25-09-19 15.34
25-09-19 16.21
25-09-19 16.36
25-09-19 16.40
25-09-19 18.11
è possibile che la presenza delle casse sia utile anche per fini dimensionali, per farci stare circuiteria e meccanica, altrimenti avrebbero potuto implementarla anche sugli stage senza problemi. Tanto l'amplificazione avrà un'incidenza di 2-3 chili max sul peso complessivo.25-09-19 18.15
25-09-19 18.34
26-09-19 07.11
26-09-19 09.19
26-09-19 09.38
26-09-19 09.41
26-09-19 10.24
26-09-19 12.57
26-09-19 14.10
26-09-19 14.37
26-09-19 18.07
Sul piano l'unica cosa che tocco è la brillantezza del timbro, che è resa dall'apertura o chiusura del coperchio su molte macchine tipo RD e dexibell. Mentre per quanto riguarda la mia domanda sulla profondità dell'editing era riferita al fatto che troverei molto utile poter gestire l'amplitude del suono via ADSR (almeno attack e release) e un filtro, possibilmente risonante.26-09-19 18.39
ragazzi, io non sono affatto presettaro (anzi, sono molto migliore come programmatore si suoni che come musicista), però se penso a uno stage piano, penso allo strumento "plug&play" per eccellenza. Se devo mettermi a cercare l'editing approfondito, allora vuol dire che non si tratta di uno strumento riuscito (o nell'interazione meccanica/suono, o nei campioni).26-09-19 19.54
26-09-19 19.57
Ieri ho provato il CP88, meccanica un po' duretta, suoni direi ottimi (per i pianoforti C7 meglio del CFX, troppo brillante per i miei gusti) esclusi gli organi che comunque mi sembrano accettabili in un contesto band.