Quali i synth più esoterici?

  • anonimo

02-09-13 04.04

Sono molto affascinato dai synth particolari, quelli che spesso non incontrano un particolare successo di vendite e sono solitamente poco apprezzati dai tastieristi e molto dai sound ddesigner e sperimentatori. Mi piacerebbe raccogliere qui qualche opinione riguardo gli attrezzi con cui avete avuto a che fare voi, magari con una breve descrizione per scoprire qualcosina di nuovo (sono i benvenuti anche i non synth, effetti, o qualsiasi altra cosa eccentrica).

Io ricordo al momento:

Ensoniq Fizmo
Minisonic
Chimera Synthesis bc16
(Il leggendario) Jomox Resonator Neuronium
Yamaha tenori on
Doepfer dark energy
(Volendo anche il) Arturia minibrute
VCS3
  • michelet
  • Membro: Staff
  • Risp: 17121
  • Loc: Venezia
  • Thanks: 2443  

02-09-13 10.33

Hartmann Neuron anche in versione VST

Radikal Technologies Accelerator e Spectralis 2

John Bowen Solaris
  • Blueaphex1976
  • Membro: Senior
  • Risp: 584
  • Loc: Ancona
  • Thanks: 53  

02-09-13 13.52

Il Fizmo della Ensoniq era uno strumento molto interessante, sapevo che aveva problemi seri all'alimentatore già dopo solo tre mesi di vita.
L'ho anche visto in vendita su ebay un paio di settimane fa, a 1100€, da un ragazzo di Praga.
Il migliore comunque, resta il Solaris di John Bowen...peccato il costo esorbitante e l'impossibilità di provarlo di persona, almeno qui in Italia.
Bisognerebbe prenderlo direttamente da Bowen, ma ho visto che lo vendono anche da Thomann
  • fuztec25
  • Membro: Expert
  • Risp: 806
  • Loc: Ferrara
  • Thanks: 104  

02-09-13 14.33

Il Fizmo è davvero particolare: le sue waves in continuo "movimento", ricordano più il vecchio PPG Wave che non la Wavestation di Korg.

Tutto sommato, i timbri possono essere definiti molto "strani": ricchi di armonici e campionamenti puliti. Difficilmente classificabili nel range "pop", molto più adatti a stili electronica/industrial .

Suona comunque alla grande, intendiamoci :) .

Buona giornata, Fuz!

P.S.: Su internet si trova anche la fix per l'alimentazione ;) ;) ;) .
  • michelet
  • Membro: Staff
  • Risp: 17121
  • Loc: Venezia
  • Thanks: 2443  

02-09-13 15.25

Mi è venuto in mente solo adesso... Emu Morpheus

p.s. sono proprio rincoglionito... ho questo expander e non me ne ricordavo nemmeno... forse è il caso di fare una cura dimagrante... e non solo al setup emo
  • fuztec25
  • Membro: Expert
  • Risp: 806
  • Loc: Ferrara
  • Thanks: 104  

02-09-13 15.55

Dai Michele... :D:D:D !!!!

Il Morpheus aveva i filtri Morphing dell'E4: da cui il nome. Il materiale comunque non è così "esoterico" come quello del Fizmo. Comunque strampalato quanto basta :D:D:D .

A proposito di roba "eso", vogliamo parlare del "Quasimidi Quasar" ? :D

...O lo Steelphon 900 del nostro amico am0 ? :)

Fuz!
Edited 2 Set. 2013 14:06
  • alkemyst85
  • Membro: Expert
  • Risp: 1859
  • Loc: Viterbo
  • Thanks: 105  

02-09-13 15.55

Senza andare lontano, Roland V synth e V synth GT e kawai k5000s... Oltre ai vari synth strani della native instruments come Scanner, Razor, Reaktor... Ma poi, chi li utilizza come si dovrebbe? O meglio, chi riesce a programmarli secondo le loro possibilità invece che fermarsi ai preset eterei?
  • anonimo

02-09-13 16.08

alkemyst85 ha scritto:
Ma poi, chi li utilizza come si dovrebbe? O meglio, chi riesce a programmarli secondo le loro possibilità invece che fermarsi ai preset eterei?


In verità diversa gente. Che però non fa da tastierista.
  • alkemyst85
  • Membro: Expert
  • Risp: 1859
  • Loc: Viterbo
  • Thanks: 105  

02-09-13 16.10

Si, è vero... I tastieristi non vedono l'ora di suonare la loro tastiera, non amano perdere decine di ore a programmare un suono..emo
  • orange1978
  • Membro: Supporter
  • Risp: 11437
  • Loc: Milano
  • Thanks: 896  

04-09-13 01.53

nel mondo hardware un synth molto strano e rarissimo fu il chetaah ms400 da non confondere con il piu famoso e diffuso expander analogico ms6 (che poi non era altro che un clone del matrix 1000 piu o meno).
Si tratta di un modulo molto criptico e ostico da programmare basato su una sorta di wavetable synthesis simile al ppg, ma con un suono altamente lofi....uno dei pochi che ebbe,la fortuna di provarlo lo definì come un mix tra wavestation e ppg ma con un suono tipo commodore 64, non male direi.

Altra macchina altamente esoterica e sempre inglese, il modulo evolution synthesis evs1, basato su un mix tra fm,adittiva e altro, senza filtri...r programmabile solo via atari (o pc con un editor freeware), suono molto acido, ma interessante.

Tra le tastiere una macchina complessa ma assolutamente poco valutata, il quasimidi the raven, nato per soddidfare la domanda di un synth ideale per live performance e produzioni acid,ambient,techno,trance....interessante ma poco sfruttato, rarissimo in italia.

Ancor piu raro sempre della quasimidi, il modulo quasar, una sorta di jv2080 ma dal suono tedesco adatto per produzioni techno/house/trance anni 90, all'epoca non costava poco tra l'altro.
  • anumj
  • Membro: Staff
  • Risp: 17920
  • Loc: Cuneo
  • Thanks: 1136  

04-09-13 02.00

il synthacon di steiner parker e a seguire l'oscar.
  • orange1978
  • Membro: Supporter
  • Risp: 11437
  • Loc: Milano
  • Thanks: 896  

04-09-13 02.20

Una macchina rara che ebbi la fortuna di avere e usare fu il technics wsa1, preso nel 1997 in un epoca in cui usavo altre macchine come kurzweil k2xxx o jd800, fu una grande sfida....strapagato, ricordo piu di 4 milioni delle vecchie lire, fini sui primi due dischi della mia band metal, anche se offuscato da macchine tipo k2500 e korg 01....lo usai in diversi brani ambient dove credo dava il meglio di se....perfetto per atmosfere alla sabres of paradise, ultramarine, the orb...

Come sintesi si trattava di una sorta di roland supernatural, ossia modelli fisici come funzioni dsp che agivano come resonator su un driver pcm codificato a 48khz.
Stesso concetto di certe funzioni dsp cosm del vsynth, e in parte della vast di kurzweil...questo trick permetteva rispetto a una classica sintesi a modelli fisici di aumentare notevolmente la polifonia che viaggiava tranquillamente sui 64 oscillatori, e quindi ridurre I costi (la korg z1 com sole 12 note costava uguale), ovviamente la differenza c'era qualitativamente eccome, ma programmandola qualcosa di strano si otteneva, purtroppo il meglio di se lo dava solo su sonoritá elettroniche fredde e digitali, l'emulazione acustica spacciata per modelli fisici non era il massimo tanto che un k2500 o un jv2080 espanso riuscivano senza troppi sforzi (leggi PRESETS) a fare molto meglio.
La gestione era chiara graxie al display enorme ma il sistema operativo aveva grossi limiti sopratutto sui dati sysex, penalizzando notevolmente le prestazioni dello strumento.
interessante la doppia interfaccia midi con 32 canali, e l'uscita digitale opzionale spdif che nel 1996 non era certo una cosa che trovavi come oggi di serie anche sul dvd player da 20 euro che compri al trony.

Macchina strana,peccato averla venduta quando passai al k2600 con triple modular processing, ma in sostanza non credo la ricomprerei anche se alla fine l'ho usata parecchio, ben due album usciti in tutto il mondo e un singolo contengono suoni della wsa1.

Da notare che tra gli user famosi nientemenoche, rick wakeman, in tutto il live tour di keys to ascension degli yes....mica male dai.

Esiste anche in versione rack tipo 5 unita, mai vista peró in italia ma so che almeno due esistono, uno addirittura abitava a 2km da me e mi disse al telefono che ne aveva una ma stranamente non sono mai andato a casa sua per verificarlo.
  • greg
  • Membro: Expert
  • Risp: 3268
  • Loc: Salerno
  • Thanks: 112  

04-09-13 11.39

@ alkemyst85
Senza andare lontano, Roland V synth e V synth GT e kawai k5000s... Oltre ai vari synth strani della native instruments come Scanner, Razor, Reaktor... Ma poi, chi li utilizza come si dovrebbe? O meglio, chi riesce a programmarli secondo le loro possibilità invece che fermarsi ai preset eterei?
Sono esattamente i synth a cui pensavo anch'io: il Vsynth è uno strumento da cui si riesce a tirare fuori cose con pochi gesti e una interfaccia incredibile potendo intervenire in continuazione in tempo reale tramite gli innumerevoli controlli fisici...........
Il K5000 è una vera rivelazione. Io posseggo la versione W il cui unico limite è la parte PCM non ampliabile, ma comunque non è impossibile intervenire, anche se il suono lo devi preprogrammare, non puoi credere di fare interventi dal vivo con precisione senza distrarti dall'esecuzione. La parte di programmazione additiva credo sia una delle più complete se non la più completa su di uno strumento hardware e permette di ottenere interventi che con altre macchine nemmeno ti sogni . Poi, dal punto di vista della gamma audio è il digitale in mio possesso che più attenta all'incolumità dei miei timpani: nulla a che vedere con la plasticità e compressione dei suoni di workstations e simili.
E' chiaro che parlo nei limiti delle mie poche conoscenze dirette, ma sono due macchine che non sempre ti fanno rimpiangere le scarse novità sul mercato dell'ultimo decennio. Piuttosto mi chiedo perché Kaway non investe più nella sintesi, non mi sembravano così scarsi..............emo
  • orange1978
  • Membro: Supporter
  • Risp: 11437
  • Loc: Milano
  • Thanks: 896  

04-09-13 13.49

Kawai (non kaway) é uno di quei synth con grandi idee su un interfaccia mal concepita.
programmarlo via pannello é un delirio, il sistema operativo presenta numerosi bug, e purtroppo non esiste oggi un vero editor utilizzabile via computer che credo essere indispensabile per gestire una mole di parametri come quella presente sullo strumento.
Non é un caso che I piu famosi sistemi basati sull'addittiva seria (non le merdate spacciate per addittiva con 10 parziali) tipo synclavier,fairlight cmi, con brio, o kurzweil k150, erano costruite attorno a un interfaccia su computer.

Oggi kawai giustamente a livello commerciale non investe semplicemente perché non ha senso, non cé interesse...chi oggi lavora professionalmente con il sound design usa al 99% sistemi su computer, tipo kyma,csound,max....in grado di svolgere addittiva e altro molto piu rapidamente.

Il "tastierista" oggi vuole la pappa pronta, il preset per fare jump, per fare shine on you, e via vosi....basta leggere il forum per due giorni e te ne rendi conto.

Il k5000 é troppo lento e scomodo per un moderno sound designer, e troppo complesso per un tastierista abituato alla merda tipo motif, che cmq per fare il suono di smoke on the water alla fine funziona meglio.

Il nocciolo della questione é tutto qui...e quando pensa al sounddesigner circondato da tastiere (figura del passato) ci si deve ricordare che in passato I computer riuscivano a malapena a gestire il midi, a meno di non scomodare costose tecnologie militari, quindi era normale usare generatori esterni appositamente costruiti.
Oggi un sound designer che lavora per il cinema o la tv, userebbe uno o due mac pro com pro tools hdx,icon,kyma,e reaktor...e magari csound su un portatile...poi ci sono ancora sound designers come hans zimmer che amano integrare synth del passato come I sampler roland s760 con pro tools e le moderne tecnologie computer based, ma sono casi rari, troppo poco per destare un interesse aziendale tipo kawai a investire capitali in quella direzione.

Kawai ha capito che con I piani acustici vende, mentre con I synth no....cosi come yamaha ha intuito con la serie motif la tendenza attuale, e gli va bene cosi, solo vendendo flauti,bombardini, e strumenti a fiato da studio e concerto, fa soldi a palate.....che vuoi che gli interessa di 4 sfigati a riimpiangere la afm,rcm, ppcm,cpcm.....

Poi le cose potrebbero cambiare, chi lo avrebbe detto che roland in un era in cui il concetto di expander é defunto, in cui le librerie su pc della motu dell'ordine dei giga fanno il culo a qualsiasi instrumento hardware che viene spacciato per huge quando ha 700 mega di suoni compressi oggi che la piu sfigata libreria vienna o ew ha I presets "economici" che partono dai 300 mega l'uno (a suono) campionati a 96khz 24bit, roland appunto ha il coraggio di uscire con un expander che ha um soundset del 1997 {xv5980} che era gia obsoleto all'epoca se paragonato a un k2500 espanso e con librerie akai, con 12 schede merdose pcm la maggior parte a 32khz, che manco possono essere caricate tutte insieme quando appunto un pc carica decine di streams da centinaia di mega grazie al direct to disc (gia presente su gigasampler nel 1998), una tecnologia supernatural che mi riservo di giudicare ma mi puzza, dato che le demo orchestrali supernatural paragonate a quelle di un motu symphonic di 5 anni fa sono semplicemente ridicole, eppure...nonostante tutto questo non solo lo hanno fatto, riescono pure a venderlo..pe
  • anonimo

04-09-13 14.58

Analisi impeccabile orange emo
  • fuztec25
  • Membro: Expert
  • Risp: 806
  • Loc: Ferrara
  • Thanks: 104  

04-09-13 16.00

Concordo in pieno con Orange!

Aggiungo tra gli eso il Voyetra-8, aggiungo l'E-mu Audity ed aggiungo anche il rarissimo Technos Acxel .

Fuz!
Edited 4 Set. 2013 14:00
  • Platipo
  • Membro: Expert
  • Risp: 939
  • Loc: Bologna
  • Thanks: 75  

04-09-13 17.30

nessuno ha tirato in causa l' FS1-R di Yamaha o la sventuratamente chiusa anzitempo avventura di korg con Prophecy e Z1?
  • Googloiss
  • Membro: Senior
  • Risp: 222
  • Loc: Viterbo
  • Thanks: 3  

06-09-13 13.32

Nessuno tira in causa il Blofeld? o non è così mistico ed esoterico ?
  • pentatonic
  • Membro: Expert
  • Risp: 2349
  • Loc: Mantova
  • Thanks: 140  

06-09-13 13.42

tra i synth che ho posseduto o provato, quello che mi ha consentito di fare cose più esoteriche e strane è il Nord Wave.
Che però credo abbia avuto un discreto successo commerciale perchè è molto versatile e comodo. Non credo sia una macchina da sound designer, e io sono molto lontano da queste figure, ma secondo me è un synth molto particolare.
  • anumj
  • Membro: Staff
  • Risp: 17920
  • Loc: Cuneo
  • Thanks: 1136  

06-09-13 14.32

@ pentatonic
tra i synth che ho posseduto o provato, quello che mi ha consentito di fare cose più esoteriche e strane è il Nord Wave.
Che però credo abbia avuto un discreto successo commerciale perchè è molto versatile e comodo. Non credo sia una macchina da sound designer, e io sono molto lontano da queste figure, ma secondo me è un synth molto particolare.
Se per esoterismo s'intende anche 'unicità'... beh si, il nw è annoverabile tra i synth più particolari degli ultimi 30 anni.

Non tanto per il fatto che sia l'unico synth virtual analog capace di trattare drasticamente la PCM, ma per la sua peculiare semplicità d'impiego.

Questo in termini pratici si traduce in quello che ogni tastierista agogna in tutta la sua disperata esistenza: 'nuove sonorità'.

Il fatto che sia uscito di produzione lo rende ancora più unico e prezioso.