15-01-11 21.56
Posto qui questa mia, perchè l'argomento è più che tecnico. La parola giusta è proprio INDIGNATO. Sono indignato per l'uso (abuso) degli intonatori elettronici nelle produzioni musicali odierne.15-01-11 23.46
Hai senz'altro la mia solidarietà.
16-01-11 03.04
Recentemente ho arrangiato musica per grossi cantanti e non ce n' è stato uno che sia passato indenne dalle manie del fonico per quanto riguarda l' aggiustare intonazioni e piombi sul tempo...16-01-11 06.33
Ci piace , ... l'intonatore
scherzo dai , purtroppo e' l'altra faccia della tecnologia , la stessa che crea bistecche in quelle catene di ristoranti che hanno sapori buoni ma fatti chimicamente e non sai se fanno schifo o piacciono . La stessa tecnologia che ti propone e impone il suono sgranato dell'mp3 che a noi puristi fa venire l'orticaria ma ai ragazzini e divoratori di internet se non sentono il nasale dell'mp3 nell ipod storcono il naso. Che vi devo dire io ho 52 anni , provengo dalla cultura del vinile avendo cominciato la mia professione negli anni 70 e nonostante questo sono un fanatico della tecnologia in tutti i campi , pero' la uso a modo mio . magari ci fosse stato il cubase con i virtual instrument negli anni 70 , al massimo avevi un 4 trace a cassetta e ti sembrava di avere una sala di registrazione professionale , poi vabbe' l'utilizzo e' sempre frutto della cognizione e della coscenza dell individuo , si sentono persone che non hanno mai cantato che vengono intonate con vari audio o autotune ma fanno schifo sia se lo metti che se lo togli , quindi direi che e' irrilevante .
16-01-11 06.43
E comunque il discorso si potrebbe estendere al batterista che viene immancabilmente quantizzato in quasi tutti i generi ( a parte il jazz ) e dovremmo pure condannare i loop di percussioni , cosi' ciclici sempre uguali...alla fine e' una questione di abitudine e di cultura , in passato non se ne facceva uso perche' la tecnologia non lo permetteva ma , siamo sicuri che se ne avessero avuto la possibilita' i pink floyd non avrebbero usato qualche hemm ...trucchetto per arrivare a migliorare una loro performance ?.... Baglioni che e' di quel periodo ad esempio e' stato tra i primi a ricorrere al loop .... notte di note 35 secondi di nota lunga looppato tagliando il nastro in piu' punti ( con le forbici smagnetizzate altrimenti si sentiva il tac ) meditiamo gente meditiamo !!
16-01-11 07.26
Un disco non è un live.16-01-11 09.57
Io non sono indignato affatto.16-01-11 10.23
Impossibile? Senti qua:16-01-11 10.36
16-01-11 11.16
Trovo il confronto con Photoshop molto attinente...16-01-11 12.36
16-01-11 12.58
D'accordo... da anni ormai preferisco i live in linea di massima, alla grande16-01-11 16.38
16-01-11 16.41
16-01-11 18.23
aria fritta. se si parla di musica commerciale la voce del cantante è sola una delle componenti. il pubblico vuole dischi perfetti e voci perfette si sfornano...insomma via, come funziona lo sapete tutti.16-01-11 21.32
Io sopra volevo solo dire che ho interpretato il thread come una presa di coscienza del fatto che in giro purtroppo c'è molta mediocrità, soprattutto negli esempi citati, che con questi mezzi vorrebbe diventare almeno accettabile (se non passare per fenomeni quasi quasi)16-01-11 21.48
16-01-11 22.18
Qualche errore nella registrazione della voce in un disco ci può stare e si può correggere con autotune, senza perdere il valore artistico del prodotto. Conta in primo luogo il timbro di voce, se piace è già un buon passo.16-01-11 22.22
...nemmeno alta, direi....