10-07-20 20.05
A che servono 'ste facilitazioni?
I gradi, espressi in numeri ordinali (romani), indicano la posizione sulla scala. (in Do): I do, II re, III mi, IV fa, V sol, VI la, VII si
Gli intrvalli, espressi in numeri cardinali (arabi), invece indicano la distanza tra due note.
Qui la cosa è leggermente più complessa perché esistono intervalli fissi (giusti) e variabili (magg., min., aug, dim, etc..) e coinvolgono non solo le note tipiche di una scala ma tutti i semitoni esistenti.
Quindi fa>la 3^magg, re>sol 4^ giusta, sol>fa 7^min, fa#>do 5^dim, solb>do 4^aug...
Se preventivamente si sarà parlato di "suono fondamentale" e delle armoniche prodotte verrà facile comprendere l'imprescindibilità degli intervalli giusti da quelli variabili.
Sarò antico ma non vedo l'utilità di facilitare (apparentemente) le cose, perché poi, se si andrà avanti, si creeranno equivoci e incongruenze.
Scusa Cyrano, non è per te, ma in generale vedo molta faciloneria, anche a livelli alti, vedo, con internet, un mare di gente che parla e interpreta, crea blog, scrive, inventa ...ma di contro non vedo nascere altrettanta qualità, anzi, addirittura in conservatorio oggi ci sono un mare di diplomati pieni di nozioni, titoli ...ma che non hanno capito cosa muove la musica.