amplificare clone spazi piccoli

  • ruggero
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30-01-17 15.58

@ tsuki
Io sto' usando a volte un ampli stereo Traynor K4 (canadese,comprato da Thomann qualche anno fa),direi che suona bene in generale,per i cloni hammond è la morte sua avendo un preamp valvolare on board,per i pianoforti IMHO meglio un sistema classico Mixer+ casse,pur non andando male. Il fatto è che queste Spacestation con questa simulazione del suono cosi' originale,incuriosiscono molto...Il K4 non è certo compattissimo.
e nemmeno a buon prezzo...
Io mi sa che mi orienterò verso una cassa da 300W continui a 12"
  • elton66
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30-01-17 19.14

@ tsuki
Si questo Motion sound non è mica male....Ma dove si possono acquistare,sia il Motion che che il primo in discussione? Mi pare che in italia non siano distribuiti.
In Italia non si trova (io lo comprai anni fa in Germania). Lo puoi comunque acquistare direttamente sul sito UK della Motion Sound
http://www.motionsound.co.uk/buy-online.html#!/KP-500SN/p/59019585/category=16285146
Ripeto: amplificatore stereo da 500 watt dal peso di 21 Kg; non ha eguali. Unica pecca il prezzo, ma ne vale assolutamente la pena. Io lo utilizzo con tutti i suoni (piano, organo, archi, fiati etc...) ed escono benissimo. Lo uso per tutte le serate (all'interno non ha bisogno di essere riamplificato, anche in ambienti grandi) da diversi anni e per adesso, incrociando le dita, ancora non da problemi ed alla fine la schiena ringrazia. Per me non ha eguali nella sua categoria....vedi un po' tu... Ciao!
  • gabrieleagosta
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03-10-18 09.38

Ri-uppo questo thread per cercare di trovare una soluzione soddisfacente alla mia situazione.
Attualmente amplifico il mio Mojo con due casse Yamaha DBR10 e un mixer, tipicamente posizionate "dietro". Non uso più molto spesso il mio Roland SA-300 perché quando nel gruppo ci sono cantanti purtroppo le voci lì dentro non suonano bene, e comunque è sempre necessario un mixer per avere un minimo di controllo sulle frequenze e sugli effetti, inoltre il classico paio di diffusori mi garantisce una proiezione del suono a maggiore distanza.
Tuttavia il suono dell'organo, dovendo fare anche i bassi, ne risulta sbilanciato, con le alte presenti e chiare e i bassi confusi e poco percepibili dal batterista (che infatti si lamenta).
Forse la soluzione migliore sarebbe davvero usare sia il SA-300 (o ancora meglio un ampli rotante) sia le due casse, ma vorrei capire se c'è una soluzione "all-in-one" che mi permetta di ottenere potenza, definizione per i bassi e ingombri non da service...
Possibili soluzioni:
- aggiungere un sub all'impianto (ma eviterei per questioni di costi e praticità)
- comprare un Tornado o una Spacestation (ma costano, e comunque non posso amplificarci la voce o altro, quindi siamo da capo)
- tentare la strada dei PA a colonna, avevo adocchiato LD Systems Maui 28, in questo modo avrei un sistema integrato per far tutto...però boh, magari con piano e voce rende bene, ma con l'organo soffre, chissà...
- sostituire le DBR10 con casse più performanti sempre da 10 pollici, però mi sa che il problema dei bassi mi rimane

Pareri?
  • giosanta
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03-10-18 10.42

Io, nell'uso PA, darei una chance a questi nuovi sistemi a colonna. Quest'estate ho sentito una rassegna Jazz (Esca Jazz) dove l'impianto, all'aperto e senza nessun fondo riflettente ne copertura, era costituito da due sottilissime colonne ai lati del palco poggiate, questo si la fisica non fa sconti, su due subwoofer, il tutto pilotato da un mixer digitale Yamaha. A tutto questo si aggiunge pure il vantaggio visivo di non avere le viste laterali del palco occluse dalla solita montagna di scatole nere.
Qualita audiophile, potenza e nitidezza.
P.S. Il disco?
  • gabrieleagosta
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03-10-18 11.32

giosanta ha scritto:
Io, nell'uso PA, darei una chance a questi nuovi sistemi a colonna. Quest'estate ho sentito una rassegna Jazz (Esca Jazz) dove l'impianto, all'aperto e senza nessun fondo riflettente ne copertura, era costituito da due sottilissime colonne ai lati del palco poggiate, questo si la fisica non fa sconti, su due subwoofer, il tutto pilotato da un mixer digitale Yamaha. A tutto questo si aggiunge pure il vantaggio visivo di non avere le viste laterali del palco occluse dalla solita montagna di scatole nere.
Qualita audiophile, potenza e nitidezza.


Eh anche io sono incuriosito, ho sentito quell'LD di cui sopra in un matrimonio, suonavano dei miei amici, e funzionava benone...non so però con l'organo come andrebbe...

giosanta ha scritto:
P.S. Il disco?


C'è! Avevo scritto in proposito nell'apposita discussione emo
  • Roberto_Forest
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03-10-18 12.09

Io non uso un clone Hammond, ma è da anni che ho gruppi in cui faccio io la linea di basso con la sx. Uso un suono di basso elettrico, non ha importanza se un suono del Casio px5, roland jv1010 oppure del nord stage, suonano tutti benissimo, l'importante però è farli uscire da un canale a parte e metterli dentro un ampli da basso. Nei live il suono del basso sarà sempre preciso e "punchoso" come un basso vero, così non ho mai avuto problemi su quel suono. Ho avuto negli anni tanti complimenti da bassisti veri.
Nel tuo caso il basso dell hanno è per natura muffled, con poco attacco. Potresti provarci ad attaccare un expander, anche economico (tipo il jv1010), o un iPad, e farlo suonare solo nelle ottave basse del secondo manuale del mojo, sommandolo al basso del mojo. E poi già cosi, avendo un canale separato per il basso, potrai regolarne l'eq e il volume a parte. Già cosi saresti avanti, anche senza cambiare impianto. Se poi ci aggiungi un ampli da basso dove entrare solo con l'expander sei a posto. Io come ampli da basso uso ora un semplice gallien Krueger mb112, e comunque una batteria (non microfonata) la regge tranquillamente.

P.s. Anche barbara dennerlein usa un synth per rinforzare il basso della pedaliera
  • gabrieleagosta
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03-10-18 12.18

@ Roberto_Forest
Io non uso un clone Hammond, ma è da anni che ho gruppi in cui faccio io la linea di basso con la sx. Uso un suono di basso elettrico, non ha importanza se un suono del Casio px5, roland jv1010 oppure del nord stage, suonano tutti benissimo, l'importante però è farli uscire da un canale a parte e metterli dentro un ampli da basso. Nei live il suono del basso sarà sempre preciso e "punchoso" come un basso vero, così non ho mai avuto problemi su quel suono. Ho avuto negli anni tanti complimenti da bassisti veri.
Nel tuo caso il basso dell hanno è per natura muffled, con poco attacco. Potresti provarci ad attaccare un expander, anche economico (tipo il jv1010), o un iPad, e farlo suonare solo nelle ottave basse del secondo manuale del mojo, sommandolo al basso del mojo. E poi già cosi, avendo un canale separato per il basso, potrai regolarne l'eq e il volume a parte. Già cosi saresti avanti, anche senza cambiare impianto. Se poi ci aggiungi un ampli da basso dove entrare solo con l'expander sei a posto. Io come ampli da basso uso ora un semplice gallien Krueger mb112, e comunque una batteria (non microfonata) la regge tranquillamente.

P.s. Anche barbara dennerlein usa un synth per rinforzare il basso della pedaliera
Beh se è per questo, quando devo fare repertori più "spinti" e funkettosi, poggio sul Mojo un Moog MiniTaur, pilotandolo proprio con le prime due ottave del Mojo, ed in effetti il "senso" è già diverso, soprattutto quando ho la possibilità di amplificarlo a parte. Anche qui, sto valutando di prendere un ampli da basso solo per questa eventualità, ma non vorrò spenderci granchè.
Rimane la questione aperta quando i bassi li devo/voglio fare con l'organo...
  • giosanta
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03-10-18 12.18

gabrieleagosta ha scritto:
.non so però con l'organo come andrebbe...

Secondo me si. Perlomeno io ho sentito così perché l'organo c'era. Un Tornado microfonato.
In ogni caso fare uscire i bassi su amplificazione dedicata è una strada possibile. Barbara Dennerlein l'ho visto in Italia qualche anno fa con B3 ma con pedaliera midi collegata ad un Hartke per basso.
  • Edmond

03-10-18 12.27

@ giosanta
gabrieleagosta ha scritto:
.non so però con l'organo come andrebbe...

Secondo me si. Perlomeno io ho sentito così perché l'organo c'era. Un Tornado microfonato.
In ogni caso fare uscire i bassi su amplificazione dedicata è una strada possibile. Barbara Dennerlein l'ho visto in Italia qualche anno fa con B3 ma con pedaliera midi collegata ad un Hartke per basso.
RAGAZZI….. scusatemi io sono piu organista che pianista…. ma non capisco perchè non dovrebbe andare un amplificazione mono ….. il discorso simulazione leslie secondo me è una puttanata… perchè come facevano negli anni 40 ??
  • zaphod
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03-10-18 12.55

gabrieleagosta ha scritto:
aggiungere un sub all'impianto

un po' pericoloso, secondo me. Io avevo il Pocket Two e l'ho messo da parte proprio perchè il basso dell'organo mi ci dava dei problemi. Intendo che era fin troppo presente, con in più il fatto di diffondersi in modo completamente diverso dall'emissione dei satelliti. Ho sentito l'esigenza di usare delle full-range in modo che uscisse tutto dalla stessa fonte. Con un paio di qsc k10 ho risolto, e non solo in spazi chiusi, ma riesco pure a sonorizzarci piazze medio-piccole.
Altro tip: l'utilizzo del memphis style (la simulazione del tamburo in stop mentre le trombe continuano a girare) mi è servito a dare ulteriormente definizione al basso dell'organo. Si perde qualcosa in fast, perchè ne beneficiano solo le frequenze sopra il taglio del crossover, ma per me è una perdita largamente compensata.
  • Roberto_Forest
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03-10-18 13.17

@ Edmond
RAGAZZI….. scusatemi io sono piu organista che pianista…. ma non capisco perchè non dovrebbe andare un amplificazione mono ….. il discorso simulazione leslie secondo me è una puttanata… perchè come facevano negli anni 40 ??
In che senso? Negli anni 40 non esistevano le simulazioni Leslie.. Usavano il Leslie vero.
Se intendi che poi nei grandi concerti amplificavano il Leslie con un solo microfono anziché due non saprei dirti. Se usavano solo un microfono è più o meno come usare adesso una sola cassa per amplificare un clone.
  • Samu
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03-10-18 13.52

@ zaphod
gabrieleagosta ha scritto:
aggiungere un sub all'impianto

un po' pericoloso, secondo me. Io avevo il Pocket Two e l'ho messo da parte proprio perchè il basso dell'organo mi ci dava dei problemi. Intendo che era fin troppo presente, con in più il fatto di diffondersi in modo completamente diverso dall'emissione dei satelliti. Ho sentito l'esigenza di usare delle full-range in modo che uscisse tutto dalla stessa fonte. Con un paio di qsc k10 ho risolto, e non solo in spazi chiusi, ma riesco pure a sonorizzarci piazze medio-piccole.
Altro tip: l'utilizzo del memphis style (la simulazione del tamburo in stop mentre le trombe continuano a girare) mi è servito a dare ulteriormente definizione al basso dell'organo. Si perde qualcosa in fast, perchè ne beneficiano solo le frequenze sopra il taglio del crossover, ma per me è una perdita largamente compensata.
Sempre della QSC é uscita da poco una nuova serie di casse, mi pare si chiamino CP, che prevede due modelli, uno con cono da 8 e l'altro con cono da 12.
Sono meno costose della serie K e sarei curioso di ascoltarle, avendo già ascoltato le K che suonano benissimo
  • Edmond

03-10-18 14.06

@ Roberto_Forest
In che senso? Negli anni 40 non esistevano le simulazioni Leslie.. Usavano il Leslie vero.
Se intendi che poi nei grandi concerti amplificavano il Leslie con un solo microfono anziché due non saprei dirti. Se usavano solo un microfono è più o meno come usare adesso una sola cassa per amplificare un clone.
parlavo proprio di questo… di solito nella maggior parte dei casi il leslie era amplificato da un microfono rigorosamente a condensatore e di diaframma largo… quindi tante seghe mentali sull'amplificazione che "per forza" deve essere stereo fanno un pò ridere secondo me. Anche perchè quando a fine degli anni 50 si cominciarono ad usare 2 microfoni per il leslie era uguale, nel senso che il segnale era comunque mono all'uscita perche mixavano sempre 2 fonti che per loro erano diverse. Per quello che riguarda le casse di oggi… beh io ho rpovato di tutto e a mio avviso un buon sistema bi amplificto con cono da 8" ad alto rendimento è stra suffincente perchè l'8 pollici ha molta piu botta del 12". Non perchè le uso io ma per esempio anche Alberto e Pat usano diffusori a 8 pollici .
  • zaphod
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03-10-18 14.25

@ Edmond
parlavo proprio di questo… di solito nella maggior parte dei casi il leslie era amplificato da un microfono rigorosamente a condensatore e di diaframma largo… quindi tante seghe mentali sull'amplificazione che "per forza" deve essere stereo fanno un pò ridere secondo me. Anche perchè quando a fine degli anni 50 si cominciarono ad usare 2 microfoni per il leslie era uguale, nel senso che il segnale era comunque mono all'uscita perche mixavano sempre 2 fonti che per loro erano diverse. Per quello che riguarda le casse di oggi… beh io ho rpovato di tutto e a mio avviso un buon sistema bi amplificto con cono da 8" ad alto rendimento è stra suffincente perchè l'8 pollici ha molta piu botta del 12". Non perchè le uso io ma per esempio anche Alberto e Pat usano diffusori a 8 pollici .
Io inizialmente avevo comprato le K8. (L’ho omesso nel mio intervento precedente per brevità). Dopo il primo live le ho riportate indietro e ho preso le K10.
Le K8 suonavano benissimo, per carità. Ma avevano un volume un po’ basso per le mie esigenze. E non tanti bassi quanti me ne servivano. Che io sappia, Alberto usa le K8 come monitor. Io uso le K10 anche come monitor, ma spesso come casse principali. Lo stesso sito qsc ha un interessante tool online per consigliarti le casse, e per la live music ti suggerisce di partire da un cono da 10.
  • gabrieleagosta
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03-10-18 15.36

@ zaphod
Io inizialmente avevo comprato le K8. (L’ho omesso nel mio intervento precedente per brevità). Dopo il primo live le ho riportate indietro e ho preso le K10.
Le K8 suonavano benissimo, per carità. Ma avevano un volume un po’ basso per le mie esigenze. E non tanti bassi quanti me ne servivano. Che io sappia, Alberto usa le K8 come monitor. Io uso le K10 anche come monitor, ma spesso come casse principali. Lo stesso sito qsc ha un interessante tool online per consigliarti le casse, e per la live music ti suggerisce di partire da un cono da 10.
Come posizioni le tue K10? Credo che sia un aspetto fondamentale...
  • zaphod
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03-10-18 16.11

@ gabrieleagosta
Come posizioni le tue K10? Credo che sia un aspetto fondamentale...
quando le uso come monitor, per terra: una alla mia dx e l'altra a sx (altro aspetto delle K8 che dimenticavo: non possono essere messe per terra, la cassa non ha la possibilità di appoggio angolato; le k10 sì).
Quando le uso come casse principali, su piantane dietro ai musicisti, il che solitamente mi fa evitare di usare monitor... magari con qualche accortezza, tipo "pannare" l'organo più dalla mia parte... Con questo sistema ci ho fatto un sacco di live, sia con organo che con pianoforte (in alternativa, non insieme), strumentali o con voce, e va sempre alla grande emo
  • gabrieleagosta
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03-10-18 17.27

@ zaphod
quando le uso come monitor, per terra: una alla mia dx e l'altra a sx (altro aspetto delle K8 che dimenticavo: non possono essere messe per terra, la cassa non ha la possibilità di appoggio angolato; le k10 sì).
Quando le uso come casse principali, su piantane dietro ai musicisti, il che solitamente mi fa evitare di usare monitor... magari con qualche accortezza, tipo "pannare" l'organo più dalla mia parte... Con questo sistema ci ho fatto un sacco di live, sia con organo che con pianoforte (in alternativa, non insieme), strumentali o con voce, e va sempre alla grande emo
In pratica è quello che faccio io, solo che quando le metto sugli stativi dietro ai musicisti praticamente non sento quasi per niente i bassi...
  • zaphod
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03-10-18 17.58

@ gabrieleagosta
In pratica è quello che faccio io, solo che quando le metto sugli stativi dietro ai musicisti praticamente non sento quasi per niente i bassi...
mi pare strano... io con le qsc non devo nemmeno selezionare il bass-boost.
C'è da dire che non sempre sui brani uso solo il manuale inferiore, per i bassi: in alcuni è necessario aggiungere un filo di pedaliera (sempre al manuale, ovviamente.... anche se mi sto attrezzando per imparare la pedaliera vera e propria emo)
  • gabrieleagosta
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03-10-18 18.15

@ zaphod
mi pare strano... io con le qsc non devo nemmeno selezionare il bass-boost.
C'è da dire che non sempre sui brani uso solo il manuale inferiore, per i bassi: in alcuni è necessario aggiungere un filo di pedaliera (sempre al manuale, ovviamente.... anche se mi sto attrezzando per imparare la pedaliera vera e propria emo)
A volte lo faccio, ma spesso il risultato è di ingolfare ancora di più il mix...
  • zaphod
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03-10-18 18.32

comunque non ho detto una cosa (che magari è importante):
nell'impianto ci sono praticamente solo io, più la voce/i, più un filo di chitarra e bass drum.
Nel trio jazz in cui suono il piano, ancora meno: io ed eventualmente voce, o un fiato.