Aiuto! Questionario per tesi !

  • kiarajoe2
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06-03-17 17.21

@ paolo_b3
Compilato anch'io.
Effettivamente la cosa deludente non sei tu (scusa se ti do del tu e ti invito a fare altrettanto), ma il sistema che ha conferito più lauree che anni al tuo docente relatore, sistema che misura tutto esclusivamente in termini di successo economico. Definire l'ascolto della musica "consumo" a qualche appassionato può dare fastidio, vedi eventualmente se è il caso di farlo presente al tuo relatore...

Grazie di cuore, e sono d'accordo con lei con il termine consumo, ma come le dicevo prima è una tesi in economia. Lo farò presente, ma non credo si possa fare nulla. Grazie ancora.
  • Dallaluna69
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06-03-17 17.43

Ho compilato il questionario.
Ho avuto un po' la sensazione che mi si volesse far dire che ascolto più musica dal vivo che registrata.
Magari è solo una cosa mia. Te la riporto, caso mai ti tornasse utile.
In bocca al lupo per il tuo lavoro.
  • lucapianola
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06-03-17 19.22

@ kiarajoe2
Ciao ragazzi, mi sto laureando in economia e sto svolgendo un'analisi sul consumo di prodotti musicali e del cambiamento di questo nel corso degli annni, con particolare riferimento alla rivoluzione portata dalla musica in streaming. Vi lascio il questionario sul quale lavorerò e se voleste darmi una mano ve ne sarei infinitamente grata. Grazie mille, qualora lo faceste, se poteste rispondere qui sotto per avvisarmi ne sarei felice. Così da farmi un'idea sul numero di persone intervistate su questo forum. Grazie milleemoemo

Compilato ! Buon lavoro e buona tesi !emo
  • kiarajoe2
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06-03-17 19.46

@ Dallaluna69
Ho compilato il questionario.
Ho avuto un po' la sensazione che mi si volesse far dire che ascolto più musica dal vivo che registrata.
Magari è solo una cosa mia. Te la riporto, caso mai ti tornasse utile.
In bocca al lupo per il tuo lavoro.
Effettivamente ha colto proprio l'essenza della mia tesi. Attraverso le domande formulate nel questionario ho voluto spingere l'intervistato a indirizzare le sue preferenze sulla musica live. In modo tale da assecondare la mia tesi, inglobando nello studio il fattore "emozione" . Un fattore a mio parere molto importante, da non sottovalutare nel "commercio" e nel "consumo" di un bene che prima di essere un bene nel termine impersonale, generico e distaccato dell'economia è più che altro una passione, amore, necessità, vita.
  • kiarajoe2
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06-03-17 19.56

@ vin_roma
Kiarajoe2 ...
Giusto per avere un' idea generale, hai mai visto questi?: storia della RCA
i 50 anni della RCA


P.S.: il questionario non l' ho compilato perché, come molti altri qui dentro, sono la persona meno indicata per il sondaggio.
No, non lo avevo mai visti effettivamente, ma nel mio documentarmi per la tesi ho letto molti articoli che ne parlavano. Grazie mille per l'aiuto, ho finito di guardare storia della RCA e l'ho trovato pertinente ad alcuni aspetti della mia tesi. Grazie mille, Adesso guarderò l'altro.

P.S.: mi sfugge il motivo per cui non è indicato a compilare il questionario. E' contrario a inserire la musica in una tesi e parlarne dal punto di vista economico? Ma a parte questo, non si preoccupi. La comprendo. Grazie ancora.
  • kiarajoe2
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06-03-17 20.00

@ lucapianola
Compilato ! Buon lavoro e buona tesi !emo
Grazie mille, è stato gentilissimo.
Buona serata!emo
  • vin_roma
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06-03-17 21.17

kiarajoe2 ha scritto:
P.S.: mi sfugge il motivo per cui non è indicato a compilare il questionario. E' contrario a inserire la musica in una tesi e parlarne dal punto di vista economico? Ma a parte questo, non si preoccupi. La comprendo. Grazie ancora.

Noi! Nessuna contrarietà, è che, come altri qui dentro, sono dall' altra parte della musica, nel mio piccolo prevalentemente la faccio e l' ascolto poco ai fini distensivi. Appunto penso di essere atipico per il sondaggio. Per dire, negli ultimi tre mesi non sto facendo altro che ascoltare la musica dell' EIAR perché sto arrangiando per uno spettacolo teatrale ambientato negli anni '30, in altri periodi mi sono affogato in Fats Waller, di cantautori romani, di sigle per bambini... E anche in macchina spesso riascolto le mie lavorazioni. Se proprio mi scappa tempo ascolto Rachmaninoff o Debussy, soprattutto esecuzioni dal vivo su Youtube altrimenti in macchina Sting, Daniele, Dalla, poi mi prendono i periodi prog e vado di ELP, ma anche swing, Metheney, o napoletana antica... Morricone, Williams... consiglio: visto che su questo forum siamo in migliaia, per rendere più efficace la tua richiesta ti consiglio di cambiare il titolo con uno più diretto tipo "HELP, COMPILATE IL TEST X MIA TESI MUSICALE?" Poi, puoi mettere un link automatico alla pagina del questionario facendo così: vai sul primo post, editalo con quel simbolo blu sulla cornice in basso, ti si aprirà la finestra del testo, appena sopra, a sx, ci sono i simboli di grassetto, corsivo etc... Prendi quello a dx, copiaci dentro l' indirizzo e apparirà nel testo un' icona che manderà direttamente all'indirizzo. altro consiglio: puoi dare del tu, non ci offendiamo!
  • paolo_b3
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06-03-17 21.45

vin_roma ha scritto:
nel mio piccolo prevalentemente la faccio

emoemoemo

e' un modesto, non ti fare imbarbagliare, Chiara!!!
  • paolo_b3
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06-03-17 21.47

vin_roma ha scritto:
altro consiglio: puoi dare del tu, non ci offendiamo!



Vediamo di sbloccarla... emo

certo che tu i tuoi post li rileggi poco...
"No, non lo avevo mai visti effettivamente,"

scusa, qua si ride anche...
  • anonimo

06-03-17 22.04

@ kiarajoe2
Confondermi sul verbo avere è uno degli errori che non commetto da quando avevo 6 anni, ma può accadere di scrivere di fretta e non ricontrollare quanto scritto, non per questo credo di essere una persona senza cultura. Il questionario l'ho redatto io, ma sono stata consigliata sull'utilizzo di alcuni termini da parte del mio relatore di tesi che HA più lauree che anni. In una tesi di economia devo parlare con termini tecnici e non come se stessi a casa mia a parlare dei viaggi che la mia cara mente elabora quando ascolto i Pink Floyd. Se avessi dovuto fare una tesi su che emozioni mi suscita la musica non avrei potuto laurearmi in Economia. Mi sta giudicando poco seria e con un livello culturale inadeguato per un errore grammaticale, ovviamente dettato dalla fretta o dalla distrazione, e da un sondaggio che ho redatto per scrivere la mia tesi di laurea. Non la giudico severo, la giudico ingiusto. Questa è comunque una sua opinione e la rispetto. Grazie per la collaborazione.
Il problema principale non è l' "ha" (che comunque resta un problema) ma il "consumo di prodotti musicali" e "le sensazioni che ti da la musica"

Un laureando non dovrebbe neanche permettersi di pensare certe abominazioni, non dico scriverle.

Aggiungo: lei sa leggere la musica? Conosce la teoria musicale? L'armonia? Se no, sarebbe come qualcuno che scrivesse una tesi sul raffronto tra l'inglese di Chaucer e quello di Joyce...senza conoscere l'inglese!

Ripeto: la musica non è un bene di consumo, e la musica non provoca "sensazioni"...il solletico provoca "sensazioni", il prurito provoca "sensazioni"...si ricordi che Wittengenstein diceva che "le parole sono la casa dell'essere".

Bene, se lei fosse un'alunna delle scuole medie certe atrocità glie le perdonerei...ma visto che lei è una laureanda è mio dovere dirle le cose come stanno.

Ps se il suo relatore ha più lauree che anni...poveri noi!

Ma la lascio con un suggerimento positivo: si legga "sentieri interrotti" di Heidegger, e chieda al suo Prof di darle una tesi su Von Mises, più pertinente al suo corso di studi (e forse anche più utile).
  • anonimo

06-03-17 22.28

Aggiungo: si immagini un forum frequentato da professori di economia.

Si immagini che un giorno qualcuno postasse un messaggio del tipo: "Havrei bisogno che mi aiutaste a compilare una mia tesi rispondendo ad un sondaggio sulla poetica dell'arbitraggio in valuta e sulle sensazioni provate nell'esercizio del trading intraday".

Si meraviglierebbe se un prof di economia (sì, perchè qui dentro ci stanno alcuni tra i migliori musicisti e didatti italiani) la invitasse seccamente a cambiare tono?
  • kiarajoe2
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06-03-17 22.50

@ paolo_b3
vin_roma ha scritto:
altro consiglio: puoi dare del tu, non ci offendiamo!



Vediamo di sbloccarla... emo

certo che tu i tuoi post li rileggi poco...
"No, non lo avevo mai visti effettivamente,"

scusa, qua si ride anche...
Ahaha, effettivamente rileggo poco a quanto pare. :)
  • kiarajoe2
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06-03-17 23.03

@ anonimo
Il problema principale non è l' "ha" (che comunque resta un problema) ma il "consumo di prodotti musicali" e "le sensazioni che ti da la musica"

Un laureando non dovrebbe neanche permettersi di pensare certe abominazioni, non dico scriverle.

Aggiungo: lei sa leggere la musica? Conosce la teoria musicale? L'armonia? Se no, sarebbe come qualcuno che scrivesse una tesi sul raffronto tra l'inglese di Chaucer e quello di Joyce...senza conoscere l'inglese!

Ripeto: la musica non è un bene di consumo, e la musica non provoca "sensazioni"...il solletico provoca "sensazioni", il prurito provoca "sensazioni"...si ricordi che Wittengenstein diceva che "le parole sono la casa dell'essere".

Bene, se lei fosse un'alunna delle scuole medie certe atrocità glie le perdonerei...ma visto che lei è una laureanda è mio dovere dirle le cose come stanno.

Ps se il suo relatore ha più lauree che anni...poveri noi!

Ma la lascio con un suggerimento positivo: si legga "sentieri interrotti" di Heidegger, e chieda al suo Prof di darle una tesi su Von Mises, più pertinente al suo corso di studi (e forse anche più utile).
Continuo a ripetere che sto scrivendo una tesi in Economia, non devo parlare di scale pentatoniche, note e armonie.

Solo lei ha il diritto di parlare di musica perché sa leggerla e conosce la teoria musicale? Che poi, tra l'altro la domanda che tanto la infastidisce delle cosiddette "sensazioni" mi serve semplicemente per fare un'analisi quantitativa. Non ha un fine più teorico o più filosofico legato al concetto musicale.
Ha insultato me, il mio relatore e il mio percorso di studi che dura da 5 anni. Arrivederci.
  • kiarajoe2
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06-03-17 23.10

@ vin_roma
kiarajoe2 ha scritto:
P.S.: mi sfugge il motivo per cui non è indicato a compilare il questionario. E' contrario a inserire la musica in una tesi e parlarne dal punto di vista economico? Ma a parte questo, non si preoccupi. La comprendo. Grazie ancora.

Noi! Nessuna contrarietà, è che, come altri qui dentro, sono dall' altra parte della musica, nel mio piccolo prevalentemente la faccio e l' ascolto poco ai fini distensivi. Appunto penso di essere atipico per il sondaggio. Per dire, negli ultimi tre mesi non sto facendo altro che ascoltare la musica dell' EIAR perché sto arrangiando per uno spettacolo teatrale ambientato negli anni '30, in altri periodi mi sono affogato in Fats Waller, di cantautori romani, di sigle per bambini... E anche in macchina spesso riascolto le mie lavorazioni. Se proprio mi scappa tempo ascolto Rachmaninoff o Debussy, soprattutto esecuzioni dal vivo su Youtube altrimenti in macchina Sting, Daniele, Dalla, poi mi prendono i periodi prog e vado di ELP, ma anche swing, Metheney, o napoletana antica... Morricone, Williams... consiglio: visto che su questo forum siamo in migliaia, per rendere più efficace la tua richiesta ti consiglio di cambiare il titolo con uno più diretto tipo "HELP, COMPILATE IL TEST X MIA TESI MUSICALE?" Poi, puoi mettere un link automatico alla pagina del questionario facendo così: vai sul primo post, editalo con quel simbolo blu sulla cornice in basso, ti si aprirà la finestra del testo, appena sopra, a sx, ci sono i simboli di grassetto, corsivo etc... Prendi quello a dx, copiaci dentro l' indirizzo e apparirà nel testo un' icona che manderà direttamente all'indirizzo. altro consiglio: puoi dare del tu, non ci offendiamo!
Grazie mille, in realtà il questionario è formato da domande tipo "su quali supporti ascolta musica?" quindi in realtà potrebbe interessarmi anche la sua, em, volevo dire la tua opinione. :)

Comunque grazie per la dritta, cambierò il titolo e cercherò di mettere un link diretto.
  • anonimo

06-03-17 23.12

@ kiarajoe2
Continuo a ripetere che sto scrivendo una tesi in Economia, non devo parlare di scale pentatoniche, note e armonie.

Solo lei ha il diritto di parlare di musica perché sa leggerla e conosce la teoria musicale? Che poi, tra l'altro la domanda che tanto la infastidisce delle cosiddette "sensazioni" mi serve semplicemente per fare un'analisi quantitativa. Non ha un fine più teorico o più filosofico legato al concetto musicale.
Ha insultato me, il mio relatore e il mio percorso di studi che dura da 5 anni. Arrivederci.
È lei, con il suo approccio consumistico, gretto e volgare che è venuta tra noi musicisti ad insultare la nostra arte. (O forse "harte"?)

Ma da quando in qua si fanno analisi quantitative sulle "sensazioni"?
  • anonimo

06-03-17 23.21

Ma lei farebbe davvero una tesi sulla filosofia idealista post hegeliana senza sapere il tedesco?

O una tesi sull'importanza del calcolo vettoriale nell'architettura di Nervi...senza sapere un minimo di analisi matematica?

Temo proprio di sì....
  • anonimo

06-03-17 23.25

Ah ecco...avrei una tesina sugli equivoci teologici ingenerati dalla traduzione della bibbia dall'aramaico al greco...solo che non spiaccico nè una parola di greco nè una parola di aramaico
  • anonimo

06-03-17 23.29

Carissima, l'università non è una burletta...le tesi prevedono una profondissima conoscenza del tema trattato ed un apparato critico-bibliografico di una certa ampiezza (si rilegga il Farina).

Se il mondo della musica non lo conosce abbastanza, e non vuole approfondirlo come si deve, scelga un altra tematica...ma non ci attossichi con il "consumo di prodotti musicali" che di xfactor ed isole dei famosi ne abbiamo piene le tasche
  • anonimo

06-03-17 23.35

Concludo: se il mondo sta diventando sempre più un orrendo pozzo di escrementi, la colpa è anche di quei bei tomi che, avendo più lauree che anni, invece di elevare la mente e l'anima dei loro allievi alla visione del bello e del vero (che esiste anche in economia, se non ci crede si rilegga Von Mises), li corrompono con le "sensazioni" ed il "consumo di prodotti musicali".

Ma si rende conto che venire in un forum di musicisti a parlare di "consumo di prodotti musicali" è come andare in un forum di liberazione femminile a parlare di "consumo di prodotti sessuali"? Avrebbe lei l'animo di fare una simile cosa?

Ma non si rende conto dell'abisso di volgarità in cui quel filisteo del suo docente vuole spingerla?

Lei mi ha parlato ad un certo punto di Pink Floyd, quindi voglio credere fortemente che lei sia ancora sostanzialmente aperta ad uno spiraglio di luce e verità...prenda dunque tutte queste mie parole piuttosto come una provocazione, uno stimolo, e non un'offesa o un insulto inopinato verso di lei (verso il suo docente, onusto di saggezza e di lauree, invece sì)
  • kiarajoe2
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06-03-17 23.40

@ anonimo
Ma lei farebbe davvero una tesi sulla filosofia idealista post hegeliana senza sapere il tedesco?

O una tesi sull'importanza del calcolo vettoriale nell'architettura di Nervi...senza sapere un minimo di analisi matematica?

Temo proprio di sì....
Non le rispondo più, mi dispiace. Amo la musica così tanto che lei non sa nemmeno di cosa sta parlando. Ormai il mondo è pieno di gente come lei, pronti a criticare e a denigrare qualsiasi altra persona, senza sapere chi questa persona è, senza sapere la sua storia, senza sapere le sue lotte. Mi giudichi come vuole, non mi interessa, non ho insultato nessuno.Le invece sta giudicando il mio lavoro da 4 parole, senza sapere di cosa argomenterò nella tesi.
Facile da dietro a uno schermo.

Continuo a ripetere che la mia è una tesi in Economia, che ha come spunto il settore dell'INDUSTRIA MUSICALE. Non vado a toccare nessun aspetto tecnico della musica. Vado semplicemente a fare una mia analisi di un mercato che se è nato, qualcuno l'avrà fatto nascere. E' facile giudicarmi come una persona "consumistica" grezza e volgare. Quindi mi sta dicendo che lei non ha mai comprato un Cd, non è mai andato ad un concerto? Sa, che se possiede una chitarra o un pianoforte o una musicassetta rientra nei consumisti?

Adesso sarò veramente volgare ma al mio paese si dice che è facile essere ricchioni con il culo degli altri.


Addio.