Lo stage piano

  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 4600
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 1002  

08-08-20 13.04

@ maxpiano69
Cyrano ha scritto:
Non abbiamo ancora macchine con la potenza di calcolo necessaria.

Entrambe le cose, complessità del modello e conseguente necessità di potenza di calcolo (ma questa secondo me ci sarebbe, basta vedere cosa si fa per il rendering video e stanno uscendo processori "desktop" tipo questo AMD Ryzen Threadripper 3990X - 64 Core... ) quindi direi più il primo.
Sì infatti, ho letto sul forum che Pianoteq ad esempio gira anche su Atom e so che gira anche su raspberry, ma su processori più potenti aumenta solo la polifonia o anche l'accuratezza del modello?? Perché in tal caso vorrei vedere cosa fa su un computer super attrezzato, ammesso che sia in grado di sfruttarlo bene.
  • anonimo

08-08-20 13.07

@ d_phatt
Mah probabilmente il minimo necessario per far girare il motore che gestisce i campioni e se presenti le varie risonanze. Sicuramente sarà tutto ben ottimizzato e non servirà chissà che CPU, considera che se non sbaglio Korg Kronos, una delle tastiere più potenti e complesse mai realizzate, gira su Atom. E avevo letto da qualche parte che tutto il suo software sta sopra a una versione del kernel Linux tra l'altro, sicuramente customizzata. Altre tastiere non so...non so nemmeno quanto siano pubbliche le specifiche, di certo non sono parte del marketing dello strumento.

P.S. la waverom degli strumenti in genere non è proprietaria, di più emo dicono sia protetta da una pantera residente nella scocca della tastiera che attacca chiunque provi a copiarla emo
alla fine Linux vince sempre su tutti emo
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 4600
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 1002  

08-08-20 13.10

@ anonimo
alla fine Linux vince sempre su tutti emo
Yeah! emo
  • maxpiano69
  • Membro: Staff
  • Risp: 24536
  • Loc: Torino
  • Thanks: 3343  

08-08-20 13.12

@ d_phatt
Sì infatti, ho letto sul forum che Pianoteq ad esempio gira anche su Atom e so che gira anche su raspberry, ma su processori più potenti aumenta solo la polifonia o anche l'accuratezza del modello?? Perché in tal caso vorrei vedere cosa fa su un computer super attrezzato, ammesso che sia in grado di sfruttarlo bene.
Solo la polifonia e la frequenza di campionamento dell'output (su RPi, su cui l'ho testato anch'io, sconsigliano di andare oltre i 22.5 KHz per avere una polifonia "decente"), il modello è sempre quello e oltre una certa potenza di CPU non guadagni nulla.

Linux in questo tipo di soluzioni "embedded" è vincente perché molto customizzabile e quindi adattabile all'HW anche se poco prestazionale, anche Windows aveva/ha versioni embedded ma meno scalabili in basso (anche se il primo Crumar Mojo usava proprio quel sistema operativo, senza problemi)
  • anonimo

08-08-20 13.16

@ d_phatt
Yeah! emo
comunque ottime esposizioni. Di solito quando ci si accinge a scegliere un piano digitale si guarda solo l'aspetto meccanico e di ascolto e si tralasciano aspetto più tecnici.

Ma il digitale più complesso, quello che oggi si chiamerebbe commercialmente premium o TOP, quanti layer ha?
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 4600
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 1002  

08-08-20 13.18

maxpiano69 ha scritto:
Solo la polifonia e la frequenza di campionamento dell'output (su RPi, su cui l'ho testato anch'io, sconsigliano di andare oltre i 22.5 KHz per avere una polifonia "decente"), il modello è sempre quello e oltre una certa potenza di CPU non guadagni nulla.

Ah ok grazie, questo significa che è proprio il modello che ancora non ce la fa a suonare appieno come un pianoforte. Interessante...
maxpiano69 ha scritto:
Linux in questo tipo di soluzioni "emebedded" è vincente perché molto customizzabile, anche Windows aveva/ha versioni embedded ma meno scalabili in basso (anche se il primo Crumar Mojo usava proprio quel sistema operativo, senza problemi)

Sì, ma diciamo che è un po' una caratteristica dei sistemi operativi Unix-like...tipo anche l'OS di Playstation 4 è basato su FreeBSD, deriva dalla loro filosofia e caratteristiche secondo me prima che dalla loro bontà tecnica.
  • maxpiano69
  • Membro: Staff
  • Risp: 24536
  • Loc: Torino
  • Thanks: 3343  

08-08-20 13.21

@ anonimo
comunque ottime esposizioni. Di solito quando ci si accinge a scegliere un piano digitale si guarda solo l'aspetto meccanico e di ascolto e si tralasciano aspetto più tecnici.

Ma il digitale più complesso, quello che oggi si chiamerebbe commercialmente premium o TOP, quanti layer ha?
Ci sono VST di pianoforte (sampled, ovviamente) che arrivano anche a 100 layer o oltre (ad esempio il VSL Steinway D che ha 4000 sample per tasto, ovviamente includendo tutte le varie microfonazioni e artefatti, per oltre 100 layer appunto), non ci sono limiti se non lo spazio e la velocità del disco SSD da cui poi verranno letti, mentre nel caso di modelli fisici ovviamente non si parla più di layer dato che la velocity è un parametro virtualmente "continuo" del modello (Pianoteq gestisce anche la hi-res velocity da 16.384 livelli, per capirci)
  • maxpiano69
  • Membro: Staff
  • Risp: 24536
  • Loc: Torino
  • Thanks: 3343  

08-08-20 13.24

d_phatt ha scritto:

Sì, ma diciamo che è un po' una caratteristica dei sistemi operativi Unix-like...tipo anche l'OS di Playstation 4 è basato su FreeBSD, deriva dalla loro filosofia e caratteristiche secondo me prima che dalla loro bontà tecnica.

Assolutamente si, è strutturale; ovvero viceversa Windows è nato complesso e poi si è evoluto ma non semplificato, cercando di adattarsi all'HW più potente del momento ovvero ad alzare i requisiti HW minimi (per favorire i produttori di PC/laptop che lo adottano come sistema operativo OEM).

Per tornare IT di sicuro volendo realizzare uno stage piano sfruttando un OS da computer la scelta è pressochè obbligata (nota: anceh Motif usava una customizzazione di Linux MontaVista e se tanto mi da tanto non credo che per Montage siano andati in una direzione diversa)
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 4600
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 1002  

08-08-20 13.25

@ maxpiano69
Cyrano ha scritto:
Non abbiamo ancora macchine con la potenza di calcolo necessaria.

Entrambe le cose, complessità del modello e conseguente necessità di potenza di calcolo (ma questa secondo me ci sarebbe, basta vedere cosa si fa per il rendering video e stanno uscendo processori "desktop" tipo questo AMD Ryzen Threadripper 3990X - 64 Core... ) quindi direi più il primo.
Quel processore è "desktop" tanto quanto è "desktop" un Moog System 55 Keith Emerson Edition messo in orizzontale sopra un tavolo emo
  • maxpiano69
  • Membro: Staff
  • Risp: 24536
  • Loc: Torino
  • Thanks: 3343  

08-08-20 13.27

@ d_phatt
Quel processore è "desktop" tanto quanto è "desktop" un Moog System 55 Keith Emerson Edition messo in orizzontale sopra un tavolo emo
emoemo però si monta su motherboard desktop e consuma come un processore desktop, ad ogni modo, come puoi leggere in quell'articolo, nella "famiglia" Ryzen Threadripper ce n'è per tutti i gusti e tasche, sempre con prestazioni notevoli, quindi resta il punto che oggigiorno non è la potenza di calcolo il limite dei pianoforti a modelli fisici.
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 4600
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 1002  

08-08-20 13.35

@ maxpiano69
emoemo però si monta su motherboard desktop e consuma come un processore desktop, ad ogni modo, come puoi leggere in quell'articolo, nella "famiglia" Ryzen Threadripper ce n'è per tutti i gusti e tasche, sempre con prestazioni notevoli, quindi resta il punto che oggigiorno non è la potenza di calcolo il limite dei pianoforti a modelli fisici.
Sì sì, ma infatti è quello che si evince dalle tue informazioni sul comportamento di Pianoteq...che secondo me è un esempio chiave, visto che alla Modartt fanno solo quello, non devono preoccuparsi della parte hardware come i produttori di tastiere...la mia impressione è che dal punto di vista del realismo, con le simulazioni pianistiche siamo indietro rispetto ad altri ambiti, tipo la grafica nei videogiochi. Forse anche a causa della minor importanza nel mercato.

Comunque mi scuso per gli OT, probabilmente questi discorsi andavano nel thread sulla modellazione fisica, ma ne è valsa la pena emo
  • anonimo

08-08-20 14.13

@ d_phatt
Sì infatti, ho letto sul forum che Pianoteq ad esempio gira anche su Atom e so che gira anche su raspberry, ma su processori più potenti aumenta solo la polifonia o anche l'accuratezza del modello?? Perché in tal caso vorrei vedere cosa fa su un computer super attrezzato, ammesso che sia in grado di sfruttarlo bene.
scusa, però è come dire che anche i piani più sofisticati usano CPU di fascia bassa e sono sufficienti anzi, anche sin troppo
  • Jackcats73
  • Membro: Senior
  • Risp: 275
  • Loc: Bologna
  • Thanks: 50  

08-08-20 15.21

@ d_phatt
Entrambe le tecnologie hanno il loro valore e il loro senso e non è necessario che una escluda l'altra...
D'altra parte al pianista dovrebbe essere invisibile il tipo di generazione sonora adoperato...l'importante è che il risultato sia soddisfacente.
Scusate se ho introdotto un argomento diverso dal titolo ma ritengo che la suonabiità dei modelli fisici sia incredibilmente meglio dei campioni.

Uso Pianoteq da diversi anni, anche per Rhodes, Wurlitzer e Clavinet, e oggi quando sento i campioni il feeling mi manca. Senza parlare della gestione nell'editing; il campione quello è e, a meno di non perderci ore, per quanto ci puoi lavorare la pasta resta quella. IMHO naturalmente.

Certo che alla fine è il risultato che conta. Ci sono concerti di più di 15 anni che, utilizzando strumenti certamente più scarsi dei nostri attuali, fanno venire i brividi quindi...
  • anonimo

08-08-20 15.24

@ Jackcats73
Scusate se ho introdotto un argomento diverso dal titolo ma ritengo che la suonabiità dei modelli fisici sia incredibilmente meglio dei campioni.

Uso Pianoteq da diversi anni, anche per Rhodes, Wurlitzer e Clavinet, e oggi quando sento i campioni il feeling mi manca. Senza parlare della gestione nell'editing; il campione quello è e, a meno di non perderci ore, per quanto ci puoi lavorare la pasta resta quella. IMHO naturalmente.

Certo che alla fine è il risultato che conta. Ci sono concerti di più di 15 anni che, utilizzando strumenti certamente più scarsi dei nostri attuali, fanno venire i brividi quindi...
Sui rhodes confermo: i modelli fisici sono adattissimi.

Sui piani acustici c’è ancora un po’ di strada da fare.
  • anonimo

08-08-20 15.33

@ anonimo
Sui rhodes confermo: i modelli fisici sono adattissimi.

Sui piani acustici c’è ancora un po’ di strada da fare.
se mettiamo a confronto painoteq con vsl direi che la strada da fare è parecchia
  • divicos
  • Membro: Expert
  • Risp: 912
  • Loc: Aquila
  • Thanks: 151  

08-08-20 15.46

@ anonimo
Sui rhodes confermo: i modelli fisici sono adattissimi.

Sui piani acustici c’è ancora un po’ di strada da fare.
Credo che modellare un elettromeccanico sia più semplice proprio per la natura degli strumenti. in fondo il suono è comunque convertito subito in un segnale elettrico, a studiarlo o riprodurlo efficacemente si fa presto.
Su un acustico hai troppe variabili, materiali, legni, geometrie del mobile, risonanze, riverberi ambientali.. un macello!
Però sono convinto che non sia la potenza di calcolo il problema, quanto proprio la progettazione del modello.
Non oso immaginare il costo in R&D per poter ottenere un risultato paragonabile agli ottimi campionamenti in circolazione, e il fatto che non sia un ambito esattamente “di massa” limita i profitti e non aiuta, sicuramente.
  • zaphod
  • Membro: Guru
  • Risp: 5921
  • Loc: Savona
  • Thanks: 709  

08-08-20 15.52

superbaffone ha scritto:
painoteq

non è un lapsus, vero? emo
  • anonimo

08-08-20 16.07

@ zaphod
superbaffone ha scritto:
painoteq

non è un lapsus, vero? emo
Purtroppo si, sarebbe stata una bella battuta emo
  • anonimo

08-08-20 16.08

@ Jackcats73
Scusate se ho introdotto un argomento diverso dal titolo ma ritengo che la suonabiità dei modelli fisici sia incredibilmente meglio dei campioni.

Uso Pianoteq da diversi anni, anche per Rhodes, Wurlitzer e Clavinet, e oggi quando sento i campioni il feeling mi manca. Senza parlare della gestione nell'editing; il campione quello è e, a meno di non perderci ore, per quanto ci puoi lavorare la pasta resta quella. IMHO naturalmente.

Certo che alla fine è il risultato che conta. Ci sono concerti di più di 15 anni che, utilizzando strumenti certamente più scarsi dei nostri attuali, fanno venire i brividi quindi...
Uso anch'io pianoteq con soddisfazione, in particolare il petrof 275 "asciutto" suonato con un p120, però gli strumenti musicali elettronici di oggi sono più scarsi di quelli di vent'anni fa', tutti, è oggettivamente appurato
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 4600
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 1002  

08-08-20 16.23

mark_c ha scritto:
Di solito quando ci si accinge a scegliere un piano digitale si guarda solo l'aspetto meccanico e di ascolto e si tralasciano aspetto più tecnici

...ed è giusto che sia così. E' prima di tutto uno strumento musicale e deve essere valutato secondo parametri musicali (e pratici).