Vox Continental €1150

  • wildcat80
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10-07-19 11.29

Il discorso è legato a strategie di mercato e basta.
Se ne parlava gg fa riguardo ai synth analogici replica di Behringer vs Roland Boutique e System8.
Fare una cosa del genere, un prodotto ibrido, evidentemente non genera interesse per i grandi produttori.
Non conosco così bene e in maniera dettagliata, ma sono portato a pensare che Yamaha (produttore generalista) ad esempio abbia grandissimi margini sui prodotti entry level, dalle pianoline per le scuole medie ai piani digitali compatti, e che le ammiraglie siano una nicchia, un po' come avviene in qualsiasi ambito.
E come esistono le case che producono solo Supercar o i cellulari solo top di gamma tipo iPhone, esiste Nord per le tastiere.
Tornando a noi, Roland ha 2 ibridi che sono il JD Xi e il JD Xa (virtual analog con sezione analogica indipendente, monofonica per Xi e polifonica per Da) e un analogico puro nella serie Boutique (SE 02): la componente analogica non è stata realizzata da Roland, ma da terzi.
Qualcosa vorrà dire.
Fare un Vox o un Farfisa ibrido probabilmente non attira, probabilmente non avrebbe neppure costi spropositati, ma evidentemente non ci sono i presupposti economici per investire direttamente su questa tipologia di strumenti.
  • tsuki
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10-07-19 12.20

Io credo che il Vox 73 intorno ai 1000 euri sia un buon affare;è chiaro che si rivolge un po' ad una "nicchia" di tastieristi; basta dire che non ha display! Credo di riuscire a provarlo tra una decina di giorni...Vi faro' sapere....Il NE6 costa molto di piu',sicuramente avra' degli Hammond migliori del Vox,pero' a me da quello che son riuscito a capire da internet mi pare che il Vox abbia i suoni di contorno molto interessanti,che cambi da un suono all'altro senza interruzioni sonore,e che abbia una botta notevole,dove il NE mi ha sempre lasciato un po' perplesso,bei suoni ma poca botta,addirittura gli strings del NE io li trovo un po' zanzarosi.Il difetto che trovo piu' grosso nel Vox è che splitta solo sui suoni d'organo...peccato.Vi sapro' dire.Naturalmente esprimo solo pareri personali,come si diceva,IMHO.
  • fulezone
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10-07-19 12.39

maxpiano69 ha scritto:
se le grandi aziende non fanno quei prodotti si sono fatte i loro legittimi conti.

non ne sono convintissimo, tra lo scontro tra AMD e INTEL, SAMSUNG e HUAWEY,
mi sembra di capire che le aziende tendano a tenersi dentro le tecnologie future in attesa
del passo degli avversari o del mercato, come se ti continuo a vendere la solita solfa sino a quando non smetti di comprarla,
Appena smetti di comprarla allora ti esco qualcosa di nuovo, questa cosa va contro il progresso ma è una cosa molto comune!
Quindi sviluppare la mia idea porterebbe nel mercato questa soluzione non prima dei 10 anni!
  • SimonKeyb
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10-07-19 13.07

fulezone ha scritto:
mi sembra di capire che le aziende tendano a tenersi dentro le tecnologie future in attesa
del passo degli avversari o del mercato

portare novità comporta grossi rischi, e il tuo ragionamento mi sembra una semplificazione (perdonami) un pò ingenua. Per quanto alcuni fenomeni possano sembrarci inspiegabili esistono volontà ben precise che sono fatte da persone addette ai lavori e non dal primo che passa per strada.

Ora non mi ritengo un esperto di settore, ma da quel che ho capito lavorando un pò a contatto con l'imprenditoria, 2+2 non fa mai 4 nel mondo delle vendite.
  • giosanta
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10-07-19 14.02

tsuki ha scritto:
a me da quello che son riuscito a capire da internet mi pare che il Vox abbia i suoni di contorno molto interessanti,

M'interessa molto il tuo parere, espressamente per suoni d'organi combo e Rhodes.
  • mima85
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10-07-19 14.20

fulezone ha scritto:
mi sembra di capire che le aziende tendano a tenersi dentro le tecnologie


Non c'è nulla di futuristico in un clone analogico di un Vox Continental, anzi tutto il contrario, sono tecnologie che risalgono agli anni '60, ed un clone non farebbe altro che riutilizzare quelle tecnologie.

Non l'hanno fatto non perché se lo tengono nascosto in segreto, ma perché semplicemente non gli conviene. Uscirebbe fuori uno strumento troppo costoso e delicato (per via della particolare tastiera, come spiegato), destinato ad una nicchia ristrettissima di musicisti che non è detto che preferiscano questo clone all'originale, o ai cloni digitali già in giro.

Uno potrebbe ribattere dicendo che DSI/Sequential, Moog e compagnia hanno riesumato e continuano a sfornare synth analogici, con tutti i problemi che ne conseguono a riguardo di delicatezza ed affidabilità degli strumenti. Ma il suono del synth analogico gode di ampio apprezzamento da parte del mercato, quindi il compromesso relativo alla delicatezza dello strumento analogico rispetto ad uno che usa le tecnologie digitali vale ancora la pena.

Se un giorno il suono dell'organo combo tornerà in voga agli stessi livelli di com'è successo per quello del synth analogico, vedrete che qualcuno che sfornerà cloni analogici dei vecchi combo anni '60 salterà fuori. Ma finché quel giorno non arriverà, sarà molto difficile vedere strumenti del genere sul mercato.
  • fulezone
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10-07-19 14.39

@ mima85
fulezone ha scritto:
mi sembra di capire che le aziende tendano a tenersi dentro le tecnologie


Non c'è nulla di futuristico in un clone analogico di un Vox Continental, anzi tutto il contrario, sono tecnologie che risalgono agli anni '60, ed un clone non farebbe altro che riutilizzare quelle tecnologie.

Non l'hanno fatto non perché se lo tengono nascosto in segreto, ma perché semplicemente non gli conviene. Uscirebbe fuori uno strumento troppo costoso e delicato (per via della particolare tastiera, come spiegato), destinato ad una nicchia ristrettissima di musicisti che non è detto che preferiscano questo clone all'originale, o ai cloni digitali già in giro.

Uno potrebbe ribattere dicendo che DSI/Sequential, Moog e compagnia hanno riesumato e continuano a sfornare synth analogici, con tutti i problemi che ne conseguono a riguardo di delicatezza ed affidabilità degli strumenti. Ma il suono del synth analogico gode di ampio apprezzamento da parte del mercato, quindi il compromesso relativo alla delicatezza dello strumento analogico rispetto ad uno che usa le tecnologie digitali vale ancora la pena.

Se un giorno il suono dell'organo combo tornerà in voga agli stessi livelli di com'è successo per quello del synth analogico, vedrete che qualcuno che sfornerà cloni analogici dei vecchi combo anni '60 salterà fuori. Ma finché quel giorno non arriverà, sarà molto difficile vedere strumenti del genere sul mercato.
mi risulta difficile spiegare il mio pensiero, io non ho mai parlato di un clone, anzi, ho detto di mettere sopra una vecchia tecnologia un mega processore ultramoderno in modo da fondere le due tecnologie e prendere il meglio delle due!
  • mima85
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10-07-19 15.13

fulezone ha scritto:
io non ho mai parlato di un clone, anzi, ho detto di mettere sopra una vecchia tecnologia un mega processore ultramoderno in modo da fondere le due tecnologie e prendere il meglio delle due!


E io torno a ripetere che se tu vuoi mettere un processore ultramoderno sopra quella "vecchia tecnologia", per com'è fatta quella "vecchia tecnologia" è comunque indispensabile la tastiera a bus bar. Quindi tutto quello che ho detto si applica sia al clone fedele all'originale, sia ad un'ipotetica tastiera che oltre al clone ha anche altri suoni, gestiti dal processore ultra moderno (perché la parte di organo a transistor del processore ultra moderno non se ne fa proprio niente, essendo analogica).

La tecnologia dell'organo combo con oscillatori master e divisori di frequenza per ricavare le ottave inferiori (da cui derivare anche i registri tramite cablaggi opportuni) non può prescindere dalla tastiera a bus bar. È fatta così. Al limite invece dei bus bar si potrebbe pensare ad un sistema che usi dei commutatori CMOS collegati ad un bus collettore su scheda che faccia le veci delle sbarrette sotto i tasti, in modo da poter usare una normale meccanica Fatar pre-assemblata invece della tastiera "speciale". Ed il circuito di commutazione collegato ad ogni tasto viene pilotato dal singolo contatto sotto il tasto stesso, in modo che quando questo è premuto il relativo circuito di commutazione faccia fluire i segnali di quella nota sulle linee del bus collettore. Ma anche qui, significa che per ogni tasto ci devono essere sulla scheda uno o più integrati aggiuntivi ed altra circuiteria di contorno, quindi di fatto il problema della complessità non lo diminuisci. Anzi rischi pure di complicare le cose, perché un conto è pulire o sostituire un contatto, un conto è sostituire un chip di quei circuiti che è saldato su scheda, perché è saltato. Oltrettutto dovresti trovare il modo di emulare il keyclick tipico di quegli strumenti e dell'Hammond, aggiungendo altra circuiteria, quando invece con l'uso dei bus bar quell'effetto verrebbe generato naturalmente senza bisogno di roba che lo emuli.

Alternativamente uno potrebbe svilupparsi uno o più ASIC (cioè dei circuiti integrato custom specifici per quel compito) che, sempre restando nel dominio dell'analogico, si occupino internamente di tutta la parte di generazione del suono e commutazione dei segnali. Ma anche qui, sviluppare un ASIC non è che costi poco, e per un mercato così ristretto come quello dell'organo combo non ne vale la pena, specialmente considerando che con l'emulazione digitale ottieni più o meno lo stesso risultato, ad un livello qualitativo ben più che accettabile ed a costi di ricerca, sviluppo e produzione ampiamente minori.
  • tsuki
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10-07-19 15.50

Ai tempi degli ultimi fasti degli organi combo,per lo piu' farfisa compact nelle varie declinazioni ,Vox nei vari modelli,qualche raro Bauer starmaster,miriadi di eko Tiger e simili,io ero molto piccolo pero' sia pur con i calzoni corti iniziavo a mettere il naso in qualche sala prova.Il mio primo maestro di musica possedeva un farfisa Compact Duo con ampli dedicato,io quando lo vedevo andavo in deliquio.Questi organi avevano un suono molto presente e penetrante,in alcuni casi "bello" e molto personale.Ma quando sentimmo l'Hammond col leslie ci venne un colpo a tutti...Ben altra musica.....Solo che costava quanto e piu' di una grossa auto dell'epoca,poi il Leslie,wow! Ci voleva un blocchetto di cambiali come un mattone!!! E poi una cosa era spostare un valigione di Farfisa compact de luxe,una cosa un hammond.....Sta di fatto che il combo,a parte la specificita' per alcuni pezzi famosissimi vedi Doors ,Animals e qualche altro,veniva usato perché quella era la possibilita' reale di ottenere un suono di tastiera portatile ed abbordabile finanziariamente...Diciamo che la valenza universale della suggestione hammond/Leslie che dimostro' il suono di Fischer in AWSOP dei Procol H. a fine anni 60,il combo non l'ha mai avuta,leva Let my fire,The rising house,leva l'utilizzo del Compact dei P.F. a Pompei,leva alcune celebri brevi intro e soli di certa musica leggera italiana e non.Per cui non ci si puo' aspettare che uno strumento come l'odierno Vox Continental spopoli,ma di certo ci sara' anche un drappello di nostalgici del Connie anni 60 che lo gradira' ma sembra una cosa assai di nicchia....Io credo che sia una macchinetta assai divertente....Diversa.Nei gruppi il combo veniva gestito con una certa creativita',questi vibrati assurdi mischiati col reverbero,mi ricordo ancora un mio capo-complesso che voleva che io rinforzassi i cori delle voci suonando accordi pieni nelle ottave alte del farfisa,ahahah,altri tempi,altro che campionamenti PCM ,modelli fisici e simili!!! Eppure,con quei Watt valvolari avevamo un suono notevolissimo,ho sentito da poco il "nastro" di una serata del mio gruppo in un locale degli anni 70,e la presenza sonora mi ha stupito.....OK la pianto di rivangare il passato!!!!!:)
  • giosanta
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10-07-19 17.11

tsuki ha scritto:
"Quote" )
Ai tempi degli ultimi fasti degli organi combo,per lo piu' farfisa compact nelle varie declinazioni ,Vox nei vari modelli,qualche raro Bauer starmaster,miriadi di eko Tiger e simili,io ero molto piccolo pero' sia pur con i calzoni corti iniziavo a mettere il naso in qualche sala prova.Il mio primo maestro di musica possedeva un farfisa Compact Duo con ampli dedicato,io quando lo vedevo andavo in deliquio.Questi organi avevano un suono molto presente e penetrante,in alcuni casi "bello" e molto personale.Ma quando sentimmo l'Hammond col leslie ci venne un colpo a tutti...Ben altra musica.....Solo che costava quanto e piu' di una grossa auto dell'epoca,poi il Leslie,wow! Ci voleva un blocchetto di cambiali come un mattone!!!

Standing ovation! In ogni caso, combo a parte, c'erano dei transistor comunque molto interessanti come i Thomas ed i Wurlitzer.
Tornando nel merito, se si è comunque interessati a quei suoni e se con 73 tasti emula discretamente pure un Rhodes, ed un migliaio d'euro per me può essere interessante.
  • wildcat80
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10-07-19 23.10

Faccio una considerazione generale.
A volte mi viene il sospetto che si tenda a idealizzare il suono di un clone rispetto a un "originale" che originale non è.
Io sono ANNI che non metto mano su un Hammond vero, e il mio orecchio ormai si è tarato soprattutto sui dischi di Jimmy Smith e Jimmy Mcgriff... Roba registrata in vinile e rimasterizzata, o addirittura digitalizzata in formato da streaming su piattaforme tipo Spotify... Il raffronto è fra un Hammond risalente a chissà che anno, registrato in vinile 50 anni fa e successivamente rimasterizzato in formato digitale e il clone di turno...
  • wildcat80
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10-07-19 23.31

...per la cronaca ho appena visto il Vox 61 a 999 euro, il 73 a 1099 e il 73 bundle a 1172...
Chi vuole comprare, rischia di prendere la parabola discendente facendo un ottimo affare, se per caso a queste cifre inizia a vendere seriamente, il prezzo inevitabilmente salirà.
Meglio approfittare ora!
  • giosanta
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11-07-19 10.10

wildcat80 ha scritto:
Il raffronto è fra un Hammond risalente a chissà che anno, registrato in vinile 50 anni fa e successivamente rimasterizzato in formato digitale e il clone di turno...

Hai assolutamente ragione, anzi io evito il confronto con qualsivoglia registrazione, anche con tecniche di ultima generazione.
Ciò premesso la sostanza di quanto spesso qui affermato si basa in grandissima maggioranza con l'originale ed al netto delle inevitabili differenze tra originale ed originale.
  • anonimo

11-07-19 12.48

@ fulezone
Cosa ne pensante di questo... Strumento?
Guardavo The House of Rising Sun e ne avevano uno, ma quello nuovo credo sia qualcosa di totalmente diverso,
5.5GB di suoni a parte questo mi pare di aver letto in passato che si tratta di un Korg Kronos travestito da VOX, mi date qualche delucidazione e parere sul nuovo prezzo che da 2000 euro è sceso a 1150?
Sto schifo non lo vuole nessuno e lo svendono
  • tsuki
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11-07-19 14.37

I Macachi? Nuovo negozio? O "complesso" musicale? emo
  • berlex65
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11-07-19 14.43

@ wildcat80
...per la cronaca ho appena visto il Vox 61 a 999 euro, il 73 a 1099 e il 73 bundle a 1172...
Chi vuole comprare, rischia di prendere la parabola discendente facendo un ottimo affare, se per caso a queste cifre inizia a vendere seriamente, il prezzo inevitabilmente salirà.
Meglio approfittare ora!
È da più di 5 mesi che hanno questo prezzo e non lo vendono ugualmente 😂😂😂😂
Ciao
Paolo
  • giosanta
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11-07-19 15.04

mima85 ha scritto:
...torno a ripetere che se tu vuoi mettere un processore ultramoderno sopra quella "vecchia tecnologia", per com'è fatta quella "vecchia tecnologia" è comunque indispensabile la tastiera a bus bar...

Pur senza entrare nel merito tecnico, che non mi compete, quanto affermi mi pare del tutto logico.
Il rapporto di costo tra una circuitazione, tastiera in primis, analogica e l'interesse - utilizzo con relative previsioni di vendita sarebbero, temo, improponibili.
Per replicare poi cosa? Quelli che chiamiamo generalmente "combo" ovvero gli organi a transistor, erano molto diversi tra di loro; non solo per marca ma anche per modello.
Più interessante e / o quantomeno fattibile un clone o expander che sommi le interfaccie dei modelli storicamente più rappresentativi quali Farfisa Professional (bottoni) e Vox (drawbar), sempre puramente digitale. Ma resterebbe in ogni caso un prodotto di non facile collocazione.
Viceversa, prescindendo dall'interfaccia, le soluzioni ci sono già.
  • tsuki
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11-07-19 15.39

Comunque io un farfisa professional,il modello ad una tastiera,se lo trovassi in condizioni mint me lo comprerei....emo .Il problema di questi combo sono i ricambi,non c'è un mercato come per l'Hammond dove,bene o male,e spendendo un po' si trova tutto......Questi transistorizzati sono piu' "pericolosi" a riguardo.
  • mima85
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11-07-19 16.19

tsuki ha scritto:
Il problema di questi combo sono i ricambi,non c'è un mercato come per l'Hammond dove,bene o male,e spendendo un po' si trova tutto......Questi transistorizzati sono piu' "pericolosi" a riguardo.


In realtà, essendo che questi organi usano componentistica discreta standard, il problema dei ricambi è minore di quanto si possa pensare. In questo senso danno molti meno problemi di tanti synth analogici degli anni '80, pieni di componentistica personalizzata del produttore o di chip di terze parti che non vengono più prodotti.

Diodi, bobine, condensatori e resistenze sono tranquillamente rintracciabili, l'unico problema potrebbe riguardare certi tipi di transistor che oggi non sono più in produzione (per esempio quelli al germanio, usati negli oscillatori del Vox Continental), ma cercando un po' la maggior parte delle volte si trovano ancora in giro.
  • giosanta
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11-07-19 16.29

tsuki ha scritto:
...io un farfisa professional,il modello ad una tastiera,se lo trovassi in condizioni mint me lo comprerei...

Per quello a due mi prenoto io...