" sogni di rock'n roll"

  • Arci66
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16-03-18 15.26

@ vin_roma
Potrei dire molto, nella mia vita "professionale" ho visto di tutto. Ho conosciuto star, ne ho viste crescere, ne ho viste inciampare.

Il requisito fondamentale, oltre l'aver qualcosa da dire, è la determinazione, poi ci vuole il "culo" e il sapersi amministrare, oggi più che mai.

Ho avuto rapporti, anche lunghi e intensi, con giganti dello spettacolo italiano e mi sono sempre accorto di aver avuto difronte persone uniche.
Spesso mi chiedevo "com'è che quel personaggio funziona e quell'altro, anche bravo, no?" E' un'alchimia strana, quella piccola differenza tra i due, impercettibile nell'anonimato, quando, per qualche caso, anche cercato, puoi esprimerla diventa un abisso ed uno diventa una star e l'altro un anonimo.

Corrado, chi lo ricorda? Anche solo la sua presenza fisica ti faceva dire: "è quello giusto". Sai quando si dice "buca"?
Corrado era un semplice annunciatore radiofonico dagli occhi ammalianti. Successe che la guerra finì e fu lui a fare il famoso annuncio della resa alle forze alleate . Magari gli capitò perché era di turno lui quel giorno ma quelle frasi rimasero impresse negli italiani ...con quella voce. Di suo, Corrado, aveva tutta l'artiglieria pronta, fatta di charme, volontà di essere qualcuno, ebbe a favore l'ambiente e il suo carisma e facilmente trovava le porte aperte. State certi che con persone come lui non si va a mangiare la pizza o perdere tempo a chiacchierare, sono macchine che hanno un solo scopo: emergere.

Potrei parlare di Gazzé, di Pippo Baudo e Tiziana Rivale, di Giorgia, di come allora fecero Nico Fidenco, Robertino, Lando, Little Tony, di come sono nati e dei loro colpi di fortuna o sfortuna, dalle tette finte "scoppiate" in aereo a Carmen Di Pietro ai giornali che costruiscono a tavolino i casi.

Ma di fondo c'è sempre capacità in qualcosa e volontà di emergere a tutti costi, cosa che nell'approccio pubblico spesso non risulta ma dietro c'è sempre una strategia molto severa, spesso anche cattiva verso gli altri, ma magari è solo un mezzo necessario per poter esprimere in seguito con libertà quello che si vuol dire.
Hai fatto un quadro perfetto, inoltre la fortuna o meglio "il caso" gioca un ruolo fondamentale in ogni campo, artistico e non.
Quando qualche hanno fa iniziavo ad entrare nella "middle age crisis" ho scoperto un grande autore, mi permetterei di definirlo filosofo contemporaneo: Nassim Nicholas Taleb.
E debbo dire che la lettura dei suoi libri ha migliorato la mia visione del mondo e della vita.
Voglio citare una sua famosissima frase :"Nessuno accetta il caso come causa del proprio successo, ma solo del proprio fallimento"
i miei due centsemo
  • fulezone
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16-03-18 16.21

@ Arci66
Hai fatto un quadro perfetto, inoltre la fortuna o meglio "il caso" gioca un ruolo fondamentale in ogni campo, artistico e non.
Quando qualche hanno fa iniziavo ad entrare nella "middle age crisis" ho scoperto un grande autore, mi permetterei di definirlo filosofo contemporaneo: Nassim Nicholas Taleb.
E debbo dire che la lettura dei suoi libri ha migliorato la mia visione del mondo e della vita.
Voglio citare una sua famosissima frase :"Nessuno accetta il caso come causa del proprio successo, ma solo del proprio fallimento"
i miei due centsemo
Il caso, se uno è veramente bravo a fare qualcosa prima o poi le occasioni arriveranno, solo questione di tempo, non si può non notare il genio è solo questione di tempo
  • anonimo

16-03-18 16.33

@ markelly2
Secondo me se non hai fatto successo a vent'anni, è impossibile farlo a cinquanta.
Chi insiste ha il mio rispetto, ma perde tempo.
Dipende da tante cose: dipende da cosa intendi per successo, dipende dal fatto che, magari, fai un lavoro che non ti piace emo e sogni, invece, di fare la "Rock Star", emo dipende dalla preparazione Musicale, dipende se suoni solo per Hobby, per divertirti e non vuoi partire in tournèe in giro per tutto il mondo, ma preferisci stare a casa con la moglie ed i figli, ecc...

Ti faccio il mio esempio: ho 52 anni, suono da quando ne avevo 8, ma, per me, la Musica, è sempre solo stata un Hobby. Mi sono Laureato (in una materia Scientifica che non centra niente con la Musica), ho un lavoro che mi piace emo e attinente con gli studi che ho fatto, per cui, non ci terrei a mollare tutto e a partire per una Tournèe in giro per il mondo, non spero di diventare, un giorno, una Rock Star, suono per divertirmi, non ho e non ho mai avuto l’obiettivo di "diventare famoso", di fare successo. Per me e sottolineo PER ME, avere successo, ha avuto il significato di Laurearmi e di trovare un buon lavoro, in linea con gli studi effettuati.

Posso dire, però, che vedo un po’ difficile fare successo a 20 anni. A 20 anni, forse, non hai ancora la preparazione artistica e culturale. Io, almeno, adesso, a 52 anni, suono molto meglio di come suonassi a 20 anni. A 20 già suonavo, ma non avevo ancora imparato molte delle cose che so adesso, non avevo ancora incontrato delle persone che sono state, per me, delle "pietre miliari" della mia vita, che mi hanno insegnato tanto, suonando insieme a loro. Quindi, chi suona ancora a più di 50 anni perde tempo? Non credo. Più che altro si diverte a suonare, avendo in mente non solo la Musica, ma anche altri obiettivi: il lavoro, la famiglia, ecc...
Un mio amico, (Diplomato in Conservatorio e quindi Musicista di Professione), ex tastierista di un famoso cantautore italiano, ha deciso di smettere di andare in giro per il mondo a suonare con il suddetto cantautore, per dedicarsi ad altre attività musicali (lezioni, tastierista in altri gruppi locali), più vicine a casa, per avere più tempo da dedicare alla moglie ed ai figli piccoli e godersi un po’ di più la famiglia. Questione di scelte... emo
  • vin_roma
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16-03-18 16.52

Nel thread si vuole parlare di "successo pubblico", di quando si è sulla bocca di tutti. Il successo personale è evidente che sia altra cosa.
  • fulezone
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16-03-18 17.02

lucablu ha scritto:
Un mio amico, (Diplomato in Conservatorio e quindi Musicista di Professione), ex tastierista di un famoso cantautore italiano, ha deciso di smettere di andare in giro per il mondo a suonare con il suddetto cantautore, per dedicarsi ad altre attività musicali (lezioni, tastierista in altri gruppi locali)


posto un video interessante su un famoso chitarrista italiano che da rock star quindi il massimo del successo
un giorno decide di ritirarsi e dedicarsi alla chiesa, suonare in chiesa e fare progetti con i ragazzi
come si dice è stato Fulminato sulla via per Damasco!
Cosa significa avere successo
ora anche in chiesa si vede l'impostazione da Rocchettaro non proprio tipica della santa chiesa però il successo
ha un concetto diverso per ognuno di noi!
Io ho trovato in un circolo di anziani con un gruppo di vecchietti che si incontravano per suonare,
fisarmonica, chitarra, batteria e basso tutti insieme al circolo con una media di circa 75 anni.
  • vin_roma
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16-03-18 17.06

Vogliamo dire che "successo" equivale alla soddisfazione delle proprie aspettative?
  • fulezone
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16-03-18 17.13

@ vin_roma
Vogliamo dire che "successo" equivale alla soddisfazione delle proprie aspettative?
e quindi si puoi trovare il successo anche a 50 anni a 70 e a 80 e non è possibile trovarlo a 20 e 30 perchè a quelle età ancora non si sa con precisione cosa si vuole e cosa la vita ci riserva! Chi presto vola troppo alto presto precipita...

Il video che ho postato cmq è molto interessante, indipendentemente se una persona è credente o atea, dimostra che il successo si può raggiungere attraverso tante vie inaspettate
  • zaphod
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16-03-18 17.42

fulezone ha scritto:
un famoso chitarrista italiano che da rock star quindi il massimo del successo
un giorno decide di ritirarsi e dedicarsi alla chiesa

il contrario del nostro buon Cyrano emo
  • fulezone
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16-03-18 17.53

@ zaphod
fulezone ha scritto:
un famoso chitarrista italiano che da rock star quindi il massimo del successo
un giorno decide di ritirarsi e dedicarsi alla chiesa

il contrario del nostro buon Cyrano emo
io non la conosco la vita di Cyrano, però nelle sue parole ho spesso letto un pò di amarezza o cmq qualcosa
che non capisco, non ho ancora capito il calibro di questo musicista...
  • markelly2
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16-03-18 18.36

@ fulezone
Sicuramente qualcosa non mi è chiaro, il termine successo cosa significa? Uno che vince Sanremo ha fatto successo? Penso di si, vedi Giorgia, Alex Britti, Neri per caso, Irene Grandi, Marco Masini, ma i Jalisse allora hanno fatto successo? Direi di no, Marco Ferradini ha fatto successo con la canzone Teorema, e poi? Bho, Gli Euritmics hanno fatto successo con Sweet Dream e direi tantissimo successo sono quasi 40 anni che si suona quella canzone in tutte le salse e poi? Bho, Questo è successo? Fiorello ha fatto successo? Direi di si basta guardarlo per ridere, ha fatto successo come attore, comico, presentatore, cantante. Dico cosa si intende per successo? Io successo la vedo come una cosa che si comincia per hobby partendo dal basso dalla gavetta e poi salendo pian piano avendo un pubblico più o meno vasto, questo esempio l'ho fatto in un altro post prendiamo i Pooh e Noemi, i Pooh hanno fatto gavetta e sono cresciuti, hanno suonato per oltre 50 anni insieme sono conosciuti nazionalmente e penso che hanno fatto successo, Noemi vince Xfactor, vince Sanremo, conduce The Voice perde Sanremo, fine della sua carriera!
Successo.... Se non definiamo i canoni della parola Successo allora non possiamo dare una risposta.

Direi che anche Rosario Muniz che fa veramente schifo ed è inguardabile ha fatto Successo, intanto fa vomitare!
Tutti i nomi da te citati sono gente effettivamente famosa, meritatamente o meno.
Poi qualcuno resterà nella storia, qualcun altro verrà dimenticato, ma ci sta.
Come ha spiegato bene Vin, è l'attitudine a emergere che conta, il coraggio, la forza interiore.
  • markelly2
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16-03-18 18.40

@ anonimo
Dipende da tante cose: dipende da cosa intendi per successo, dipende dal fatto che, magari, fai un lavoro che non ti piace emo e sogni, invece, di fare la "Rock Star", emo dipende dalla preparazione Musicale, dipende se suoni solo per Hobby, per divertirti e non vuoi partire in tournèe in giro per tutto il mondo, ma preferisci stare a casa con la moglie ed i figli, ecc...

Ti faccio il mio esempio: ho 52 anni, suono da quando ne avevo 8, ma, per me, la Musica, è sempre solo stata un Hobby. Mi sono Laureato (in una materia Scientifica che non centra niente con la Musica), ho un lavoro che mi piace emo e attinente con gli studi che ho fatto, per cui, non ci terrei a mollare tutto e a partire per una Tournèe in giro per il mondo, non spero di diventare, un giorno, una Rock Star, suono per divertirmi, non ho e non ho mai avuto l’obiettivo di "diventare famoso", di fare successo. Per me e sottolineo PER ME, avere successo, ha avuto il significato di Laurearmi e di trovare un buon lavoro, in linea con gli studi effettuati.

Posso dire, però, che vedo un po’ difficile fare successo a 20 anni. A 20 anni, forse, non hai ancora la preparazione artistica e culturale. Io, almeno, adesso, a 52 anni, suono molto meglio di come suonassi a 20 anni. A 20 già suonavo, ma non avevo ancora imparato molte delle cose che so adesso, non avevo ancora incontrato delle persone che sono state, per me, delle "pietre miliari" della mia vita, che mi hanno insegnato tanto, suonando insieme a loro. Quindi, chi suona ancora a più di 50 anni perde tempo? Non credo. Più che altro si diverte a suonare, avendo in mente non solo la Musica, ma anche altri obiettivi: il lavoro, la famiglia, ecc...
Un mio amico, (Diplomato in Conservatorio e quindi Musicista di Professione), ex tastierista di un famoso cantautore italiano, ha deciso di smettere di andare in giro per il mondo a suonare con il suddetto cantautore, per dedicarsi ad altre attività musicali (lezioni, tastierista in altri gruppi locali), più vicine a casa, per avere più tempo da dedicare alla moglie ed ai figli piccoli e godersi un po’ di più la famiglia. Questione di scelte... emo
Come ho detto, massimo rispetto per le scelte che ognuno fa.
Però allora se estendiamo il concetto di "successo" a qualunque lavoro/attività, il discorso diventa davvero vastissimo.
Qui prenderei in considerazione solo il campo artistico, e in questo campo da che mondo è mondo più sei conosciuto più vali. (esclusa la fuffa commerciale, s'intende)
  • notamelodica
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17-03-18 08.39

@ markelly2
Per famoso intendo uno CONOSCIUTO, come minimo nell'ambito del suo genere musicale, uno il cui nome salti fuori se ci si informa. Uno che abbia venduto qualche disco, scritto buone canzoni, che magari tra i musicisti abbia fatto scuola, uno che abbia prodotto musica influente o contribuito a farlo come sideman. Un personaggio che abbia lasciato il segno nel pubblico, o nella critica.
Tutte o anche solo una di queste.
Questo è ciò che ho interpretato con raggiungere il successo in musica.
Se invece si intendeva il successo personale, allora diventa tutto molto relativo.
Si infatti intendevo questo, in particolare c'è un mio amico d'infanzia molto conosciuto nel suo paese in provincia di Vt che scrive di tutto da libri a canzoni a spettacoli teatrali , ci sentiamo di rado ma quando lo facciamo mi parla dei suoi sogni, della sua ricerca costante di trovare la fama e quindi mi dice che vorrebbe trovare il pezzo giusto che lo faccia conoscere. E' una persona che non si arrende mai, ha sempre mille idee per la testa, ma poi penso che ha 50 anni e quello che cerca forse lo avrebbe dovuto trovare in passato, da questa curiosità che è scaturita la domanda.
  • fulezone
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17-03-18 11.30

@ notamelodica
Si infatti intendevo questo, in particolare c'è un mio amico d'infanzia molto conosciuto nel suo paese in provincia di Vt che scrive di tutto da libri a canzoni a spettacoli teatrali , ci sentiamo di rado ma quando lo facciamo mi parla dei suoi sogni, della sua ricerca costante di trovare la fama e quindi mi dice che vorrebbe trovare il pezzo giusto che lo faccia conoscere. E' una persona che non si arrende mai, ha sempre mille idee per la testa, ma poi penso che ha 50 anni e quello che cerca forse lo avrebbe dovuto trovare in passato, da questa curiosità che è scaturita la domanda.
Ripenso ad artisti del calibro di Robin Williams, Witney Houston e ho aperto Wikipedia che alla voce artisti suicidi riporta 5 categorie attori fotografi musicisti pittori scrittori, aprendo ognuna di queste categorie ci sono decine se non centinaia di nomi... Ma allora il successo? Perché artisti di questo calibro all'apice del successo decidono di togliersi la vita? Io personalmente non perdono Robin Wiliams era il mio attore preferito con l'attimo fuggente, jumangi, o e hours photo, l'uomo bicentenario, ms doubthfier, patch Adams e mi sono incazzato quando l'ho saputo, ho pensato ma come fai Patch Adams il medico che faceva ridere i bambini per curarli e poi ti suicidi? Io non la capisco bene questa cosa del successo ma ritengo l'attimo fuggente uno dei film più belli della storia di sempre mentre il suo suicidio una delle cose più stupide di sempre
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17-03-18 12.32

@ fulezone
Ripenso ad artisti del calibro di Robin Williams, Witney Houston e ho aperto Wikipedia che alla voce artisti suicidi riporta 5 categorie attori fotografi musicisti pittori scrittori, aprendo ognuna di queste categorie ci sono decine se non centinaia di nomi... Ma allora il successo? Perché artisti di questo calibro all'apice del successo decidono di togliersi la vita? Io personalmente non perdono Robin Wiliams era il mio attore preferito con l'attimo fuggente, jumangi, o e hours photo, l'uomo bicentenario, ms doubthfier, patch Adams e mi sono incazzato quando l'ho saputo, ho pensato ma come fai Patch Adams il medico che faceva ridere i bambini per curarli e poi ti suicidi? Io non la capisco bene questa cosa del successo ma ritengo l'attimo fuggente uno dei film più belli della storia di sempre mentre il suo suicidio una delle cose più stupide di sempre
La depressione è un male che può colpire chiunque. Anche la droga è un problema che può affliggere chiunque.
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17-03-18 12.46

@ markelly2
La depressione è un male che può colpire chiunque. Anche la droga è un problema che può affliggere chiunque.
sicuramente andrò controcorrente però anni fa sono stato invitato ad andare ad un concerto di Marco Masini, dico non mi dispiace come pianista, musicista, a metà concerto Masini si alza dal pianoforte e si siede a terra su tre gradini che rialzavano il piano, ha fatto un bel discorso, diceva che era stato preso di mira da alcune persone che dicevano che lui portava sfortuna portando la sua carriera sul lastrico, e raccontava che lui che ha sempre amato la vita e per colpa di persone stupide è arrivato a pensare al suicidio sino a quando un giorno il suo manager gli organizzò una serie di concerti, sul palco ha ritrovato l'affetto dei suoi fan, e quello era il quinto o sesto concerto di quella serie, ho apprezzato Masini che in una serata di circa 2 ore e mezza avrà ripetuto GRAZIE DI CUORE almeno 700 volte, Grazie di cuore, grazie di cuore, grazie di cuore, arrivato a un certo punto facevano un po' ridere quelle parole ripetute in continuazione, ma si leggeva nei suoi occhi lucidi realmente un ringraziamento a quelle persone che erano sedute li che avevano pagato 24 euro per essere in poltronissima (lo stesso teatro che per Vasco ne voleva 160 euro in poltronissima) a due metri dal pubblico continuava a ringraziare, allora la depressione per un artista non la capisco, questo penso sia successo, il tuo pubblico che ti mostra apprezzamento, quando hai un pubblico che ti mostra apprezzamento allora hai raggiunto il successo e realizzato i tuoi sogni!


Cosa c'è di più bello che sentirsi apprezzato per quello che fai, per quello che sei? Penso che sia la gratificazione più grande che possa esistere
  • markelly2
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17-03-18 13.13

Tutto condivisibile, ma che ne possiamo sapere noi delle storie personali e delle debolezze di ogni singolo artista?
  • fulezone
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17-03-18 20.39

@ markelly2
Tutto condivisibile, ma che ne possiamo sapere noi delle storie personali e delle debolezze di ogni singolo artista?
Non lo so però mi pare che qualche anno fa si suicidò anche uno dei musicisti di Renzo Arbore, io non capisco noi abbiamo parlato tanto di raggiungere il successo, di raggiungere la fama, di raggiungere i propri obiettivi e chi li raggiunge poi si suicida... Luigi Tenco e tutto il resto... allora ha ragione Leopardi quando dice che la vera felicità sta nell'attesa e non nel raggiungere la meta e quindi e meno importante riuscire la cosa veramente importante é continuare a provare
  • vin_roma
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17-03-18 21.13

Non si può vivere continuamente di successo, dopo che lo vivi per un po' diventa anche normalità e ti rompi le balle, subisci le beghe della vita ma se sei dipendente dal successo soffri anche tanto quando ti manca. Non mi va di fare nomi perché so che siamo molto letti e non vorrei incorrere in incidenti come una volta che mi beccai ina denuncia da un certo Ferruccio in arte... emo ma posso dirvi che c'è chi si è dato al buddismo, che sfrutta i paesi dell'est per proporsi come bomba sexy a 50 anni più che suonati, chi nemmeno mangia per giocarsi tutto con la fortuna, ho visto gente perdere la dignità per restare attaccata allo schermo... Ho visto anche tante persone consapevoli del ruolo avuto e che vivono in serenità l'anonimato. Dipende tutto dal come si sa considerare la vita e i regali ricevuti.
  • anonimo

19-03-18 12.29

@ markelly2
Come ho detto, massimo rispetto per le scelte che ognuno fa.
Però allora se estendiamo il concetto di "successo" a qualunque lavoro/attività, il discorso diventa davvero vastissimo.
Qui prenderei in considerazione solo il campo artistico, e in questo campo da che mondo è mondo più sei conosciuto più vali. (esclusa la fuffa commerciale, s'intende)
Elton John ha dichiarato che, una volta, è stato in Tournèe per 8 anni.
Zucchero, ha detto che, quando torna da una Tournèe durata parecchi mesi o anche un anno o 2 anni, prima di tornare a casa, si ferma qualche giorno in un albergo a poca distanza, poiché tornare subito a casa dopo aver vissuto mesi e mesi in albergo, sarebbe un trauma troppo forte.
Cosa vuoi che ti dica? Se avere successo ed essere conosciuto significa passare anni in Tournèe all’estero, essere in una città diversa ogni sera, dormire ogni notte in un albergo diverso, non invidio chi ha successo: preferisco non avere successo ed avere una vita un po’ più normale: andare ogni tanto a mangiare una pizza e a bere una birra con gli amici, fare le cose che fanno tutti i comuni mortali e non fare una vita da "Rock Star"...
  • Arci66
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19-03-18 13.58

Chi ha inseguito il successo quando lo ha raggiunto è terrorizzato al solo pensiero di perderlo.
Facile andare in depressione, quando si cade da molto in alto ci si fa molto più male di cadere dal divano.