-20 18.47

@ vin_roma
Finalmente uno che chiama i rivolti come si deve!

Comunque, come descritto nella lezione 5, continuo a digerire male il non considerare il basso nella sua capacità di generare una posizione armonica mettendolo in posizione marginale rispetto all'armonia di riferimento.
Mi spiego:
Se in tonalità di Do M sul Re costruisco una 4/6 ho fatto un 2° rivolto della dominante, ovvio, ma a che serve complicarmi la vita dovendo pensare che sono in Sol M (V) di cui però devo considerare la sua 5^? Sul II grado ho costruito una 4/6 che ha un suono e un moto tutto suo, a che serve citare il V grado? Mica sono un chitarrista! So benissimo che sul II grado una 4/6 mi da una dfominante in 2° rivolto ma il suono è quello di un II grado..
In sostanza hai ragione, ma ho notato che almeno all’inizio far comprendere qual’è l’armonia fondamentale è utile.

Sapere che quel RE 6-4 appartiene al “mondo” del V e non a quello del II è a mio avviso assai utile.

Mi dirai che dovrebbe essere evidente...beh, per noi lo è, immagino, ma per qualcuno che inizia lo studio dell’armonia potrebbe non esserlo.

emo
  • anonimo

10-07-20 18.49

@ Petra
I numeri ROMANI sono intesi come da esempio: 1=DO * 2=RE * MI= 3 * FA = 4 ecc. . E' una notazione per me nuova. Forse è utile per spiegare le nozioni dell'armonia. Benchè dal Basso dato o Basso REALE e con l'impianto in Chiave si può rilevare la Tonalità .
L'esercizio quindi l'ho fatto come da me sopra compreso.
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Il numero romano, per farla semplice, definisce il grado occupato dalla fondamentale dell’accordo.

Se in pentagramma ho un RE 6-4, sono in presenza del secondo rivolto di SOL maggiore.

Quindi la funzione non è II (RE) ma V (SOL).
  • vin_roma
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10-07-20 18.59

Cyrano ha scritto:
Quindi la funzione non è II (RE) ma V (SOL).

Non riuscirò mai a digerirlo.
Ma fatti un po' di cadenze, anche elementari, trasportale in tutte le tonalità, sviluppa l'orecchio e poi vedi se ti confondi con un II° 4/6 che esprime una dominante rivoltata e vediamo se poi hai bisogno di qualcuno che ti dica "si, è un II grado ma fa le veci del V".
Ma scherziamo?
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10-07-20 19.03

Si ma tu Vince fai "l'analisi numeri" e basta, visto che abiti a Roma emo
  • vin_roma
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10-07-20 19.11

@ paolo_b3
Si ma tu Vince fai "l'analisi numeri" e basta, visto che abiti a Roma emo
??? emo
  • anonimo

10-07-20 19.13

@ vin_roma
??? emo
Romani.

E ti dirò di più: al quadrato.

emo
  • anonimo

10-07-20 19.23

@ vin_roma
Cyrano ha scritto:
Quindi la funzione non è II (RE) ma V (SOL).

Non riuscirò mai a digerirlo.
Ma fatti un po' di cadenze, anche elementari, trasportale in tutte le tonalità, sviluppa l'orecchio e poi vedi se ti confondi con un II° 4/6 che esprime una dominante rivoltata e vediamo se poi hai bisogno di qualcuno che ti dica "si, è un II grado ma fa le veci del V".
Ma scherziamo?
Scala maggiore in teoria.....es do
I M DO
II m REm
III m MIm
IV M FA
V M SOL
VI m LAm
VII dim SIdim