Due parole con... Novation Summit

  • wildcat80
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03-10-25 00.02

Quest'estate dopo aver venduto un po' di rumenta (leggi strumenti di fascia budget che sembrano tanto bellini ma gli manca sempre qualcosa) sono stato tentato di prendere un Summit, inizialmente ho valutato un danneggiato "superficialmente", poi per pochi euro in più ho trovato un ricondizionato ufficiale Novation venduto da Focusrite. Per 1800 euro includeva 2 anni di garanzia, spedizione e sdoganamento a ZERO oneri per l'acquirente.
Comprato seduta stante, qualche intoppo con gli inglesi perché volevo un fermo deposito, un giorno perso a rispedire tutti i miei documenti per lo sdoganamento (che erano andati smarriti), arriva in 3 giorni ovviamente a casa e non in fermo deposito, appioppato alla mia vicina.
Purtroppo in questi ultimi due mesi ho suonato poco, è un monumento un po' così, ma col Summit ci ho dato dentro ultimamente.
Che dire? Ho colto occasione per ridistribuire i miei strumenti e ho avuto la conferma che aspettavo: i vecchi (Alpha Juno 2 riesumato dal box) e gli strumenti di fascia alta attuali menano, oltre alla qualità costruttiva c'è sempre un fattore suono non indifferente.
Il summit è bellissimo: ben costruito, pulito e ordinato. Quasi non serve il manuale... Ma che lo dico a fare, tanto nessuno li legge emo
Ottima meccanica semipesata, tutto estremamente robusto e ben rifinito.
Come suona? È un Novation e seppur "analogico" mantiene quel carattere vagamente"rolandish" che risale ai tempi dei virtual analog della serie Liquid Analog e successiva serie Nova.
Con 3 oscillatori e noise poi si fa veramente tutto.
Senza scendere nei dettagli, mi preme dire che il motore di sintesi equivale a un doppio Peak con un set di filtri basati su quello di Peak, ma molto più articolati: oltre al multimodo, il 4 poli può scomporsi in due filtri a 2 poli che possono essere sottoposti a routing seriale e parallelo in diverse configurazioni. Totale.
Inoltre, grazie ai 2 punti di saturazione pre/post e la risonanza piuttosto spinta (in modalità 4 poli), si possono avere infinite nuances di carattere: da uno sweet spot decisamente Roland 80s analog, si arriva a territori decisamente più moderni e aggressive.
Gli oscillatori digitali... Te ne accorgi solo se te lo dicono, vero che la banda è limitata a 17 kHz, ma non è nulla di tragico: non c'è traccia di aliasing, e la perdita di armoniche acute (nei bassi a filtro tutto aperto si percepisce la frizzantezza più contenuta) si compensa facilmente con un filo di equalizzazione o con un velo di risonanza in più solo dove effettivamente serve il fuori tutto: non siamo certo a livello di alcuni synth analogici (copiati) che sopra i 4 kHz spariscono... Vabbè, costano 1/8 di Summit, glielo perdoniamo.
Nella norma, questo limite non si avverte assolutamente.
E poi ci sono le wavetables: non sono il non plus ultra, sono tabelle limitate a 5 onde interpolate, tuttavia sì fanno lo stessi cose interessanti. Non è che col PPG (o il BBG) si fa Wave Scan su tutta la tabella sempre e comunque.
E sono assolutamente espandibili, dato importante.
Sempre sugli oscillatori: le possibilità di intermodulazione fra oscillatori sono limitate, sono presenti una ring modulation, l'hard sync è sostituito da Vsync come suo virtual analog già nominato... Però c'è una FM lineare through zero a 3 operatori, la FM sul filtro dal 3° oscillatore... Insomma cose ne troviamo, poi le sonorità gritty e metalliche sono appannaggio delle tabelle, per cui...
Gli effetti sono bellissimi.
È presente un bug di routing fisico degli effetti che non ho ancora bene compreso, direi che riguarda la modalità seriale (non si mixano i segnali wet/dry), o ci si accontenta di lavorare in parallelo, oppure si separano le componenti wet/dry su main e auxiliary out e su mixa esternamente, ma è un problema che risulta a mio avviso è sì un dito dove non batte il sole, ma che in realtà incide poco, perché sono già così strepitosi gli effetti, soprattutto chorus e riverbero.
/Continua
  • wildcat80
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03-10-25 00.08

Ecco alcuni video che vi faranno veramente stupire.

Starsky Carr vintage mix

Starsky Carr Jupiter 8

Starsky Carr Oberheim

Nota: prima ho definito Summit come analogico, che non sarebbe in quanto gli oscillatori sono digitali.
Digitali FPGA che di fatto sono QUASI degli oscillatori analogici per come si comportano.
Dei DCO moderni... Finché non si decide di dare un po' di caos con i parametri diverge e drift per sparigliare l'omogeneità di intonazione tramite diverge, e farli scordare lentamente tramite drift.
Anche il filtro ha un suo parametro diverge che consente di alterare la messa a punto del filtro per singola voce, come su un vero analogico insomma.
  • calav
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03-10-25 12.30

@ wildcat80
Ecco alcuni video che vi faranno veramente stupire.

Starsky Carr vintage mix

Starsky Carr Jupiter 8

Starsky Carr Oberheim

Nota: prima ho definito Summit come analogico, che non sarebbe in quanto gli oscillatori sono digitali.
Digitali FPGA che di fatto sono QUASI degli oscillatori analogici per come si comportano.
Dei DCO moderni... Finché non si decide di dare un po' di caos con i parametri diverge e drift per sparigliare l'omogeneità di intonazione tramite diverge, e farli scordare lentamente tramite drift.
Anche il filtro ha un suo parametro diverge che consente di alterare la messa a punto del filtro per singola voce, come su un vero analogico insomma.
penso che la qualità costruttiva e sonora del summit è eccezionale. E' uno dei miei synth che suono di più, suona da paura e facile da programmare. Non ha limiti nella programmazione e mi diverto un sacco. E' l'unico synth che quando ho messo mani la prima volta ho detto " wow ", minchia come suona. Oltretutto tanti presets di fabbrica sono già belli , pronti e utilizzabili, ben programmati a differenza di tastiere più costose tipo i prophet e moog che devi spippolare dal primo preset all'ultimo per tirarci fuori le potenzialità
  • Ilaria_Villa
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03-10-25 12.37

@ wildcat80
Ecco alcuni video che vi faranno veramente stupire.

Starsky Carr vintage mix

Starsky Carr Jupiter 8

Starsky Carr Oberheim

Nota: prima ho definito Summit come analogico, che non sarebbe in quanto gli oscillatori sono digitali.
Digitali FPGA che di fatto sono QUASI degli oscillatori analogici per come si comportano.
Dei DCO moderni... Finché non si decide di dare un po' di caos con i parametri diverge e drift per sparigliare l'omogeneità di intonazione tramite diverge, e farli scordare lentamente tramite drift.
Anche il filtro ha un suo parametro diverge che consente di alterare la messa a punto del filtro per singola voce, come su un vero analogico insomma.
emoemo
  • calav
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03-10-25 12.48

@ calav
penso che la qualità costruttiva e sonora del summit è eccezionale. E' uno dei miei synth che suono di più, suona da paura e facile da programmare. Non ha limiti nella programmazione e mi diverto un sacco. E' l'unico synth che quando ho messo mani la prima volta ho detto " wow ", minchia come suona. Oltretutto tanti presets di fabbrica sono già belli , pronti e utilizzabili, ben programmati a differenza di tastiere più costose tipo i prophet e moog che devi spippolare dal primo preset all'ultimo per tirarci fuori le potenzialità
il summit, nord wave1, stage 3 e montage M sono gli unici strumenti che non venderò mai . Fai praticamente tutto e di più, ma il summit è tanta tanta roba. Mi hai preceduto nella recensione, purtroppo, non sò perchè se ne parla poco di questo potente synth
  • Deckard
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03-10-25 14.35

@ calav
il summit, nord wave1, stage 3 e montage M sono gli unici strumenti che non venderò mai . Fai praticamente tutto e di più, ma il summit è tanta tanta roba. Mi hai preceduto nella recensione, purtroppo, non sò perchè se ne parla poco di questo potente synth
Ti sei dimenticato il Polybrute…o sbaglio
  • calav
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03-10-25 15.50

@ Deckard
Ti sei dimenticato il Polybrute…o sbaglio
esatto, il polybrute 12 , meravigliosa . Potrei vendere il virus ti2 polar ma me ne pentirei , il piano cp88 lo tengo da studio con la sua meccanica favolosa , il multy/poly l'ho appena preso e suona benissimo . Potrei fare a meno di tutto o di niente . Forse il solo strumento che venderei è il gemini gsi desktop ( gli hammond li ho sul nord stage 3, rhodes e wurlitzer con il montage sono a posto e synth, be...ho l'imbarazzo della scelta ). Sono tutti strumenti che ho voluto assolutamente e di ottimo livello, ognuno con la sua timbrica specifica e , benchè pensiate il contrario, ho fatto sacrifici nel tempo per acquistarli e venderli usati vado solo in perdita. Sacrificherei qualcuno di loro solo dovessero uscire spese straordinarie in famiglia , ma spero di no.
  • turbopage
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03-10-25 16.45

Grazie Wildcat
il summit (e prima di lui il Peak) sono tra quelli che "vorrei ma non posso", al momento mi godo i racconti altrui e le demo sul tubo
  • dxmat
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04-10-25 01.17

@ wildcat80
Quest'estate dopo aver venduto un po' di rumenta (leggi strumenti di fascia budget che sembrano tanto bellini ma gli manca sempre qualcosa) sono stato tentato di prendere un Summit, inizialmente ho valutato un danneggiato "superficialmente", poi per pochi euro in più ho trovato un ricondizionato ufficiale Novation venduto da Focusrite. Per 1800 euro includeva 2 anni di garanzia, spedizione e sdoganamento a ZERO oneri per l'acquirente.
Comprato seduta stante, qualche intoppo con gli inglesi perché volevo un fermo deposito, un giorno perso a rispedire tutti i miei documenti per lo sdoganamento (che erano andati smarriti), arriva in 3 giorni ovviamente a casa e non in fermo deposito, appioppato alla mia vicina.
Purtroppo in questi ultimi due mesi ho suonato poco, è un monumento un po' così, ma col Summit ci ho dato dentro ultimamente.
Che dire? Ho colto occasione per ridistribuire i miei strumenti e ho avuto la conferma che aspettavo: i vecchi (Alpha Juno 2 riesumato dal box) e gli strumenti di fascia alta attuali menano, oltre alla qualità costruttiva c'è sempre un fattore suono non indifferente.
Il summit è bellissimo: ben costruito, pulito e ordinato. Quasi non serve il manuale... Ma che lo dico a fare, tanto nessuno li legge emo
Ottima meccanica semipesata, tutto estremamente robusto e ben rifinito.
Come suona? È un Novation e seppur "analogico" mantiene quel carattere vagamente"rolandish" che risale ai tempi dei virtual analog della serie Liquid Analog e successiva serie Nova.
Con 3 oscillatori e noise poi si fa veramente tutto.
Senza scendere nei dettagli, mi preme dire che il motore di sintesi equivale a un doppio Peak con un set di filtri basati su quello di Peak, ma molto più articolati: oltre al multimodo, il 4 poli può scomporsi in due filtri a 2 poli che possono essere sottoposti a routing seriale e parallelo in diverse configurazioni. Totale.
Inoltre, grazie ai 2 punti di saturazione pre/post e la risonanza piuttosto spinta (in modalità 4 poli), si possono avere infinite nuances di carattere: da uno sweet spot decisamente Roland 80s analog, si arriva a territori decisamente più moderni e aggressive.
Gli oscillatori digitali... Te ne accorgi solo se te lo dicono, vero che la banda è limitata a 17 kHz, ma non è nulla di tragico: non c'è traccia di aliasing, e la perdita di armoniche acute (nei bassi a filtro tutto aperto si percepisce la frizzantezza più contenuta) si compensa facilmente con un filo di equalizzazione o con un velo di risonanza in più solo dove effettivamente serve il fuori tutto: non siamo certo a livello di alcuni synth analogici (copiati) che sopra i 4 kHz spariscono... Vabbè, costano 1/8 di Summit, glielo perdoniamo.
Nella norma, questo limite non si avverte assolutamente.
E poi ci sono le wavetables: non sono il non plus ultra, sono tabelle limitate a 5 onde interpolate, tuttavia sì fanno lo stessi cose interessanti. Non è che col PPG (o il BBG) si fa Wave Scan su tutta la tabella sempre e comunque.
E sono assolutamente espandibili, dato importante.
Sempre sugli oscillatori: le possibilità di intermodulazione fra oscillatori sono limitate, sono presenti una ring modulation, l'hard sync è sostituito da Vsync come suo virtual analog già nominato... Però c'è una FM lineare through zero a 3 operatori, la FM sul filtro dal 3° oscillatore... Insomma cose ne troviamo, poi le sonorità gritty e metalliche sono appannaggio delle tabelle, per cui...
Gli effetti sono bellissimi.
È presente un bug di routing fisico degli effetti che non ho ancora bene compreso, direi che riguarda la modalità seriale (non si mixano i segnali wet/dry), o ci si accontenta di lavorare in parallelo, oppure si separano le componenti wet/dry su main e auxiliary out e su mixa esternamente, ma è un problema che risulta a mio avviso è sì un dito dove non batte il sole, ma che in realtà incide poco, perché sono già così strepitosi gli effetti, soprattutto chorus e riverbero.
/Continua
Ho avuto il Summit dal lancio e concordo con wildcat, bel synt polivalente, bensuonante e soprattutto ben costruito che con lo standard che gira negli ultimi tempi non è cosa scontata anche su macchine di fascia alta. Il bug hardware sulla sezione effetti è presente ma relativo, nel senso che basta non utilizzare il routing FX in insert e sfruttare la modalità in parallelo. Il riverbero è uno dei migliori che abbia sentito on-board su un sintetizzatore. Il suono generale è piuttosto rolandish, sempre morbido e vellutato (mi ricorda molto il Supernova II) con buone possibilità di emulare le sottili instabilità di un oscillatore analogico. Filtro multimode interessante. Vari livelli di gain staging lungo tutta la catena di sintesi per colorare il suono. Wavetable ridotta all’osso, più una feature secondaria che altro. FM sempre utile, più educata e meno vetrosa rispetto ad un TX81z tanto per fare paragoni con gemme del passato. Rispetto all’esordio, anche se con molto ritardo (per morte del progettista e contemporanea pandemia), Novation ha corretto numerosi bug con l’ultimo firmware rendendo la macchina matura. Synt polivalente è sempre inversamente proporzionale a synt con carattere, motivo per cui l’ho venduto a favore di un’occasione presa al volo per un P6 mint, ma se avessi potuto l’avrei tenuto.
  • wildcat80
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04-10-25 07.50

dxmat ha scritto:
Synt polivalente è sempre inversamente proporzionale a synt con carattere


Ecco, la tua è un'affermazione assolutamente veritiera e condivisibile.
Ci sono strumenti che si scelgono per la versatilità, per la capacità di coprire un territorio timbricamente ampio con ottima approssimazione: Summit in questo direi che è il synth di alta gamma che più racchiude queste caratteristiche di polivalenza, come dimostra bene Starsky Carr.
Già così copre con buona approssimazione un territorio decisamente ampio, con un investimento minimo si amplia ulteriormente il fronte: con le wavetables del suo pack che costa meno di 20 euro si arriva ad emulare il comportamento degli oscillatori di alcuni mostri sacri, e con approssimazione più che buona perché anche le wavetables sono assoggettabili a quei parametri randomici (drift e diverge) che Summit utilizza per suonare come un synth a VCO.
Però Summit ha anche un suo carattere, che lo distingue dal resto, ed è un carattere decisamente moderno: FM through zero, wavetables, elementi che uniti a un filtri 4 poli dal carattere decisamente acid quando si spinge con la risonanza e con la saturazione pre e post restituiscono un suono che nessuno degli strumenti attualmente in produzione ha.
L'unico strumento che mi ricorda, seppur con un filtro a 2 poli, è il Prologue, altro mio grande amore.
  • cecchino
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04-10-25 08.16

Tutto molto bello! emo
  • dxmat
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05-10-25 08.50

wildcat80 ha scritto: L'unico strumento che mi ricorda, seppur con un filtro a 2 poli, è il Prologue, altro mio grande amore.


Eh già.
Lo conosco perchè lo possiede un mio amico (versione 16 note)... synt inspiegabilmente passato sotto silenzio ma ben costruito (made in Japan) e molto molto musicale.

  • wildcat80
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05-10-25 17.58

Ho fatto una cosa che non faccio mai: ho comprato il sound pack di Starsky Carr con le wavetables derivate dal DW 8000 e dal Prophet 5.
Solo per avere le wavetables.
  • dxmat
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05-10-25 18.52

wildcat80 ha scritto: ho comprato il sound pack di Starsky Carr con le wavetables derivate dal DW 8000 e dal Prophet 5.


...e come suonano?
  • wildcat80
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05-10-25 20.03

@ dxmat
wildcat80 ha scritto: ho comprato il sound pack di Starsky Carr con le wavetables derivate dal DW 8000 e dal Prophet 5.


...e come suonano?
Fatte molto bene, devo dire che ho notato imprecisioni sui suoni del DW8000 dove manca completamente la dinamica su filtri e amp, ma è un dettaglio.
  • maxpiano69
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05-10-25 20.21

@ wildcat80
Ho fatto una cosa che non faccio mai: ho comprato il sound pack di Starsky Carr con le wavetables derivate dal DW 8000 e dal Prophet 5.
Solo per avere le wavetables.
Semi-OT: le wavetable del DW8000 ho visto che si trovano anche in rete , magari possono servire per altri synth (HW o SW) a wavetable, ad ogni modo visto il basso costo hai fatto bene a prendere il pacchetto ed avere tutto bello e pronto per il Summit (oltre alle patch, che dal video paiono ben fatte in generale, almeno come base e tu tanto sai bene come metterci su le mani emo)
  • wildcat80
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05-10-25 20.50

@ maxpiano69
Semi-OT: le wavetable del DW8000 ho visto che si trovano anche in rete , magari possono servire per altri synth (HW o SW) a wavetable, ad ogni modo visto il basso costo hai fatto bene a prendere il pacchetto ed avere tutto bello e pronto per il Summit (oltre alle patch, che dal video paiono ben fatte in generale, almeno come base e tu tanto sai bene come metterci su le mani emo)
Le avevo Max, ma in un formato non compatibile con Summit, che ha delle wavetables piuttosto limitate (sono 5 waveform per tabella).
Non avevo proprio voglia di spacchettarle e suddividerle su 3 tabelle.
  • maxpiano69
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05-10-25 22.00

@ wildcat80
Le avevo Max, ma in un formato non compatibile con Summit, che ha delle wavetables piuttosto limitate (sono 5 waveform per tabella).
Non avevo proprio voglia di spacchettarle e suddividerle su 3 tabelle.
Immaginavo, per quello secondo me hai fatto bene prendere il pacchetto di Carr, ma magari a qualcun altro (per altri synth) potrebbero servire emo
  • dxmat
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05-10-25 22.45

Tra l'altro Starsky Carr fa parte del gruppo di esperti che ha compilato il pacchetto gratuito di waveforms del Prophet VS per il Groove Synthesis 3rd wave.
  • wildcat80
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10-10-25 08.48

Avendo avuto finalmente un po' di testa e tempo per dedicarmi al Summit posso dire che il lavoro fatto da Starsky Carr è veramente encomiabile: ha saputo veramente catturare il carattere di tanto strumenti interessanti.
Riguardo le wavetables, a mio avviso diventano un tool estremamente interessante se si guardano da un altro punto di vista: più simili concettualmente a single cycle a pacchetti da 5 piuttosto che wavetables in senso stretto, delle vere e proprie Wave Expansion.
Per cui è come se si potessero far suonare diversi oscillatori di diversi strumenti, anche analogici perché i parametri drift e diverge sono applicabili non solo alle forme d'onda analogiche, ma anche alle tabelle, rendendo il tutto molto più organico e "vero".
Per questi aspetti penso che oggi la miglior tecnologia possibile sia quella del synth ibrido, basata su oscillatori digitali ad alta fedeltà capaci di agire anche come dei VCO, filtro e amplificatore analogici.