10-08-18 23.21
@ anonimo
MiLord ha scritto:
Ma su che hai capito
Non mi dirai che è la stessa cosa di questa.
Difficile spiegare senza esempi ma io lo so che ci puoi arrivare
Suono una progressione 2 5 1. Io la faccio con la scala pentatonica.
c'è molto di più
intro
tema
Ok jaam
Eppure nessun maestro ti insegnerà quello che senti nei video che mi hai mandato. Almeno non nei primi decenni
Non solo, non ti insegnerà nessuno quel linguaggio se non dopo migliaia di standard suonati semplicemente armonizzando una voce, quindi privo di ogni minima improvvisazione.
Capisco che con le lezioni ci si campa

. Ma molti studenti, dopo mesi di compitini, vedendo che una volta da soli e fuori da quelle due pagine scritte, non hanno niente di più in mano di quello che avevano prima, a parte qualche brano jazzoso per far stupire i parenti, lasciano.
Io dico che, dipende dal grado di istruzione musicale, ovviamente, si potrebbe iniziare ad analizzare la seconda parte del brano che mi hai inviato. E se è complicato si parte da brano un più semplice, ma non è necessario nella maggior parte delle volte se l'allievo ha già una buona base di armonia.
Vedi, quando dicevo che ho imparato io da autodidatta, è perché i tre maestri che ho avuto, e fidati quotati, per mesi mi davano questi brani. E il mio compito era quello di suonare ciò che praticamente è scritto. Cioè il tema cantato. Nessuna improvvisazione, che era
l'unica cosa che chiedevo. Fino ai prossimi standard, che mi spiace ma non riesco a non trovare noiosi
A volte facevo vedere come improvvisavo io, non dovrei dirlo io ma, ho un buon orecchio musicale, una buona musicalità e tanta passione. Sono portato all'improvvisazione. Non dovrei dirlo io ma è così ehehe. E me lo dicevano, dicevano che andava benissimo quello che facevo e in effetti mi piaceva. Ma appena mettevano le mani loro sul pianoforte inizavo a non capire sempre tutto quello che facevano. Che ci voleva a soffermarsi su quelle 16 battute e spiegarmi cosa stavano suonando? E magari il perché dal punto di vista teorico? Soffermandosi anche una o due lezioni, o quante ne servono?
Mi dicevano che ci sarebbe voluto tempo. Bah.
Per diventare come loro certamente! Per diventare un buon jazzista anche! Per analizzare quelle armonie no.
Mii è venuto il sospetto che tutti questi maestri alla fine si siano imparati a memoria i passaggi dei pianisti famosi e abbiano imparato ad usarli con grande scioltezza. E il jazz è tutto lì. Nessuno ti spiega bene il perché, perché alla fine sembra che improvvisino, ma non fanno altro che copiare i fraseggi più belli e metterli a random
Allora ho preso di testa mia un bel brano di Charlie Parker, Confirmation, e ho cercato di analizzare il più possibile il modo in cui lui, durante il brano, improvvisa. E' molto difficile. Ma si può fare e l'ho fatto. Rallentandolo, sezionandolo. Ascoltandolo.
Non era troppo presto
Certo un maestro mi potrebbe illuminare molto di più, e mi aiuterebbe a fare ancora più miei quei fraseggi. Che per ora ancora mi risultano difficili e non naturali.
Ma il maestro non lo farà.
Ti darà un altro standard che, ripeto senza voler essere nessuno, dopo anni di conservatorio, si studiano in un'ora a essere buoni, E non ti daranno mai niente.
E questo sia per lavoro, che per la convinzione che sono necessari.
La prova? Ne ho fatti di standard, non me ne vengono in mente ma toh, mi ricordo All the things you are… tutti simili direi. Mai nessuno mi ha dato qualcosa in più nel caso il mio gruppo mi lasci spazio per improvvisare. Ma neanche una nota!
Da solo, allenandomi su confirmation e il
video che ho postato prima, che mi ha aiutato nel blues, credo di aver fatto passi da gigante rispetto le lezioni.
Per questo ritengo che lo studio degli standard fine a se stesso sia inutile, e serva per dare un contentino all'allievo che si sente subito più colto
Se si valuta bene il livello dell'allievo si può iniziare anche analizzando i fraseggi dei grandi maestri, indipendentemente che facciano parte di un brano oppure no.
A mio giudizio, ma per modestissima esperienza personale.