Scheda audio cosa va a migliorare?

  • anonimo

29-02-16 02.00

@ anonimo
certo ma sulla qualità audio noti differenze sostanziali?
Edited 29 Feb. 2016 0:56
con il mac non ho mai fatto confronti, quando usavo un pc sony vaio usavo una scheda esterna audio2 della native, li la differenza rispetto alla scheda interna si sentiva.
  • anonimo
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29-02-16 02.07

@ anonimo
con il mac non ho mai fatto confronti, quando usavo un pc sony vaio usavo una scheda esterna audio2 della native, li la differenza rispetto alla scheda interna si sentiva.
ok se acquistassi una scheda più professionale della 6i6 Scarlett migliorerei ancora di piùemo
  • mark88
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29-02-16 02.56

mah....
io vi racconto solo che quando ho preso l' Audient, dell' M-Audio Fast Track Ultra 8R pagata 450€ (quando uscì) me ne sono liberato quanto prima possibile...
  • serpaven
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29-02-16 08.03

papa_lino ha scritto:
ok se acquistassi una scheda più professionale della 6i6 Scarlett migliorerei ancora di piùemo

la perfezione è un asintoto, più il livello si alza e più devi spendere per ottenere miglioramenti molto piccoli.

inutile esagerare.
  • maxpiano69
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29-02-16 08.12

@ serpaven
papa_lino ha scritto:
ok se acquistassi una scheda più professionale della 6i6 Scarlett migliorerei ancora di piùemo

la perfezione è un asintoto, più il livello si alza e più devi spendere per ottenere miglioramenti molto piccoli.

inutile esagerare.
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  • cecchino
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29-02-16 08.41

@ serpaven
fighterrx ha scritto:
Per il teorema di Nyquist devi campionare al doppio della frequenza che vuoi riprodurre. Quindi se vuoi riprodurre 20 kHz devi campionare almeno a 40kHz. Lo standard dei CD prevede 44.1 kHz non a caso (c'è pure un 10% di margine per stare dalla parte della ragione).

I 16 bit ti danno il rapporto segnale/rumore. Anche in questo caso 16 bit sono sufficienti a superare le capacità di discernimento di un orecchio perfetto in condizioni ideali (ambiente con silenzio assoluto).

hai mai sentito parlare di battimenti?
bene, le frequenze non udibili contribuiscono a completare la percezione del suono su battimenti udibili.
sono d'accordo che non serve arrivare @ 192 Khz ma nel range 16-24.000 ci sono informazioni che possono generare battimenti significativi ai fini della perfetta percezione del messaggio sonoro.

i 24 bit aiutano a rendere il messaggio sonoro più naturale senza scalettature ed artefatti, ma il problema non è questo, buona parte delle schede audio integrate lavora con un bus dati più performante di qualunque scheda audio esterna e può lavorare tranquillamente @ 96/24 ma il problema principale (come ti ha fatto notare vin) è che sopratutto i buffer analogici di una scheda audio integrata fanno cag@re ed i driver sono scritti non in finalità music producer e/o audiophile. il risultato finale sarà quindi compromesso.
Edited 29 Feb. 2016 9:18
Non si potrebbe dire in quaresima (come già fecero notare a Cyrano in altro thread) ma... Alleluia!!!
  • anonimo
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29-02-16 09.25

@ serpaven
papa_lino ha scritto:
ok se acquistassi una scheda più professionale della 6i6 Scarlett migliorerei ancora di piùemo

la perfezione è un asintoto, più il livello si alza e più devi spendere per ottenere miglioramenti molto piccoli.

inutile esagerare.
è quello che volevo sapere in definitivaemo aggiungo,perchè poi i risultati non son maggiori da come ci si dovrebbe aspettare?emo
Edited 29 Feb. 2016 8:33
  • fighterrx

29-02-16 10.23

dxmat ha scritto:
Certo, per avere una forma seghettata sulle alte va benissimo.

Però la realtà è un pò diversa e spesso (dipende dal genere musicale)
un file campionato ad una sample rate superiore allo standard CD (es. 48 o 96kHz) è proprio in gamma
alta che sfodera una naturalezza e bassa fatica d'ascolto che i 44.1kHz non hanno mai avuto.


Diglielo a chi produce e agli audiofili che hanno acquistato sistemi stereo ultra hifi da badilate di migliaia di €, che i loro 44.1kHz/16 bit vanno benissimo a fare forme d'onda seghettate.

Saranno anche seghettate, però l'orecchio non se accorge (ed infatti loro non se ne sono mai accorti!emo). E quindi, così come in fotografia quello che non si vede non è importante, nei sistemi audio quello che non si sente non è importante. Lapalissiano.

Magari i cani, che sentono anche gli ultrasuoni, diranno: che cagata di sistema hifi, la scheda audio a 192kHz è tutta un'altra latrata!

Rifletti inoltre sul fatto che sopra i 12kHz non c'è più musica ma solo fischi, e che tutti i costruttori di strumenti musicali, per esempio Yamaha con la serie Motif, hanno i DSP che lavorano a 44.1kHz/16 bit ed escono in digitale (sui modelli che hanno l'uscita digitale) in tale formato.

Vuoi dire che il Motif produce cessi di forme d'onda seghettate? Azzo! E non se n'è mai accorto nessuno in 15 anni? Nonostante sia la workstation di maggior successo?

Puoi fregare qualcuno per sempre, tutti per un po' di tempo, ma non tutti per sempre!

E quali sarebbero i sistemi PA utilizzati in live, di qualità così eccelsa da rendere limitanti i 44.1kHz/16 bit (sebbene anche solo per un pubblico di cani, dato che gli umani non possono sentire questo)?
Edited 29 Feb. 2016 9:25
  • MarcoC
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29-02-16 10.33

Ma a questo punto a che servono queste schede a 192Khz?!
Serviranno a qualcosa spero......giusto per sapere perché vorrei prendere la TAC2, ma se effettivamente, a parte la latenza, non serve a nient'altro continuo ad utilizzare quella integrata o al massimo la Audiobox USB e mi risparmio 200€ emo
  • anonimo

29-02-16 10.52

@ MarcoC
Ma a questo punto a che servono queste schede a 192Khz?!
Serviranno a qualcosa spero......giusto per sapere perché vorrei prendere la TAC2, ma se effettivamente, a parte la latenza, non serve a nient'altro continuo ad utilizzare quella integrata o al massimo la Audiobox USB e mi risparmio 200€ emo
non ho mai usato quella frequenza sulla mia tac2, come detto l'ho presa perchè abbassava la latenza del mio mac che essendo air non aveva un grosso processore, poi essendo thunderbolt ti permette di avere libere le due usb, inoltre avendo due ingressi mic e un piccolo mixer con effetti comandabile via software la puoi usare dal vivo come mixer in duo o trio, se non ti serve tutto questo usa pure l'uscita audio del tuo mac.
Edited 29 Feb. 2016 9:56
  • serpaven
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29-02-16 11.05

MarcoC ha scritto:
Ma a questo punto a che servono queste schede a 192Khz?!
Serviranno a qualcosa spero.....

a che servono le auto che vanno a 240?

non puoi andarci costantemente, sia per limiti legislativi che per per tenuta fisica del motore.

ribadisco la non utilità per me a lavorare a frequenze superiori ai 48 Khz, ma uno studio adeguatamente attrezzato può (anzi deve) lavorare a 96/24 che è diventato lo standard mondiale nei grossi studi di produzione e/o mastering.

tutte le auto hanno 4 ruote ma non tutte hanno le stesse performance. considera che le uscite audio dei pc sia per corrente che per impedenza nascono per pilotare degli auricolari e/o delle cassettine multimediali. una scheda audio anche di fascia mediobassa ha ingressi microfonici e/o linea bilanciati e sopratutto uscite bilanciate progettate per trasferire i segnali a livello linea con impedenze e tensioni adeguate. non parliamo poi dei loop di massa e del rumore elettrico che una scheda audio integrata si porta appresso sul segnale in uscita...

insomma, per il producer bimbominki@ che mixa in cameretta le compilescions per gli amici può andare bene la scheda audio integrata, per chi vuole fare musica al livello professionale c'è... ...mastercard! emo

P.S. fai attenzione che la tua futura scheda audio lavori almeno in USB 2.0 (lo vedi se può lavorare ad una frequenza superiore @ 96 KHz) ma solo per problemi di latenza e/o di gestione di tutti gli ingressi/uscite.


Edited 29 Feb. 2016 10:10
  • vin_roma
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29-02-16 11.14

Certamente in live 44.1 o 96 non fa differenza ma dire che tecnicamente basta un 44.1 per campionare sufficientemente bene un 12khz ce ne passa.
Già solo a livello teorico, per bene che vada, si avranno poco più di tre campioni per ricostruire molto approssimativamente l' onda e nella pratica, per via delle fasi, questo accade raramente mentre è più facile che entri in gioco un algoritmo di ricostruzione e anche la profondità in bit influisce sulla ricostruzione dell' onda.

Comunque dal vivo è molto importante il preamplificatore analogico, è questo che restituisce in definitiva la qualità timbrica dell' uscita, il convertitore D/A è relativo in quanto il suo lavoro è semplice, in pratica un' affettatrice, ed oggi son tutti buoni.

Nei prodotti di fascia bassa ci sono anche grosse differenze di qualità e scegliere tra un' uscita dal notebook, di una scheda audio media o di un mixer economico può portare grossa confusione.

Dal vivo è molto importante la presenza di un suono. Mettersi al confronto di un basso vero, di una batteria, impone altrettanta "eloquenza" nel suono delle tastiere e se si usa l' uscita minijack di un portatile è facile sentire i propri suoni "trasparenti", zanzarosi, mentre già usando una scheda dedicata si avrà un suono più dettagliato e presente.
Poi, come sto facendo ultimamente, se gli stessi suoni che usavo nel PC li faccio uscire da un campionatore E-mu ...allora senti che la musica cambia e sul palco hai la stessa presenza del sax o della batteria!
Se poi usi Minimoog, vecchie Roland o Hammond veri ti rendi conto di quanto vale la qualità dal vivo, altro che portatile dal minijack!
Ultimamente, per praticità ed economia, si sta lavorando al ribasso... stiamoci attenti.
  • MarcoC
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29-02-16 11.17

Comunque prenderò la TAC2 così la Thunderbolt la utilizzo per la scheda e la USB per la master.
Interessante la possibilità di usarla come mixer sfruttando i due ingressi.
Spesso lavoro voce, sax e pianoforte e sarebbe perfetto poter usare solo la scheda......basta che la cantante o il sassofonista non si tirino tutto appresso mentre suoniamo emo
  • anonimo

29-02-16 11.29

@ MarcoC
Comunque prenderò la TAC2 così la Thunderbolt la utilizzo per la scheda e la USB per la master.
Interessante la possibilità di usarla come mixer sfruttando i due ingressi.
Spesso lavoro voce, sax e pianoforte e sarebbe perfetto poter usare solo la scheda......basta che la cantante o il sassofonista non si tirino tutto appresso mentre suoniamo emo
questo è il mixer ti mancano le regolazioni degli toni ma hai un riverbero, non so se può bastare per le tue cantanti emo

visto che hai già una scheda usb puoi sentire da te la differenza con l'uscita audio del mac...
Edited 29 Feb. 2016 10:29
  • mima85
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29-02-16 11.45

Vediamo di fare un po' di chiarezza. Le schede audio a 96/192 KHz su 24/32 bit di quantizzazione servono in fase di acquisizione del suono, per dare in pasto ai vari processamenti audio digitali un segnale quanto più preciso possibile. Più è preciso il segnale, più riesce di conseguenza ad essere precisa l'elaborazione digitale di questo segnale.

Per l'ascolto invece, risoluzioni superiori a 48 KHz (tanto per stare un po' più larghi dei 44.1) su 16 bit di quantizzazione non servono a niente. Semplicemente il nostro orecchio non è in grado di udire i dettagli che un suono campionato a 96 KHz contiene, e per ciò che concerne le variazioni di volume, a 16 bit di quantizzazione si ha un range che va da 0 a 32767 (2^16 fa 65536, ma bisogna tener conto che il segnale audio ha una semionda positiva ed una negativa, quindi bisogna dividere per 2). Sfido chiunque a distinguere la differenza di volume di un suono con picco massimo di 23589 da uno con 23590, che se i miei calcoli sono esatti, è qualcosa come 0.00037 dB di differenza.

Per ciò che concerne le "scalettature" del segnale, queste vengono smussate da un filtro, che si chiama reconstruction filter, che si trova a valle del DAC di qualsiasi apparecchio digitale di riproduzione audio, dal piccolo lettore MP3 tascabile all'impianto stereo ultrasofisticato. Filtro che tronca fisicamente qualsiasi cosa che vada oltre i 20 KHz o poco più, quindi automaticamente anche tutti i discorsi su battimenti ultrasonici eccetera cadono. E anche senza il reconstruction filter, le armoniche generate dalla scalettatura del segnale che esce dal DAC sarebbero comunque ben oltre il limite udibile umano, quindi non le percepiremmo nemmeno.

Detto questo, una scheda audio esterna la maggior parte delle volte ha una qualità migliore rispetto ad una integrata su mainboard, ha dei preamp più raffinati, una risposta in dinamica più lineare, e via dicendo. Senza considerare che un chip audio su mainboard è esposto alle interferenze interne del PC, infatti non è raro ritrovarsi sull'uscita audio di un computer ronzii e fruscii vari, che variano al variare dell'attività della macchina. Una scheda audio esterna quindi da dei benefici, però se il suo scopo è solo per riproduzione (tipicamente la scheda audio attaccata ad un portatile che esegue dei VST durante un concerto), non serve prendere prodotti con risoluzioni "esotiche". 48 KHz su 16 bit sono quanto basta per una riproduzione ottimale.
Edited 29 Feb. 2016 11:23
  • cecchino
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29-02-16 12.37

Il fatto è che qui non stiamo parlando ascolto di un suono già campionato, definito e registrato. Stiamo parlando di suonare dal vivo con un sistema che genera il suono. Tutto qui.
Poi sono convinto che al 99.99999% sugli impianti disponibili nei locali nessuno coglierà la differenza.
Ma per formazione non mi piace lo snocciolamento di teoremi senza analisi critica del caso fisico.
Edited 29 Feb. 2016 11:41
  • anonimo
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29-02-16 12.41

@ cecchino
Il fatto è che qui non stiamo parlando ascolto di un suono già campionato, definito e registrato. Stiamo parlando di suonare dal vivo con un sistema che genera il suono. Tutto qui.
Poi sono convinto che al 99.99999% sugli impianti disponibili nei locali nessuno coglierà la differenza.
Ma per formazione non mi piace lo snocciolamento di teoremi senza analisi critica del caso fisico.
Edited 29 Feb. 2016 11:41
infattiemo
  • maverplatz
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29-02-16 12.59

mima85 ha scritto:
Per l'ascolto invece, risoluzioni superiori a 48 KHz (tanto per stare un po' più larghi dei 44.1) su 16 bit di quantizzazione non servono a niente. Semplicemente il nostro orecchio non è in grado di udire i dettagli che un suono campionato a 96 KHz contiene, e per ciò che concerne le variazioni di volume, a 16 bit di quantizzazione si ha un range che va da 0 a 32767 (2^16 fa 65536, ma bisogna tener conto che il segnale audio ha una semionda positiva ed una negativa, quindi bisogna dividere per 2). Sfido chiunque a distinguere la differenza di volume di un suono con picco massimo di 23589 da uno con 23590, che se i miei calcoli sono esatti, è qualcosa come 0.00037 dB di differenza.


Anche se forse è OT (e mi scuso di questo), ne approfitto per una domanda (una mia curiosità): perché gli ingegneri che progettarono il Roland D50 scelsero di aggiungere altri 4 bit di pesatura "bassa" (con un'aggiunta al circuito) al convertitore a 16 bit, portando di fatto la conversione d'uscita (D/A) a 20 bit ? È stata solo un'operazione di "marketing" o c'è davvero un vantaggio legato alla maggiore escursione dinamica (96 dB vs 120 dB) ?
Edited 29 Feb. 2016 12:08
  • fighterrx

29-02-16 13.13



cecchino ha scritto:
Il fatto è che qui non stiamo parlando ascolto di un suono già campionato, definito e registrato. Stiamo parlando di suonare dal vivo con un sistema che genera il suono. Tutto qui.
Poi sono convinto che al 99.99999% sugli impianti disponibili nei locali nessuno coglierà la differenza.
Ma per formazione non mi piace lo snocciolamento di teoremi senza analisi critica del caso fisico.
Edited 29 Feb. 2016 11:41




Tra riprodurre un suono campionato (prendendo i campioni dall'hard disk a 44.1kHz/16 bit) oppure generare un qualsiasi suono ed inviare al DAC 44100 campioni a 16 bit ogni secondo, NON c'è alcuna differenza.

Il DAC semplicemente non sa se sta riproducendo un disco di Eros Ramazzotti od un dente di sega con filter sweep comandato in real time dalla modulation wheel. L'unica cosa che vede è un flusso di dati, di cui peraltro non capisce il significato musicale.

Ecco, quindi dopo analisi critica del caso specifico, come previsto dal teorema di Nyquist, come da me detto e da mima85 ribadito, tutto quello che va oltre i 44.1kHz/16 bit, NON è udibile.

Così anche la tua formazione sarà contenta.

29-02-16 13.51

Lasciando perdere gli splendidi discorsi (da cui ho imparato tanto, grazie emo ) fatti fin'ora, domando :

Nonostante sulla carta tutte le schede audio garantiscono il 16bit/44.100 ecc. ecc. è possibile che gli output vadano a modificare totalmente il suono? domando, perchè questo veniva domandato.

Per esperienza diretta, c'è un abisso tra la qualità d'uscita di una scheda audio tascam di 5 anni fa e l'output della mox (utilizzata come scheda audio).
Utilizzando una mox come scheda audio per vst, il suono che vien fuori è molto più "distorto" e "sporco". Non saprei come spiegarlo.
Utilizzando la tascam in questione, il suono vien fuori nitido, tanto che piazzando una focusrite in sostituzione, la differenza di qualità (d'uscita) non esiste.

Ciò succede anche tra diverse schede o mox vs scheda audio è un caso limite?