Niente più sintetizzatori hardware..

  • anonimo

14-04-11 02.25

Supermario_jazz ha scritto:
in un futuro non troppo lontano la musica non avrà piu senso di esistere


Come mai dici questo? Cosa, visto che in questo periodo siamo già al "minimo storico" della creatività, dovrebbe peggiorare nel mondo dell'arte?

Questa tua affermazione mi ha stupito, sono curioso!
  • anumj
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14-04-11 02.42

@ Supermario_jazz
Forse in futuro i vst sostituiranno totalmente i vari synth, WS , addirittura i pianoforti acustici, intere orchestre....
Però nessuno fa i conti con l'oste: in un futuro non troppo lontano la musica non avrà piu senso di esistere, quindi ve li ficcherete in quel posto tutte queste evoluzioni tecnologiche che andranno a sostituire gli strumenti reali....
Edited 13 Apr. 2011 23:44
l'ottimismo è il profumo della vita!

emo
  • efis007
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14-04-11 05.02

NeverMind_User ha scritto:
Come mai dici questo? Cosa, visto che in questo periodo siamo già al "minimo storico" della creatività, dovrebbe peggiorare nel mondo dell'arte?

Questa tua affermazione mi ha stupito, sono curioso!

Credo che supermario intendesse dire che con tutte queste evoluzioni (qualcuno le chiama diavolerie elettroniche) c'è il rischio che col tempo si perda di fisicità e musicalità.
Dopotutto basta guardarsi indietro.
Quando esistevano poche "diavolerie elettroniche" ( emo ) esisteva però un grandissimo estro artistico.
Il mitico proverbio "la fame agguzza l'ingegno" sembra quanto più appropriato in questo contesto.
Una volta bastava un pianoforte, due mani, e tanto ingegno da parte di CHI veramente ce l'aveva; e con solo questi elementi si creavano cose straordinarie che ci fanno accaponare la pelle ancora oggi.
Oggi invece con tutti sti marchingegni elettronici che possono venire usati da chiunque, anche da un ragazzino che non sa niente di musica o non ha mai messo le mani su uno strumento, che cosa si sente?
Si sentono molte creazioni che spesso e volentieri sono fatte come un operaio in catena di montaggio, e dove chi le ha fatte non sa neppure cosa ha scritto e perchè.
Sa solo che è "venuto bene" o che è una "figata", ma quanto a sostanza vera e propria (per non dire "capolavoro") siamo lontani anni luce dalla vera musica operata da chi sa fare musica con intelletto anzichè con le "features" messe a disposizione dagli accrocchi elettronici.
E se questa mania dovesse continuare a dismisura il risultato sarà che il musicista, in senso lato, sarà una figura atta all'estinzione, un po' come sta avvenendo (se già non è avvenuto) per i pittori o gli scultori.
A che serve la pittura?
Tanto oggi c'è la fotocamera digitale e il photoshop con la quale un inetto qualsiasi può ottenere risultati pari e superiori a un pittore.
Il problema è se ciò che crea è realmente superiore a un pittore!
Le sue foto magari saranno tecnicamente migliori, ma l'arte e le creatività espressa da un pittore con solo pennello e colori resteranno senza pari.
E così lo saranno i capolavori che un grande pittore ha lasciato, e che nessun "inetto moderno" potrà imitare.

Secondo me era questo il senso di ciò che mario affermava.
La troppa tecnologia, la troppa computeristica, il troppo "chiunque con questo accrocchio può divertirsi a fare musica", stanno lentamente spazzando via il musicista vero.

Un domani molto lontano non ci sarà da stupirsi quando i figli dei nostri figli leggerano sui libri di storia "Enrico Pierannunzi, nato a... pianista di... etc etc".

E probabilmente diranno alla mamma: "scusa mamma ma cos'era un pianista"? emo

E lei dirà: "un pianista era una persona che dedicava tutta la sua vita ad allenare le mani per suonare questo strumento, poi eseguiva musica con le mani, e scriveva musica con le mani".

E il bambino: "ah, ma perchè la musica si faceva in quel modo un tempo?"

E la mamma: "sì tesoro, si faceva così, e chi la faceva era un musicista".

E il bambino: "un musicista? mamma cos'è un musicista?"

emo
Edited 14 Apr. 2011 3:06
  • inna
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14-04-11 09.39

Un piccolo contributo (ed un rientro nel forum dopo secoli di latitanza):
pur tenendomi stretto l'amato hardware (rd700gx, ne3, pc3x, tyros2), mi sento davvero qualitativamente appagato da ciò che sento uscire dal mio receptor 2 pro nuovo di zecca (ivory, omnisphere, stylus, massive, reaktor, vb3, b4ii, bfd2, morphestra, symphobia, colossus, nostalgia, librerie kontakt 4 di violini-brass-effetti cinematics).
Mi aggiungo anch'io al coro dei "pro vst", ma senza alcuno spirito talebano: meno appagamento "tattile", estetico, ecc. (adoro l'hardware, ancora ricordo le ore passate anche solo ad "ammirare" il mio primo poly 800 con tasti invertiti o il mio primo dx7, tanti tanti anni fa), ma in termini di pura resa acustica faccio oggi fatica a trovare degni rivali "hardware" dei vst citati sopra.
SuperIMHO!
Inna
  • Supermario_jazz

14-04-11 10.34

@ efis007
NeverMind_User ha scritto:
Come mai dici questo? Cosa, visto che in questo periodo siamo già al "minimo storico" della creatività, dovrebbe peggiorare nel mondo dell'arte?

Questa tua affermazione mi ha stupito, sono curioso!

Credo che supermario intendesse dire che con tutte queste evoluzioni (qualcuno le chiama diavolerie elettroniche) c'è il rischio che col tempo si perda di fisicità e musicalità.
Dopotutto basta guardarsi indietro.
Quando esistevano poche "diavolerie elettroniche" ( emo ) esisteva però un grandissimo estro artistico.
Il mitico proverbio "la fame agguzza l'ingegno" sembra quanto più appropriato in questo contesto.
Una volta bastava un pianoforte, due mani, e tanto ingegno da parte di CHI veramente ce l'aveva; e con solo questi elementi si creavano cose straordinarie che ci fanno accaponare la pelle ancora oggi.
Oggi invece con tutti sti marchingegni elettronici che possono venire usati da chiunque, anche da un ragazzino che non sa niente di musica o non ha mai messo le mani su uno strumento, che cosa si sente?
Si sentono molte creazioni che spesso e volentieri sono fatte come un operaio in catena di montaggio, e dove chi le ha fatte non sa neppure cosa ha scritto e perchè.
Sa solo che è "venuto bene" o che è una "figata", ma quanto a sostanza vera e propria (per non dire "capolavoro") siamo lontani anni luce dalla vera musica operata da chi sa fare musica con intelletto anzichè con le "features" messe a disposizione dagli accrocchi elettronici.
E se questa mania dovesse continuare a dismisura il risultato sarà che il musicista, in senso lato, sarà una figura atta all'estinzione, un po' come sta avvenendo (se già non è avvenuto) per i pittori o gli scultori.
A che serve la pittura?
Tanto oggi c'è la fotocamera digitale e il photoshop con la quale un inetto qualsiasi può ottenere risultati pari e superiori a un pittore.
Il problema è se ciò che crea è realmente superiore a un pittore!
Le sue foto magari saranno tecnicamente migliori, ma l'arte e le creatività espressa da un pittore con solo pennello e colori resteranno senza pari.
E così lo saranno i capolavori che un grande pittore ha lasciato, e che nessun "inetto moderno" potrà imitare.

Secondo me era questo il senso di ciò che mario affermava.
La troppa tecnologia, la troppa computeristica, il troppo "chiunque con questo accrocchio può divertirsi a fare musica", stanno lentamente spazzando via il musicista vero.

Un domani molto lontano non ci sarà da stupirsi quando i figli dei nostri figli leggerano sui libri di storia "Enrico Pierannunzi, nato a... pianista di... etc etc".

E probabilmente diranno alla mamma: "scusa mamma ma cos'era un pianista"? emo

E lei dirà: "un pianista era una persona che dedicava tutta la sua vita ad allenare le mani per suonare questo strumento, poi eseguiva musica con le mani, e scriveva musica con le mani".

E il bambino: "ah, ma perchè la musica si faceva in quel modo un tempo?"

E la mamma: "sì tesoro, si faceva così, e chi la faceva era un musicista".

E il bambino: "un musicista? mamma cos'è un musicista?"

emo
Edited 14 Apr. 2011 3:06
Meraviglioso, sei riuscito con la semplice lettura di una mia piccola frase a spiegare nei minimi dettagli ed in maniera molto precisa quello che era il mio pensiero!!
COMPLIMENTI!!!emoemo
Per me anche la tua è una forma d'arte:il saper interpretare le parole altrui senza che queste vengano influenzate dai propri sogni!! E questo, ti posso garantire, non è da tutti!!

Complimenti ancora!!!
  • anumj
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14-04-11 11.01

Finchè l'uomo avrà coscienza di sè e del proprio passato l'arte autentica lo accompagnerà per tutto il suo cammino e si estinguerà solo con esso.

E' improbabile che la massificazione tecnologica cancelli l'arte, al contrario l'alimenta dando a molti opportunità che erano di pochi eletti fno ad alcuni decenni fa. Ciò alimenta anche la produzione di cacca in modo esponenziale, ma i cardini dell'arte e le pietre miliari non possono essere nè cancellati nè dimenticati, fanno parte del DNA umano. Sta al gusto personale di ognuno sfoltire i cataloghi multimediali per capire ciò che serve da cio che è spazzatura.

Non esiste infatti un mondo senza un'orchestra con 50 elementi che suona Mozart. Non sarebbe questo mondo, sarebbe un mondo di scimmie, non di esseri umani.
  • giosanta
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14-04-11 11.06

Mah...
Non entro, non avendone titolo, nelle disquisizioni tecniche, anche se alcune mi lasciano abbastanza perplesso. Ma sorvolando su questo aspetto, dando per un attimo scontato che un sistema digitale "dedicato" (perché di questo stiamo parlando) produca prestazioni migliori di un sistema digitale "generalista" mi spiegate, a questo punto della discussione, come mai allora un Hamichord suona bene come un C2?
Preciso che cito e ricito l'Hamichord perché emblematico: in quanto clone esiste un parametro oggettivo (quasi...) di confronto, assoluto (Hammond) e relativo (altri cloni ma DSP), ha un motore VST + PC analogo ai sistemi che abbiamo in casa e, soprattutto, un INTERFACCIA FISICA senza la quale, per me, indipendentemente dalle prestazioni, potrebbe tranquillamente non esistere.
  • mikevsmike
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14-04-11 11.27

l'arte fa i conti con l'anima dell'uomo e non è ispirata dagli strumenti che servono ad esprimerla..
gli strumenti, per contro, possono condizionare in parte una forma espressiva ma non certo crearla!
l'arte si alimenta con la cultura, si.. con un orchestra di 50 elementi che suona mozart o ravel, e in questi giorni dobbiamo constatare come la cultura sia passata in secondo, se non terzo, piano!

non penso che un giorno avremo strumenti digitali in grado di sostituire pienamente gli strumenti acustici, di certo avremo una controparte digitale di tali strumenti capaci di fare altro, ma non credo che qualcuno davvero possa pensare di sostituirli, sarebbe un tentativo patetico e un autogol!

per tornare all'argomento, io ho semplificato talmente il mio setup al punto che non solo non ho più sintetizzatori hardware ma ho solo pochi softsynth, uno per ciascun elemento portante, ossia:
un synth per basso, uno per il piano, uno generico e piuttosto completo, un paio per la batteria e null'altro!

cosi non ho da perdere la testa per cercare un suono , e di sicuro ho una sterminata possibilità sonora con pochi software, per me una bella spinta verso l'obiettivo che voglio ottenere..

  • anumj
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14-04-11 11.35

mikevsmike ha scritto:
per tornare all'argomento, io ho semplificato talmente il mio setup al punto che non solo non ho più sintetizzatori hardware ma ho solo pochi softsynth, uno per ciascun elemento portante, ossia:
un synth per basso, uno per il piano, uno generico e piuttosto completo, un paio per la batteria e null'altro!

cosi non ho da perdere la testa per cercare un suono , e di sicuro ho una sterminata possibilità sonora con pochi software, per me una bella spinta verso l'obiettivo che voglio ottenere..


E sono sicuro che anche senza hw synths farai lo stesso ottima musica. Hw e sf restano cmq "strumenti" in mano alla creatività di ognuno. Modi diversi di pittare, l'importante è non precludersi mai la possibilità di mischiare, combinare, sperimentare, attingendo sia dal mondo degli uni che degli altri, senza preconcetti.
  • mozartino
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14-04-11 11.46

Ma se uno dovesse iniziare a cambiare la propria strumentazione da Hw a Sw, come dovrebbe procedere? Apparte la master/controller...
Innanzitutto quale Mac bisogna comprare? Ci si può accontentare anche del mac mini o bisogna andare per forza sul mac book pro?
Una scheda audio come la fast track pro andrebbe già bene?
Edited 14 Apr. 2011 9:48
  • anonimo

14-04-11 11.53

che nostalgici pare di essere alla bocciofila emo

evviva il progresso non oso immaginare di ascoltare un trio di jazz con il clavicembalo o la spinetta emo
  • maury3000
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14-04-11 13.04

efis007 ha scritto:
Oggi invece con tutti sti marchingegni elettronici che possono venire usati da chiunque, anche da un ragazzino che non sa niente di musica o non ha mai messo le mani su uno strumento, che cosa si sente?


Il musicista ha creatività, estro, originalità a prescindere da cosa suona. Mozart sarebbe stato Mozart anche usando Omnisphere piuttosto che Absynt.
La cultura musicale, la sensibilità non si inventano: vanno allenate, cresciute e guidate. Nel mondo non ci si inventa, e non nascondiamoci dietro al fantasma del fatto che ormai gli strumenti per la produzione sono a portata di tutti.
Posso anche andare dal primo ferramenta di turno, nel primo negozio di bricolage che capita e prendermi viti, bulloni, assi per poi tornare a casa e mettermi a farmi un armadio da solo anziché comprarlo.
Ma se non conosco il giusto modus operandi, il mio bell'armadio sarà soltanto una brutta copia di qualcosa che già esiste e alla prima gruccia andrà giù rovinosamente come un castello di carte al primo soffio di vento.

Poi a mettere quattro accordi insieme e mandarli in loop sono bravi tutti. A ogni modo, discorso qualitativo a parte, i VST non arriveranno mai a sostituire l'acustico per motivi legati alle sensazioni fisiche: quando poggio le mani sul Petrof a coda del mio insegnante, lo sento vivo... è come l'avere a che fare che un animale selvatico con il quale si vuole interagire... devi raggiungere un equilibrio che va al di fuori della tua persona, devi trovare il tuo suono.
Ma questo, non ha nulla a che vedere con il fatto che nel mix probabilmente suonerà meglio anche lo sciatto Truepianos emo.

Saluti,

Maurizio
Edited 14 Apr. 2011 11:05

14-04-11 13.05

eppure un giorno la musica sara' quasi solo digitale...
che lo vogliate o no: e' il progresso...
  • anonimo

14-04-11 13.18

la musica che si ascolta è tutta digitale, sempre che non vi mettiate su un vecchio vinile.
  • afr
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14-04-11 13.25

@ igiardinidimarzo
eppure un giorno la musica sara' quasi solo digitale...
che lo vogliate o no: e' il progresso...
ovvero?

piaoforti, clarinetti,violini trombette e pifferi kaput?

ma figurati!
  • Antony
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14-04-11 13.42

@ afr
ovvero?

piaoforti, clarinetti,violini trombette e pifferi kaput?

ma figurati!
emoemoemo
Siamo al delirio più puro.....emoemoemoemoemoemo
  • carmol
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14-04-11 13.45

efis007 ha scritto:
Quando esistevano poche "diavolerie elettroniche" ( emo ) esisteva però un grandissimo estro artistico.


Si ma è sbagliatissimo attribuire la crisi artistica all'evoluzione tecnologica;
è sbagliato pensare che la Musica con la M maiuscola sia sempre più rara perchè oggi chiunque
può comprare una diavoleria elettronica: il problema è a monte, viviamo
in una società dei consumi, basata sul superfluo, tutto deve essere USA E GETTA,
quindi anche la musica. E' la crisi culturale, il problema.
Con la disponibilità di tecnologie si potrebbero fare cose sublimi, ma purtroppo
stiamo vivendo un nuovo medio evo decadentista, non un nuovo rinascimento.
  • afr
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14-04-11 13.45

@ Antony
emoemoemo
Siamo al delirio più puro.....emoemoemoemoemoemo
sarà il 4° segreto di fatima emo
  • mima85
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14-04-11 14.03

@ carmol
efis007 ha scritto:
Quando esistevano poche "diavolerie elettroniche" ( emo ) esisteva però un grandissimo estro artistico.


Si ma è sbagliatissimo attribuire la crisi artistica all'evoluzione tecnologica;
è sbagliato pensare che la Musica con la M maiuscola sia sempre più rara perchè oggi chiunque
può comprare una diavoleria elettronica: il problema è a monte, viviamo
in una società dei consumi, basata sul superfluo, tutto deve essere USA E GETTA,
quindi anche la musica. E' la crisi culturale, il problema.
Con la disponibilità di tecnologie si potrebbero fare cose sublimi, ma purtroppo
stiamo vivendo un nuovo medio evo decadentista, non un nuovo rinascimento.
Quotone emo

Non sono gli strumenti a fare il musicista. È il musicista che deve cavarci fuori qualcosa dai suoi strumenti, qualsiasi questi siano. Il problema è che oggi ci si lascia coccolare troppo dalla tecnologia, nel senso che si preferisce far fare il più possibile alle macchine e sempre meno al proprio cervello.

Non sono la tecnologia ed il progresso ad essere negativi o sbagliati, ne tantomeno gli strumenti che ne risultano. È come sempre più spesso vengono usati che è scorretto, perché li si usano sempre meno come strumenti per produrre qualcosa (perché alla fine sono e sempre rimangono degli STRUMENTI da usare per raggiungere uno scopo) e sempre di più come surrogati del cervello umano.
Edited 14 Apr. 2011 12:08
  • miglio77
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14-04-11 14.24

Sabato pomeriggio sono stato a Milano, al Dal Verme, a sentire un concerto dal vivo, i Ruckert Lieder di G. Mahler con Monica Bacelli solista, e a seguire la sinfonia n.8 di Schubert.

Alla sera sono stato all'Elfo Puccini a vedere, dal vivo naturalmente, "Un marito ideale".

Martedì sera sono stato in Sala Verdi a sentire Mario Brunello, violoncello solista, suona con un Maggini del 1600.

Ora dico: anche un sasso, avesse preso parte a questi spettacoli, capirebbe che qualsiasi forma (fatta ad arte) di spettacolo, DAL VIVO, è viva.

Il problema è proprio di cultura, non dei politici, ma proprio alla base: quanti GENITORI mandano i propri figli a sentire concerti, vedere commedie DAL VIVO? Quanti genitori almeno una volta all'anno lo fanno? non dico abitualmente, ma almeno una volta all'anno.

Forse non sono "i giovani" ad avere il problema no? forse che sia la società che non si sta prendendo le proprie responsabilità? forse che sono ormai da sempre "gli altri" che sbagliano?

Quanti di noi sono REALMENTE impegnati a diffondere la cultura musicale, quanti di noi si spaccano il xxxx, si fanno il vero mazzo e si mettono realmente in gioco per organizzare, pubblicizzare, promuovere spettacoli realmente culturali?

Io e un'amica ce lo siamo chiesti in questi giorni, vorremmo che non rimanessero solo nostre buone intenzioni, ma è veramente necessario che la cultura "concreta", vera e viva, venga continuamente e assiduamente diffusa.
Ci sono tanti spettacoli, sabato c'era pieno in entrambe gli spettacoli, martedì anche il pubblico era folto, ma i giovani pochi, troppo pochi.
E questo sono sicuro che sia, per gran parte, la conseguenza di un paio di generazioni che tra il 60 e il 90 hanno calato troppo le brache ed ora il risultato è questo.

Nulla è perduto e non vedo catastrofi possibili così come annunciate da giardini, certo è che non si può rimanere a guardare, ma anzi cercare di "dimostrare" che ancora, nel 2011, la musica muove le persone, non solo vasco emo
Edited 14 Apr. 2011 12:26