17-10-23 19.10
Video molto interessante.
Il concetto di base è un'idea che ho avuto da sempre: ho sempre pensato che le regole del jazz, allargando il campo, non fossero state mai definite a priori, ma piuttosto a posteriori, razionalizzando (che non è un male), semplificando e purtroppo anche finendo per banalizzare.
Se si sale alla radice della musica afroamericana, bisogna tenere conto di:
- influenze tradizionali radicate in maniera anche inconscia, che derivato dalla musica tradizionale dell'Africa Centro Occidentale, occidentalizzate attraverso i generi nati in America (work song, spiritual, gospel e blues rappresentano le "radici evolutive" del jazz);
- grado di alfabetizzazione non sempre eccelso in senso occidentale, con predominanza di istinto e ritmo prima ancora che degli aspetti melodici e, ma che lo dico a fare, armonici.
In sintesi: trovo molta più affinità con un griot centroafricano che con un europeo che si masturba sul modo, l'accordo quartale e la scala da impiegare.
Che sono sovrastrutture prettamente occidentali atte a ingabbiare qualcosa che occidentale non è, e a riproporre un linguaggio nuovo a un pubblico di discenti che non ha gli elementi per coglierne i fonemi originari.