La sensazione di aver ricevuto un furto

markelly2 08-12-20 00.00
@ tsuki
Ma il discorso è il valore che uno da' all'impegno verbale preso,non c'entra il fare causa... Ci sono persone che se danno una parola e prendono un impegno,gli fanno onore.Invece ci sono quelli che ragionano solo in termini di guadagno, se lo promettono a te oggi a "10" e domani arriva uno che gli da' "10.02" lo danno a quello,non gliene frega nulla nè di parole nè di impegni. Io personalmente preferisco le persone di parola.
Come dice la legislazione, un contratto verbale in presenza di testimoni, o documentato da registrazioni, è a tutti gli effetti considerato valido.
Non per niente si convengono impegni tra enti e privati tramite telefono (si pensi a contratti telefonici o di erogazione di energia).
PandaR1 08-12-20 00.02
@ RudiRioli
sono 30 anni che compro e vendo strumenti. credo di avere una certa esperienza, secondo me non hai tutte le ragioni. se ti interessava lo strumento lo pagavi e lo ritiravi a tuo piacimento, non si puo pensare di tenere la merce ferma cosi sulla parola o con un accontello.
Non sono d'accordo, visto che ha proposto di fare un bonifico per caparra e il venditore non lo ha ritenuto necessario.
RudiRioli 08-12-20 00.09
@ PandaR1
Non sono d'accordo, visto che ha proposto di fare un bonifico per caparra e il venditore non lo ha ritenuto necessario.
ma lui è andato a provarlo in loco... si presume che a fine visita si paga e si porta via, mica è un negozio... recentemente ho venduto diversi hammond mavenuti-visti-provati paghi e portati via. diversamente... solo perdite di tempo.
tsuki 08-12-20 00.22
@ markelly2
Come dice la legislazione, un contratto verbale in presenza di testimoni, o documentato da registrazioni, è a tutti gli effetti considerato valido.
Non per niente si convengono impegni tra enti e privati tramite telefono (si pensi a contratti telefonici o di erogazione di energia).
Senti,non contesto quello che dici,sara' cosi',ma penso che se uno si impelaga in una causa con tanto di parcelle ai legali,udienze e lettere dell'avvocato per una cosa come questa sia molto permaloso,infatti non c'è un reale danno monetario da recuperare,ma solo una notevole irritazione per un comportamento non corretto.Resterebbe poi da vedere come finirebbe una causa del genere,perchè non son molto convinto che il parere del magistrato sia favorevole al compratore deluso.In sintesi: secondo mè non ne varrebbe la pena.
mima85 08-12-20 01.02
@ markelly2
Come dice la legislazione, un contratto verbale in presenza di testimoni, o documentato da registrazioni, è a tutti gli effetti considerato valido.
Non per niente si convengono impegni tra enti e privati tramite telefono (si pensi a contratti telefonici o di erogazione di energia).
Quindi, se io abitassi in Italia (la legge che hai linkato è italiana, non so se in Svizzera c'è qualcosa di analogo), tecnicamente avrei potuto far causa a tutte quelle persone che mi hanno detto che sarebbero venute ma che alla fine mi hanno tirato il pacco e sono sparite. Perché a questo punto il concetto deve valere non solo per chi vende, ma anche per chi compra, il contratto contempla entrambe le parti.

Non so, onestamente mi sembra una cosa un po' aleatoria. Voglio dire, l'oggetto è mio e resta mio finché non mi vengono dati i soldi, se dopo gli accordi cambio idea all'ultimo e lo vendo a qualcun altro sicuramente non avrò fatto qualcosa di etico e moralmente corretto (a meno che non sia stato perché l'acquirente mi ha tirato un pacco, allora in quel caso che si fotta...), ma mi sembra strano che secondo legge per una cosa del genere possa rischiare di finire per avvocati.
wildcat80 08-12-20 01.07
@ mima85
Quindi, se io abitassi in Italia (la legge che hai linkato è italiana, non so se in Svizzera c'è qualcosa di analogo), tecnicamente avrei potuto far causa a tutte quelle persone che mi hanno detto che sarebbero venute ma che alla fine mi hanno tirato il pacco e sono sparite. Perché a questo punto il concetto deve valere non solo per chi vende, ma anche per chi compra, il contratto contempla entrambe le parti.

Non so, onestamente mi sembra una cosa un po' aleatoria. Voglio dire, l'oggetto è mio e resta mio finché non mi vengono dati i soldi, se dopo gli accordi cambio idea all'ultimo e lo vendo a qualcun altro sicuramente non avrò fatto qualcosa di etico e moralmente corretto (a meno che non sia stato perché l'acquirente mi ha tirato un pacco, allora in quel caso che si fotta...), ma mi sembra strano che secondo legge per una cosa del genere possa rischiare di finire per avvocati.
Guarda 3 anni fa è stata aperta un'utenza gas a mia insaputa. C'era tanto di registrazione con il tizio che dichiarava di essere mio delegato, tutto fatto telefonicamente.
È bastato fare muso duro per far in modo che quel contratto non fosse mai esistito, così come gli insoluti teoricamente a mio carico.
La legge è lacunosa.
MarianoM 08-12-20 01.20
La vita è fatta di persone che rispettano le parole e persone che se ne fottono.
Scarface
Preferisco le prime, sarà un mio limite
MicTastiera 08-12-20 01.26
@ vin_roma
Beh, ti racconto la mia:

Marshall JTM45 Plexy del '66 con due valvole non del tipo originale..
Periodo storto per vendere (inizio dell'anno) ed al di là dei favoleggiamenti visti sulla rete (5/6000€ all'estero), per chiudere vado a 2600€.
Mi chiama uno da Padova, concordiamo e mi invia 200€ di caparra e indietro ha voluto una foto con l'ampli e un biglietto in bella mostra con su scritto: venduto a XXXXX, la data ed il suo numero di telefono, questo perché non poteva muoversi da Padova e venire a Roma in tempi brevi.
Dopo qualche giorno mi chiama uno di Roma e mi offre 3500€ e ritiro immediato.
Al di là della caparra che avrei potuto stornare e della foto che forse avrebbe potuto creami problemi, io, comunque, senza pensarci su due volte, ho detto a quello di Roma: mi dispiace, già venduto, ho preso una caparra ed ho dato la parola.

Lo so, sono scemo.
Non dire così, non sei stato scemo, sei stato corretto ed impeccabile!
Pensala così; non sai mai come va a finire finchè non finalizzi la vendita, magari il secondo acquirente ti avrebbe fatto mille problemi all'ultimo (ah ma c'è un bollo qua, un difetto là, non suona come immaginavo bla bla bla...) e la vendita a 3500 sarebbe poi sfumata.
Anche vendere a persone affidabili e di parola (come sembra dal tuo racconto sia stato quello di Padova), ha il suo perchè emo
markelly2 08-12-20 08.10
@ tsuki
Senti,non contesto quello che dici,sara' cosi',ma penso che se uno si impelaga in una causa con tanto di parcelle ai legali,udienze e lettere dell'avvocato per una cosa come questa sia molto permaloso,infatti non c'è un reale danno monetario da recuperare,ma solo una notevole irritazione per un comportamento non corretto.Resterebbe poi da vedere come finirebbe una causa del genere,perchè non son molto convinto che il parere del magistrato sia favorevole al compratore deluso.In sintesi: secondo mè non ne varrebbe la pena.
Non ho detto che il forumer deve fare causa, o che sia giusto far causa o che il giudice gli darebbe ragione se facesse causa.
Ho solo voluto puntualizzare a chi parlava di "stupidaggini", che la legge ammette anche contratti sulla parola, in determinate condizioni dimostrabili.
Quindi non si stanno dicendo stupidaggini.
markelly2 08-12-20 08.16
@ wildcat80
Guarda 3 anni fa è stata aperta un'utenza gas a mia insaputa. C'era tanto di registrazione con il tizio che dichiarava di essere mio delegato, tutto fatto telefonicamente.
È bastato fare muso duro per far in modo che quel contratto non fosse mai esistito, così come gli insoluti teoricamente a mio carico.
La legge è lacunosa.
Il tuo caso specifico è una truffa.

Io ho aperto l'utenza ADSL con la Tim, tramite telefono, in cui mi facevano domande e io rispondevo "nome e cognome", "Sì" e via dicendo.
Certo, avrei potuto tirarmi indietro successivamente, ma probabilmente i giorni fruiti avrei comunque dovuto pagarli.
markelly2 08-12-20 08.30
@ mima85
Quindi, se io abitassi in Italia (la legge che hai linkato è italiana, non so se in Svizzera c'è qualcosa di analogo), tecnicamente avrei potuto far causa a tutte quelle persone che mi hanno detto che sarebbero venute ma che alla fine mi hanno tirato il pacco e sono sparite. Perché a questo punto il concetto deve valere non solo per chi vende, ma anche per chi compra, il contratto contempla entrambe le parti.

Non so, onestamente mi sembra una cosa un po' aleatoria. Voglio dire, l'oggetto è mio e resta mio finché non mi vengono dati i soldi, se dopo gli accordi cambio idea all'ultimo e lo vendo a qualcun altro sicuramente non avrò fatto qualcosa di etico e moralmente corretto (a meno che non sia stato perché l'acquirente mi ha tirato un pacco, allora in quel caso che si fotta...), ma mi sembra strano che secondo legge per una cosa del genere possa rischiare di finire per avvocati.
Nemmeno io farei causa, e non sono sicuro di chi la sfangherebbe davanti a un giudice. Però la legge evidentemente ammette il contratto sulla parola, per cui non si parla semplicemente di "onore", "rispetto" e "lealtà".

Consiglierei quindi di assicurarsi bene prima di dare la parola su una compra vendita, oppure meglio restare nel vago.
MarianoM 08-12-20 08.56
Comunque, un grazie a tutti per aver condiviso il mio pensiero riguardo questa storia, ed anche per aver illustrato possibili soluzioni che andrebbero anche oltre. Vi sono sincero, sarei tentato a giocarmela, ma lascio stare perché mi interessava lo strumento che, a questo punto non so neanche se è stato venduto (visto che dopo due richieste, un recapito dell'acquirente non è venuto fuori). Come raccontato da molti di voi alle volte si trovano persone oneste e corrette e alle volte no. Del resto anche qui, nessuno sarebbe obbligato a dare consigli o spiegazioni su tanti aspetti, eppure in moltissimi lo fanno...beh tutto sommato è la stessa cosa...nessuno è obbligato a mantenere la parola, ma in molti lo fanno
MarianoM 08-12-20 08.58
...e aggiungo, il titolo del thread è proprio rappresentativo di quello che ho provato come sensazione
orange1978 08-12-20 10.27
@ RudiRioli
sono 30 anni che compro e vendo strumenti. credo di avere una certa esperienza, secondo me non hai tutte le ragioni. se ti interessava lo strumento lo pagavi e lo ritiravi a tuo piacimento, non si puo pensare di tenere la merce ferma cosi sulla parola o con un accontello.
.....bravo, esatto.

a me quando una cosa interessa cerco di chiuderla il prima possibile, a volte ho tergiversato e l'ho preso pure io nel c....
a volte mi è dispiaciuto tanto, a volte però provavo una sensazione simile ossia quella di aver stupidamente fatto scappare un affare, ma poi mesi dopo (anche anni!) ripensandoci incredibilmente la sensazione era quella del "meno male che non l'ho preso quella volta!".

della serie che spesso quando non si chiude un affare e si sta li a pensarci sopra troppo è perche la nostra mente sotto sotto non è convintissima, e invece io ho imparato che quando si compra una cosa usata o nuova che sia, bisogna essere convinti al 100%, del tipo ho qui i soldi eccoli....torno a piedi a casa piuttosto se è tanto importante, questo vale per tutto, per un hammond vintage da 10 mila euro come per un plug in di merda da 25 dollari in offerta per pochi giorni sul sito, ecco perche trovo ridicolo parlare di cause legali per simili stupidaggini.
paolo_b3 08-12-20 10.40
C'è un dettaglio che mi sfugge: come fa una parte a dimostrare che è stato fatto un contratto verbale? Quando si tratta di contratti di utenza tu dai alla compagnia dettagli inequivocabili, come il codice associato al tuo contatore, ma nel caso di un accordo per la vendita di uno strumento su un portale internet cosa prova che il contratto c'è stato? Io potrei sostenere con tanto di testimoni che Orange ha detto che mi avrebbe venduto il suo Evolver a 100€. emo
Posso arrivare a 150, Andrea... emo
orange1978 08-12-20 10.42
mima85 ha scritto:
Voglio dire, l'oggetto è mio e resta mio finché non mi vengono dati i soldi, se dopo gli accordi cambio idea all'ultimo e lo vendo a qualcun altro


...vorrei anche vedere!
infatti nel mercato immobiliare si fanno le "proposte d'acquisto" ma la casa non è tua finche non rogiti, ed è capitato spesso di gente che non ha piu comprato anche in seguito alla proposta, e ha pure preteso indietro la caparra, ne sa qualcosa mia madre che è una vita che vende case.
e non sono andati in causa per cose del genere, ci vanno per un contratto INESISTENTE, dove sono le prove che all'incontro il venditore e l'acquirente si siano messi d'accordo?

oltretutto subire processi e andare nelle grane è una cosa brutta, non ve lo auguro e non lo augurerei a nessuno va, quindi eviterei di postare se fossi in voi discussioni che inneggiano alla querela facile, in questo paese (dal quale mi auguro di andarmene il prima possibile beato mima potessi essere al tuo posto va) siamo al punto che fai una scoreggia e ti querelano (grazie a un vasto numero di leggi sbagliate), poi però c'è gente famosa che per aver commesso gravi crimini viene processata dopo anni! ...cosi spesso quando la condannano è oramai vecchia bacucca oppure è tutto prescritto.

ma dai su, seriamente
orange1978 08-12-20 10.43
@ paolo_b3
C'è un dettaglio che mi sfugge: come fa una parte a dimostrare che è stato fatto un contratto verbale? Quando si tratta di contratti di utenza tu dai alla compagnia dettagli inequivocabili, come il codice associato al tuo contatore, ma nel caso di un accordo per la vendita di uno strumento su un portale internet cosa prova che il contratto c'è stato? Io potrei sostenere con tanto di testimoni che Orange ha detto che mi avrebbe venduto il suo Evolver a 100€. emo
Posso arrivare a 150, Andrea... emo
nono ma confermo! erano 120 in realtà....però avevamo detto 120 piu tutta la tua strumentazione, non ricordi? chiedi ai testimoni xD
markelly2 08-12-20 11.09
@ orange1978
mima85 ha scritto:
Voglio dire, l'oggetto è mio e resta mio finché non mi vengono dati i soldi, se dopo gli accordi cambio idea all'ultimo e lo vendo a qualcun altro


...vorrei anche vedere!
infatti nel mercato immobiliare si fanno le "proposte d'acquisto" ma la casa non è tua finche non rogiti, ed è capitato spesso di gente che non ha piu comprato anche in seguito alla proposta, e ha pure preteso indietro la caparra, ne sa qualcosa mia madre che è una vita che vende case.
e non sono andati in causa per cose del genere, ci vanno per un contratto INESISTENTE, dove sono le prove che all'incontro il venditore e l'acquirente si siano messi d'accordo?

oltretutto subire processi e andare nelle grane è una cosa brutta, non ve lo auguro e non lo augurerei a nessuno va, quindi eviterei di postare se fossi in voi discussioni che inneggiano alla querela facile, in questo paese (dal quale mi auguro di andarmene il prima possibile beato mima potessi essere al tuo posto va) siamo al punto che fai una scoreggia e ti querelano (grazie a un vasto numero di leggi sbagliate), poi però c'è gente famosa che per aver commesso gravi crimini viene processata dopo anni! ...cosi spesso quando la condannano è oramai vecchia bacucca oppure è tutto prescritto.

ma dai su, seriamente
Ma nessuno ha inneggiano a niente! emo
Ho riportato ciò che dice la legge, adesso è vietato pure questo?

L'esempio penalizzante delle case vale sia per chi compra ma anche per chi vende: se chi vende e riceve una caparra poi decide di non vendere più, è costretto a rendere il doppio dei soldi.
orange1978 08-12-20 11.18
markelly2 ha scritto:
Ma nessuno ha inneggiano a niente!
Ho riportato ciò che dice la legge, adesso è vietato pure questo?


non è vietato, ma infatti non sei stato tu il primo a postare l'idea della querelina, torna indietro alle prime pagine e vedrai.

markelly2 ha scritto:
L'esempio penalizzante delle case vale sia per chi compra ma anche per chi vende: se chi vende e riceve una caparra poi decide di non vendere più, è costretto a rendere il doppio dei soldi.
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certo ma li ha un senso, perche tu mi insegni (mia madre ne sa qualcosa) che quando un cliente mette in vendita la propria casa per comprare la tua e poi si ritrova tu che non vuoi piu venderla, e magari ha gia accettato la proposta di acquisto di una persona interessata alla propria (o addirittura l'ha già venduta) viene a crearsi un casino assurdo, ti ritrovi senza casa in breve tempo, la casa dove avresti dovuto andare non la vogliono piu vendere e devi trovarne un altra in fretta e furia, adatta alle tue esigenze, al prezzo che puoi permetterti, nella zona dove eri interessato etc etc etc, insomma tutta una serie di rogne e sopratutto una quantità di soldi notevole in ballo, è ovvio che tutto questo debba essere tutelato.

ma se parliamo di una cosa tipo ho venduto il trinity rack per comprarti il trinity a tastiera, poi tu non me lo vendi piu e vabbè, non è che muoio nemmeno se sono un professionista, la trovo in pochi giorni un alternativa.

sul vintage beh si, in effetti è piu arduo ma li è questione di furbizia, io ad esempio difficilmente vendo prima di acquistare, perche se capitasse un imprevisto che so anche che vedendo lo strumento scopro che ha dei difetti cosa faccio, rimango senza nulla? prima compro poi vendo, a meno che quello che sto vendendo non sia indispensabile.
markelly2 08-12-20 11.38
@ orange1978
markelly2 ha scritto:
Ma nessuno ha inneggiano a niente!
Ho riportato ciò che dice la legge, adesso è vietato pure questo?


non è vietato, ma infatti non sei stato tu il primo a postare l'idea della querelina, torna indietro alle prime pagine e vedrai.

markelly2 ha scritto:
L'esempio penalizzante delle case vale sia per chi compra ma anche per chi vende: se chi vende e riceve una caparra poi decide di non vendere più, è costretto a rendere il doppio dei soldi.
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certo ma li ha un senso, perche tu mi insegni (mia madre ne sa qualcosa) che quando un cliente mette in vendita la propria casa per comprare la tua e poi si ritrova tu che non vuoi piu venderla, e magari ha gia accettato la proposta di acquisto di una persona interessata alla propria (o addirittura l'ha già venduta) viene a crearsi un casino assurdo, ti ritrovi senza casa in breve tempo, la casa dove avresti dovuto andare non la vogliono piu vendere e devi trovarne un altra in fretta e furia, adatta alle tue esigenze, al prezzo che puoi permetterti, nella zona dove eri interessato etc etc etc, insomma tutta una serie di rogne e sopratutto una quantità di soldi notevole in ballo, è ovvio che tutto questo debba essere tutelato.

ma se parliamo di una cosa tipo ho venduto il trinity rack per comprarti il trinity a tastiera, poi tu non me lo vendi piu e vabbè, non è che muoio nemmeno se sono un professionista, la trovo in pochi giorni un alternativa.

sul vintage beh si, in effetti è piu arduo ma li è questione di furbizia, io ad esempio difficilmente vendo prima di acquistare, perche se capitasse un imprevisto che so anche che vedendo lo strumento scopro che ha dei difetti cosa faccio, rimango senza nulla? prima compro poi vendo, a meno che quello che sto vendendo non sia indispensabile.
Ma io per inciso, sconsiglio vivamente il nostro amico a procedere per ipotetiche vie legali, primo perché non potrebbe dimostrarlo, secondo perché parliamo di oggetti di valore irrisorio oche comunque non valgono la pena, terzo perché come hai detto tu, una causa sono sempre rogne, per chi la subisce ma anche per chi la intenta.
Io non lo farei mai.
Però, piaccia o no, la legge è chiara a riguardo, anche se probabilmente sarà lacunosa come qualcuno ha suggerito, visto che ci si addentra nel "ma tu avevi detto che", "ma io sono stato frainteso", "avevo capito" ecc, situazioni di fronte alle quali un bel contratto scritto toglierebbe ogni dubbio. Ma nel compro vendo dell'usato tra privato non credo che nessuno faccia contratti scritti.