libro jazz

  • anonimo

09-08-18 19.46

@ markelly2
Cyrano ha scritto:
Così è per Zawinul: ottimo pianista jazz, ma come lui stesso mi disse durante una colazione che condividemmo a Umbria jazz “quel che suono coi weather report è rock, non jazz

È meno jazz, ma di sicuro non è più rock!
Dai carissimo... birdland è pop, al massimo pop rock... di jazz non ha nulla se non certi voicings emo
  • anonimo

09-08-18 19.51

@ anonimo
Dai carissimo... birdland è pop, al massimo pop rock... di jazz non ha nulla se non certi voicings emo
questo tuo "dai carissimo" al posto di " ma che minchia dici" mette in evidenza il retaggio del tuo passato incappucciato emo
  • anonimo

09-08-18 19.57

@ anonimo
questo tuo "dai carissimo" al posto di " ma che minchia dici" mette in evidenza il retaggio del tuo passato incappucciato emo
Figliuolo, ma cosa dici mai....


emo
  • markelly2
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09-08-18 20.24

@ anonimo
Dai carissimo... birdland è pop, al massimo pop rock... di jazz non ha nulla se non certi voicings emo
Ho capito che tu, per etichettare i generi, ragioni per grammatica musicale, ma sono convinto se fai sentire Birdland a chi non ha mai ascoltato jazz, non dirà mai che è pop. Mai.
E poi Zawinul non si riferiva solo a quel brano. Voglio dire, I Sing The Body Electric è pop? Non è neanche rock. Infatti è fusion! emo
emo

Edit: ricordo che W. Shorter di quel disco disse "ho fatto una cosa particolare col sax in quell'album, ho preso una nota, Sib, e con quella ci ho fatto tutti i brani"

Ri-edit: W. Shorter, un grande che stranamente non ha fatto scuola, ma cacchio se suona, e come lui nessuno. Personalità artistica unica.
  • markelly2
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09-08-18 20.25

@ anonimo
questo tuo "dai carissimo" al posto di " ma che minchia dici" mette in evidenza il retaggio del tuo passato incappucciato emo
emoemoemo
  • pianomanit
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10-08-18 14.26

@ MiLord
Cyrano ha scritto:
non è fusion, è jazz rock

Permettetemi di non essere d'accordo con tutto. Fusion e jazz rock sono la stessa cosa emo La musica fusion non è altro che il jazz unito al rock o al funk, e nel primo caso si può anche definire jazz rock e nel secondo jazz funk, come dice wikipedia.
E' un po' come i rockettari che non considerano rock tutto ciò che viene dopo i led zeppelin perché per loro il rock è unicamente ed esclusivamente quello. Non è così.
A volte i jazzisti mi sembrano più chiusi ed integralisti, a dispetto del genere che suonano, rispetto i "classici" che non sanno suonare senza spartito emoemo

Spectrum, secondo me non è così come dici, ma mi piace il tuo modo jazzistico di numerare i tuoi principi (1,2,4,3) emo
Voi che dovreste essere di mentalità molto più elastica mi sembrate un po' chiusi a volte.
Non vedete cosa ha chiesto elkikko? Non vedete i suoi link?
A lui non interessa minimamente studiare le basi del jazz, vuole soltanto poter improvvisare in modo jazzistico su basi moderne. Nei brani postati si nota anche del latin jazz.
E per fare tutto ciò non serve assolutamente conoscere le radici del jazz. Ovviamente aiuta ma non è necessario.
Ritengo che per quello che sembra interessare a elkikko, sia utile il blues.
E parlo per esperienza personale
emo

***EDIT***

Io ho avuto insegnanti jazz anche quotati. Partivano tutti dagli standard. Ok. Io non sono nessuno e se mi conoscereste potreste accertarvi che sono assolutamente NON superbo, ma, insomma dopo un diploma in pianoforte, quegli standard li studiavo giusto un'oretta prima della lezione ed erano già belli che pronti.
Eppure quando mi trovavo a improvvisare su una base jazz , questi standard non mi davano assolutamente niente di più di quello che già avevo imparato ad orecchio.
Mi dicevano, prima impara questi, il resto arriverà.

Per dirvi quanto possa essere deleterio non ascoltare l'allievo e partire con schemi prefissati: Ho smesso presto a studiare. Peccato, ero partito con grande entusiasmo.


Poi su YouTube ho visto questo video!!!
ECCO! Questo era quello che volevo imparare a fare!!! E lo dicevo agli insegnanti!
Allora da solo, mi sono messo a studiarlo a parti piccole, rallentandole.
Dopodiché ho continuato a suonare su questa base oppure seguendo il giro di accordi al mio pianoforte.
Anche in tonalità diverse.
Ci ho messo un anno, credo, per farlo in maniera sicura e disinvolta. Questo dovrebbe dirla tutta sulla mia sete di imparare emo

Ma ora finalmente ho imparato a fare quello che volevo!!! E ho anche personalizzato il mio modo di improvvisare.

E non ho più studiato uno standard jazz, e mai più li studierò! Li detesto emo
Cavolo! Anch’io mi sono sfondato di video di Lot2learn. Una volta ho hanche registrato un video mio con un “Driftin” (H.Hancock) simile al suo e gliel’ho mandato. Lui mi rispose, con Driftin, very good!!
  • anonimo
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10-08-18 18.39

MiLord ha scritto:
Spectrum, secondo me non è così come dici, ma mi piace il tuo modo jazzistico di numerare i tuoi principi (1,2,4,3)


Eh, principio dettato dalle amenities.. vorrei vedere te a rispondere da uno smartphone cazzuto col riflesso del sole emo
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10-08-18 18.47

@ anonimo
MiLord ha scritto:
Spectrum, secondo me non è così come dici, ma mi piace il tuo modo jazzistico di numerare i tuoi principi (1,2,4,3)


Eh, principio dettato dalle amenities.. vorrei vedere te a rispondere da uno smartphone cazzuto col riflesso del sole emo
emo
  • anonimo

10-08-18 19.18

MiLord ha scritto:
E non ho più studiato uno standard jazz, e mai più li studierò! Li detesto


non capisco perchè volete suonare jazz se lo detestate, con tutti i generi musicali che ci sono tipo il reggaejazz emo
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10-08-18 19.36

@ anonimo
MiLord ha scritto:
E non ho più studiato uno standard jazz, e mai più li studierò! Li detesto


non capisco perchè volete suonare jazz se lo detestate, con tutti i generi musicali che ci sono tipo il reggaejazz emo
Sono io che non vi capisco emo
Per molti di voi il jazz riguarda solo gli standard cantati. Per me no, è molto di più. Il cantante proprio non ci deve essere! E neanche devo suonare la sua traccia vocale col piano. Il Jazz che mi interessa non si riduce a una semplice canzone con sonorità "complesse".
Adoro lo swing e il bebop.
Oppure come altri stili mi piace il ragtime e le sue derivazioni, come il piano honky-tonk e lo stride piano.
Non riuscirei a suonare due brani di fila stile autumn leaves e compagnia bella. Proprio mi addormento sulla tastiera. Eppure per i professori jazz esistono solo quelli.
A me interessa solo saper improvvisare con il linguaggio jazz. Di queste canzonette ne ho studiate un sacco ma nessuna mai mi ha dato qualcosina in più di quello che già avevo imparato da solo.
Ecco perché ho lasciato lo studio del jazz. Da autodidatta forse ho imparato di più.

Cyrano ha messo un link poco tempo fa, in cui suona la canzone degli antenati. Anche se io preferirei applicare il tutto più su generi moderni come la fusion, è quello che mi piacerebbe suonare!!! E comunque anche fare bebop così, è quello che mi interessa!
Nessuna canzonetta standard jazz me lo ha mai insegnato.
Però sono sicuro che se mi mettessi, e mi metterò emo, a studiare a fondo quel brano, ripetendolo all'infinito, rallentandolo, sezionandolo, imparerei molto di più che con due pagine alla sinatra.
Per questo dico che non bisogna per forza partire dai primordi, bisogna vedere quello che si vuole suonare. A me, del jazz, interessa solo il linguaggio. Più precisamente mi interessa solo il modo di improvvisare.

I vari standard tristi danno solo l'illusione all'allievo alle prime armi di far uscire qualcosa di jazz dal pianoforte. Lo fanno sentire colto emoemo
Boh i quelle cose le imparavo in un'oretta e non lo dico assolutamente con superbia.
Ma se gli togli quel foglio davanti non saprebbe improvvisare su due accordi se non, forse, con la sola pentatonica. Anzi, se non ha mai suonato blues o rock neanche quella.
Io vorrei uscire da questi schemi. un po' ce l'ho fatta, da solo. Mi piacicchia quello che faccio. Ma non mi basta.
Sono sicuro che si possa fare, perché nel mio piccolo ci sono riuscito senza mai più aver letto uno standard.

Io almeno per standard jazz intendo quelli, autumn leaves e affini (che non è il più brutto, anzi! Ma è il primo che mi viene in mente)
  • anonimo

10-08-18 20.08

@ MiLord
Sono io che non vi capisco emo
Per molti di voi il jazz riguarda solo gli standard cantati. Per me no, è molto di più. Il cantante proprio non ci deve essere! E neanche devo suonare la sua traccia vocale col piano. Il Jazz che mi interessa non si riduce a una semplice canzone con sonorità "complesse".
Adoro lo swing e il bebop.
Oppure come altri stili mi piace il ragtime e le sue derivazioni, come il piano honky-tonk e lo stride piano.
Non riuscirei a suonare due brani di fila stile autumn leaves e compagnia bella. Proprio mi addormento sulla tastiera. Eppure per i professori jazz esistono solo quelli.
A me interessa solo saper improvvisare con il linguaggio jazz. Di queste canzonette ne ho studiate un sacco ma nessuna mai mi ha dato qualcosina in più di quello che già avevo imparato da solo.
Ecco perché ho lasciato lo studio del jazz. Da autodidatta forse ho imparato di più.

Cyrano ha messo un link poco tempo fa, in cui suona la canzone degli antenati. Anche se io preferirei applicare il tutto più su generi moderni come la fusion, è quello che mi piacerebbe suonare!!! E comunque anche fare bebop così, è quello che mi interessa!
Nessuna canzonetta standard jazz me lo ha mai insegnato.
Però sono sicuro che se mi mettessi, e mi metterò emo, a studiare a fondo quel brano, ripetendolo all'infinito, rallentandolo, sezionandolo, imparerei molto di più che con due pagine alla sinatra.
Per questo dico che non bisogna per forza partire dai primordi, bisogna vedere quello che si vuole suonare. A me, del jazz, interessa solo il linguaggio. Più precisamente mi interessa solo il modo di improvvisare.

I vari standard tristi danno solo l'illusione all'allievo alle prime armi di far uscire qualcosa di jazz dal pianoforte. Lo fanno sentire colto emoemo
Boh i quelle cose le imparavo in un'oretta e non lo dico assolutamente con superbia.
Ma se gli togli quel foglio davanti non saprebbe improvvisare su due accordi se non, forse, con la sola pentatonica. Anzi, se non ha mai suonato blues o rock neanche quella.
Io vorrei uscire da questi schemi. un po' ce l'ho fatta, da solo. Mi piacicchia quello che faccio. Ma non mi basta.
Sono sicuro che si possa fare, perché nel mio piccolo ci sono riuscito senza mai più aver letto uno standard.

Io almeno per standard jazz intendo quelli, autumn leaves e affini (che non è il più brutto, anzi! Ma è il primo che mi viene in mente)
la penso esattamente al contrario emo
  • MiLord
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10-08-18 20.13

Jaam ha scritto:
la penso esattamente al contrario

Eh l'ho intuito emo
Però a tuo favore hai il fatto che in ogni intervento mi fai spettinare dalle risate! emo
  • anonimo

10-08-18 20.20

@ MiLord
Jaam ha scritto:
la penso esattamente al contrario

Eh l'ho intuito emo
Però a tuo favore hai il fatto che in ogni intervento mi fai spettinare dalle risate! emo
la cosa più grave del tuo discorso è l'improvvisazione fine a se stessa su una griglia di accordi senza un tema di riferimento, facendo così si da una piallata al tutto senza caratterizzare l'impro e slegandola filologicamente dal tema.
  • MiLord
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10-08-18 20.22

Jaam ha scritto:
senza caratterizzare l'impro e slegandola filologicamente dal tema.

Eh no! Il tema ci deve essere, nella tua testa!
E può cambiare ogni volta che suoni su quel giro emo
Il tema si può ripetere all'interno dell'improvvisazione, anzi si deve ripetere! Magari armonizzato in maniera diversa, magari con un ritmo diverso. Ma si deve ripetere. Ma fra un tema e l'altro si lascia lo spazio all'improvvisazione sullo stesso giro di accordi. Oppure soltanto su due accordi. A volte anche uno solo! E lì devi essere tu a improvvisare in maniera non banale.
E' quello il bello emo
  • anonimo

10-08-18 20.31

MiLord ha scritto:
Il cantante proprio non ci deve essere! E neanche devo suonare la sua traccia vocale col piano.


questo lo hai scritto tu, il tema c'è o non c'è?
  • anonimo

10-08-18 20.38

MiLord ha scritto:
Oppure soltanto su due accordi. A volte anche uno solo!


io e te dobbiamo fare due chiacchiere a quattrocchi con il nasone emo
  • MiLord
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10-08-18 20.39

@ anonimo
MiLord ha scritto:
Il cantante proprio non ci deve essere! E neanche devo suonare la sua traccia vocale col piano.


questo lo hai scritto tu, il tema c'è o non c'è?
In quegli standard c'è sempre un tema, dato da un cantante. Sinatra o chi ti piace di più. Il tutto è incentrato esclusivamente sul tema del cantante. generalmente molto melodico. Tema che si estende a tuuuuutta la canzone, perché il tema E' la canzone

Io mi riferisco a brani in cui il tema è di poche battute. Tipico della musica fusion ma non solo. Anche nel jazz. Petrucciani ne è un esempio. In caravan lo si percepisce il tema, ma è un pretesto per introdurre la canzone, un pretesto che appare ogni tanto. Non è una canzone. Caravan, tema a parte può cambiare continuamente.
Così tutto l'album spectrum di cobham, così molti brani di hancock Il tema è una frase che dura boh 8 battute e stop. Gli altri 10 minuti variano in base al momento, in base al pianista.
E poi le dita devono muoversi emo
  • anonimo

10-08-18 20.43

@ MiLord
In quegli standard c'è sempre un tema, dato da un cantante. Sinatra o chi ti piace di più. Il tutto è incentrato esclusivamente sul tema del cantante. generalmente molto melodico. Tema che si estende a tuuuuutta la canzone, perché il tema E' la canzone

Io mi riferisco a brani in cui il tema è di poche battute. Tipico della musica fusion ma non solo. Anche nel jazz. Petrucciani ne è un esempio. In caravan lo si percepisce il tema, ma è un pretesto per introdurre la canzone, un pretesto che appare ogni tanto. Non è una canzone. Caravan, tema a parte può cambiare continuamente.
Così tutto l'album spectrum di cobham, così molti brani di hancock Il tema è una frase che dura boh 8 battute e stop. Gli altri 10 minuti variano in base al momento, in base al pianista.
E poi le dita devono muoversi emo
Caravan è una forma canzone AABA 16+16+16+16, 64 misure dove le vedi questo poche battute, Milord non farmi incazzare emo
  • anonimo
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10-08-18 20.57

@ MiLord
Sono io che non vi capisco emo
Per molti di voi il jazz riguarda solo gli standard cantati. Per me no, è molto di più. Il cantante proprio non ci deve essere! E neanche devo suonare la sua traccia vocale col piano. Il Jazz che mi interessa non si riduce a una semplice canzone con sonorità "complesse".
Adoro lo swing e il bebop.
Oppure come altri stili mi piace il ragtime e le sue derivazioni, come il piano honky-tonk e lo stride piano.
Non riuscirei a suonare due brani di fila stile autumn leaves e compagnia bella. Proprio mi addormento sulla tastiera. Eppure per i professori jazz esistono solo quelli.
A me interessa solo saper improvvisare con il linguaggio jazz. Di queste canzonette ne ho studiate un sacco ma nessuna mai mi ha dato qualcosina in più di quello che già avevo imparato da solo.
Ecco perché ho lasciato lo studio del jazz. Da autodidatta forse ho imparato di più.

Cyrano ha messo un link poco tempo fa, in cui suona la canzone degli antenati. Anche se io preferirei applicare il tutto più su generi moderni come la fusion, è quello che mi piacerebbe suonare!!! E comunque anche fare bebop così, è quello che mi interessa!
Nessuna canzonetta standard jazz me lo ha mai insegnato.
Però sono sicuro che se mi mettessi, e mi metterò emo, a studiare a fondo quel brano, ripetendolo all'infinito, rallentandolo, sezionandolo, imparerei molto di più che con due pagine alla sinatra.
Per questo dico che non bisogna per forza partire dai primordi, bisogna vedere quello che si vuole suonare. A me, del jazz, interessa solo il linguaggio. Più precisamente mi interessa solo il modo di improvvisare.

I vari standard tristi danno solo l'illusione all'allievo alle prime armi di far uscire qualcosa di jazz dal pianoforte. Lo fanno sentire colto emoemo
Boh i quelle cose le imparavo in un'oretta e non lo dico assolutamente con superbia.
Ma se gli togli quel foglio davanti non saprebbe improvvisare su due accordi se non, forse, con la sola pentatonica. Anzi, se non ha mai suonato blues o rock neanche quella.
Io vorrei uscire da questi schemi. un po' ce l'ho fatta, da solo. Mi piacicchia quello che faccio. Ma non mi basta.
Sono sicuro che si possa fare, perché nel mio piccolo ci sono riuscito senza mai più aver letto uno standard.

Io almeno per standard jazz intendo quelli, autumn leaves e affini (che non è il più brutto, anzi! Ma è il primo che mi viene in mente)
Non ti incaponire... quanto scrivi sono belle verità, in un paese normale... Ma siamo in Italia, anche nel microcosmo paracularo-musicale vige il cosiddetto "un colpo al cerchio.."... se togli la cantante togli il lavoro a chi la "accompagna".. quei disoccupati che dopo anni "sprecati" in conservatorio si arrabattano in qualche modo con le sigle degli standard per portare lacinquantamilalire (rigorosamente in nero) a casa. Tanto ai tavolini mangiano e non se li fila nessuno, qualche errorino ci può anche stare.. .
Eppoi oh... Non vorrai mica mandarli a lavorare, eccheccavolo... Loro fanno tutte le canzoni di Mina e Mogol con le overture arpeggiate in progressioni semidiminuite con salti di quarta al basso, e poi giù di settime maggiori, settimenòne, diminuiti, tredicesima, quattordicesima, tieffeerre... so' giassisti e noi dobbiamo solo inchinarci alla loro mistica meccanica musicale emo.. emo
  • MiLord
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10-08-18 21.13

@ anonimo
Caravan è una forma canzone AABA 16+16+16+16, 64 misure dove le vedi questo poche battute, Milord non farmi incazzare emo
Ma su che hai capito emo
Non mi dirai che è la stessa cosa di questa.
Difficile spiegare senza esempi ma io lo so che ci puoi arrivare emo

Suono una progressione 2 5 1. Io la faccio con la scala pentatonica. Tu e cyrano, sono sicuro che oltre la pentatonica sapreste arricchirla e renderla molto più complessa e varia con il vostro stile jazzistico. Mi interessa solo ed esclusivamente quello. Quando suono in un gruppo e faccio fusion, o funk (che a farlo seriamente sembra facile, ma non è!) voglio saper improvvisare come un jazzista. Nessuno standard me lo insegna. Nella fusion ci sono brani che oltre il tema vanno avanti soltanto con due accordi, oppure anche uno solo. Stratus di cobham ne è un esempio. Rimane in si minore un quarto d'ora emo. Hai voglia di fare solo la pentatonica lì. Io ho un po' imparato ma appena sento un jazzista vero vedo che va oltre e non riesco sempre a capire cosa fa. Ok lo so, per voi stratus non è jazz. Ma non importa. Il concetto è che su una base prolungata come quella voglio uscire dal mio modo di improvvisare. So che se ci improvviseresti tu metteresti armonie o note tratte da altri modi musicali che a me non vengono in nessuna maniera emo.
Mi interessa solo questo.
Perchè è molto più facile che io suonerò brani alla cobham, piuttosto che alla sinatra.

Tutto il linguaggio jazzistico mi serve esclusivamente per migliorarmi nel mio genere, chiamatelo jazzfunk, jazzrock o fusion emo