Vita da musicista

  • anonimo

08-11-16 00.00

@ vin_roma
Riporto un episodio dal S. Carlo di Napoli (una fucina di episodi...) raccontatami dalla ex prima tromba.

Premetto che il Teatro S. Carlo di Napoli è un gioiello pieno di validissimi musicisti.

Un ottimo cornista doveva eseguire un passo solistico impegnativo ...nonostante la sua qualità una sera andò nel pallone... Non prese una nota giusta e se ne vergognò moltissimo.
Al San Carlo esistono i loggionisti che sono notoriamente molto appassionati e critici.
Uno di questi loggionisti, dopo la rappresentazione, incontro proprio il cornista incriminato e depresso al bar:

"ma lei non è il cornista del S.Carlo?
"io?, no! Lei forse conosce mio fratello gemello, chill' scem ca nun sape manco suna', io non ci parlo cchiù!
Vabbe', detta in napoletano vero è da morire dal ridere!
Edited 7 Nov. 2016 22:16
emoemoemoemoemo
  • anonimo

08-11-16 15.24

SFANGARSELA

Beh abbiamo suonato tutti in situazioni ideali, o quasi: strumenti adeguati, buon service, audience attenta e non ultima formazione adeguata.

Ma vorrei parlare un attimo di tutte quelle volte in cui mi sono trovato a fare una data in condizioni sub-ottimali.

1) In ginocchio da te: fronte del porto a Genova con Luca Begonia, essendo che non c'era alcun power supply ho dovuto suonare con una tastiera a pile...e dato che non c'era manco uno schifo di tavolino per poggiarcela sopra, ho fatto la data con la pianola sulle ginocchia

2) Temperamento equabile: alla Madeleine, sempre a Genova, una serie di serate in cui "ospitavo" diversi solisti e cantanti (mi ricordo Guazzo, Capurro, Colombo, Betty Ilariucci, Begonia etcetera)...il problema é che quel catafalco immondo che "il palombaro" (socio del locale e "direttore artistico") voleva sbolognare per "antico pianoforte acustico dalla sonorità peculiare" era in effetti un'arpona birmana accordata per ottavi di tono, più adeguata alla musica speculativa turca che al jazz

3) Qualcosa di orecchiabile: il gruppo era buono, io, Luciano Milanese al contrabbasso, Capurro al sax e Cervetto alla batteria...gli strumenti adeguati (il piano era un degno clavinova) ed il sound persino buono...il problema si palesò quando un immondo untermensch abbordò Luciano (noto talebano ed integralista) con la richiesta: ok, tutto bello, ma adesso potreste fare qualcosa di più orecchiabile, tipo la lambada?

4) La proprietà commutativa delle divisioni: contratto in un pub in centro storico per una data a 50 euro cadacranio per un trio con Roberto Colombo e Fabrizio Cattaneo...il cachet é bassissimo, ma il gestore promette una certa continuità tipo due sere la settimana per tre mesi. Serata pienissima, alla fine passo a riscuotere il cachet in pace con dio e con la mia coscienza...l'oligofrenico dolicocefalo del gestore mi consegna 50 euro e mi sorride...alla mia faccia sbigottita, mi guarda e mi dice: "cosa c'é che non va?"...io ribatto: "erano 50 cadacranio" e lui, con un sorrisetto ebete: "ma no, 50 in tutto!"
Con un vile espediente (tipo: mi sento poco bene, possiamo uscire a prendere una boccata d'aria?) l'ho attirato fuori e l'ho gonfiato di sberle che neanche il vecchietto calvo di Benny Hill

5) Zero più zero uguale zero: Giorgio Usai (ex new trolls) gestiva un simpatico ristoranti a Staglieno e si affidò a Fabrizio Cattaneo per la musica...detto fatto, Fabrizio chiamó me, Battelli e Cantalini e per qualche mese facemmo il tutto esaurito ogni mercoledì (e c'era pure la coppa!).
L'incauto Giorgione decise però che era il momento di "cambiare un po' " e chiamò un altro gruppo (taccio per pietà cristiana il nome del leader).
Incuriosito mi reco verso le 22,30 a vedere come va, e noto con disappunto misto a maligna soddisfazione che non c'é un'anima viva nel locale...e quando dico non un'anima viva, intendo locale completamente vuoto
Attendo la fine del brano, sorrido al saxofonista e gli dico: "Vabbé Michi, non voglio rovinarti il record, me ne vado subito così potrai dire di aver suonato per zero persone
Edited 8 Nov. 2016 14:26
  • maverplatz
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08-11-16 15.53

Cyrano ha scritto:
3) Qualcosa di orecchiabile: il gruppo era buono, io, Luciano Milanese al contrabbasso, Capurro al sax e Cervetto alla batteria...gli strumenti adeguati (il piano era un degno clavinova) ed il sound persino buono...il problema si palesò quando un immondo untermensch abbordò Luciano (noto talebano ed integralista) con la richiesta: ok, tutto bello, ma adesso potreste fare qualcosa di più orecchiabile, tipo la lambada?


emo
Tra l'altro, mi ricordo che la lambada è pure un plagio del brano "Llorando Se Fue" del gruppo boliviano "Los Kjarkas".

Cyrano ha scritto:
Incuriosito mi reco verso le 22,30 a vedere come va, e noto con disappunto misto a maligna soddisfazione che non c'é un'anima viva nel locale...e quando dico non un'anima viva, intendo locale completamente vuoto
Attendo la fine del brano, sorrido al saxofonista e gli dico: "Vabbé Michi, non voglio rovinarti il record, me ne vado subito così potrai dire di aver suonato per zero persone


Traspare un po' di sana cattiveria e sadismo... emoemo emo
  • anonimo

08-11-16 23.39

NAJA MUSICALE

Ho avuto l'enorme fortuna di fare il servizio militare nella fanfara della I regione aerea dell'AMI a causa di una enorme botta di culo: l'ufficiale selettore era un malato di jazz che aveva visto su rai 3 una trasmissione dove facevo un brano col mio acerbissimo complessino.

Dato che il piano, ufficialmente, non é in organico, il maresciallo direttore mi prese come piattista (e quanto mi divertii in quel ruolo) per poi però impiegarmi spesso come pianista in delle sotto-formazioni estemporanee di musica da camera e jazz

Ebbi così la fortuna di suonare con musicisti come Meloni, De Flamineis, Ghirardini, Comanducci, Manfrin, Squarzina ed altri pezzi da 90 che suonavano già nelle migliori orchestre classiche (scala, maggi fiorentini etcetera) o erano compositori affermati, ma anche con talenti naturali piuttosto naif (mi ricordo un primo bombardino eccezionale, Luca Sartor, che mai si fece vedere in mutande e che per cambiarsi andava sotto le lenzuola...ma un lirismo della madonna) ed anche degli infamissimi rivenduglioli da banda di paese, che si presentavano al concerto in onore del generale comandante luridi, con la barba di tre giorni e senza calze

1) Tempismo eccezionale

Concerto in un qualche paesino delle langhe, preceduto da una cena luculliana offerta dal reverendo parroco. Il meno sbronzo di noi era più fatto di un marinaio neozelandese in franchigia, ed i numerosi cannoni consumati di soppiatto in canonica non miglioravano certo la situazione.

Comunque, il santo protettore delle fanfare ci mise una mano in capo ed arrivammo più o meno all'ultimo brano senza gravi danni. Il parroco introdusse con enfasi: "e per concludere in grande stile questo meraviglioso concerto, la fanfara della I regione aerea vi suonerà ora una medley tratta dall'immortale capolavoro di Lloyd e Webber, Jesus Christ Supermarket.

Dal ridere mi cadono i piatti dietro il palco (eravamo all'aperto nella piazza del paese) e mentre la fanfara esegue, mi calo con sublime sprezzo del pericolo dietro l'accrocchio e, tastando nell'oscurità più completa, cerco i maledetti Zildjan tra le bottiglie di birra vuote, i bicchieri di plastica olezzanti di fetentissimo barbera fatto con le cartine ed altre amenità che non voglio nemmeno ricordare...

Risalgo sul palco arrampicandomi tipo incursore di marina coi lacci dei piatti tra i denti, quasi giusto in tempo per il trionfale finale del brano.

Peccato per il "quasi": non so se riuscite ad immaginarvi l'effetto di un colpo di piatti ffff un sedicesimo dopo che l'orchestra ha finito...
Edited 8 Nov. 2016 22:44
  • anonimo

08-11-16 23.39

2) Benvenute luride burbe

Uno scherzo classico alle burbe che arrivavano piene di speranze e timori nell'alma mater della fanfara era ammannirgli delle parti taroccate, vuoi trasposte un semitono sopra o sotto, vuoi con citazioni (sempre almeno ff) di brani totalmente fuori contesto, tipo glissati di trombone da circo, acutissimi trilli d'ottavino, melodie e citazioni bizzarre.

Solitamente il maresciallo lasciava correre, sapendo che in fondo era una maniera di fare "nonnismo" inoffensiva e senza conseguenze.

La sola volta che si incazzò di brutto fu quando affidammo al sax tenore, un orrido subumano cuneese praticamente incapace che si presentava ai concerti senza calze, latrava in maniera indegna ed era finito in fanfara per un'abietta paraculata politico-militare, un fff sulla melodia di "romagna mia" durante la marcia d'ordinanza dell'AMI al concerto per la moglie del generale Savoldelli.

Il maresciallo non disse parola, ma dopo in concerto ci convocó in ufficio minacciando consegne di rigore e trasferimenti punitivi. A me disse, con il suo accento napoletano che l'ira rendeva ancora più marcato: "Testa, i piatti ti mando a suonarli in cucina!!!"
  • BB79
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15-11-16 13.26

SCENE DA UN ...FORUM
Cari amici, ho ritrovato alcune foto di un concerto degli Steely Dan a Lucca, mi pare nel 2008,
vediamo chi si rivede emoemoemoemo
Lucca 08
per i più nostalgici, il setup del sottoscritto nel 1998 ed una performance in sala prove con il buon vecchio Elka Synthex..
setup 88
Synthex


  • vin_roma
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19-12-16 05.50

Riesumo.

chi conosce questo cantautore: Tu cielo, tu poesia o Bella dentro?

1981 ...appena finito il militare mi ritrovo a suonare con lui. Ancora andava... Per lui aprii la mia prima partita IVA.
Prove a dicembre pagate e in teatro con service e tecnici (roba da sogno oggi) per essere pronti e ottimizzati per la tuornèe estiva.
L' impresario, per rodare la cosa, a capodanno ci piazza in un mega albergo elegante vicino Roma.

Nella prima parte c' era Gilda Giuliani col suo repertorio, lento e romantico, non proprio da veglione ma giusto durante la cena.

Prima di mezzanotte saliamo noi...
Primo pezzo, un lento.
Secondo pezzo, un lento.
Al terzo pezzo ancora un lento...
al ché si alza uno, incazzato: a Pa' (Paolo Frescura) ...e che caxxx!, ma facce 'na tarantella!
  • serpaven
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22-12-16 10.56

evvabbè, dai, l'impresario ha toppato la programmazione! emo
Edited 22 Dic. 2016 9:57
  • Dallaluna69
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27-12-16 13.38

AUMENTARE LA RAM

Un bel giorno recente, decido che potrebbe essermi utile aumentare la RAM del portatile che uso per suonare.
Scrivo al mio amico informatico, che mi dice: "Guarda sotto, potrebbe esserci un cassettino con la RAM, altrimenti è un bordello."
Così mi metto alla ricerca del cassettino con la ram.
Trovo un coso con l'aria di potersi sfilare. Provo a estrarlo a bestemmie, ma stranamente non funziona. Allora noto 4 vitine più o meno in corrispondenza e dico "vabbè, leviamole, che succederà mai?" Così estraggo il cassettino che si rivela essere l'hard disk. Come se uno lo togliesse per portarselo in tasca. "Ragazzi, stasera porto solo l'hard disk, tanto poi un portatile identico al mio a cui buttarlo dentro lo trovo di sicuro!"
Ripongo il cassettino e curiosamente di quattro viti, due non rientrano manco col trapano. Ci bestemmio un po' ma si vede che quel giorno proprio non ascoltava. "Vabbè, quattro viti, due viti. Che gliene frega? Mica sa contare il computer..."
Il giorno dopo accendo il portatile e compare la scritta "Manca l'hard disk, stronzo". Provo l'infallibile tecnica spegnieriaccendi e compare "È inutile che fai spegnieriaccendi se manca l'hard disk, stronzo".
Ho visto le secchiate di euro di software prendere il volo. Poi ho pensato alle prove imminenti e che non sarei mai stato pronto per quella data. Visualizzo...
Io: "Ragazzi, non ho potuto suonare, mi si è rotto il computer."
Bassista: "A me si è rotto il frullatore ma ho suonato lo stesso"
Io: "Ok, ma a tua moglie si è rotto il vibratore e la sentono piangere da due isolati di distanza."
Chitarrista: "Ma come si è rotto il portatile?"
Io: "Come sempre, no? L'ho aperto, l'ho smontato e dopo non funzionava più. Sarà successo anche a voi, no? No?"
Poi mi è venuto in mente di rismontare l'hard disk, reinserirlo con maggior attenzione, rimettere le quattro vitine bestemmiando più forte e magicamente è ripartito tutto.
Però il cassettino della ram non l'ho trovato.
  • vin_roma
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27-12-16 13.54

Trovo molto emblematico il bassista: "a me si è rotto il frullatore ma ho suonato lo stesso..." emo
  • anonimo

27-12-16 14.10

@ vin_roma
Trovo molto emblematico il bassista: "a me si è rotto il frullatore ma ho suonato lo stesso..." emo
da noi è il cosiddetto basso ombra emo
  • paolo_b3
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27-12-16 15.33

Dallaluna69 ha scritto:
Io: "Ok, ma a tua moglie si è rotto il vibratore e la sentono piangere da due isolati di distanza."


La goliardia a volte è spietata... emo