Sfera Ebbasta fa 200 dischi di platino

  • afr
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21-04-24 12.18

@ giosanta
clouseau57 ha scritto:
Una sola domanda : che c’entra sferaebasta con la musica ?

Nulla.
Aggiungo, il problema non è sfera o cubo e stop, il problema è che oggi il grosso delle espressioni artistiche viene subito dal mercato e non cercato.

Ci sono di sicuro delle eccezioni, ma per i grandi numeri ritengo valga quanto scritto
  • jacus78
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21-04-24 15.35

afr ha scritto:
il problema non è sfera o cubo e stop, il problema è che oggi il grosso delle espressioni artistiche viene subito dal mercato e non cercato.

Ma è normale che sia così, se fosse uno di noi saprebbe bene cosa far girare in radio (ammesso e non concesso che ci siano radio libere), ma ci sono altre generazioni alla guida, più giovani, con altri gusti, con altri vissuti musicali. Ascoltano Sferaebbasta e gli suscita emozioni come quando i Pink Floyd le suscitavano in noi... la ruota gira ragazzi
  • Raptus
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22-04-24 08.51

@ jacus78
afr ha scritto:
il problema non è sfera o cubo e stop, il problema è che oggi il grosso delle espressioni artistiche viene subito dal mercato e non cercato.

Ma è normale che sia così, se fosse uno di noi saprebbe bene cosa far girare in radio (ammesso e non concesso che ci siano radio libere), ma ci sono altre generazioni alla guida, più giovani, con altri gusti, con altri vissuti musicali. Ascoltano Sferaebbasta e gli suscita emozioni come quando i Pink Floyd le suscitavano in noi... la ruota gira ragazzi
Il problema sono le emozioni che suscitano infatti.

Mentre i Pink Floyd (di cui ammetto di non essere mai stato un grande cultore) spingevano l'ascoltatore ad immergersi in una atmosfera al limite della meditazione psichedelica, quindi una sorta di viaggio dimensionale, la trap spinge l'ascoltatore ad immergersi nella cacca della realtà quotidiana, ripetendo e anzi enfatizzando quello per cui pensa vada la pena vivere: i soldi e le mignotte.
Le emozioni che suscita quindi sono molto diverse, per un giovane essere sempre a contatto con lo schifo materialistico quotidiano non è certo una bella cosa.
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22-04-24 09.08

@ wildcat80
Vedo che non hai minimamente fatto lo sforzo per capire quello che ho scritto emo sto esattamente dicendo quello che dici tu.
Mi riferisco al fatto che il disagio ce l'ha chi ascolta certi testi e probabilmente non lo capisce.
E però probabilmente non dai peso al fatto che mentre negli anni 90 i rapper nostrani alla fine erano delle educande (a proposito, non è che ci sia sempre stata chissà che profondità nei testi, il più delle volte si parlava di canne, donne, soldi, rivalità fra crew) questi si prendono a coltellate e si sparano davvero.
Chiedi un po' a chi abita in zona S. Siro a Milano va... I vari Simba La Rue, Baby Gang, Baby Touch... Ricordi invece nei nostri anni 90 scannamenti fra posse o crew con gente che finiva sui giornali più per gli arresti e per le notizie di nera che per i dischi?
Bello figo comunque non è trap in senso stretto, lui è più un rapper demenziale, preesistente al boom trap.
Io non ti avevo mica offeso eh, perdonami se non ho compreso il significato profondo di quello che scrivi ma non siamo su un forum di medicina.

A parte questa parentesi secondo me tu non hai mai ascoltato rap, ammettilo. Sei il classico pianista che già dai primordi dei suoi studi ha sempre snobbato certi generi.
Perché se così non fosse hai tralasciato che negli anni 90 c'era la profondità delle storie e situazioni di Joe Cassano e gli Uomini di Mare, storie che raccontavano il disagio dell'underground delle città dell'epoca, di Bologna, Bassi Maestro a Milano o di Roma (Cor Veleno, Colle del Fomento) etc.

Tutta roba che non ha nulla a che fare con la Trap di oggi.

Bello Figo è stato uno dei primi nel 2012 a far conoscere in Italia la Trap che è per definizione un genere eccessivo, cioè anche al limite della demenzialità. Lui intelligentemente ha preso la strada della musica demenziale, purtroppo gli altri no.

  • wildcat80
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22-04-24 10.45

@ Raptus
Io non ti avevo mica offeso eh, perdonami se non ho compreso il significato profondo di quello che scrivi ma non siamo su un forum di medicina.

A parte questa parentesi secondo me tu non hai mai ascoltato rap, ammettilo. Sei il classico pianista che già dai primordi dei suoi studi ha sempre snobbato certi generi.
Perché se così non fosse hai tralasciato che negli anni 90 c'era la profondità delle storie e situazioni di Joe Cassano e gli Uomini di Mare, storie che raccontavano il disagio dell'underground delle città dell'epoca, di Bologna, Bassi Maestro a Milano o di Roma (Cor Veleno, Colle del Fomento) etc.

Tutta roba che non ha nulla a che fare con la Trap di oggi.

Bello Figo è stato uno dei primi nel 2012 a far conoscere in Italia la Trap che è per definizione un genere eccessivo, cioè anche al limite della demenzialità. Lui intelligentemente ha preso la strada della musica demenziale, purtroppo gli altri no.

No guarda sei fuori strada completamente, solo che non si sa per quale motivo attacchi sempre.
Io in età adolescenziale ascoltavo rap.
Ascoltavo quasi esclusivamente rap italiano, soprattutto quello del blocco varesino - milanese (La Pina, OTR, Bassi Maestro, Area Cronica).
C'erano testi introspettivi ma c'era anche tanta leggerezza sfrontata, che ovviamente era quello che non andava giù ai miei.
Non c'era la commistione negativa con la strada che c'è oggi con svariati trapper, che tu non evidenzi, e che anche se non vuole essere direttamente espressione di disagio, è in realtà una fotografia di un disagio sociale enorme.
  • Raptus
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22-04-24 11.27

@ wildcat80
No guarda sei fuori strada completamente, solo che non si sa per quale motivo attacchi sempre.
Io in età adolescenziale ascoltavo rap.
Ascoltavo quasi esclusivamente rap italiano, soprattutto quello del blocco varesino - milanese (La Pina, OTR, Bassi Maestro, Area Cronica).
C'erano testi introspettivi ma c'era anche tanta leggerezza sfrontata, che ovviamente era quello che non andava giù ai miei.
Non c'era la commistione negativa con la strada che c'è oggi con svariati trapper, che tu non evidenzi, e che anche se non vuole essere direttamente espressione di disagio, è in realtà una fotografia di un disagio sociale enorme.
Non volevo attaccarti, evidente che ho preso un granchio emo

Non lo evidenzio perché quello faceva parte anche del rap (in Italia meno ma negli States era normale), il dissing... anche a me non piaceva perché toglieva tempo ai temi che in realtà ritenevo più importanti.
  • wildcat80
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22-04-24 12.01

@ Raptus
Non volevo attaccarti, evidente che ho preso un granchio emo

Non lo evidenzio perché quello faceva parte anche del rap (in Italia meno ma negli States era normale), il dissing... anche a me non piaceva perché toglieva tempo ai temi che in realtà ritenevo più importanti.
emo
  • jacus78
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22-04-24 19.03

Raptus ha scritto:
Mentre i Pink Floyd (di cui ammetto di non essere mai stato un grande cultore) spingevano l'ascoltatore ad immergersi in una atmosfera al limite della meditazione psichedelica

quasi...
Raptus ha scritto:
la trap spinge l'ascoltatore ad immergersi nella cacca della realtà quotidiana, ripetendo e anzi enfatizzando quello per cui pensa vada la pena vivere: i soldi e le mignotte.

si.
Raptus ha scritto:
Le emozioni che suscita quindi sono molto diverse, per un giovane essere sempre a contatto con lo schifo materialistico quotidiano non è certo una bella cosa.

esatto.

Ma c'è un altro fattore da tenere in considerazione, e cioè che in tanti testi rap e trap si evince una sorta di ribellione violenta, pensano già a 25 anni di aver avuto una vita durissima (gliene vorrei parlare quando arriveranno a 45 50).
Ma c'è di più: anche prima c'erano testi di ribellione, di forte ribellione, ma era una ribellione con tanto di rispetto, e con tanto di eleganza, c'era una misura maggiore nello scegliere le parole giuste in modo che gli autori sapessero e potessero trasmettere gli stati d'animo, che arrivavano però delicatamente agli ascoltatori... non si faceva fatica ad ascoltarli. C'era più ricerca dei vocaboli da utilizzare in un testo. Adesso i cazzi nei testi volano, e non c'è più rispetto nemmeno per la vita stessa. Molta sguaiatezza, un linguaggio volgare, triviale, sgraziato e troppo diretto. Che arriva all'ascoltatore, ma arriva sbattuto proprio in faccia, dandogli talvolta fastidio (o perlomeno per me è così, e anche per tanti miei amici e conoscenti che esprimono le loro idee parlando di musica con me)....Gli autori di oggi sembrano essere tanto frustrati, e ancora peggio è che incontrano nei giovanissimi gli stessi stati d'animo e che si trovano quindi invogliati ad ascoltarli.
Insomma, credo rimanga meglio un viaggio floydiano che un testo diretto, urlato e sguaiato. è vero che i tempi sono cambiati, ma ci sono cose tipo l'eleganza (nell'esprimersi) e il rispetto per le sensibilità altrui (che sono tante e tutte diverse) che non andrebbero mai persi di vista per un autore.
E un'ultima considerazione personale è che lo schifo di cui parlano loro (che esiste eh attenzione...), noi lo viviamo ogni giorno tutti i giorni.... niente di nuovo quindi..... e quando ci si deve rilassare beh... io non mi metto ad ascoltare le loro "urla" di strazio emotivo, quando l'ho vissuto possibilmente fino a 10minuti prima.
Tuttavia, come detto sopra, la ruota gira, arriveranno anche loro a prendere confidenza col mondo che ci circonda e si "calmeranno" perchè sapranno meglio gestirlo. Almeno lo spero emo
  • markelly2
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22-04-24 19.48

dal minuto 2:10
  • Ovidio
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23-04-24 08.16

Perché proprio Frankie Hi-Nrg? Uno dei pochi che faceva rap commerciale di qualità? emo
  • Raptus
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23-04-24 08.21

@ jacus78
Raptus ha scritto:
Mentre i Pink Floyd (di cui ammetto di non essere mai stato un grande cultore) spingevano l'ascoltatore ad immergersi in una atmosfera al limite della meditazione psichedelica

quasi...
Raptus ha scritto:
la trap spinge l'ascoltatore ad immergersi nella cacca della realtà quotidiana, ripetendo e anzi enfatizzando quello per cui pensa vada la pena vivere: i soldi e le mignotte.

si.
Raptus ha scritto:
Le emozioni che suscita quindi sono molto diverse, per un giovane essere sempre a contatto con lo schifo materialistico quotidiano non è certo una bella cosa.

esatto.

Ma c'è un altro fattore da tenere in considerazione, e cioè che in tanti testi rap e trap si evince una sorta di ribellione violenta, pensano già a 25 anni di aver avuto una vita durissima (gliene vorrei parlare quando arriveranno a 45 50).
Ma c'è di più: anche prima c'erano testi di ribellione, di forte ribellione, ma era una ribellione con tanto di rispetto, e con tanto di eleganza, c'era una misura maggiore nello scegliere le parole giuste in modo che gli autori sapessero e potessero trasmettere gli stati d'animo, che arrivavano però delicatamente agli ascoltatori... non si faceva fatica ad ascoltarli. C'era più ricerca dei vocaboli da utilizzare in un testo. Adesso i cazzi nei testi volano, e non c'è più rispetto nemmeno per la vita stessa. Molta sguaiatezza, un linguaggio volgare, triviale, sgraziato e troppo diretto. Che arriva all'ascoltatore, ma arriva sbattuto proprio in faccia, dandogli talvolta fastidio (o perlomeno per me è così, e anche per tanti miei amici e conoscenti che esprimono le loro idee parlando di musica con me)....Gli autori di oggi sembrano essere tanto frustrati, e ancora peggio è che incontrano nei giovanissimi gli stessi stati d'animo e che si trovano quindi invogliati ad ascoltarli.
Insomma, credo rimanga meglio un viaggio floydiano che un testo diretto, urlato e sguaiato. è vero che i tempi sono cambiati, ma ci sono cose tipo l'eleganza (nell'esprimersi) e il rispetto per le sensibilità altrui (che sono tante e tutte diverse) che non andrebbero mai persi di vista per un autore.
E un'ultima considerazione personale è che lo schifo di cui parlano loro (che esiste eh attenzione...), noi lo viviamo ogni giorno tutti i giorni.... niente di nuovo quindi..... e quando ci si deve rilassare beh... io non mi metto ad ascoltare le loro "urla" di strazio emotivo, quando l'ho vissuto possibilmente fino a 10minuti prima.
Tuttavia, come detto sopra, la ruota gira, arriveranno anche loro a prendere confidenza col mondo che ci circonda e si "calmeranno" perchè sapranno meglio gestirlo. Almeno lo spero emo
Guarda, io penso che la musica di protesta sia importante tanto quanto quella "psichedelica", lì dipende solo dalla persona.

Come dicevo sopra, la trap non è musica di protesta. La rap sì, è nata per questo, forse per questo stesso motivo non è mai stata pienamente accettata in Italia, che non è notoriamente un paese famoso per le proteste.
Ai tempi, quando ero adolescente io, per fortuna era scoppiata l'onda "nu metal" e cross-over.
Dico per fortuna perché questa onda mi ha arricchito tantissimo musicalmente, facendomi ascoltare due generi completamente diversi, il metal e la rap, fusi assieme, due mondi apparentemente opposti ma accumunati da un senso di ribellione comune.
Questo è quello che manca ai giovani oggi secondo me, la ribellione.
Loro non si ribellano, la trap non è un modo per ribellarsi, la trap è un modo per sentirsi in sintonia con questo mondo di disagio.
Per quanto riguarda i testi pop moderni è vero, anche io ho notato una volgarizzazione ed un abuso di parole volgari anche nelle canzonette (perfino nelle canzoni di Elisa!), ma questo penso sia solo moda, cioè per far presa sui giovani che sono abituati alla spazzatura si è scesi allo stesso livello.
  • Ovidio
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23-04-24 15.24

Raptus ha scritto:
Loro non si ribellano

Sono una generazione più "competitiva" rispetto alla nostra, anche grazie ai vantaggi della globalizzazione e dell'interconnessione. Per loro trasferirsi all'estero per lavorare o studiare è come bere un bicchier d'acqua. Addirittura il trend di adesso è emigrare per studiare in università oltralpe appena diplomati. Nel contempo sono rimpiazzati da una gioventù le cui famiglie provengono da guerre e/o miseria, quindi più inclini ad accontentarsi di ciò che passa il convento.
  • giosanta
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23-04-24 23.06

Ovidio ha scritto:
Lo scontro tra Frankie Hi-Nrg e Paolo Crepet

Oddio... pur non amando particolarmente il genere, tra i due tutta la mia umana simpatia va a Frankie... tra i danni prodotti dagli "opinionisti" (?!) e quella dei "trapper" (!?) non c'è partita, i secondi sono dei dilettanti.
  • d_phatt
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23-04-24 23.29

@ giosanta
Ovidio ha scritto:
Lo scontro tra Frankie Hi-Nrg e Paolo Crepet

Oddio... pur non amando particolarmente il genere, tra i due tutta la mia umana simpatia va a Frankie... tra i danni prodotti dagli "opinionisti" (?!) e quella dei "trapper" (!?) non c'è partita, i secondi sono dei dilettanti.
Standing ovation a te, stavolta! emo
  • paolo_b3
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24-04-24 07.51

@ giosanta
Ovidio ha scritto:
Lo scontro tra Frankie Hi-Nrg e Paolo Crepet

Oddio... pur non amando particolarmente il genere, tra i due tutta la mia umana simpatia va a Frankie... tra i danni prodotti dagli "opinionisti" (?!) e quella dei "trapper" (!?) non c'è partita, i secondi sono dei dilettanti.
Pur non conoscendo i trapper sono sicuro che è come dici tu... emoemoemo
  • Raptus
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24-04-24 10.41

@ Ovidio
Raptus ha scritto:
Loro non si ribellano

Sono una generazione più "competitiva" rispetto alla nostra, anche grazie ai vantaggi della globalizzazione e dell'interconnessione. Per loro trasferirsi all'estero per lavorare o studiare è come bere un bicchier d'acqua. Addirittura il trend di adesso è emigrare per studiare in università oltralpe appena diplomati. Nel contempo sono rimpiazzati da una gioventù le cui famiglie provengono da guerre e/o miseria, quindi più inclini ad accontentarsi di ciò che passa il convento.
Più che competitiva direi disperata.

Mentre noi millennial avevamo il mito dell'estero (soprattutto Regno Unito e USA) per via dei media e se volevamo emigrare era per farci esperienze e guadagnare meglio, loro emigrano perché non trovano nessuno sbocco in Italia, esattamente come gli emigrati del 1800.
Riguardo alla seconda, io non giudicherei gli immigrati in maniera così superficiale, col tempo anche loro hanno imparato ad adattarsi e a volere il meglio, non per niente quelli "onesti" preferiscono altri paesi
  • Ilaria_Villa
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24-04-24 16.40

@ jacus78
Raptus ha scritto:
Mentre i Pink Floyd (di cui ammetto di non essere mai stato un grande cultore) spingevano l'ascoltatore ad immergersi in una atmosfera al limite della meditazione psichedelica

quasi...
Raptus ha scritto:
la trap spinge l'ascoltatore ad immergersi nella cacca della realtà quotidiana, ripetendo e anzi enfatizzando quello per cui pensa vada la pena vivere: i soldi e le mignotte.

si.
Raptus ha scritto:
Le emozioni che suscita quindi sono molto diverse, per un giovane essere sempre a contatto con lo schifo materialistico quotidiano non è certo una bella cosa.

esatto.

Ma c'è un altro fattore da tenere in considerazione, e cioè che in tanti testi rap e trap si evince una sorta di ribellione violenta, pensano già a 25 anni di aver avuto una vita durissima (gliene vorrei parlare quando arriveranno a 45 50).
Ma c'è di più: anche prima c'erano testi di ribellione, di forte ribellione, ma era una ribellione con tanto di rispetto, e con tanto di eleganza, c'era una misura maggiore nello scegliere le parole giuste in modo che gli autori sapessero e potessero trasmettere gli stati d'animo, che arrivavano però delicatamente agli ascoltatori... non si faceva fatica ad ascoltarli. C'era più ricerca dei vocaboli da utilizzare in un testo. Adesso i cazzi nei testi volano, e non c'è più rispetto nemmeno per la vita stessa. Molta sguaiatezza, un linguaggio volgare, triviale, sgraziato e troppo diretto. Che arriva all'ascoltatore, ma arriva sbattuto proprio in faccia, dandogli talvolta fastidio (o perlomeno per me è così, e anche per tanti miei amici e conoscenti che esprimono le loro idee parlando di musica con me)....Gli autori di oggi sembrano essere tanto frustrati, e ancora peggio è che incontrano nei giovanissimi gli stessi stati d'animo e che si trovano quindi invogliati ad ascoltarli.
Insomma, credo rimanga meglio un viaggio floydiano che un testo diretto, urlato e sguaiato. è vero che i tempi sono cambiati, ma ci sono cose tipo l'eleganza (nell'esprimersi) e il rispetto per le sensibilità altrui (che sono tante e tutte diverse) che non andrebbero mai persi di vista per un autore.
E un'ultima considerazione personale è che lo schifo di cui parlano loro (che esiste eh attenzione...), noi lo viviamo ogni giorno tutti i giorni.... niente di nuovo quindi..... e quando ci si deve rilassare beh... io non mi metto ad ascoltare le loro "urla" di strazio emotivo, quando l'ho vissuto possibilmente fino a 10minuti prima.
Tuttavia, come detto sopra, la ruota gira, arriveranno anche loro a prendere confidenza col mondo che ci circonda e si "calmeranno" perchè sapranno meglio gestirlo. Almeno lo spero emo
emo
  • Ilaria_Villa
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24-04-24 16.41

@ Raptus
Perché proprio Frankie Hi-Nrg? Uno dei pochi che faceva rap commerciale di qualità? emo
emo
  • BB79
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30-04-24 17.05

emidio ha scritto:
Ma qualcosa per forza così ai figli arriva.

più di qualcosa...
la mia secondogenita (21) conosce a menadito tutto il pop inglese ed il rock degli anni 80-90...
dalla fase commerciale a quello più raffinato
si è voluta comprare il suo giradischi e ci ascolta quello che trova ai mercatini
forse non tutto è perduto...