14-08-10 02.36
Conosco il Venezuela, ci sono stato e ho molti rapporti col paese.
Suonare in Venezuela? così a occhio credo che abbiano bisogno di altro...però, data la tua provenienza e la tua età ci proverei, un mese passa e ciò che resterà sarà comunque una visione diversa del mondo che, anche se brutta, ma non credo, sarà una marcia in più nel tuo futuro...
Comunque non è così terribile come si può credere. La realtà sociale di certo è molto cambiata negli ultimi 10 anni, nel bene o nel male, a causa dell' ascesa del filo-castrista Chavez, però, a dispetto delle differenze sociali per noi inconcepibili, "ancora" ci si può vivere.
Prima c' erano tutti i connotati di una "provincia" statunitense, oggi questo è visto come uno scempio e
si è instaurata una sorta di autoarchia ma lo stile "americano" è duro a morire, anzi, non lo farà mai. La gente è socievole, i molti di origine europea vivono come noi, quelli di origine inidos sono pacati e riverenti e spesso hanno la pelle che odora di Ruhm.
Il Baseball è lo sport nazionale, Buik, AMC, Chevrolet ma anche le Puma (Fiat 127 brasiliane) invadono il traffico con scarichi dolciastri (la benzina è poco raffinata), le "camionetas" portano la gente a "grappoli", le scuole "bene" hanno i tipici pullmann gialli USA per portare i ragazzi a scuola.
prima c' erano pochi ricchi e molti poveri che vivevano con rassegnazione, oggi i ricchi sono ancora meno ma più ricchi di prima e i poveri sono molti di più...però inorgogliti da Chaves che addirittura chiude un' occhio sulla delinquenza comune che giustifica a mò di riscatto sociale...!?!?!?
Ci sono tantissimi italiani e, visto il repertorio che andrai ad eseguire, forse proprio lì andrai a parare...
esistono molte case di "Cultura Italiana" a Caracas, Valencia, Ciudad Bolivar... grandi e attive.
Di norma, a parte i barrios di Caracas ai quali è sconsigliato avvicinarsi, la gente è calorosa e festosa, anche garbata.
Un turista o uno come te che fraquenterà un "certo" livello sociale difficilmente avrà contatti con le asperità sociali. Come in molti paesi simili esistono 2 strati di vita che non interagiscono...chi è povero rimane tale, chi è ricco lo sarà anche domani.
Sorvolando su questo poi esiste il Venezuela turistico che è "coibentato" dallo stato per l' ovvia resa economica, quindi posti, che ti invito a visitare, come Los Roques, Canaima, Chichiciribi, Margarita sono paradisi in cui le vicende di stato non si percepiscono assolutamente.
Attento agli aerei, vola di tutto! anche per soli 100 Km si prende l' aereo. per mia esperienza: Jorge, il pilota, ha chiuso il portello a 100 mt. d' altezza dopo il decollo perchè faceva caldo e sul suo 4 posti non funzionava l' aria...poi il Dakota del 1943 col pilota col braccio fuori dal finestrino a mò di camion e l' altra mano al cellulare...
é un' altra vita che comunque è da vivere. Un' esperienza da fare ad occhi chiusi e quando tornerai nella nostra "normalità" ti mancheranno le "ranitas", l' odore dell' aria, l' idea di vivere in una "frontiera" quando frontiera è sinonimo dello scoprire se stessi in un' ambiente che non ha nulla del freddo e sterilizzato modus delle spiagge di Riccione o del garbo padano. Lì è tutto vero!
A Caracas non esistono i "peggiori Bar" dove bere il Pampero, semplicemente perchè non esistono i "Bar" però il "Ron" (così si chiama lì) è più buono di quello che ci vendono e costa un dollaro!
cerca su YouTube "Orchestra Venezuelana"
Edited 14 Ago. 2010 1:33