10-10-20 11.50
10-10-20 12.36
io parlo da "esterno"... nel senso che al momento non suono in gruppo pop.
10-10-20 12.58
Questo problema è emerso solo durante i live o anche durante le prove?10-10-20 13.18
Facile dare sempre la colpa ai tastieristi
10-10-20 13.43
Uno dei 3D più interessanti degli ultimi tempi! Leggo con estremo interesse gli interventi di tutti. Io, nel mio piccolo, per la parte dei brani pop che suono con uno dei dei due gruppi che ho, cerco di mettermi al servizio dell’insieme, anche perché abbiamo un bassista molto talentuoso. Proprio per questo motivo, al basso tengo solo il minimo indispensabile per seguire il giro di accordi. Come altri, sono dell’opinione che siano più importanti le parti di silenzio rispetto alle parti suonate.10-10-20 18.10
10-10-20 18.52
Il concetto basilare è "non invadere le frequenze usate da altri strumenti" se no o scompaiono le tastiere nel mix,o scompaiono gli strumenti.Inutile suonare meravigliose linee di basso con la sinistra se hai gia' un buon bassista che ci sa' fare,e cosi' via.Poi dipende dalla struttura armonica del brano,ci sono anche parti dove le simulaziioni orchestrali il pianoforte etc tacciono.Un buon esempio è osservare un'orchestra jazz.In certi brani i brass stanno sulle gambe dei musicisti,all'improvviso eseguono un paio di note in polifonia,poi tacciono,poi un riff di 4 battute,poi stop,mica suonano sempre.Certo è che se fai un brano dove fai parti pianistiche,di archi,di fiati e di sinth,è facile che devi suonare MOLTO.10-10-20 23.42
Ma non è sempre così.
, statisticamente parlando, si attiene maggiormente a questa regola fondamentale.
11-10-20 09.00
Il peccato originale, per così dire (almeno per quello che mi riguarda) è che arrivando da studi di piano, sono abituato a complementarmi da solo. Probabilmente devo imparare a fare meno, almeno in un gruppo pop/rock. Senza la sinistra ci può stare, forse è questione di abitudine, ma la sinistra è il mio metronomo, ho paura di perdere il tempo.11-10-20 09.49
Parlando da ormai ex-bassista dove ho fatto di più come componente di gruppi, quello che posso dire è che il problema dell'invasione di frequenza ricorre per motivi di suono più che di scelta tecnico/stilistica. Per spiegare meglio, uno dei dilemmi nella scelta del basso da portare in sala o in live consiste nel trovare quello che come suono e caratteristiche, usando una frase stra-abusata, "buca". Tradotto nella pratica, indipendentemente da quello che fanno gli altri strumenti, se hai un basso che non buca come spesso vengono accusati gli Ibanez, alcuni Yamaha, Sire, ti trovi che per farti sentire devi alzare il volume ai limiti dell'essere molesto, quando poi ti dicono "..sei alto bro.." abbassi il master di un quarto e ...sparisci ..puff..
11-10-20 13.48
Ma in genere tutti gli strumentisti sono intimamente convinti che quelli alti sono gli "altri" e non loro....Ci vuole un po' di esperienza e fiducia nei colleghi per accettare il concetto che quello alto sei proprio tu. Se tutti accettano questo concetto,fare i volumi corretti diventa meno difficile.11-10-20 15.36
11-10-20 16.07
bisogna sapersi limitare.11-10-20 17.04
E poi ascoltare e analizzare quello che fanno i grandi, sia in studio che, soprattutto, live.11-10-20 19.15
12-10-20 09.12
12-10-20 10.20


12-10-20 10.25
; a me diceva di suonare il piano solo con la mano destra per non "invadere" con i bassi il suo spettro.. voi conoscete tastieristi che suonano solo con la destra?
12-10-20 15.10
13-10-20 04.46
Non rompere le palle a nessuno ma soprattutto al bassista è la regola 1 per tutti i tastieristi di qualsiasi genere musicale. Però non è che non si debba usare la sinistra. Non c'è un solo modo per non sovrapporsi in maniera fastidiosa al basso perché dipende dal brano, però una cosa che non è stata detta riguarda l'equalizzazione. I pianoforti sotto i 100 Hz (ma fai anche 150 vai!): TAGLIARE UN BEL PO'! Sí lo so garba a tutti quel bassone a ottave, ma ascoltati i dischi e capirai, bisogna togliere il boom e tenere per così dire la punta, l'attacco.