Scheda audio cosa va a migliorare?

  • mima85
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01-03-16 09.44

vin_roma ha scritto:
quanti di voi sarebbero d' accordo al rientro di Orange?


Ovviamente d'accordo emo

Ma non penso che gli sia impedito in qualche modo di rientrare, ormai è passato parecchio tempo dal ban. Piuttosto ho il presentimento che sia lui che ha deciso di prendere le distanze.
Edited 1 Mar. 2016 8:45
  • anonimo
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01-03-16 10.02

d'accordo anch'io per orange soprattutto per la sua umanità ancor più preziosa della conoscenza tecnicaemo
  • anonimo
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01-03-16 10.18

tornando al discorso traendo le conclusioni mi pare di aver capito che con una ottima scheda audio secondo vin-roma riuscirei ad ottenere un ottimo sound live vst QUASI al livello tastiere yamaha mox o altroemo
Edited 1 Mar. 2016 9:19
  • mima85
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01-03-16 10.31

papa_lino ha scritto:
mi pare di aver capito che con una ottima scheda audio secondo vin-roma riuscirei ad ottenere un ottimo sound live vst QUASI al livello tastiere yamaha mox o altroemo


Attento che non dipende solo dalla scheda audio, ma anche dalla qualità dei virtual instrument che vai ad usare.

Puoi avere la una scheda audio di qualità stellare da 10'000 euro, ma se usi degli strumenti virtuali che suonano male già di loro, la scheda audio non è che può far miracoli.

Quando si valutano queste cose bisogna tener conto che ogni elemento è come un anello di una catena, e quello più debole è quello che detta la tenuta della catena intera. Quindi, nel caso di un computer usato nei concerti per far girare i virtual instrument, bisogna valutare la bontà degli strumenti stessi, della scheda audio, dell'amplificazione, del mixer e delle casse. Se uno solo di questi elementi non è di qualità adeguata, l'efficienza dell'intero sistema è compromessa.
Edited 1 Mar. 2016 9:32
  • anonimo
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01-03-16 10.36

@ mima85
papa_lino ha scritto:
mi pare di aver capito che con una ottima scheda audio secondo vin-roma riuscirei ad ottenere un ottimo sound live vst QUASI al livello tastiere yamaha mox o altroemo


Attento che non dipende solo dalla scheda audio, ma anche dalla qualità dei virtual instrument che vai ad usare.

Puoi avere la una scheda audio di qualità stellare da 10'000 euro, ma se usi degli strumenti virtuali che suonano male già di loro, la scheda audio non è che può far miracoli.

Quando si valutano queste cose bisogna tener conto che ogni elemento è come un anello di una catena, e quello più debole è quello che detta la tenuta della catena intera. Quindi, nel caso di un computer usato nei concerti per far girare i virtual instrument, bisogna valutare la bontà degli strumenti stessi, della scheda audio, dell'amplificazione, del mixer e delle casse. Se uno solo di questi elementi non è di qualità adeguata, l'efficienza dell'intero sistema è compromessa.
Edited 1 Mar. 2016 9:32
perfettoemo con una Scarlett 6i6 me la caverei sufficiente bene? utilizzerei i vst di reason
  • cecchino
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01-03-16 10.55

@ vin_roma
Ripensando alle pungicate personalizzate ricevute...

quanti di voi sarebbero d' accordo al rientro di Orange?

Si litigava, ma almeno era costruttivo e le cose le sapeva seriamente.
Secondo me per il forum è stata una perdita.
Sì, sarei d'accordo anch'io (anche se temo che ricascherebbe presto in qualche sanzione purtroppo).
  • vin_roma
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01-03-16 11.05

@ anonimo
tornando al discorso traendo le conclusioni mi pare di aver capito che con una ottima scheda audio secondo vin-roma riuscirei ad ottenere un ottimo sound live vst QUASI al livello tastiere yamaha mox o altroemo
Edited 1 Mar. 2016 9:19
Dipende sempre da cosa usi.
Sino all' anno scorso usavo un portatile con una MBox.
L' MBox, 2/300€, spinge, anzi, mi sembra anche un po' "dopata" ma in live non è un difetto.
Certo, poi dipende da cosa mandi in uscita, se ci mandi "Orchestral" della Edirol non farà miracoli, se ci mandi EW o il Minimoog Arturia allora avrai grosse soddisfazioni.

Attualmente ho rimesso in strada un campionatore Emu per praticità al posto del portatile. In pratica ho ricostruito le patch che avevo sul pc che erano fatte con dei vecchi campioni Akai orchestrali, ebbene, durante un soundcheck un musicista si è girato e mi fa: hai cambiato tastiere? Io: no, ho passato i campioni sul campionatore, lui: ammazza, non l' avevo mai sentito così... e in effetti ho migliorato in definizione e profondità nella presenza sul palco.
  • cecchino
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01-03-16 11.23

Ho notato questa cosa passando (forzatamente) dalle tastiere (Kurzweil, Roland e Korg) ai VST su Mac (con o senza scheda audio esterna). Quello che a casa sembra uscire bene, con definizione e precisione (la scheda audio è una M-Audio "ereditata" che si vede già dal tipo di connessioni in ingresso ed uscita essere stata pensata per registrazioni o comunque uso in studio), in live manca appunto di presenza. Mi riferisco soprattutto a MinimoogV e VB3, tanto per dire che non parlo di vst scadenti.
Quindi il riferimento ad una scheda "dopata", Vin, mi interessa molto. A quale modello ti riferisci?
  • anonimo

01-03-16 11.32

quando uso il ravenscroft con mac, tac2 e le sr club ricevo sempre commenti per la qualità del suono di pianoforte, da dire che suono sempre in sale non molto grandi, ma vi posso assicurare che restano stupiti dalla qualità.

una cosa che ho notato usando da poco il NE5hp (ne ho già parlato) è che il suono di piano esce molto presente lo definirei avanti, come se il campionamento fosse fatto in modalità close "molto close"
Edited 1 Mar. 2016 10:32
  • vin_roma
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01-03-16 11.47

@cecchino:
Le MBox, quelle blu che davano insieme a ProTools.

@superbaffone: inutile dirti che serve anche la mano che faccia parlare il pianoforte e quando questo attacca bottone con te...
Tutto sommato comunque il pianoforte è un suono incisivo, fermo, martellato, poi se suonato in ambito jazz e con solo la ritmica e al massimo un solista non è difficile dargli dignità.
Altra cosa è quando si usano suoni complessi, li, se mancano armonici e dettaglii cominci a sentire un suono nebbioso, impersonale, che non la spunta neanche contro un esile flauto vero.
  • mima85
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01-03-16 11.58

cecchino ha scritto:
Quello che a casa sembra uscire bene, con definizione e precisione (la scheda audio è una M-Audio "ereditata" che si vede già dal tipo di connessioni in ingresso ed uscita essere stata pensata per registrazioni o comunque uso in studio), in live manca appunto di presenza. Mi riferisco soprattutto a MinimoogV e VB3, tanto per dire che non parlo di vst scadenti.


Hai provato anche a giocare un po' con l'equalizzazione? Nei live talvolta torna utile diminuire un po' la gamma bassa ed enfatizzare i medio-alti, per poter "tagliare" il mix e farsi strada tra batterie e bassi rimbombanti e chitarre facinorose emo ed è utile anche un po' di compressione di dinamica.

In live è anche molto importante ridurre il più possibile o meglio disattivare del tutto gli effetti di riverbero. Ci pensa già l'ambiente a riverberare il suono in modo naturale, se un suono viene fatto uscire dalle casse già riverberato a monte questo annegherà nel pastone sonoro della band.

Gli strumenti analogici (pianoforti elettrici, synth, organi a transistor) uscivano nel mix proprio perché ci arrivavano "secchi", al limite con un po' di delay e/o l'effettistica voluta in quel momento dal musicista (phaser/flanger/chorus) per colorare il suo suono, e spesso venivano amplificati con amplificatori da chitarra, che contribuivano a rendere il suono più aggressivo e presente. Ma i riverberi, di cui sono pieni i preset degli strumenti digitali per far colpo e spingere la clientela all'acquisto, sono di quanto più deleterio ci possa essere per le tastiere in un contesto live.

L'Hammond poi è un discorso a parte, che col suo Leslie è in grado di spazzar via perfino il più agitato dei chitarristi emo
Edited 1 Mar. 2016 11:10
  • anonimo

01-03-16 12.09

@ vin_roma
@cecchino:
Le MBox, quelle blu che davano insieme a ProTools.

@superbaffone: inutile dirti che serve anche la mano che faccia parlare il pianoforte e quando questo attacca bottone con te...
Tutto sommato comunque il pianoforte è un suono incisivo, fermo, martellato, poi se suonato in ambito jazz e con solo la ritmica e al massimo un solista non è difficile dargli dignità.
Altra cosa è quando si usano suoni complessi, li, se mancano armonici e dettaglii cominci a sentire un suono nebbioso, impersonale, che non la spunta neanche contro un esile flauto vero.
come non darti ragione, pensa quando hai di fronte un sassofonista che ha passato la vita a curare il suono (come del resto fanno tutti) e dopo il suo solo arrivo io con un suono del piffero emo per fortuna oggi le cose sono un po' cambiate per quanto riguarda il suono di piano.
  • cecchino
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01-03-16 12.58

mima85 ha scritto:
Hai provato anche a giocare un po' con l'equalizzazione? Nei live talvolta torna utile diminuire un po' la gamma bassa ed enfatizzare i medio-alti, per poter "tagliare" il mix e farsi strada tra batterie e bassi rimbombanti e chitarre facinorose emo ed è utile anche un po' di compressione di dinamica.

Sì, ho provato, ma senza grossi risultati, specie col VB3. Il problema al momento è la chitarra facinorosa emo ma trattandosi di un gruppo hard rock (Deep Purple & Led Zeppelin) non è che posso limitarlo più di tanto. Sui piani acustici ed elettrici ho notato anch'io che il riverbero va limitato al massimo. Quello che mi sorprende però (senza tornare agli strumenti analogici che ormai in live non suono da quasi trent'anni) è la differenza con la PC3K, che con il suo criticabile ma presentissimo KB3 ha sempre spettinato anche il chitarrista più strabordante, e nonostante eq. ed effetti fossero impostati (almeno nominalmente) in modo del tutto simile. Ma forse sono io che devo acquisire il feeling con questo tipo di setup come avevo fatto nei decenni con le altre tastiere.
Grazie (e grazie anche a Vin) per i suggerimenti.
Edited 1 Mar. 2016 11:59
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01-03-16 14.26

... Kurzweil ha sempre curato bene gli stadi analogici di uscita... a differenza di altri costruttori.

L'apice secondo me è stato raggiunto con la serie K2600... ci metti detti un campione
e suona ed esce nel vero senso del termine.
I Kurzweil più moderni senza raggiungere il vecchio K2600 si difendono comunque bene sotto
questo aspetto.

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01-03-16 15.08

cecchino ha scritto:
Quello che mi sorprende però (senza tornare agli strumenti analogici che ormai in live non suono da quasi trent'anni) è la differenza con la PC3K, che con il suo criticabile ma presentissimo KB3 ha sempre spettinato anche il chitarrista più strabordante


In questi casi avere un clone Hammond grezzo e non molto realistico non è per forza uno svantaggio, perché è proprio in questi contesti che i vecchi cloni, pur nella loro minore raffinatezza, tornano utili per uscire dal casino di chitarre/basso/batteria.

Infatti per contesti rock/hard rock, tanta gente continua a preferire i vecchi cloni Korg e Roland, che sebbene siano meno raffinati dal punto di vista del realismo, escono più facilmente nel mix casinaro di un concerto.

Lo stesso vale con i pianoforti.
Edited 1 Mar. 2016 14:11
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01-03-16 19.38

@ dxmat
... Kurzweil ha sempre curato bene gli stadi analogici di uscita... a differenza di altri costruttori.

L'apice secondo me è stato raggiunto con la serie K2600... ci metti detti un campione
e suona ed esce nel vero senso del termine.
I Kurzweil più moderni senza raggiungere il vecchio K2600 si difendono comunque bene sotto
questo aspetto.

Non so se le hai messe a confronto ma qua sul forum c'è una persona da me fidata che ha il forte e ci ha caricato program della k2600 fatti da lui. Da quanto dice suonano precisi precisi!
  • sterky
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01-03-16 19.39

@ vin_roma
Ripensando alle pungicate personalizzate ricevute...

quanti di voi sarebbero d' accordo al rientro di Orange?

Si litigava, ma almeno era costruttivo e le cose le sapeva seriamente.
Secondo me per il forum è stata una perdita.
Non sai quanto mi farebbe piacere!
Grande maestro lui!!!
  • sterky
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01-03-16 19.52

@ mark88
Tanti concetti giusti e tanti concetti sbagliati in queste 6 pagine.... un pò d'ordine:

-per suonare live con i VST non serve niente di "speciale": la maggior parte dei software hanno campioni a 48KHz, non servono schede da 192.

-il discorso di registrare a frequenze di campionamento più elevate (come 88 o 96) per avere un prodotto migliore (che uscirà a 44 o 48) è ormai inutile. aveva senso quando i convertitori AD introducevano artefatti lavorando a 44/48KHz che venivano ridotti lavorando al doppio della frequenza. oggi tutti i DAC moderni utilizzano il doppio della risoluzione che viene poi ridotta al "solo" 44 o 48. (questo anche nel caso dei 96.. il dac in realtà lavora a 192 e poi riduce a 96).

-nella mia piccola esperienza di musicista classico, ho conosciuto diversi tecnici audio bravi e quasi tutti registrano la classica a 48KHz... ad esempio il tecnico dell'ORF che ha RME MADIFACE con 2 pre 8 canali RME madi. c'è da tenere in conto anche l'elevato numero di canali richiesto in questi contesti.


quello che è importante in una scheda audio, non sono i fantomatici dati tecnici, ma la qualità del DAC e il modo in cui è stato implementato, cose a cui non si fa mai riferimento nelle review...
Non posso che darti ragione, in effetti, anche con una scarlet 2i2 hai risultati ottimi (per una spesa minima).

È che il nostro "amico" sosteneva che sopra i 44.1 e 16 bit l'uomo non si accorge della differenza, e dato che a 44.1 e 16 bit ci arrivano anche le integrate del pc, non serve a niente aver una scheda audio migliore.

Il che è un mucchio di cazzate...non dico che per suonare in live hai bisogno di pre della neve e schede audio da 2000 eurozzi, ma che questi ultimiabbiano la stessa qualità di un'integrata....
  • sterky
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01-03-16 19.56

@ anonimo
tornando al discorso traendo le conclusioni mi pare di aver capito che con una ottima scheda audio secondo vin-roma riuscirei ad ottenere un ottimo sound live vst QUASI al livello tastiere yamaha mox o altroemo
Edited 1 Mar. 2016 9:19
Guarda, detta schietta schietta, non è che il moxf abbia una scheda audio eccezionale nhe!
Fa benissimo il suo dovere, ma è come se mi chiedessi se esiste una macchina meglio della golf. Ammazza se ce ne ssono, poi ripeto, se devi solo andare al panificio a prendere il pane la golf è persino esagerata.
  • anonimo

01-03-16 19.58

sterky ha scritto:
È che il nostro "amico" sosteneva che sopra i 44.1 e 16 bit l'uomo non si accorge della differenza, e dato che a 44.1 e 16 bit ci arrivano anche le integrate del pc, non serve a niente aver una scheda audio migliore.



dipende dalla scheda audio integrata, come ho detto il mio sony vaio da 500€ era palesemente inferiore come resa acustica rispetto alla scheda esterna ma penso ci siano portatili di fascia alta con schede interne migliori ma anche no emo
Edited 1 Mar. 2016 18:59