14-04-11 05.02
NeverMind_User ha scritto:
Come mai dici questo? Cosa, visto che in questo periodo siamo già al "minimo storico" della creatività, dovrebbe peggiorare nel mondo dell'arte?
Questa tua affermazione mi ha stupito, sono curioso!
Credo che supermario intendesse dire che con tutte queste evoluzioni (qualcuno le chiama diavolerie elettroniche) c'è il rischio che col tempo si perda di fisicità e musicalità.
Dopotutto basta guardarsi indietro.
Quando esistevano poche "diavolerie elettroniche" (

) esisteva però un grandissimo estro artistico.
Il mitico proverbio "
la fame agguzza l'ingegno" sembra quanto più appropriato in questo contesto.
Una volta bastava un pianoforte, due mani, e tanto ingegno da parte di CHI veramente ce l'aveva; e con solo questi elementi si creavano cose straordinarie che ci fanno accaponare la pelle ancora oggi.
Oggi invece con tutti sti marchingegni elettronici che possono venire usati da chiunque, anche da un ragazzino che non sa niente di musica o non ha mai messo le mani su uno strumento, che cosa si sente?
Si sentono molte creazioni che spesso e volentieri sono fatte come un operaio in catena di montaggio, e dove chi le ha fatte non sa neppure cosa ha scritto e perchè.
Sa solo che è "venuto bene" o che è una "figata", ma quanto a sostanza vera e propria (per non dire "capolavoro") siamo lontani anni luce dalla vera musica operata da chi sa fare musica con intelletto anzichè con le "features" messe a disposizione dagli accrocchi elettronici.
E se questa mania dovesse continuare a dismisura il risultato sarà che il musicista, in senso lato, sarà una figura atta all'estinzione, un po' come sta avvenendo (se già non è avvenuto) per i pittori o gli scultori.
A che serve la pittura?
Tanto oggi c'è la fotocamera digitale e il photoshop con la quale un inetto qualsiasi può ottenere risultati pari e superiori a un pittore.
Il problema è se ciò che crea è realmente superiore a un pittore!
Le sue foto magari saranno tecnicamente migliori, ma l'arte e le creatività espressa da un pittore con solo pennello e colori resteranno senza pari.
E così lo saranno i capolavori che un grande pittore ha lasciato, e che nessun "inetto moderno" potrà imitare.
Secondo me era questo il senso di ciò che mario affermava.
La troppa tecnologia, la troppa computeristica, il troppo "
chiunque con questo accrocchio può divertirsi a fare musica", stanno lentamente spazzando via il musicista vero.
Un domani molto lontano non ci sarà da stupirsi quando i figli dei nostri figli leggerano sui libri di storia "
Enrico Pierannunzi, nato a... pianista di... etc etc".
E probabilmente diranno alla mamma: "
scusa mamma ma cos'era un pianista"?
E lei dirà: "
un pianista era una persona che dedicava tutta la sua vita ad allenare le mani per suonare questo strumento, poi eseguiva musica con le mani, e scriveva musica con le mani".
E il bambino: "
ah, ma perchè la musica si faceva in quel modo un tempo?"
E la mamma: "
sì tesoro, si faceva così, e chi la faceva era un musicista".
E il bambino: "
un musicista? mamma cos'è un musicista?"

Edited 14 Apr. 2011 3:06