Una domanda su pianoforti antichi...

  • ermann
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22-02-15 19.47

salve ragazzi ho alcune domande spero che possiate rispondermi.
Come sono i pianoforti con 85 note?
Si puo studiare su di essi? nel senso che mi troverò male poi su quelli ad 88?
Mi hanno chiesto 500 euro per ripararlo è un buon prezzo ? calcolando che il mio non viene accordato da piu di 20 anni, alcuni tasti suonano altri no o fanno rumori strani ed ha i tasti in avorio insomma è bello vecchiotto.
Mi conviene usare quei soldi per comprare un digitale?
grazie..

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22-02-15 19.50

se quei 500 euro ti rimettono il pianoforte totalmente in buone condizioni, inclusa un'accordatura che non ti duri solo 2 mesi, io fossi in te lo farei. D'altronde a meno di 1000 euro non ho mai trovato pianoforti verticali in buone condizioni in vendita...poi magari son stato sfortunato io. emo

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  • anonimo

22-02-15 20.39

Attenzione!!!! Non esistono i pianoforti "antichi", esistono solo i pianoforti "vecchi"!...ec un pianoforte vecchio sarà pressocché sempre spompato, con la meccanica a pezzi, col suono ingestibile ed inaccordabile...

E a seconda di marca, condizioni ambientali e manutenzione, vecchio un piano lo diventa anche dopo solo venti/venticinque anni...

Ho visto "spacciare" ruderi degli anni venti trenta, roba con meccaniche a ghigliottina e senza cordiera incrociata, come "piani antichi di gran personalità"...


Magari se ci dici marca e anno di produzione potremmo andare un po' più nel dettaglio su un possibilie ricondizionamento
Edited 22 Feb. 2015 19:41

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  • vin_roma
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22-02-15 22.42

Con 500€ penso sia impossibile rimettere su strada un pianoforte con i tasti in avorio (dico questo perché i tasti in avorio sono banditi da almeno 50 anni) e quindi è troppo vecchio e, come detto, vecchio non è antico.

Certamente troverai il restauratore di turno che ti dirà di non dar retta alle voci esterne e che il lavoro sarà ottimo... Io non gli crederei... per 500€ al massimo ti tira giù la meccanica, una spolverata e sostituisce qualche bretella rotta... poi l' accordatura che reggerà al massimo sino a marzo.

Il violino diventa antico... il pianoforte... vecchio!

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  • Raptus
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23-02-15 12.29

Io ho la fortuna di poter avere lezioni sia su un pianoforte antico (steiner mi pare) che su un piano moderno yamaha.
La differenza è abissale, a partire dai tasti che, pur condividendo il motivo del bando dell'avorio, sono incomparabili con i tasti del yamaha che al confronto sembrano proprio di plastica (per non parlare della pesatura di 100 anni di età).
Anche io in un futuro sarei intenzionato a prenderne uno acustico a muro e devo dire che un antico mi farebbe proprio gola... ma son veramente delle fregature succhia-soldi cioè alla fine degli oggetti da arredamento?
Sta cosa dell'accordatura che dura 2 mesi, del fatto dell'essere comunque logorato etc... insomma sconsigliereste proprio a priori, partendo dal fatto del non essere esperti, un piano "vecchio" rispetto ad un nuovo?
Occorrerebbe portarsi dietro un accordatore/professore di conservatorio per valutarlo?

PS. Anche perchè come prezzo ti invogliano molto, ne trovi tanti di annunci online con prezzi sotto i 1000 euro...
Edited 23 Feb. 2015 11:33

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  • michelet
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23-02-15 13.15

Che piaccia o no, per avere uno strumento buono bisogna spendere.

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  • chatullo
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23-02-15 14.03

stesso problema....ho un pianoforte verticale che io posseggo da 40 anni ma ne avrà almeno altri 50, non regge l'accordatura....dato che io suono e ho due figli che un giorno probabilmente studieranno pianoforte stavo pensando di accantonare quello a casa di mia madre e prendere un digitale tipo kawai es100.....poi se saranno interessati seriamente allo studio del pianoforte si può pensare a qualcosa di serio....che ne dite?

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  • anonimo

23-02-15 14.54

Allora, perché un violino migliora col tempo ed un piano no?

Semplice:

1) la struttura meccanica di un piano é estremamente complessa, dunque l'usura dei pezzi (che sono migliaia e di altissima precisione) porta sempre al degrado della meccanica

2) la tensione che le corde (ricordiamoci che ce n'é 2 o 3 per nota, e alquanto tirate...) esercitano sulla struttura finisce comunque per deformarla in maniera tale da rendere impossibile un'accordatura stabile...
Edited 23 Feb. 2015 13:55

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  • Raptus
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23-02-15 15.17

Per l'acustico quindi è sempre meglio il nuovo (ma questo credo per quasi tutti gli strumenti che hanno corde in tensione).

Ovviamente la scelta di andare su un piano antico non la si fa per il prezzo, che comunque in generale in media 1/4 di un piano acustico nuovo, ma per il fascino di avere un pezzo di storia ancora (si spera) funzionante.


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  • MarcoC
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23-02-15 15.24

A casa ho un verticale di fine '800 con la tastiera in avorio.
Lo feci sistemare anni fa ma solo per una questione "di affetto" essendo stato il pianoforte del mio bisnonno e poi di mio nonno.
Ma è praticamente inutilizzabile.
Ovviamente ne ho altri due...uno Shulze verticale ottimo per la tecnica e un Kawai a coda splendido per suonare.

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  • carmol
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23-02-15 15.27

raptus ha scritto:
Per l'acustico quindi è sempre meglio il nuovo (ma questo credo per quasi tutti gli strumenti che hanno corde in tensione).

Mica è detto !

si trovano tante occasioni sotto i 1000
di buoni pianoforti anni 80 fatti con criteri moderni e in discreto stato,
a parità di prezzo sul nuovo prenderesti solo ciofeche

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  • Dartagnam
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23-02-15 15.27

A questo punto vorrei farvi una domanda anch'io.
Una ventina d'anni fa o poco più, quando io ancora ero piccola, la mia famiglia ha acquistato per mio fratello un pianoforte antico da un rivenditore specializzato in strumenti. Il pianoforte ha sempre funzionato bene, quindi suppongo fosse restaurato e comunque sicuramente non si trattò di truffa, anche perché il prezzo mi pare di ricordare che non fosse nemmeno poi così basso (anzi...). Mobile in radica di noce e tasti in avorio perfettamente conservati.
Questo pianoforte in realtà è stato poi utilizzato pochissimo, poiché mio fratello si è successivamente interessato più allo studio di organo e tastiere varie, e di recente è stato accordato senza alcuna difficoltà.

Dal momento che questo pianoforte è a casa di mio fratello che però non lo usa e quindi me lo cederebbe, vale la pena spendere i soldi per farmelo portare? Più che altro perché in casa ho solo arranger e un synth, ma sto anche ripassando un po' spartiti e manuali di pianoforte, e pensavo che sicuramente non farebbe male studiare un po' anche su quel bel pianoforte che nessuno si è mai filato più di tanto...

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  • carmol
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23-02-15 15.36

Marca, anno ?
Se riesci a beccare il seriale, che è all'interno del mobile,
magari si risale anche a qualche informazione in più sul pianoforte.

Arpa in legno e meccanica a baionetta sarebbero le prime cose da evitare.

Se il piano è in buon stato e accordato e devi pagare solo le spese di trasporto,
la spesa è irrisoria, può valerne la pena.
Edited 23 Feb. 2015 14:41

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  • anonimo

23-02-15 15.44

@ carmol
raptus ha scritto:
Per l'acustico quindi è sempre meglio il nuovo (ma questo credo per quasi tutti gli strumenti che hanno corde in tensione).

Mica è detto !

si trovano tante occasioni sotto i 1000
di buoni pianoforti anni 80 fatti con criteri moderni e in discreto stato,
a parità di prezzo sul nuovo prenderesti solo ciofeche

Anni 80, di buona marca, suonato non troppo e ben mantenuto si trovano ancira pianoforti passabili


Il problema sorge quando ti offrono pianoforti degli anni 50-60... Se non degli anni venti o dell'ottocento
Edited 23 Feb. 2015 14:45

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  • Raptus
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23-02-15 16.45

Esatto.
Infatti per pianoforte antico io intendo proprio quelli antichi (primi del '900).
Per questo parlavo di scelta più che altro basata sul "fascino"...e che per comprarne uno sia necessario portarsi appresso un "esperto" che ti sappia dire se è un pezzo di mobile ammuffito o qualcosa di più...


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  • vin_roma
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23-02-15 16.45

@MarcoC: Se hai uno Shulze & Pollmann per studiare avrai sicuramente una tecnica e una forza invidiabili!

Il verticale "vecchio", se si vuole studiate seriamente, ha senso se si va di Shulze appunto, di Bechstein, di Steinway... ma mantengono il prezzo.
Tutto il resto è accontentarsi e l' ho fatto anch' io con uno Yamaha...

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  • anonimo

23-02-15 16.53

@ Raptus
Esatto.
Infatti per pianoforte antico io intendo proprio quelli antichi (primi del '900).
Per questo parlavo di scelta più che altro basata sul "fascino"...e che per comprarne uno sia necessario portarsi appresso un "esperto" che ti sappia dire se è un pezzo di mobile ammuffito o qualcosa di più...


Primi del novecento: rischio baionetta, arpa in legno e corde non incrociate

Tranne rarissimi casi (o collezionismo di strumenti rari) meglio lasciar perdere

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  • anonimo

23-02-15 16.54

@ vin_roma
@MarcoC: Se hai uno Shulze & Pollmann per studiare avrai sicuramente una tecnica e una forza invidiabili!

Il verticale "vecchio", se si vuole studiate seriamente, ha senso se si va di Shulze appunto, di Bechstein, di Steinway... ma mantengono il prezzo.
Tutto il resto è accontentarsi e l' ho fatto anch' io con uno Yamaha...
Come sempre Vin ha ragione

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  • almavian
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23-02-15 18.54

Avrei intenzione di prendere un Yamaha serie U per mia figlia che si sta appassionando. Ma la differenza tra la U1 e la U3 in cosa consiste?Provandoli mi sembra che il 3 sia più corposo come suono mentre l'1 piu squillante, qualcuno ne sa di piu? si trovano tra i 3000-4000 ricondizionati con certificato Yamaha. il suono e la meccanica mi allettano, che ne dite?

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  • anonimo

23-02-15 19.04

Dunque: l'U 1 é alto 121 e profondo 61 mentre l'U 3 é alto 131 e profondo 65

ATTENZIONE!!! Dagli anni 80/90 (non ricordo esattamente quando) la serie U NON é prodotta in giappone ma in cina ed indonesia

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