Nuovi cp yamaha

  • anumj
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29-12-09 13.39

Dopo lo splendido piano stage roland, sembra che sia ritornata l'era dei bestioni da palco.

Il CP-1 peserebbe oltre 27 kg!

Nuova generazione di suono che combina pcm e virtual modelling. Tastiera in legno e avorio sintetico.
Look molto elegante, fianchetti in mogano e finiture cromate, controlli sotto il display stile ex5 s80.
Suono convincente, per quello che si sente in demo.

Prezzo... forse intorno ai 4.000 per il modello top.
  • simoplak
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29-12-09 13.50

se li tenessero stretti stretti.
  • clouseau57
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29-12-09 13.55

CP1 4450 euro iva esclusa.Disponibilita' fine marzo a partire dai modelli cp5 e cp50.
Il CP1 sara' disponibile nella prima decade di gennaio.
E' vero , pesa 27 Kg , ma sempre meglio dei 35 del Cp300.
Poi e' a modelli fisici......emo
  • anumj
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29-12-09 13.57

se n'era accennato anche qui nel topic generico sul namm:

link
  • anonimo

29-12-09 14.27

anumj ha scritto:
Dopo lo splendido piano stage roland, sembra che sia ritornata l'era dei bestioni da palco.

Il CP-1 peserebbe oltre 27 kg!

Nuova generazione di suono che combina pcm e virtual modelling. Tastiera in legno e avorio sintetico.
Look molto elegante, fianchetti in mogano e finiture cromate, controlli sotto il display stile ex5 s80.
Suono convincente, per quello che si sente in demo.

Prezzo... forse intorno ai 4.000 per il modello top.


Al pari del roland è interessante che si propongano questi strumenti basati (anche) su modelli
fisici - il dubbio è il prezzo e la trasportabilità, che rendono la scelta sensata solo per i professionisti.
  • anumj
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29-12-09 14.27

Se dovessi fare una valutazione personale del mercato a fine 2009, evidenzierei questa sempre più marcata divisione (diversificazione) tra i prodotti "stage" e quelli "home/studio".

Sempre più attenzione per strumenti "specialisti", lo confermano i successi di vendita di alcuni strumenti praticamente 'mono' o 'bi' timbrici. Un ritorno ai setup da palco degli anni 80? Forse no, visto che comunque il mercato delle workstation continua il suo cammino parallelo. Le ws restano insostituibili in tanti progetti.

Ma ciò che prima si pretendeva dallo strumento all-in-one oggi lo si ottiene con strumenti dedicati. Il pianoforte di riferimento era stato per troppo tempo prerogativa di questa o quella workstation.

Dal vivo, in contesti importanti, un piano stage diventa oggi quasi obbligatorio. Cosi come quello di un synth analogico/virtuale monofonico o polifonico. Non si spiegherebbe il successo di prophet 08, nord wave, minimoog voyager per esempio.

Il musicista oggi sembra quindi rinunciare, quando serve la qualità assoluta dal vivo, a strumenti 'generalisti' e tende ad orientarsi verso strumenti che mettano più in luce la personalità di chi suona. Si ritorna a programmare i synth, si ritorna a far girare i pomelli, ad avere il proprio suono.

Per me, questo è forse l'aspetto più positivo che si coglie in un mercato tutto sommato banale e spento sotto il profilo di 'vere' novità. Miglioramenti tecnologici, perfezionamenti di varie generazioni sonore, ma poche, anzi pochissime novità. Pertanto le industrie fanno un passo indietro e rispolverano vecchi progetti, ripropongono vecchi design per i loro prodotti nuovi.

Quindi nella quasi totale sterilità di mancanza di idee 'futuribili' (ci sono ovviamente le eccezioni), si creano "strumenti da suonare"... si torna a suonare come 20 anni fa, con lo stesso spirito, forse meno pioneristico, ma decisamente più coinvolgente di quello spirito drogato dalla "factory preset era".
  • stesgarbi
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29-12-09 14.58

Secondo me, la verità sta un po' nel mezzo.
Strumenti come il V-Piano o il CP1 hanno senso se, nel contesto live, il piano ha una parte così preponderante e solistica, da richiedere un particolare settaggio dei suoni in funzione del far sentire tutte le sfumature di quello strumento.

Se, tuttavia, anche in un contesto live-top, il piano ha un ruolo di inserimento nell'ensable, le performance dei "normali" piani elettronici (di alto livello, si intende) sono più che sufficienti per una resa di grande livello professionale, alla metà del prezzo: in questa situazione, un V-Piano sarebbe solo uno status symbol.

In generale, vedo questi strumenti come "prototipi", cioè come espressioni di una tecnologia innovativa che all'inizio è costosa, ma che in prospettiva porterà ad avere strumenti ancor più eccellenti di quelli odierni, a prezzi sostenibili anche per una clientela non professionale.
  • alkemyst85
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29-12-09 15.56

stesgarbi ha scritto:
anche in un contesto live-top, il piano ha un ruolo di inserimento nell'ensable, le performance dei "normali" piani elettronici (di alto livello, si intende) sono più che sufficienti per una resa di grande livello professionale, alla metà del prezzo: in questa situazione, un V-Piano sarebbe solo uno status symbol.


condivido in pieno..

certo se suonassimo da solisti o in una band di jazz/bebop, allora il suono assolutamente realistico e sfumato conterebbe come il musicista, ma per quel tipo di live in genere non si usa la tecnologia.

in un live per quanto la qualità dell'amplificazione sia elevata e ben settata, difficilmente si sentirebbe la differenza tra un buon piano campionato e uno a modelli fisici... tanto vale spendere la metà.

vedo questi prototipi di strumenti ultra costosi e tecnologici più nelle mani di un musicista benestante non professionista che vuole fare il coatto davanti a chi ne capisce qualcosa, piuttosto che in una realtà musicale. Almeno per il momento. emo
  • filigroove
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29-12-09 16.10

Parlandoci chiaro i jazzisti (in Italia!) sono quasi tutti morti di fame, per cui, se non hanno a disposizione un piano vero sarà difficile vederli con questi marchingegni. Invece forse vedremo i soliti endorser con 'sti cosi e, di seguito, i non professionisti col dinero. I professionisti di bassa/media levatura non ce li vedo a spendere 4000 euro. Per il resto sono d'accordo con tutto quello che si è scritto: sono mezzi esperimenti e si va verso setup fatti di strumenti "specialisti" e, spero tanto, nella ricerca del suono personale.
Ma soprattutto spero, ma ci credo poco, che si faccia qualcosa per promuovere la musica live vera (no piano-bar, no liscio-basi).emo
ciao
  • alkemyst85
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29-12-09 16.20

filigroove ha scritto:
forse vedremo i soliti endorser con 'sti cosi e, di seguito, i non professionisti col dinero.

sicuramente !!
filigroove ha scritto:
soprattutto spero, ma ci credo poco, che si faccia qualcosa per promuovere la musica live vera (no piano-bar, no liscio-basi).

specialmente in italia... guardate a che livello di bassezza sono arrivati i conservatori!! sembra che oltre alle case produttrci di strumenti avide, ci si mettano anche i governi contro di noi... emo
  • bofolo
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29-12-09 17.26

alkemyst85 ha scritto:
vedo questi prototipi di strumenti ultra costosi e tecnologici più nelle mani di un musicista benestante non professionista che vuole fare il coatto davanti a chi ne capisce qualcosa, piuttosto che in una realtà musicale. Almeno per il momento. emo

concordo.....è l'andazzo degli ultimi anni.........
  • bofolo
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29-12-09 17.29

alkemyst85 ha scritto:
guardate a che livello di bassezza sono arrivati i conservatori!!

è vero io ho mio cognato che sta facendo l'ultimo anno di tromba a s.cecilia.......ci sono degli insegnanti,oh mio dio,ma anche tra gli allievi c'è molta mediocrità......tant'è che quando escono prendono molte "tranvate"........
  • Dantes
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29-12-09 17.44

@ alkemyst85
filigroove ha scritto:
forse vedremo i soliti endorser con 'sti cosi e, di seguito, i non professionisti col dinero.

sicuramente !!
filigroove ha scritto:
soprattutto spero, ma ci credo poco, che si faccia qualcosa per promuovere la musica live vera (no piano-bar, no liscio-basi).

specialmente in italia... guardate a che livello di bassezza sono arrivati i conservatori!! sembra che oltre alle case produttrci di strumenti avide, ci si mettano anche i governi contro di noi... emo
non sembra , è così

la cultura è un pericolo e per questo la cultura è in pericolo.

ma c'è anche il detto

"gente colta il ciel l'aiuta"!emo

Edited 29 Dic. 2009 16:47
  • anumj
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29-12-09 23.17

Secondo me il prezzo, rapportato alla concorrenza non è cosi assurdo. Con l'inflazione di ns88 pagati quasi 3000 euro, workstation 88 tasti da oltre 3500, credo che un piano stage che si propone come il top del suo genere giustifichi quei 1000 euro in più, considerando l'elevata qualità costruttiva e la nuova (ok non proprio rivoluzionaria, ma nuova) tecnologia implementata.

Chi ha vissuto gli '80 sa quanto differenza faceva avere un RD-300 o meglio un RD-1000 dal vivo (e in qualsiasi contesto) rispetto ad altre cagate più economiche. Non era questione di pro o non pro. Era un dato di fatto, quei digital pianos suonavano da paura.

Il discorso 'meglio spendere la metà, tanto in live non si coglie la differenza' non mi trova daccordo, sarebbe come dire "non compro una ferrari, prendo una berlina che costa la metà, tanto in autostrada più di 130 kh non si fa...", anche se odio i paragoni tra automobili e strumenti musicali.
  • salvafunk
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29-12-09 23.40

@ anumj
Secondo me il prezzo, rapportato alla concorrenza non è cosi assurdo. Con l'inflazione di ns88 pagati quasi 3000 euro, workstation 88 tasti da oltre 3500, credo che un piano stage che si propone come il top del suo genere giustifichi quei 1000 euro in più, considerando l'elevata qualità costruttiva e la nuova (ok non proprio rivoluzionaria, ma nuova) tecnologia implementata.

Chi ha vissuto gli '80 sa quanto differenza faceva avere un RD-300 o meglio un RD-1000 dal vivo (e in qualsiasi contesto) rispetto ad altre cagate più economiche. Non era questione di pro o non pro. Era un dato di fatto, quei digital pianos suonavano da paura.

Il discorso 'meglio spendere la metà, tanto in live non si coglie la differenza' non mi trova daccordo, sarebbe come dire "non compro una ferrari, prendo una berlina che costa la metà, tanto in autostrada più di 130 kh non si fa...", anche se odio i paragoni tra automobili e strumenti musicali.
sono in parte d'accordo, Anumj.

Se parliamo come "filosofia" su cui queste novità si innestano, le quali cercano di mettere sempre in primo piano la persona, le sue idee ed il fatto che egli si possa esprimere con il proprio carattere,allora ok, ma non siamo più negli anni '80 oggi enormi differenze di qualità come in quell'epoca non ci sono.
Abbiamo molti più "pioli" nella scala qualitativa, sino ad arrivare a questa tipologia di strumenti, ch stanno in alto.
Che non mi si fraintenga, sono felice che si punti ad alzare l'asticella della qualità, cio' non farà che migliorare ulteriormente cio' che sta appena in basso, ovvero la vera "ciccia", dove i normali pianisti/tastieristi si affidano.
Comunque sia, speriamo che la strada del "carattere forte" continui da parte dell case ( e chi non l'ha ancora fatto, che inizi a farlo....), sempre che non sia solo uno pseudorinnovamento.....
  • alkemyst85
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29-12-09 23.48

concordo con salvafunk emo

30-12-09 00.07

@ anumj
Secondo me il prezzo, rapportato alla concorrenza non è cosi assurdo. Con l'inflazione di ns88 pagati quasi 3000 euro, workstation 88 tasti da oltre 3500, credo che un piano stage che si propone come il top del suo genere giustifichi quei 1000 euro in più, considerando l'elevata qualità costruttiva e la nuova (ok non proprio rivoluzionaria, ma nuova) tecnologia implementata.

Chi ha vissuto gli '80 sa quanto differenza faceva avere un RD-300 o meglio un RD-1000 dal vivo (e in qualsiasi contesto) rispetto ad altre cagate più economiche. Non era questione di pro o non pro. Era un dato di fatto, quei digital pianos suonavano da paura.

Il discorso 'meglio spendere la metà, tanto in live non si coglie la differenza' non mi trova daccordo, sarebbe come dire "non compro una ferrari, prendo una berlina che costa la metà, tanto in autostrada più di 130 kh non si fa...", anche se odio i paragoni tra automobili e strumenti musicali.
Concordo.
Sempre in quei tempi Yamaha proponeva strumenti come DX1 e poi VL1 con prezzi forse più proibitivi di quelli attuali del CP1.
Sono strumenti che escono dalla logica di mercato per cui è inutile ed ingenuo scannarsi sul prezzo finale del CP1 che in un contesto di marketing più ampio segnala la presenza di Yamaha in questo segmento di mercato .Non poteva essere diversamente vista l'esperienza e i riscontri di questo produttore in questo settore.

Il prestigio del CP1 ricade sui modelli più accessibili come il CP50 che di fatto entra in competizione con Roland RD 700 e potrebbe infastidire rivali come Clavia Nordstage e kurzweil PC 3x. Pur essendo strumenti con caratteristiche diverse, al momento dell'acquisto non si può non confrontarli anche il CP50 di Yamaha.

I 27 kg del CP1 con tastiera in legno sono un mezzo miracolo. Chi cerca strumenti leggeri si orienta ovviamente su altri materiali con tutti i compromessi del caso.

Penso ci sia da aspettarsi un Roland Rd 700Vx come derivato del V-Piano e visto che Roland ha in casa un'ottima meccanica, a livello di tastiera potrebbe dar filo da torcere anche al nuovo Cp50 che dispone di una meccanica "classica" Yamaha che non tutti hanno dimostrato di apprezzare.

Ciao
Roberto

  • anumj
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30-12-09 00.24

perfettamente daccordo.
tra l'altro la yamaha non propone solo un modello flagship, come hanno fatto altri marchi, ma fa uscire contemporaneamente tutta la gamma CP.

La comparazione tra i 3 modelli è stata già discussa nell'altro thread, ma consentitemi di riassumere che a livello qualitativo il modello top gamma differisce dai fratelli minori solo nella tipologia di rom adottata.

In sintesi CP1 ha 2 versioni di CFIIIs e di S6B in meno rispetto per esempio al CP5.

Inoltre sono assenti i 4 piani DX, che sui modelli più economici si trovano in versione campionata (quindi niente modelli fisici, diciamo più o meno come suonano su un XS che non è male tutto sommato).

Per il resto c'è quasi tutto, c'è la stessa tastiera in legno + avorio sintetico, ci sono tutti gli altri pianoforti e rhodes. C'è addirittura in più l'input microfonico e una waverom generalista per chi vuol buttar giu qualche idea con un sequencer.

Un cp5 costerà intorno ai 2.500 euro, quasi la metà.

Mentre per il Cp50 si sente ai 1.600/1.800.

Siamo cosi sicuri che in yamaha, per citare il commento di chi ha risposto qui, possono davvero 'tenerseli'?

  • stesgarbi
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30-12-09 00.37

@ Amministratore
Concordo.
Sempre in quei tempi Yamaha proponeva strumenti come DX1 e poi VL1 con prezzi forse più proibitivi di quelli attuali del CP1.
Sono strumenti che escono dalla logica di mercato per cui è inutile ed ingenuo scannarsi sul prezzo finale del CP1 che in un contesto di marketing più ampio segnala la presenza di Yamaha in questo segmento di mercato .Non poteva essere diversamente vista l'esperienza e i riscontri di questo produttore in questo settore.

Il prestigio del CP1 ricade sui modelli più accessibili come il CP50 che di fatto entra in competizione con Roland RD 700 e potrebbe infastidire rivali come Clavia Nordstage e kurzweil PC 3x. Pur essendo strumenti con caratteristiche diverse, al momento dell'acquisto non si può non confrontarli anche il CP50 di Yamaha.

I 27 kg del CP1 con tastiera in legno sono un mezzo miracolo. Chi cerca strumenti leggeri si orienta ovviamente su altri materiali con tutti i compromessi del caso.

Penso ci sia da aspettarsi un Roland Rd 700Vx come derivato del V-Piano e visto che Roland ha in casa un'ottima meccanica, a livello di tastiera potrebbe dar filo da torcere anche al nuovo Cp50 che dispone di una meccanica "classica" Yamaha che non tutti hanno dimostrato di apprezzare.

Ciao
Roberto

Si . . . ma DX1 è rimasto un prototipo.
In ambito professionale la macchina di riferimento è stata il ben meno costoso DX7.

VL1 è stato peggio di un prototipo: è stato uno spreco di tecnologia che yamaha non ha neppure voluto sviluppare.

Il CP1 segnala la presenza di Yamaha in questo segmento di mercato? bene.
Ma quando si utilizza una ferrari in autostrada, i 130 Km di limite valgono sempre (anche a me, però, non piacciono i paragoni strumenti-auto).

La sostanza però rimane sempre quella:
si sviluppa una nuova tecnologia, all'inizio costa ed è roba per pochi.
All'inizio, questa nuava tecnologia non è neppure indispensabile, perchè si ottengono ancora ottimi risultati con la tecnologia esistente.
Poi, la nuova tecnologia si apre al mercato e, dopo l'iniziale periodo di sperimentazione/ammortamento, genera apparecchi e strumenti nuovi, più performanti e, allo stesso tempo, alla portata di una sempre più vasta platea di utenti.
E la vecchia tecnologia, a questo punto, diventa obsoleta.

E' accaduto così per quasi tutto: dai telefoni cellulari, alla TV . . . alla TV LCD, agli home theater, ai PC ecc. ecc. .
All'inizio queste macchine costavano una fortuna ed erano appannaggio di pochi.
Poi, sono diventate (o stanno diventando) di uso comune.

In quest'ottica, DX1 e VL1 sono state cattedrali nel deserto . . . macchine fini a sè stesse . . . bellissime, ma inutili perchè (nel caso di DX1) erano superflue rispetto ad altre, nate contemporaneamente, dotate della stessa tecnologia e più abbordabili (DX7), oppure (nel caso di VL1) perchè purtroppo non hanno avuto un seguito nello sviluppo della tecnologia utilizzata (Yamaha, con il Motif XS, ha definitivamente tagliato l'ultimo esile legame con la tecnologia VL).

Il CP1 (che pare costerà 5000 dollari, vale a dire 5000 euro al cambio "fittizio" dei negozianti europei), in sè e per sè, rimarrà una macchina estremamente costosa, per di pochi, ridondante nell'ottica di ottenere risultati professionali in situazioni live . . . ma avrà un senso se costituirà la "prima pietra" di una nuova tecnologia destinata a rivoluzionare il concetto di "piano elettronico", rendendo obsolete le attuali tecnologie "a campioni".
Altrimenti rimarrà una "cattedrale nel deserto".

Nel contesto attuale, il professionista che dispone di macchine come l'RD 700 non ha alcuna "urgenza" dei dotarsi del CP1, potendo ancora ottenere risultati di assoluto livello qualitativo con l'attuale stage piano.

Stefano
Edited 29 Dic. 2009 23:44
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30-12-09 00.52

stesgarbi ha scritto:
Nel contesto attuale, il professionista che dispone di macchine come l'RD 700 non ha alcuna "urgenza" dei dotarsi del CP1, potendo ancora ottenere risultati di assoluto livello qualitativo con l'attuale stage piano.

......mmmhhhh
Non ne sarei cosi' sicuro...aspetta a metterci su le zampette.....emo