Vendere musica per pubblicità

  • entailofcrow
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18-01-16 17.37

Ciao a tutti

Io sono molto giovane, ma vorrei poter lavorare come compositore per jingle publicitari, colonne sonore, e musica per immagini in generale.
Mi farebbe piacere avere qualche consiglio da qualcuno più esperto come te.
Sapere magari da dove iniziare, come iniziare e come devo pormi per fare questo lavoro, se l'approccio migliore è iscriversi ad un sito di vendita di diritti di sincronizzazione come HItlicense ad esempio, o se devo contattare direttamente le agenzie pubblicitarie e propormi come compositore... insomma, tutto quello che può essermi utile. Grazie mille :)
  • vin_roma
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19-01-16 22.35

Hai mai preso in considerazione la biologia spaziale? Tra Encelado, Marte e tutte le comete ci sarà molto da scoprire in un prossimo futuro.

Attualmente in Italia con la musica c' è poco da fare e quel poco è relegato a pochi superstiti figli di... Tonino Guerra (Andrea), Ennio Morricone (Andrea, ma pare che abbia scelto saggiamente di trasferirsi a Los Angeles), Roman Vlad ex direttore SIAE (Alessio, mio ex compagno di banco in conservatorio)...

Poi ci sono "editori" come Jamendo e forse anche la tua Hitlicense che non fanno altro che ingannare e raschiare il fondo del barile offrendo gli sforzi di tanti illusi per pochi danari ma che comunque, dato il giro che si muove, a loro qualcosa in bocca resta.

Non è più il tempo, il mercato in Italia è viziato dal basso costo e, a parte le vecchie glorie, non ci saranno più opportunità di far nascere nuovi Rota, Bacalov, Umiliani, Piccioni...

Oggi, più che dimostrare la qualità, serve avere la fortuna di abitare sullo stesso pianerottolo di un regista o un produttore che forse per amicizia o per buon vicinato un' opportunità te la da, sempreché non abbia già degli obblighi con qualcuno.

Ti faccio un' esempio: più di trent' anni fa (ne avevo 21!) bussai alla CAM qui a Roma (cerca su internet...), mi aprirono, mi offrirono subito di scrivere le prime musiche con la mia piena firma (oggi te lo sogni), in seguito feci anche cose grosse... ora la CAM non esiste più...
Negli ultimi due mesi ho fatto 3/4 spot (x Rai, sale cine, radio private), ma li ho fatti perché conosco il creativo di un' agenzia pubblicitaria e dopo tanti anni di silenzio si è rifatto vivo perché si è stufato di compromessi e low budget e al motto "muoia Sansone e tutti i Filistei" mi ha commissionato i lavori... tanta gloria e poco arrosto...

Se sei giovane e sei ben motivato e preparato... tieni duro, forse passerà anche se non so se il futuro si svolgerà con lo stesso criterio evolutivo dei decenni passati... Oramai c' è inflazione di musica ed in genere di tutto ciò che è comunicazione, di conseguenza si è abbassata la qualità ed anche il senso critico e di aspettative da parte dei fruitori è in depressione.
  • michelet
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20-04-16 18.37

Anche se rispondo tardi al tuo post, voglio parlarti della mia esperienza- breve - di aspirante compositore per le immagini.
Ho sempre avuto questa inclinazione, purtroppo non accompagnata da altrettanta passione per lo studio della musica. E di questo posso solo addossarmene la colpa. emo
Di fatto la prima colonna sonora che avessi composta, all'età di 12 anni, fu per una riduzione radiofonica nel 1978 de "Storia del gallo Sebastiano ovverosia Il tredicesimo uovo", di Ada Gobetti, Torino, Einaudi, 1963. Tale trasmissione andò in onda a puntate presso una nota radio privata locale, Radio Venezia.
Ricordo ancora che le musiche servivano essenzialmente come sigla iniziale, finale e piccoli intervalli tra le letture (a più voci). Le voci erano fornite dai miei compagni e compagne di scuola.
La cosa veramente incredibile, per la totale "incoscienza" giovanile che contraddistingueva il tutto, era che per fare tutto mi bastava un registratore a cassette Grundig mono ed il pianoforte verticale. emo
Poi negli studi della radio, si assemblava il tutto registrando su bobina Revox A-77, mandandolo in onda nei giorni successivi.
All'epoca ero veramente entusiasta, pieno di energie e speranze... non sapendo cosa sarebbe capitato poi.
Negli anni del liceo (classico) oltre a strimpellare il piano e qualche synth, collaborai con qualche compagnia teatrale amatoriale e scrissi altre colonne sonore, una anche a 4 mani con un compagno di scuola.
Avevamo nel 1984 Yamaha DX7, Korg Poly61 ed un 4 Tracce a cassette Fostex... e ci sembrava di toccare il cielo con un dito.
Negli anni a venire, pur continuando queste collaborazioni a titolo gratuito, iniziavo a chiedermi se non fosse possibile venire a capo almeno delle spese sostenute per l'acquisto della strumentazione che, poco alla volta, iniziava a diventare sempre più numerosa.
Nel 1986 iniziai quindi a mandare in giro per il Veneto, alle agenzie di produzione televisiva, audiocassette con i miei demo. Molte delle quali non furono mai restituite o per le quali non ricevetti mai una risposta seppure negativa.
Ebbi anche qualche discreto riscontro, ma la fatica di farsi "approvare" un brano dall'art director di turno, che per inciso di musica ne capisce quasi zero, era sempre molto elevata.
L'aspetto più difficile da digerire era quello di ricevere indicazioni da un terzo soggetto che fa da tramite tra te ed il cliente e che, come detto sopra, non capisce di musica e di tecnologia per la sua produzione.
Molto frustrante quindi non poter dialogare con il destinatario del prodotto.
Da ultimo, ma non meno importante, era il trattamento economico in vista dello sfruttamento dell'opera di ingegno... In altre parole, non avendo all'epoca partita IVA, ero costretto a farmi pagare tramite ritenuta d'acconto, essendo quella una prestazione occasionale.
A parte il fatto che fossero somme risicate, sul quale vigeva un'imposizione fiscale del 20%, ero comunque costretto a cedere totalmente i diritti di utilizzo all'emittente televisiva. emo
Con questa "vita" ho resistito fino ai primi mesi del 1993, quando oramai il leit motif era diventato: "Perché dobbiamo pagarti una musica 500 mila lire, quando con un milione possiamo acquistare una libreria royalty free di centinaia di brani??"
Non voglio scoraggiarti, ma se era così più di 20 anni fa, oggi è certamente peggio.
Da allora per me la musica è solo un bel passatempo. Ho "sepolto" tutte le mie velleità artistiche.
  • momars
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12-05-16 23.53

Ciao, se hai un approccio da "maratoneta", ossia hai costanza e pazienza, potresti iniziare a comporre brani royalty-free. Le principali librerie per volume di vendita sono audiojungle e pond5. Però appunto i risultati possono non arrivare subito. Devi uploadare costantemente in maniera da aumentare sempre piú il catalogo.
E poi fare tanto networking con gli addetti ai lavori nei settori video, magari usando come portfolio il catalogo che crei.
Nel campo delle musiche royalty-free un settore che ha un decente mercato è quello corporate (internazionale).