22-11-13 18.07
domandona, ma se collego l'uscita digitale della mia tastiera (24-bit, stereo S/PDIF featuring 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, and 192-kHz) a quella della scheda audio (16-24 bit, 44.1kHz, 48kHz, 88.2kHz, 96kHz) come risulta? a 96 khz o a 192?22-11-13 18.37
il max della focusrite è 96 quindi di più non puoi avere in registrazione22-11-13 19.48
dipende da come hai impostato la registrazione della scheda audio..è lei che acquisisce..se è impostata a 44100, anche se la tastiera "suona" a 198, avrai una registrazione a 44100...se la tastiera suona a 44100 e la scheda è pronta per registrare a 96, il risultato sarà una wave a 96hz ma con qualità a 44..22-11-13 20.03
...se è in digitale la frequenza la decide la master (Kurz).22-11-13 20.05
Infatti, quando colleghi via SPDIF due strumenti, uno è necessariamente Master e determina la frequenza di campionamento e l'altro, Slave, deve ovviamente adeguarsi.22-11-13 22.10
il fatto che ci siano varie frequenze é solo x il sync, oltre I 44100 non si lavora per motivi di qualitá ma di sync e time stretching.23-11-13 01.49
Non proprio, secondo me, in quanto se lo stretching va in direzione dell'allungamento l'algoritmo dovrà inventarsi il quadruplo di samples. A dirla tutta, anche se non mi pare che l'argomento sia stato trattato, in genere se il numero di samples è alto, a lume di naso (il mio, comunque) le operazioni di stretching saranno più difficoltose23-11-13 01.57
.....hai piu fotogrammi per fare un interpolazione priva di artefatti....23-11-13 02.52
Più fotogrammi = più artefatti23-11-13 06.51
Eh no, é proprio il contrario.....piu fotogrammi hai piu dettagli ci sono per inventarsi quelli mancanti, a detta degli ingegneri la ragione principale é questa.23-11-13 23.31
E' ovvio che più campioni hai più la macchina deve essere veloce.24-11-13 00.39
Non l' ho provato ma sicuramente una frequenza superiore è più adatta ad essere stretchata perchè con la maggiore velocità e l' esiguità dei campioni si lascia meno spazio a ricostruzioni fantasiose da parte del programma. Una frequenza inferiore fa lavore meno il processore ma impone di riempire buchi più lunghi con "toppe" più evidenti.