Casio px5s: reddere rationem

  • paolo_b3
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26-01-21 15.47

Sono profondamente convinto che la qualità del prodotto sia la cosa più importante, però sulla strategia del marchio industriale c'è una storia ormai centenaria fatta di studi e ricerche di mercato, per cui prima di defecarci sopra andrei un attimo cauto.

Giusto per fare un piccolo esempio, perchè la nota casa automobilistica ex FIAT AUTO non marca o diciamo meglio marcava FIAT tutte le vetture che produceva? Lasciamo stare Ferrari, per carità, ma Lancia, Autobianchi e Alfa Romeo avrebbero potuto cancellarli.

Ci sono aziende che acquisiscono concorrenti, poi le "smantellano" o se preferite le "sciolgono nell'acido", e tutto questo al solo scopo di impossessarsi del marchio industriale.
  • anumj
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26-01-21 15.53

maxpiano69 ha scritto:
Magari é perché non ha ancora raggiunto il target di vendite e finché non lo fa non gli fanno fare il modello nuovo?


tipo venditore porta a porta di folletto. emo
  • orange1978
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26-01-21 15.56

anumj ha scritto:
ma personalmente non credo possa giocare così tanto in termini commerciali.


esatto, anche perche con la velocità e le modalità con cui oggi girano le informazioni, sarebbe impossibile tenere nascosta la provenienza, appena si scoprirebbe che dietro quel marchio cè casio, sarebbero al punto da capo.

anumj ha scritto:
Alla fine quindi, per quanto banale può sembrare, è la sostanza che conta, non il brand

esattamente, tranne casi molto particolari che vince è quasi sempre il prodotto non il marchio, il fatto è che giustamente è improbabile che un azienda come la chicco dal nulla tiri fuori una tastiera come il montage, è piu probabile lo facciano yamaha o roland, però nel caso di casio siamo di fronte a un azienda che ha sempre fatto prodotti di altissimo livello, vedi appunto negli anni 80 con le varie serie CZ, VZ etc....tutt'altro che giocattoli.
  • orange1978
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26-01-21 16.01

keyboard7 ha scritto:
tutti quelli che comprano un Rolex lo fanno perchè è più preciso dell'ora che leggi sul telefonino


ma che c'entraaaa quelle sono marche prestigiose!!! e poi non insistere a dire fesserie su, la rolex è un azienda vecchissima e in tempi remoti quando non esistevano gli orologi al quarzo le sue macchine erano precise appunto come "un orologio svizzero", altro che balle, ovviamete è rimasta questa tradizione di prestigio, eleganza, anche oggi.

keyboard7 ha scritto:
Pensi che tutti quelli che comprano l'iphone lo fanno perchè le telefonate si sentono meglio

l'iPhone non lo so ma il mac in studio di registrazione va che è una bomba gia dagli anni 90, nessuno in studio compra un mac solo perche fa figo ma perche funziona, è stabile, performante, etc etc.

keyboard7 ha scritto:
se invece parli di Casio la gente pensa alle tastiere da supermercato

...ma non tutti la pensano cosi evidentemente dato il successo che hanno avuto.
  • wildcat80
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26-01-21 16.03

Il brand oggi è tutto. Il successo commerciale di un articolo di consumo molto spesso si divide fra induzione di un bisogno nuovo e appeal del brand.
Questo è molto forte nelle cose non dico inutili ma non di vitale importanza, vedi abbigliamento, ma abbiamo esempi concreti soprattutto in ambito tecnologico.
Casio non mi pare abbia mai investito bel marketing ultimamente: hanno un sito che è abbastanza incasinato, peraltro.
Ora faccio un paragone che va oltre il sacrilegio: Nord.
Sono un nordista convinto, eppure mi rendo conto che tante cose, a voler essere puntigliosi, non sono proprio al top assoluto.
Un esempio fra tutti: Nord Samples library. Bellissimi suoni, ma un solo layer e l'espressività la tiri fuori con velocity e un filtro passabasso.
Un po' pochino forse per la prima della classe.
Eppure Nord è Nord.
Casio fa roba con 3 layer e immediatamente scatta la condanna senza possibilità di appello.
Nord può fare meglio? Sì.
Casio può fare meglio? Sì.
Perché allora Nord bene e Casio male?
Siamo solo tutto un po' di parte? E come mai?

Oppure Behringer: tralasciamo totalmente le questioni filosofiche, questi hanno saputo trovare una piccola nicchia e farla grande e dominata da loro.
Fanno strumenti tutto sommato ben fatti, non perfetti ma con un rapporto q/p assoluto, hanno migliorato anche la qualità di tutto il resto della produzione, eppure sono ancora quelli dei pedalini di plastica via che prendono fuoco, che copiano le idee degli altri.
Perché?
  • keyboard7
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26-01-21 16.48

@ orange1978
keyboard7 ha scritto:
tutti quelli che comprano un Rolex lo fanno perchè è più preciso dell'ora che leggi sul telefonino


ma che c'entraaaa quelle sono marche prestigiose!!! e poi non insistere a dire fesserie su, la rolex è un azienda vecchissima e in tempi remoti quando non esistevano gli orologi al quarzo le sue macchine erano precise appunto come "un orologio svizzero", altro che balle, ovviamete è rimasta questa tradizione di prestigio, eleganza, anche oggi.

keyboard7 ha scritto:
Pensi che tutti quelli che comprano l'iphone lo fanno perchè le telefonate si sentono meglio

l'iPhone non lo so ma il mac in studio di registrazione va che è una bomba gia dagli anni 90, nessuno in studio compra un mac solo perche fa figo ma perche funziona, è stabile, performante, etc etc.

keyboard7 ha scritto:
se invece parli di Casio la gente pensa alle tastiere da supermercato

...ma non tutti la pensano cosi evidentemente dato il successo che hanno avuto.
mi dai l'impressione di vivere in un mondo tutto tuo, privo di contatto con la realtà.
Molte cose del mondo in cui viviamo non piacciono neanche a me, però le vedo.
Tu le neghi.
Tutto qui. emo
  • orange1978
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26-01-21 16.59

wildcat80 ha scritto:
Casio fa roba con 3 layer e immediatamente scatta la condanna senza possibilità di appello.


si ma la condanna di chiiii....di una manciata di forumer che sognano di essere come tony banks? ma dai siamo seri su.

esistono mercati come cina, singapore, corea, giappone, vietnam, india....mercati immensi e in continuo sviluppo, dove la gente non si domanda chi è casio, cosa faceva, se la usava o no keith emerson negli anni 70 e tutte queste baggianate, la comprano perche costa poco e funziona, e loro hanno già vinto.

quello che voglio dire è che queste "guerre" queste analisi queste colpe le vedete solo voi, nella realtà sopratutto in oriente cè un mercato in continua crescita dove behringer per esempio spopola, solo in cina vende piu pedalini che tutte le aziende boutique messe insieme, secondo te gliene fregherebbe qualcosa se wildcat o orange su supportimusicali criticassero i loro prodotti?

e oltre che in oriente anche in europa, america e sudamerica cè tanta gente che compra strumenti casio, per il palco, per suonare in strada, per lo studio o semplicemente per divertimento, probabilmente non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea che il suo "brand" possa non essere credibile commercialmente nel mercato degli strumenti musicali

primo perche sono idee che non appartengono al loro target tipico di cliente che non è il collezionista della minchia che se non ha il synth con scritto "Moog" del 1972 si suicida.

secondo perche il mercato le ha dato ampiamente ragione negli ultimi anni, del resto basta andare da lucky music a milano e vedere quella parete colma dei loro prodotti (pianoforti, stage pianos e tastiere arranger) con quella bella scritta casio enorme, e osservare quanti ne vendono alla grande a studenti, famiglie, anche a professionisti, perche dovrebbe cambiare nome ahahah.
  • keyboard7
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26-01-21 17.34

orange1978 ha scritto:
probabilmente non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea che il suo "brand" possa non essere credibile commercialmente nel mercato degli strumenti musicali

invece secondo me gli passa e come, perchè sono gente in gamba e non vivono sulla luna. Ti sei chiesto perchè la Casio va a cercare una partnership con Bechstein, attaccando in bella vista un'etichetta in ottone sul pianoforte?
Casio
E' chiaramente un'operazione di marketing, cercando di associare il loro brand ad un brand storico. E se lo fanno, hanno un motivo. Pensaci.
  • wildcat80
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26-01-21 17.40

Ma infatti, sono semplici opinioni in parte deviate dalle politiche di branding selvaggio.
  • mike71
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26-01-21 18.08

@ keyboard7
orange1978 ha scritto:
probabilmente non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea che il suo "brand" possa non essere credibile commercialmente nel mercato degli strumenti musicali

invece secondo me gli passa e come, perchè sono gente in gamba e non vivono sulla luna. Ti sei chiesto perchè la Casio va a cercare una partnership con Bechstein, attaccando in bella vista un'etichetta in ottone sul pianoforte?
Casio
E' chiaramente un'operazione di marketing, cercando di associare il loro brand ad un brand storico. E se lo fanno, hanno un motivo. Pensaci.
Bechstein non fa sintetizzatori.
Casio con la linea Celviano ha in mente un gruppo ben preciso di musicisti.


  • tsuki
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26-01-21 18.16

Guarda,non è questione di marchio,io PX5s ne ho avuti due,aveva molti pregi,strumento interessantissimo,ma il difetto di alcuni suoni non all'altezza neppure con una programmazione accurata e magari l'assenza di un ingresso per pedale di volume.Avesse avuto "quei" suoni migliori,in particolare il Piano con decay troppo corto,gli strings troppo plasticosi,il DX piano poco convincente,e l'Hammond assolutamente non proponibile ai tempi di oggi,sarebbe stato,per il prezzo e per il peso,una bomba.Se lo rifacessero con una tavola sonora adeguata e l'entrata per il volume,io lo ricomprerei di corsa,perchè secondo mè il resto andava non bene ma benone,ripeto per quel prezzo e quel peso,anche se fosse marchiato non Casio ma Sakura,per dire.
  • keyboard7
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26-01-21 18.35

@ mike71
Bechstein non fa sintetizzatori.
Casio con la linea Celviano ha in mente un gruppo ben preciso di musicisti.


esatto, e in quel segmento la partnership con Bechstein probabilmente serve a renderla più appetibile rispetto alle concorrenti, Yamaha, Roland, Korg , Kawai.... se hanno fatto questa scelta, un motivo deve esserci
  • anumj
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29-01-21 23.09

@ tsuki
Guarda,non è questione di marchio,io PX5s ne ho avuti due,aveva molti pregi,strumento interessantissimo,ma il difetto di alcuni suoni non all'altezza neppure con una programmazione accurata e magari l'assenza di un ingresso per pedale di volume.Avesse avuto "quei" suoni migliori,in particolare il Piano con decay troppo corto,gli strings troppo plasticosi,il DX piano poco convincente,e l'Hammond assolutamente non proponibile ai tempi di oggi,sarebbe stato,per il prezzo e per il peso,una bomba.Se lo rifacessero con una tavola sonora adeguata e l'entrata per il volume,io lo ricomprerei di corsa,perchè secondo mè il resto andava non bene ma benone,ripeto per quel prezzo e quel peso,anche se fosse marchiato non Casio ma Sakura,per dire.
I difetti sonori che menzioni dipendono purtroppo da una scelta, se vuoi discutibile, che ha dovuto fare i conti con i limiti oggettivi dello strumento. Infatti, poca memoria che poteva essere occupata in maniera migliore, ma hanno voluto ficcarci dentro pure il GM e così parte della preziosa memoria è stata sprecata per i soliti suoni della minchia tipo: elicottero, onde del mare, squillo del telefono, applausi e schioppettate varie...

Non è mai difficile trovare difetti o mancanze in uno strumento da poche centinaia di euro.
Però, credimi, molto peggio è quando limiti e difetti penalizzano strumenti che costano 3 o 4 mila euri.
  • tsuki
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29-01-21 23.32

@ anumj
I difetti sonori che menzioni dipendono purtroppo da una scelta, se vuoi discutibile, che ha dovuto fare i conti con i limiti oggettivi dello strumento. Infatti, poca memoria che poteva essere occupata in maniera migliore, ma hanno voluto ficcarci dentro pure il GM e così parte della preziosa memoria è stata sprecata per i soliti suoni della minchia tipo: elicottero, onde del mare, squillo del telefono, applausi e schioppettate varie...

Non è mai difficile trovare difetti o mancanze in uno strumento da poche centinaia di euro.
Però, credimi, molto peggio è quando limiti e difetti penalizzano strumenti che costano 3 o 4 mila euri.
Bhè,su questo non c'è dubbio. Pero' alla fine una riedizione con dei suoni migliorati,sarebbe molto venduta secondo mè.Ma vai e capisci cosa passa per la testa ai Giap...
  • RudiRioli
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29-01-21 23.33

a mio avviso per quello che costa...ancora puo andare anche se una svecchiata potevano dargliela... effettivamente casio punta ad un altro tipo di mercato questo si sa. Ancora oggi non c'è un piano digitale cosi completo ad un prezzo super conveniente ottima meccanica e livrea davvero bella secondo me. certo.... dando una svecchiatina hai suoni togliendo il gm .. si puo fare molto meglio.
  • d_phatt
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29-01-21 23.39

Io persino dopo aver scorso parte di questo kilometrico thread, avevo valutato di prendere un PX5S per usarlo come master keyboard. Del pedale d'espressione avrei fatto anche a meno senza tante storie e del marchio Casio stampato sul retro non me ne sarebbe fregato assolutamente nulla...discorso assurdo a mio avviso, se uno strumento è valido lo è indifferentemente dal suo nome.

Alla fine ho ripiegato sulla SL (che tra i suoi plus, ha una costruzione in metallo veramente solida e notevole, migliore anche di tanti strumenti che costano parecchio di più), però apprezzo davvero lo sforzo che ha fatto Casio per questo strumento, c'è veramente di tutto. Le critiche sul suono di piano le condivido, però dal punto di vista opposto potremmo dire che se non altro loro sono caduti sulla parte più difficile (l'emulazione del pianoforte), piuttosto che su certe cavolate come le capacità di controller MIDI.
  • orange1978
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30-01-21 01.38

anumj ha scritto:
i soliti suoni della minchia tipo: elicottero, onde del mare, squillo del telefono, applausi e schioppettate varie...


mah...non credo sai, ti garantisco che se anche levassero dalla rom tutti i suoni GM (non solo il banco FX) non sarebbe facile infilarci dentro un piano migliore comunque, è anche una questione del know how che all'epoca aveva casio rispetto alle concorrenti, kurzweil per dire con il piano del K1000/2000 ha ottenuto molta piu musicalita in meno di un mega di memoria, PER L'EPOCA si intende tanto che il pianoforte è presente su tantissimi dischi famosi non solo children's di robert miles ma anche tutto il disco dei duran duran "the wedding album" per esempio.

il Kurzweil TRIPLE STRIKE quello apparso sul K2500 come espansione, quello usato live da jordan rudess e addirittura sui dischi come metropolis part2 in studio, occupa niente poco di meno cheeeee.....quattro megabytes!
....però fu ingegnerizzato da gente probabilmente piu brava, tanto che roland negli stessi anni con espansioni sr jv che avevano una capienza doppia (8 megabytes) e pure comprimibile e quindi rispetto a kurzweil sarebbe uno spazio teorico triplo, non riuscivano a fare di meglio, e parliamo di roland, la storia praticamente del digital piano come concetto.

anumj ha scritto:
Però, credimi, molto peggio è quando limiti e difetti penalizzano strumenti che costano 3 o 4 mila euri.

vero, verissimo....infatti secondo me casio non poteva pensare di fare una supertastiera a 3000 euro street price dopo anni e anni di presenza sul mercato sopratutto nel settore home/entertainment/school, si è quindi messa un limite preciso gia alto per i suoi standard di quanto potesse essere venduto il suo stage piano nei negozi, con questi limiti bisogna dire che ha fatto alla fine anche di piu di quello che avrebbe dovuto fare ahaha.

se prendiamo montage per esempio, ce l'ho ed è fighissimo, però ha dei limiti che sono assurdi considerando i costi che ha, sopratutto come è stata ideata la gestione dei campioni user, la gestione delle libraries, etc....e anche la memoria disponibile, nel 2017 uscire con uno strumento che ha 1,76 giga di flash quando i computer hanno ssd che stoccano anche 1 tera di suoni flash e si vendono a 1500 euro al supermercato, beh.

o se pensiamo alle roland fa 06/07/08, ottimi strumenti con caratteristiche innovative all'epoca come peso contenuto abbinato a una keybed a 88 tasti con scappamento, le uscite bilanciate su TRS, display a colori, scheda audio integrata....al prezzo che veniva venduto quando uscì non si erano mai viste.
poi però scopri che hanno limiti assurdi ad esempio nella trasmissione dei dati midi external, cosa che le rende poco utilizzabili come master controller proprio su una tastiera che sembrerebbe a prima vista il controller perfetto leggero, pratico e potente, e invece alla fine px5s funziona meglio in questo senso, e rispetto al fa08 costava la metà quando usci.
  • orange1978
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30-01-21 02.19

Vorrei aprire una riflessione riguardo a un aspetto di CASIO di cui spesso forse ci si dimentica...

la miniaturizzazione....un concetto chiave al quale oggi ogni azienda dedica sforzi e risorse (vedi i roland gopiano, o i vari korg kross, microarranger etc) non dobbiamo dimenticarci che casio fu pioniera in questo, una delle prime ad accettare insieme a yamaha la sfida del riuscire a produrre strumenti miniaturizzati ma suonabili, e alla portata di tutti!

non penso sia stato un cas(i)o che px5s sia nato da casio, si fa presto infatti a dire "l'azienda leader delle pianole giocattolo".....e cazzooooo dici poco?

oggi miniaturizzare un giocattolo sofisticato o un apparecchio elettronico (calcolatrice, telefono, tv etc) è abbastanza facile, chi piu chi meno tutti lo possono fare, abbiamo la tecnologia.
lo testimonia il fatto che giriamo con in tasca smartphones aventi una potenza di calcolo un tempo ad appannaggio di super computer che occupavano una stanza intera.

...ma alla fine degli anni settanta/inizio ottanta, fare una tastiera suonabile (a volte polifonica) e riuscire a renderla piccola, robusta, sicura, eeeeee.....a un prezzo vendibile anche in un negozio di giocattoli, era cosa tutt'altro che semplice!
casio è riuscita alla grande in questa sfida, ha sempre fatto della ricerca per la portatilità il suo "core businness", vedi gli orologi digitali con svariate funzioni integrate come calcolatrice, giochini etc oppure tutta la serie "pocket computer" fortunatissima negli anni 80 (erano dei piccoli computer programmabili in basic dedicati al business man o all'ingegnere, che stavano nella giacca o in una valigia 24 ore)

fare un oberheim che pesa 38 kg con 6 voci di polifonia analogiche, e venderlo a 10 mila dollari del resto non è cosi difficile, non semplice farlo bene come tutte le cose ma comunque il riuscire a miniaturizzare uno strumento e poterlo vendere a un prezzo di un giocattolo era all'epoca una sfida tecnologica.

questo concetto casio lo aveva applicato anche alla propria serie professionale, vedi cz101, forse il solo synth digitale quando usci ad essere ultra portatile pur mantenendo le stesse features dei modelli grandi, non mi risulta che ci fosse una yamaha fm a 6 operatori identica alla dx7 con i mini tasti, o un jupiter 6 mini.

quello che voglio dire è che casio è sempre stata un azienda altamente tecnologica, che ha saputo sfornare concetti e idee spesso in anticipo sui tempi, negarlo sarebbe sciocco.
  • tsuki
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30-01-21 15.40

@ orange1978
Vorrei aprire una riflessione riguardo a un aspetto di CASIO di cui spesso forse ci si dimentica...

la miniaturizzazione....un concetto chiave al quale oggi ogni azienda dedica sforzi e risorse (vedi i roland gopiano, o i vari korg kross, microarranger etc) non dobbiamo dimenticarci che casio fu pioniera in questo, una delle prime ad accettare insieme a yamaha la sfida del riuscire a produrre strumenti miniaturizzati ma suonabili, e alla portata di tutti!

non penso sia stato un cas(i)o che px5s sia nato da casio, si fa presto infatti a dire "l'azienda leader delle pianole giocattolo".....e cazzooooo dici poco?

oggi miniaturizzare un giocattolo sofisticato o un apparecchio elettronico (calcolatrice, telefono, tv etc) è abbastanza facile, chi piu chi meno tutti lo possono fare, abbiamo la tecnologia.
lo testimonia il fatto che giriamo con in tasca smartphones aventi una potenza di calcolo un tempo ad appannaggio di super computer che occupavano una stanza intera.

...ma alla fine degli anni settanta/inizio ottanta, fare una tastiera suonabile (a volte polifonica) e riuscire a renderla piccola, robusta, sicura, eeeeee.....a un prezzo vendibile anche in un negozio di giocattoli, era cosa tutt'altro che semplice!
casio è riuscita alla grande in questa sfida, ha sempre fatto della ricerca per la portatilità il suo "core businness", vedi gli orologi digitali con svariate funzioni integrate come calcolatrice, giochini etc oppure tutta la serie "pocket computer" fortunatissima negli anni 80 (erano dei piccoli computer programmabili in basic dedicati al business man o all'ingegnere, che stavano nella giacca o in una valigia 24 ore)

fare un oberheim che pesa 38 kg con 6 voci di polifonia analogiche, e venderlo a 10 mila dollari del resto non è cosi difficile, non semplice farlo bene come tutte le cose ma comunque il riuscire a miniaturizzare uno strumento e poterlo vendere a un prezzo di un giocattolo era all'epoca una sfida tecnologica.

questo concetto casio lo aveva applicato anche alla propria serie professionale, vedi cz101, forse il solo synth digitale quando usci ad essere ultra portatile pur mantenendo le stesse features dei modelli grandi, non mi risulta che ci fosse una yamaha fm a 6 operatori identica alla dx7 con i mini tasti, o un jupiter 6 mini.

quello che voglio dire è che casio è sempre stata un azienda altamente tecnologica, che ha saputo sfornare concetti e idee spesso in anticipo sui tempi, negarlo sarebbe sciocco.
Bhè Orange,io sono totalmente daccordo sui concetti che hai espresso.E' che non capisco la loro politica.Un imprenditore occidentale verosimilmente visto il successo di vendite del PX5 (perchè ne hanno venduti un fottio) avrebbe preso atto delle carenze rilevate dall'utenza,le avrebbe corrette (alcuni suoni,leggio,pedale volume,audio in migliore,due livree,tradizionale bicolore o black per i puristi),l'avrebbe rimesso in vendita a 150 euro di piu',ed avrebbe fatto "o' mazz tant" alla concorrenza.Invece loro ti sfoderano il 3000,bellino per carita',ma rispetto al PX5s tutt'altra cosa....Casio potrebbe far tutto,ha una tecnologia che non ha da invidiare nulla a nessuno.
  • pentatonic
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30-01-21 17.20

mi avete frantumato un progettino, ho il PX5s da qualche anno, lo uso quasi esclusivamente come master, e stavo meditando di venderlo per sostituirlo con un CP4 usato (ci perderei cinquecento svanziche, nel cambio), con l'idea di scarrozzarmelo ogni tanto (col quartetto jazz, invece del ns3compact che suona bene ma col tasto pesato mi trovo meglio), senza dover usare MBP, Motu e Ivory.
Siete delle cattive persone.
La gas va alimentata, non sopita in questo modo!