Dolori vari al pianoforte

  • anonimo

31-05-15 23.22

parlavo con gli esperti del forum circa i vari doloretti che si provano suonando il pianoforte. Intuitivamente sono dovutei a posizioni errate o all'uso di muscoli non necessari per il movimento che si desidera fare. In aggiunta l'irrigidimento di alcuni di questi ostacolano la qualità dell'esecuzione.
Il probelma quindi è riconoscere questi impedimenti e porvi rimedio nel modo corretto. Cyrano, vin_roma e Jacus78 hanno proposto alcuni schemi/metodi per verificare se si sta lavorando nel modo giusto, beh, non è affatto semplice.

E voi come siete messi?
  • anonimo

01-06-15 20.20

problema tasti avvertiti come pesanti ma solo dopo 2 ore di esercizi divenanto leggeri è normale?
  • anonimo

01-06-15 21.05

Io quando studiavo lo stride ebbi un periodo di mal di schiena cronico, finché rivedendomi filmato mi resi conto che tenevo le spalle contratte ed abdotte tutto il tempo
  • anonimo

01-06-15 21.44

un fatto cusioso è il seguente: quando suono a scuola il pianoforte verticale di una marca polacca se non ricordo male, i tasti sono molto leggeri e le dita volano, non è così quando suono sul mio FP 80 che percepisco piuttosto pesante. I tasti del pianoforte vero poi sono molto più "scivolosi" e le corse dei tasti mi sembrano molto inferiori rispetto al mio FP 80.

Comunque appena riesco posto un video, ma on mi pare di tenere le spalle contratte in quanto ci faccio caso.
Edited 1 Giu. 2015 19:47
  • anonimo

01-06-15 21.47

la corsa corta é una fabbrica di tendinitiemo
  • anonimo

01-06-15 21.48

@ anonimo
la corsa corta é una fabbrica di tendinitiemo
e allora mi manca ancora la forza nelle dita
  • anonimo

01-06-15 21.55

e' come la pesistica: se provi ad iniziare la panca piana con 140 chili ti strappi tutti i legamenti e tendini possibili

pero' se ti eserciti con giudizio pian piano ci arriviemo
  • anonimo

01-06-15 22.03

dopo 5 mesi di palestra sull'FP 80 dovrei aver sviluppato qualche muscoletto non trovi?
A parte che prima suonavo principalmente per triadi/quadriadi e rivolti in tutte le salse, da 1 mese o poco più a questa parte sono atterrato su accordi, mano sinistra e melodia mano destra. Si vede che sono due modi di usare le dita molto differenti. Mi mancheranno ancora i muscoli sulle singole dita; suonare accordi è una cosa e melodie un'altra?
Edited 1 Giu. 2015 20:31
  • vin_roma
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01-06-15 23.31

Ma che ti aspetti? Ci vogliono anni prima di sviluppare una presa decente per suonicchiare un po' di tutto!

Con gli insegnanti con cui hai avuto a che fare, quanta tecnica hai fatto? All' inizio tocca farne, e pure bene.
In un percorso serio, per quello che ho capito che ti riguarda, non si possono affrontare brani da suonare in senso puro, meglio qualche Bach, Clementi, studi di Duvernoy... e tutto sotto attenta supervisione.

A volte capitano insegnanti che si lasciano guidare dagli allievi, per avere poco e subito, ma tu pretendi ed è giusto e allora devi pretendere anche da chi ti prende in carico... e non tutti gli insegnanti sono all' altezza.
  • vin_roma
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01-06-15 23.38

Poi, per studiare, non è che il digitale sia la cosa migliore, ti perdi il reale senso della tecnica perché sull' acustico il peso del tasto è direttamente legato al lancio del martelletto ed acquisisci una consapevolezza della causa/effetto che col digitale te la sogni... è come imparare una lingua a mente, senza mai aprire la bocca!
  • jacus78
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02-06-15 05.05

mark_c ha scritto:
sono atterrato su accordi, mano sinistra e melodia mano destra.

insomma, come se suonassi su un'arranger.
è sbalgiato anche questo modo. su un pianoforte, la mano sinista fa il basso sulle ottave e l'accompagnamento a mò di cassa di batteria, la mano destra copre tutta la parte armonica, melodica e rullantistica.

per dirla chiara, gli accordi e la melodia molto spesso sono tutti e 2 della mano destra.

per il resto quoto anche le virgole dei 2 post di Vincenzo quassù.
Edited 2 Giu. 2015 3:07
  • anonimo

02-06-15 09.52

@ jacus78
mark_c ha scritto:
sono atterrato su accordi, mano sinistra e melodia mano destra.

insomma, come se suonassi su un'arranger.
è sbalgiato anche questo modo. su un pianoforte, la mano sinista fa il basso sulle ottave e l'accompagnamento a mò di cassa di batteria, la mano destra copre tutta la parte armonica, melodica e rullantistica.

per dirla chiara, gli accordi e la melodia molto spesso sono tutti e 2 della mano destra.

per il resto quoto anche le virgole dei 2 post di Vincenzo quassù.
Edited 2 Giu. 2015 3:07

scusa ma ci sono interi libri di brani jazz scritti a quel modo. Autumn Leaves e Sophisticated Lady che ho io sono accordi + melodia. Che poi uno sia bravo a tirarci fuori dei giri di basso leggndo gli accordi al momento non è alla mia portata. CHiaramente se non seguo lo spartito ed improvviso è tutta un'altra musica emo
  • anonimo

02-06-15 10.09

@ vin_roma
Ma che ti aspetti? Ci vogliono anni prima di sviluppare una presa decente per suonicchiare un po' di tutto!

Con gli insegnanti con cui hai avuto a che fare, quanta tecnica hai fatto? All' inizio tocca farne, e pure bene.
In un percorso serio, per quello che ho capito che ti riguarda, non si possono affrontare brani da suonare in senso puro, meglio qualche Bach, Clementi, studi di Duvernoy... e tutto sotto attenta supervisione.

A volte capitano insegnanti che si lasciano guidare dagli allievi, per avere poco e subito, ma tu pretendi ed è giusto e allora devi pretendere anche da chi ti prende in carico... e non tutti gli insegnanti sono all' altezza.
nessuna lezione di tecnica. In termini di serietà, più che da parte del corso, sono io ho preso con molta serietà lo studio del pianoforte e mi sto inventando, anche attraverso voi, il mio metodo di studio. Purtroppo non è uno strumento banale e per questo affascina, va domato e amato come una bella donna e non è detto che ci si riesca, ma è bello anche illudersi emo

Sarò onesto, sino ad ora la parte che ho apprezzato maggiormente è stata lo sudio dei rivolti, parti late etc.. ma:
- poszione corretta al pianoforte per evitare danni anche permanenti
- letture varie dello spartito e trucchi se ve ne sono ma oramai ho capito che si deve leggere a iosa e basta
- scale et similia richieste esplicitamente da me in quanto mi avete detto che sevono per acquisire tecnica e riconoscimento dei gradi delle stesse
- teoria in generale

fatte myself attraverso nozioni spizzicate qua e la e molte domande qua sul forum. Sono quasi tentato di scrivere una lettera di lamentele alla scuola che frequento e magari chiedere un rimborso. Unica mia colpa è l'essermi lasciato guidare da persone che ritenevo molto capaci, sono convinto che lo sono ma pensavano ad altro.
Con un maestro più in gamba, non dico serio in quanto la serietà non è mai mancata, a quest'ora sarei posizionato molto più avanti ed avrei potuto ricavare qualche soddisfazione in più.

Comuqnue oramai sono in ballo e non mollo emo


p.s.
scusa ma mi stavi dicendo che per suonare generi completamente diversi sono richiesti settaggi/tecniche completamente differenti?
Perchè l'attuale insegnante mi dice che tutto passa dalla classica?
Ed allora perchè fanno corsi di musica moderna se poi non si riesce a suonare tutto quanto si desidera?
Edited 2 Giu. 2015 9:19
  • anonimo

02-06-15 11.27

Nel giappone feudale la famiglia di un samurai fu sterminata con l'inganno dai sicari di un daimyo nemico; il solo superstite fu un bambinetto di quattro anni che era riuscito a nascondersi nello sgabuzzino delle scope.

Il bambino giurò davanti ai Kami e agli antenati di vendicare la propria famiglia e, non appena raggiunse l'età di poter tenere una spada in mano, si recò dal più famoso spadaccino dell'epoca, Miyamoto Musashi, per apprendere l'arte del Katana.

Una volta sentite le ragioni del ragazzo, Musashi, molto sensibile alle questioni di onore, decise di accettarlo come allievo.

Il ragazzo, tutto contento, chiese al maestro: quanto ci vuole ad imparare l'arte della spada? E Musashi, penserioso: mah, diciamo dieci anni...

Il ragazzo, un po' deluso, ribatté: ma se mi impegno a fondo e mi dedico anima e cuore allo studio della scherma?

E Musashi: in tal caso, ci vorranno vent'anni...

Il ragazzo, interdetto: ma Maestro, e se giuro davanti ai Kami e agli antenati di vivere solo per la scherma, di studiare giorno e notte e di allenarmi finché le forze non mi abbandonino?

Con un lieve sorriso, Miyamoto Musashi concluse: allora, se é così, ci vorranno trent'anni...

A quelle parole, il giovane fu illuminato

emo
Edited 2 Giu. 2015 9:28
  • anonimo

02-06-15 11.44

mi è chiaro che ci vuole tempo, però se parti già col piede giusto diventa anche divertente e la fatica viene mascherata dai continui progressi.

Io mi sono sempre posto nell'ottica che vuoi o non vuoi il tempo passa lo stesso per cui, se nel suo trascorre faccio qualcosa di sicuro prima o poi ne raccolgo i frutti, il pianoforte è una di questi/e qualcosa.

La differenza tra quel samurai e me è che esiste anche una didattica in continua evoluzione, o almeno, a me piace pensare che c'è qualcuno che si occupa di trovare metodi più o meno efficienti per acquisire nozioni in minor tempo; non credo che i conservatori di oggi a livello didattico siano rimasti ai tempi di Mozart visto che oggi come oggi, senza offendere alcun musicista, abbiamo, numericamente parlando molta più gente, la quale musicisti come Mozart se lo mangiano a colazione. Nella scuola che frequento ci sono ragazzini che dopo 1 anno serio di classica lo spartito se lo mangiano, merito del corso fatto in modo corretto e piuttosto severo.

Io al samurai avrei consigliato un bel fucile mitragliatore, ora non consigliare anche a me una nutrita serie di MP3 da ascoltare, ho già dato come ascoltatore e ora vorrei partecipare emo
Edited 2 Giu. 2015 9:53
  • anonimo

02-06-15 12.01

Mark, la musica si impara sopratutto mentre non si sta suonando

Non devi pensare che più fai, più impari: devi fare le cose giuste al momento giusto, poi devi pensare ad altro, se continui a rimuginarci su "blocchi" il cervello e gli impedisci di assimilare in maniera subcoscienteemo

Il nostro cervello é fatto così, gli dai gli stimoli e poi ha bisogno di un certo tempo (variabile da persona a persona) per digerirli e metabolizzarli

Comunque su una cosa hai straragione: metodi didattici migliori danno risultati migliori senza sprecare tempo

emo
Edited 2 Giu. 2015 10:03
  • anonimo

02-06-15 12.10

@ anonimo
Mark, la musica si impara sopratutto mentre non si sta suonando

Non devi pensare che più fai, più impari: devi fare le cose giuste al momento giusto, poi devi pensare ad altro, se continui a rimuginarci su "blocchi" il cervello e gli impedisci di assimilare in maniera subcoscienteemo

Il nostro cervello é fatto così, gli dai gli stimoli e poi ha bisogno di un certo tempo (variabile da persona a persona) per digerirli e metabolizzarli

Comunque su una cosa hai straragione: metodi didattici migliori danno risultati migliori senza sprecare tempo

emo
Edited 2 Giu. 2015 10:03
su quello che dici ti do ragione e ne avevo già preso coscienza, difatti non a torto si dice che la notte porta consiglio. A me capita coi programmi che scrivo e mi è capitato spesso anche col pianoforte di non riuscire a suonare certi passaggi e ritrovarmeli gratis il giorno dopo.

Comunque sono a caccia di metodi didattici più moderni, il Chang da te consigliatomi è uno di questi emo

Hai ragione, studiare con l'ansia di arrivare è un ostacolo.
Edited 2 Giu. 2015 10:21
  • anonimo

02-06-15 12.14

Comunque stai tranquillo, si capisce da come parli e da quello che ci racconti che il talento ce l'hai...

Adesso lascia perdere (se vuoi) lettere di lamentele e richieste di rimborso, che ti risucchierebbero in un tunnel di amarezza e cattivo karma: pensa piuttosto a trovare una buona scuola

Se vuoi posso informarmi, basta che mi dici in che area geografica e quante lezioni al meseemo Un buon maestro te lo troviamo
  • anonimo

02-06-15 12.34

la lettera più che altro serve a far capire ad un colosso come la Ricordi che le cose o le fai bene o lasci perdere anche se so già che non servirebbe a nulla scrivere a costoro, su 1000 uno che si trova male c'è sempre e non farei scalpore.

Il pianoforte è un percorso non banale e richiede di investire molto tempo, non che mi dispiaccia in quanto nel bene o nel male qualcosa l'ho imparato comunque.

Ora ti rovino l'udito postando su youtube, a modi saggio emo, Autumn Leaves pieno di tutte le limitazioni, errori ed insicurezze che mi ha tramandato il corso visto che nessuno mi ha detto come uscirne; anche questo è un aspetto molto importante in un corso che si rispetti.

Comuque si, alla fine del corso, oramai mancano un paio di lezioni, credo che ti chiederò il nominativo di un maestro serio, uno in provincia di Milano che abbai la pazienza di impostarmi nel modo corretto.
  • anonimo

02-06-15 12.40

A milano ne conosco un paio ottimi jazz oriented

E vai con youtube, voglio mettere il primo "mi piace"

Link please!emo
Edited 2 Giu. 2015 10:41