29-05-22 21.29
Buonasera a tutti, dovete perdonarmi ma ho bisogno del vostro supporto per cominciare a "sgrossare" un problema che non riesco a risolvere. Suono in una tribute band Pink Floyd e il mio setup è composto da una Kurzweil PC4 e un Novation Peak, il tutto gestito da Camelot per l'invio dei program change. Fino a poco tempo fa tutti i flussi audio veniva convogliati ad una Scarlett 18i20 per permettermi di "instradare" tastiere, backing tracks o click, su canali diversi. Per chi non conoscesse Camelot si tratta di un router midi/audio che, grazie ad un'interfaccia molto pulita, mi permetteva di gestire tutta la mia attrezzatura oltre che offrirmi la possibilità di creare delle mandate aux per monitoraggio personale sul palco.Qui il primo problema: ho riscontrato, dopo anche diverse prove in sala, che, se gestivo l'audio dalla scheda, perdevo corpo/volume quasi come se mettessi un "tappo" alla tastiera costringendomi ad alzare il gain sulla scheda andando, inevitabilmente, in distorsione. Con lo stesso setup, entrando direttamente nel mixer della sala, recuperavo tutti il volume "perso". Mi è stato spiegato che questo comportamento potrebbe essere causato dalla lunga catena di connessioni A/D e D/A in entrata ed uscita dalla Scarlett (che non è proprio una scheda di alta fascia) e che la cosa si sarebbe potuta aggirare utilizzando un mixer che gestisca solo i flussi audio in entrata/uscita, senza dover operare conversioni. Morale della favola ho venduto la scheda audio e sono passato ud un mixer digitale Soundcraft Ui24R che, effettivamente, mi ha cambiato la vita, restituendomi un corpo ed un volume al suono che non immaginavo. Diciamo che questo era un antefatto, forse inutile, ma ci tenevo comunque a specificarlo. Il problema vero è che sto assistendo ad un comportamento anomalo dei livelli di volume della Kurzeril che non riesco a spiegarmi e non so nemmeno a cosa imputare. Per ogni canzone ho impostato delle Multi (combinazioni di layer che possono arrivare anche a 16 parti) che, chiaramente, hanno un bilancio dei suoni che deve essere rispettato. A casa, e in sala, faccio un lavoro certosino per livellare i suoni ed ottenere l'effetto migliore (sia in cuffia che con monitor) l'ultimo dei quali proprio in questi giorni in preparazione di un live che ho fatto ieri. Per ricreare una condizione di live ho collegato i miei monitor da studio ad un mixer preso in prestito al quale ho attaccato l'Ui24R. Il mixer che simulava quello del locale è stato impostato con tutti i fader a "0" in modo da costringermi a correggere i volumi solo sulla tastiera. Non mi aspetto certamente di "uscire" da un impianto come a casa, ma tutte le volte i suoni si sballano completamente perdendone addirittura alcuni che, in fase di studio, sembravano molto presenti. Ieri, per esempio, arrivo al sound check convinto del lavoro casalingo per poi scoprire che i pianoforti erano praticamente inesistenti, cosa che a casa non accadeva: correggo i valori (agendo sui gain di ogni layer, perché ero già al massimo del volume) e salvo i parametri, non spengo la tastiera e suono dopo due ore scoprendo, nuovamente, che il fonico è impazzito a sistemare i livelli durante il concerto. Può essere la tastiera che impazzisce? Può essere che Camelot, oltre ai program change, mandi anche altri parametri inaspettati? Posso essere sbalzi di corrente? Possono essere i cicli delle maree?30-05-22 00.13
30-05-22 10.21
30-05-22 11.03
Ciao,30-05-22 11.24
la funzione precisa di un mixer digitale è a me parzialmente sconosciuta, in quanto sono un dinosauro tecnologico in questo campo ... ma mi chiedo... farsi prestare un mixer "analogico" per collegarsi direttamente a un PA per vedere se i settaggi uscenti dalle tastiere sono corretti... e per vedere che Camelot (in caso) non sballi qualcosa?30-05-22 11.30
30-05-22 11.49
30-05-22 11.53
30-05-22 12.07
30-05-22 12.13
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30-05-22 18.05
30-05-22 23.19
OK, mi vergogno profondamente, ma penso di aver capito quasi per caso il problema. Leggendo un post su FB, nel gruppo del PC4, un utente lamentava un problema simile al mio e il suggerimento è stato quello di controllare i volumi "in entrata" di ogni layer dei multi. Mi spiego meglio: la PC4 ha una serie di Fader che possono essere mappati praticamente ad ogni parametro ma, generalmente, corrispondono ai volumi del layer rispettivo. Oltre ad ad assegnare il range di volumi nel quale si vuole lavorare, e la scala di risposta del fader, si può anche impostare il valore di partenza da 0 a 127: io avevo ignorato questo parametro e, anche se di volta in volta regolavo i volumi, al richiami di quel multi mi ritrovavo con i valori in entrata memorizzati che erano, a volta, veramente bassi! Ignoravo completamente questo dettaglio, mentre mi ero già preoccupato di disabilitare il pedal expression che mi dava, in alcuni casi, il problema suggerito. Morale della favole penso di aver risolto tutto... resta comunque incredibile il fatto che, con uno strumento così profondamente editabile, ci sia spazio per molti errori...31-05-22 00.48
mmm... piu' che altro e' strano che dopo aver modificato i volumi ... e SALVATO... tali parametri non si siano salvati e siano tornati "al punto di partenza".31-05-22 08.04
31-05-22 10.11
Non ho voglia di leggere tutti i commenti, mi spiace. Volevo dire che nei blocchetti per cambiare il suono di camelot ci sono anche i volumi, quindi magari tu salvi la patch nella tastiera a volume giusto, ma poi quando richiami la scena il blocchetto di camelot ti mette il suo volume. Puoi filtrare i control change della tastiera in camelot. Tipo togli in ricezione il cc7 e il cc11 nei parametri del midi in di camelot nella tastiera.31-05-22 10.17