Tastiera ideale per il live

  • lucabbrasi
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14-04-10 21.02

..si sta parlando di peso, ingombro e prestazioni relativamente sufficienti. Se volete trasformare il thread nella solita esegesi delle "paste sonore", manco fossero tutti novelli Trevorn Horn di turno ai Power Station...emo
  • Gta_v6_24v
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14-04-10 21.09

@ lucabbrasi
..si sta parlando di peso, ingombro e prestazioni relativamente sufficienti. Se volete trasformare il thread nella solita esegesi delle "paste sonore", manco fossero tutti novelli Trevorn Horn di turno ai Power Station...emo
a proposito del peso....quando ho comprato il motif (che poi alla fine si tratta di 1 mese fa circa), cercavo una tastiera leggera per le prove ed ero orientato su JUNO DI, JUNO D, MM6 e compagnia bella per via del prezzo....non volevo spendere un patrimonio per una tastiera da prove.

Quando ho trovato motif6 ed MO6 a poco più del prezzo di un JUNO DI nuovo mi si è fatto giorno. Prima di provarle ero propenso all' MO6 per via del peso (ben 5kg in meno del motif) e del fatto che era più recente.

Dopo averle provate ho preso il motif nonostante pesasse di più e fosse anche leggermente più usurato del MO6 che era invece praticamente immacolato proprio perchè come pasta sonora non c'era confronto.
  • lucabbrasi
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14-04-10 21.16

...mah, come ripeto da tempo, se l'utilizzo è live in contesti ordinari (pub, localini tipo Blues Brothers et similia), con la pasta sonora ci puoi condire gli spaghetti....diverso, forse, il discorso studio, ma lì' credo che nè un MO nè qualsiasi altra workstation "media" risultino primeggiare....


storicamente, per sentire vere differenze live, almeno a livello grossolano medio, le japanesi risultano leggermente più "thin" e dettagliate, anche se fredducce...forse si staglia un pochetto Korg per maggiore cremosità sonora....ben altro impatto hanno avuto le "americane", vedesi Emu, Ensoniq, Alesis, Sequential, Oberheim, con un sound "generale" di solito più phat ma meno sharp....Kurzweil spicca assai bene, credo, mentre i teutonici son sempre stati...teutonici
  • SMARTKID
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14-04-10 21.39

@ lucabbrasi
..si sta parlando di peso, ingombro e prestazioni relativamente sufficienti. Se volete trasformare il thread nella solita esegesi delle "paste sonore", manco fossero tutti novelli Trevorn Horn di turno ai Power Station...emo
Grazie... collega..emo
  • berlex65
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14-04-10 22.21

SMARTKID ha scritto:
Ora mi domando, possibile che le case produttrici non tengano conto delle esigenze piu' elementari che abbiamo quasi tutti noi musicisti che facciamo molto live?

Si perchè tu pensi che, aziende di livello mondiale, considerino le richieste/esigenze di un mercato come quello italiano: ma gli importa 'na sega.....!!!
La clavia nel resto del mondo viene usata per i suoni nn sicuramente per il peso anche se probabilmente hanno considerato anche questo parametro.
I pianoforti Casio mi risulta che siano progetti italiani, come ad esempio korg Sv1 che ha una valida meccanica e un peso accettabile.
Ciao
Edited 14 Apr. 2010 20:22
  • Federico78
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14-04-10 23.00

Per me la tastiera ideale per il live è una tastiera 76 tasti semipesati o con una buon synth action e leggera.

Deve coprire con buona-ottima qualità pianoforti acustici, elettrici, organi hammond, synth, orchestrali e suoni che possono servire per le cover.
Deve avere pitch bend, modulation e aftertouch.

Io pur essendo abbastanza in forma e in grado di trasportare stage piano più synth, non ce la faccio a farlo ogni volta. Sono disposto a farlo ogni tanto, per un live importante ad esempio. Sono per l'immediatezza di prendere una tastiera e caricarla in macchina senza tante rotture.

In quest'ottica queste sono le tastiere che si avvicinano al mio ideale per il live :

- Roland Juno Stage (peccato per l'aftertouch se no è perfetta, leggera, economica, espandibile)
- Nord Stage Compact (però preferisco 76 e non 73 tasti, purtroppo la parte synth non può coprire tutte le necessità di un tastierista che fa cover)
- Fantom X7 (il G7 già incomincia a pesare)

  • Paul76
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15-04-10 00.37

SMARTKID ha scritto:
Mi domando (è una curiosita' che voglio condividere con voi), perchè le grandi case produttrici non puntano (invece dei soliti pachidermi) a creare uno specifico modello di workstation-synth a 76 tasti, che privilegi i bei suoni, un buon sequencer ed un peso-dimensioni contenute??


perché se no non venderebbero più le 88 tasti

  • paolorx
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15-04-10 01.19

Io che non riesco a fare a meno della 88 tasti ( anche per il genere swing del gruppo attuale, con massivo utilizzo di suoni pianistici ) ho risolto il problema peso e leggerezza con una semplice leggera casio cdp 100 ( che mi e' costata meno delle varie master e all'occorenza posso anche sentirmi in cuffia o amplificata in casa durante " l'esercitazioni " ) che pilota via midi l'm3 m e-o il rack motif a seconda delle esigenze della serata. Comunque mi conservo ancora un trion le 61 (leggerissimo ma ancora valido e utile se servisse come effetto scenografico la doppia tastiera )
  • rf.net
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15-04-10 01.29

erminioderosa ha scritto:
rf.net ha scritto:
per questo un motif classic è da preferire ad un mo6 (che pesa la metà e suona meglio), un triton è da preferire ad un triton le (che pesa la metà e suona quasi uguale contando che in un live di un semiprofessionista con service quasi sempre scadente la sezione effetti migliore del triton classic difficilmente fa la differenza).

tutto questo SECONDO ME

Mah, a mè non è sembrato che il Motif classic suonasse meglio del Mo8, O il 6....Se mai il contrario dato che il Mo monta gli stessi convertitori e motore sonoro del motif es....


forse mi sono espresso male: io ho provato l'MO8 (non il 6, sul quale ho solo messo le mani sopra i tasti) e devo dire che come sonorità è meglio del mio Motif 6 classic (waverom maggiore e più effetti insert contemporanei). intendevo dire che a volte leggo di gente che consiglia Motif 6 classic all'MO 6 in quanto il Motif 6 classic è uno strumento professionale mentre l'MO6 è uno strumento semiprofessionale. Sicuramente questo è vero, ma è pur vero che il Motif 6 pesa 16 kg, l'MO 10 kg scarsi mi sembra. Poi è vero che i tasti del Motif 6 sono migliori e indistruttibili (a detta di un riparatore ufficiale Yamaha sono gli stessi tasti montati sul DX7) e che ha una qualità complessivamente migliore, ma se uno desidera buoni suoni, dei tasti suonabili e dei suoni formidabili, la risposta oggi c'è: MO.

comunque il problema del trasporto è sentito molto da molti. io mi sono deciso per ora di tenere solo il Motif 6 e un piano acustico verticale a casa. però - cambiando spesso idea - non è detto che non ci ripensi e compri l'MO8 al posto del Motif e del P80 che comunque vendo (mi ero deciso fino a un mese fa e invece...)
Edited 14 Apr. 2010 23:30
  • SMARTKID
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15-04-10 01.44

Al di la' del singolo discorso MO- motif (gia' affrontato in altri 3d specifici), riesce difficile trovare altre tastiere (oltre alle citate juno stage, TR76, e in parte fantom x, una tastiera 76 tasti con aftertouch, buoni suoni e di dimensioni contenute..

A meno che non me ne sfuggano altri..

Anche esteticamente, la 76 tasti è senz altro piu "pro" rispetto alla 61 (a sè intendo).
Per assurdo, sempre e solo per estetica, faceva piu' figura sul palco la mia tr76 dell' attuale m3 61, che pure è un altro mondo come suoni.

Quanto al peso, quasi tutte le workstation 76 tasti si attestano sui 17-18 kg. Questo anche per il campionatore a bordo (ma non solo, vedi kurz).
L'idea di partenza giusta sarebbe proprio secondo me quella di TR76, con una tastiera leggermente migliore non credo che si aggiungerebbero di colpo 7-8 kg.. Arrivare come dicevo sui 13-14 sarebbe piu' che accettabile, magari lavorando anche sulla profondita' (che a mio parere è MOLTO importante).
ho infatti sperimentato a parita' di peso con strumenti come fantom G, o s70xs che al di la' dei kg sono DAVVERO scomodi soltanto da prendere con le mani..
In questo apprezzo (pur a peso maggiore) la filosofia kurz. E apprezzo (pur a peso .. minore) ovviam Clavia!!
emo
  • Gta_v6_24v
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15-04-10 02.06

@ lucabbrasi
...mah, come ripeto da tempo, se l'utilizzo è live in contesti ordinari (pub, localini tipo Blues Brothers et similia), con la pasta sonora ci puoi condire gli spaghetti....diverso, forse, il discorso studio, ma lì' credo che nè un MO nè qualsiasi altra workstation "media" risultino primeggiare....


storicamente, per sentire vere differenze live, almeno a livello grossolano medio, le japanesi risultano leggermente più "thin" e dettagliate, anche se fredducce...forse si staglia un pochetto Korg per maggiore cremosità sonora....ben altro impatto hanno avuto le "americane", vedesi Emu, Ensoniq, Alesis, Sequential, Oberheim, con un sound "generale" di solito più phat ma meno sharp....Kurzweil spicca assai bene, credo, mentre i teutonici son sempre stati...teutonici
beh, ma se uno ragionasse così si suonerebbe tutti con le bontempi emo

è vero che in live la differenza è meno marcata che in studio, ma in primis la differenza c'è sempre ed inoltre, cmq il 90% delle volte si suona a casa o in una sala prove e li la differenza la senti, inoltre, anche psicologicamente, suonare su uno strumento con certe caratteristiche, ti porta a riuscirti ad esprimere meglio ed anche a divertirti di più.

Poi che uno strumento professionale costi di più, e che normalmente pesi anche molto di più è un altro discorso.

Bisogna scegliere se prendere uno strumento serio ai max livelli che però pesa (e dove cogli cogli, i top di gamma pesano tutti), oppure "accontentarsi" di uno strumento più tranquillo, ma più leggero.

Purtroppo tutte e due le cose non ancora riescono a coniugarle (nemmeno clavia che ha buoni suoni, ma meccaniche abbastanza discutibili....ci sta poco da fare, la meccanica buona ha il suo peso)
  • afr
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15-04-10 02.07

@ lucabbrasi
..si sta parlando di peso, ingombro e prestazioni relativamente sufficienti. Se volete trasformare il thread nella solita esegesi delle "paste sonore", manco fossero tutti novelli Trevorn Horn di turno ai Power Station...emo
Hai citato un altro grande emo

hai davvero un gran gusto

@all: scusate l'OT
  • lucabbrasi
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15-04-10 10.23

...grazie, ho tutta la discografia di Power Station emo

tornando in tema, per me attualmente questo citato dal lucchese è l'unico vero motivo che mi farebbe cambiare keyboard: le caratteristiche, + o -, sono abbastanza livellate tra tutte le WS, ma le keybed synth action hanno subito un decremento pauroso...risparmiate sulla scocca, ma non sui tasti!...ripeto, un incrocio tra PBk3 e TR sarebbe l'ideale....facciamo una petizione? emo
  • afr
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15-04-10 11.54

anche una scocca fatta male (rigidità della struttura) peggiora il feeling della kbd,quindi meglio non lesinare troppo
  • SMARTKID
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15-04-10 12.46

Quali sono secondo voi le migliori synth action o semipesate in circolazione?
emo
(fermo restando la soggettivita', ovviamente..)


  • lucabbrasi
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15-04-10 12.58

...guarda, se nel TR rimettevano la keybed della misera X2 erano già un bel pezzo avanti...non so di che marca sia, ma quella era senza dubbio molto più suonabile
  • morgan74
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15-04-10 16.22

@ SMARTKID
Si anch io avevo la TR, ed in parte mi spiace averla data via (non certo per la meccanica, ma per il peso e i comodi 76 tasti si)..

Se ci pensi pesa circa 10 kg scarsi mi pare.. se un oggetto simile pesasse anche 13-14 kg, con una meccanica migliore ,76 tasti, il sequencer e buoni suoni.. saremmo gia' QUASI a posto.
Come tastiera unica live, di base. poi certamente si puo' farcire a piacere..
emo
Fantom x7 +scheda srx 07
quello che uso io!
certo sarebbe ancora meglio con il tasto pesato,e magari l' aggiunta di qualche altra srx
peso totale 14 kg
  • ermusicista
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15-04-10 19.49

rf.net ha scritto:
forse mi sono espresso male: io ho provato l'MO8 (non il 6, sul quale ho solo messo le mani sopra i tasti) e devo dire che come sonorità è meglio del mio Motif 6 classic (waverom maggiore e più effetti insert contemporanei). intendevo dire che a volte leggo di gente che consiglia Motif 6 classic all'MO 6 in quanto il Motif 6 classic è uno strumento professionale mentre l'MO6 è uno strumento semiprofessionale. Sicuramente questo è vero, ma è pur vero che il Motif 6 pesa 16 kg, l'MO 10 kg scarsi mi sembra. Poi è vero che i tasti del Motif 6 sono migliori e indistruttibili (a detta di un riparatore ufficiale Yamaha sono gli stessi tasti montati sul DX7) e che ha una qualità complessivamente migliore, ma se uno desidera buoni suoni, dei tasti suonabili e dei suoni formidabili, la risposta oggi c'è: MO.

comunque il problema del trasporto è sentito molto da molti. io mi sono deciso per ora di tenere solo il Motif 6 e un piano acustico verticale a casa. però - cambiando spesso idea - non è detto che non ci ripensi e compri l'MO8 al posto del Motif e del P80 che comunque vendo (mi ero deciso fino a un mese fa e invece...)
Edited 14 Apr. 2010 23:30

Vai di Mo8, vedrai che abisso dal tuo Motif classic....Mi vien da sorridere come certa gente spara minchiate gratuite ....emo
  • lucabbrasi
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15-04-10 20.45

...e allora spiegaci da cosa sarebbe costituito questo "abisso".....
  • Motif87
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15-04-10 21.22

ecco spiegacelo !!!! Mo8 è un downgrade del motif es ... come fa ad essere addirittura inferiore al motif classic per pasta sonora? Scusate x L'Ot ma non ho resisitito