L'arranger visto "da fuori".

CoccigeSupremo 04-08-16 22.23
Markelly ha scritto:
Ma gli altri che l'arranger lo suonano, per cortesia chiamino ciò che fanno col suo nome: lavoro

Per carità :) mai detto il contrario.

Markelly ha scritto:
Ma è lavoro. Non arte


Se questo lavoro toglie spazio all'arte, imho, c'è un problema di fondo che di fatto, porta sempre più la musica e la proposta della musica suonata verso il basso.

La crisi c'è anche in America. Non tutti i musicisti-semi-non musicisti si piazzano una tyros da 4000 euro in spalla, e vanno a chiedere 300 euro a serata :) Ed ecco perchè ad inizio topic chiedevo se questa cosa degli arranger (e la loro presenza massiccia) sia una cosa tutta italiana, o anche all'estero si tira avanti cosi. emo

anonimo 04-08-16 22.25
Di solito in Francia o non c'é niente o ci sono dei gruppi, anche di 5/6 persone
nazy75 04-08-16 23.26
Chiedo umilmente scusa a tutti voi per l'intervento ma non ho resistito! Vorrei solo porvi una domanda e cioè come fate a dire che chi suona un arranger non è un musicista quando per suonare la tastiera bisogna conoscere gli accordi e saper fare solisti con la mano destra quanto meno...o forse solo perché lo style aiuta a creare una qualche linea musicale credete che questo mostro di tastiera faccia tutto da se. Io vi dico sempre con la massima umiltà che ho smesso completamente di fare serate quando si è passati dal pianobar e dal suonare il liscio, ai balli di gruppo o discoteca commerciale dove non era più richiesta la musica ma bastava aver un portatile e una coppia di casse per asserire che si andava a "suonare" come dicono tutti i dj! Questa è stata la vera rovina del mercato non di certo gli arranger. Per me se un arrangerista come lo chiamate voi suona davvero il suo strumento va considerato pari ai suoi colleghi musicisti che suonano altro. Il mio è un parere che non vuole offendere nessuno....
Edited 4 Ago. 2016 21:28
anonimo 04-08-16 23.40
@ nazy75
Chiedo umilmente scusa a tutti voi per l'intervento ma non ho resistito! Vorrei solo porvi una domanda e cioè come fate a dire che chi suona un arranger non è un musicista quando per suonare la tastiera bisogna conoscere gli accordi e saper fare solisti con la mano destra quanto meno...o forse solo perché lo style aiuta a creare una qualche linea musicale credete che questo mostro di tastiera faccia tutto da se. Io vi dico sempre con la massima umiltà che ho smesso completamente di fare serate quando si è passati dal pianobar e dal suonare il liscio, ai balli di gruppo o discoteca commerciale dove non era più richiesta la musica ma bastava aver un portatile e una coppia di casse per asserire che si andava a "suonare" come dicono tutti i dj! Questa è stata la vera rovina del mercato non di certo gli arranger. Per me se un arrangerista come lo chiamate voi suona davvero il suo strumento va considerato pari ai suoi colleghi musicisti che suonano altro. Il mio è un parere che non vuole offendere nessuno....
Edited 4 Ago. 2016 21:28
ci sono diversi livelli:

1) chi mette la base e fa finta di suonare: non é un musicista

2) chi mette la base e ci suona sopra: potrebbe essere un musicista, dipende...non basta saper suonare qualche accordo ed una melodia per definirsi musicista

3) chi usa gli styles: come sopra, può essere un musicista oppure no. Però mi risulta difficile credere che sia così immediato fare arte con degli styles...possibile ma difficile

4) chi suona uno strumento: può essere un musicista, un bravo musicista, un cattivo musicista o uno strimpellatore
nazy75 04-08-16 23.58
Quello che non approvo personalmente, gentilissimo Cyrano, é questa denigrazione nei confronti di chi suona un arranger. Potrebbe anche darsi che si tratti di un pianista che per esigenze che possono essere economiche o anche solo di carattere o scelta musicale faccia le sue serate da solo aiutandosi con gli styles. Non si può partire da pregiudizi nei confronti della categoria solo perché nella maggioranza chi suona una workstation é un pensionato o uno strimpellatore amatoriale. Ci sono le eccezioni e mi auguro siano molte...emo
anonimo 05-08-16 00.02
@ nazy75
Quello che non approvo personalmente, gentilissimo Cyrano, é questa denigrazione nei confronti di chi suona un arranger. Potrebbe anche darsi che si tratti di un pianista che per esigenze che possono essere economiche o anche solo di carattere o scelta musicale faccia le sue serate da solo aiutandosi con gli styles. Non si può partire da pregiudizi nei confronti della categoria solo perché nella maggioranza chi suona una workstation é un pensionato o uno strimpellatore amatoriale. Ci sono le eccezioni e mi auguro siano molte...emo
Ma figurati, capisco benissimo...ci sono degli ottimi musicisti che per svariate ragioni usano gli arrangers

Semplicemente, dato che l'arrangers (e le basi sopratutto) rendono il "giuoco" molto più facile, talvolta si mette a giocare anche chi, usando per esempio un piano o un hammond, non ci riuscirebbe

emo
CoccigeSupremo 05-08-16 00.12
nazy75 ha scritto:
come fate a dire che chi suona un arranger non è un musicista

Mai detto. Anzi,il mio punto è proprio il contrario di questa affermazione.

Di fatto chiedo: Tu musicista trovi "soddisfazione" o comunque ti "aggrada di più" suonare con le basi per un tuo gusto personale o lo fai perchè in un modo o nell'altro ti è richiesto dai gestori? è una curiosità.

Voglio dire, io una Dgx in casa ce l'ho. l'ho sempre utilizzata come stage piano durante il mio primo anno di lezione.Trovo "irritante" e "farlocco" piazzare un accordo a sinistra in posizione fondamentale, e sentire il basso che fa un giro "vagamente come lo vorrei" mentre chitarra e fiati vanno un po per cavoli loro senza che io l'abbia chiesto.
Trovo anche troppo semplicistico il sapere di essere "sempre a tempo" grazie ad una batteria che non sbaglierà mai, ed a dei pulsanti che mi permettono di rientrare come e quando voglio,di portare per 3 ore un chorus anche togliendo le mani dalla tastiera... Insomma, io non sono tipo da arranger, ed escludiamo dunque i tipi che fanno finta di suonare.

Chiedo ai Musicisti: voi trovate "soddisfazione" con l'arranger, vi "arricchisce la performance" o semplicemente lo fate perchè "cosi ci è richiesto, e io devo campare".

Io non voglio tirare in ballo nomi grandi,perchè magari neanche vogliono far parte di un discorso di nicchia come questo (semmai leggeranno questo topic), però i "bravi musicisti" che conosco non hanno "bisogno" dell'arranger per portare a termine un brano ricco di armonia, accompagnamento perfetto,gusto,groove, pienezza e quant'altro. Anzi, probabilmente l'arranger li limiterebbe o farebbe "scadere" il loro lavoro sui tasti.
Solitamente, e qui mi permetto magari di generalizzare (perdonami cyrano,magari sbaglio), chi ha avuto un trascorso nelle chiese dove mastichi solitamente sia brani tecnici e classici che jazz/gospel, son quelli che nelle mani hanno dinamite e quando suonano anche solo il pianoforte garantiscono all'ascoltatore l'ascolto di basso, pianoforte,batteria e in generale tanto groove in ogni genere che affrontano, anche solo con il pianoforte...

nazy75 ha scritto:
Per me se un arrangerista come lo chiamate voi suona davvero il suo strumento va considerato pari ai suoi colleghi musicisti che suonano altro


Ma certo che si. Mi chiedo solo se l'arranger sia per lui musicista un'esigenza,un'accettazione data la crisi o crede davvero che "rende di più con l'arranger" che in piano solo.

nazy75 ha scritto:
come dicono tutti i dj

Una gran parte, non tutti emo
CoccigeSupremo 05-08-16 00.29
nazy75 ha scritto:
é questa denigrazione nei confronti di chi suona un arranger.

Non è denigrazione. per quanto mi riguarda è curiosità,poi può venir interpretata in modo diverso.

Il mio punto è che un musicista bravo (e io non lo sono, studio e spero un giorno di far parte degli "strimpellatori" o di quelli che nella stanza vuota dicono all'altro "e tu che bacchette usi?") rende anche senza arranger.

Credo che gli arranger (e non i musicisti che ne fanno uso, ma gli arranger) abbiano avuto un ruolo fondamentale nella generazione di "confusione" nei gestori dei locali.
Ad oggi, quando propongo una serata "pianoforte/rhodes + voce" ti rispondono "ma non avete i bonghetti o la batteria che parte con tutto?".
Se spieghi che suoni tutto live, ti guardano male.Vogliono i bonghetti, la chitarretta. la gente che si muove. Non te la danno la possibilità.
Se spieghi che puoi suonare un massimo di 2 ore contro le 6 di un dj, ti dicono "eh, ma al tuo prezzo, un dj mi fa dall'aperitivo al dopo cena.

Insomma, è giusto non denigrare i musicisti che "per campà" usano gli arranger perchè, come detto, ti viene spesso richiesto dal locale.Ma è anche giusto non sottovalutare cosa gli arranger rappresentino oggi per i gestori e quale sia la conseguenza di una tale presenza massiccia di queste macchine: la sostituzione di 3/4 elementi in nome di suoni finti, la richiesta di brani "a volo"perchè "aspetta controllo se ce l'ho nella tyros" , il download di basi già pronte in nome del poco tempo da investire sulla creazione di una base personalizzata,l'"imbarbarimento dell'ascolto" (perchè "che palle ain't no sunshine" ma "che figata, eeeee il mio amico charlie brown, charlie brown, A E I O U ipsilon), il risparmio del gestore, le richieste sempre più basse dei musicisti per avere almeno la possibilità di suonare.

Insomma, io so bene cosa rappresenti il transpose (di mio lo uso solo in emergenza o se il brano l'ho imparato in 4 tonalità diverse, ma al quinto cambio mi rifiuto di ragionare). Ora sto solo dicendo la mia su cosa rappresenti l'arranger nell'ambito musicale. Lungi da me insomma dire che l'arrangeista non sia un musicista, ma affermo con convinzione che l'arranger ha in parte distrutto, quanto il dj, la figura della "band" in nome del risparmio.

Cioè, l'arranger nelle mani di un musicista è un conto. L'arranger "Visto" da esterni che non ne capiscono è una macchina che rappresenta per i gestori divertimento e risparmio di spazio e soldi nel proprio locale, a scapito della qualità "sonora" emo
Edited 4 Ago. 2016 22:46
anonimo 05-08-16 00.39
CoccigeSupremo ha scritto:
(perdonami cyrano,magari sbaglio), chi ha avuto un trascorso nelle chiese dove mastichi solitamente sia brani tecnici e classici che jazz/gospel, son quelli che nelle mani hanno dinamite e quando suonano anche solo il pianoforte garantiscono all'ascoltatore l'ascolto di basso, pianoforte,batteria e in generale tanto groove in ogni genere che affrontano, anche solo con il pianoforte...



Non sbagli affatto, anche senza arrivare alla mostruosa musicalità e versatilità di certi musicisti neri cresciuti a pane e gospel, devo confermare (sono stato frate francescano) che a suonare in chiesa si impara di tutto, da Bach alla canzonetta, dal gospel alla polifonia più astrusa...e si deve sempre essere in tiro, far "avanzare" coro ed assemblea...e si deve suonare per le vecchiette bigotte ma anche per la messa dei giovani "rocchettari" e magari per le solennità col vescovo, la corale che fa Palestrina e poi animare i gruppi di preghiera, scrivere musica etc etc

Poi l'organo é uno strumento che invoglia alla competenza armonico ritmica

emo

PS Coccige non essere troppo modesto, tu suoni beneemo
Edited 4 Ago. 2016 22:40
CoccigeSupremo 05-08-16 00.42
Cyrano ha scritto:
Poi però non lamentiamoci del declino della nostra cultura e della nostra società: chi non sa più capire il bello non saprà neppure capire il bene

emo
Petra 05-08-16 09.45
@ CoccigeSupremo
Cyrano ha scritto:
Poi però non lamentiamoci del declino della nostra cultura e della nostra società: chi non sa più capire il bello non saprà neppure capire il bene

emo
In questa frase di Cirano mi ha colpito l'affermazione" chi non sa più capire il bello non saprà neppure capire il bene"
. Chi è detentore del determinare il "bello" . Comunemente si dice: " è bello ciò che piace!" Nella frase di Cirano pare che il "bello" venga catalogato da uomini preposti allo scopo. In questo, eventuale caso, allora dobbiamo rassegnarci a non possedere la "libertà" dall' esprimere un soggettivo parere. O meglio il parere di colui che non possiede la capacità di giudicare, poiché non gli è stata conferita, quanto afferma è insignificante!.
Edited 5 Ago. 2016 7:47
Roland70 05-08-16 09.56
Amen
anonimo 05-08-16 10.01
@ Petra
In questa frase di Cirano mi ha colpito l'affermazione" chi non sa più capire il bello non saprà neppure capire il bene"
. Chi è detentore del determinare il "bello" . Comunemente si dice: " è bello ciò che piace!" Nella frase di Cirano pare che il "bello" venga catalogato da uomini preposti allo scopo. In questo, eventuale caso, allora dobbiamo rassegnarci a non possedere la "libertà" dall' esprimere un soggettivo parere. O meglio il parere di colui che non possiede la capacità di giudicare, poiché non gli è stata conferita, quanto afferma è insignificante!.
Edited 5 Ago. 2016 7:47
Lo spiegò Platone migliaia di anni fa con una chiarezza esemplare: il bene è il bello, ed bello è l'Uno

L'essere umano ha dentro di sè la capacità innata di discerenere il bello dal brutto (ed il bene dal male)

Questa capacità estetica ha funzionato senza problemi per secoli e secoli...fino a che, oggi, il potere dei media addita all'uomo come "bello" ciò che non solo bello non é, ma è addirittura orrendo.

Faccio un esempio: chiunque inizialmente, se non è "corrotto", ascoltando la Consoli, trova la sua voce orrenda...ma i media insistono con tutto il loro potere: "una voce eccezionale!"

Cosa succede quindi? L'essere umano si dice tra se e se: "Ma guarda un po'...mi sembrava una cosa bruttissima invece tutti dicono che è bellissima...vorrà dire che io non sono capace di discernere il bello dal brutto"

E da quel momento, invece di affidarsi ad un senso estetico naturale e infallibile ed a decidere autonomamente sul bello e sul brutto, crederà bello solo ciò che gli vien detto esserlo.

Dopodichè, comincierà a pensare che forse anche in tema di bene e di male è meglio che non segua l'etica naturale, ma la morale che qualcuno dall'esterno gli impone...
Edited 5 Ago. 2016 8:04

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Petra 05-08-16 10.34
@ anonimo
Lo spiegò Platone migliaia di anni fa con una chiarezza esemplare: il bene è il bello, ed bello è l'Uno

L'essere umano ha dentro di sè la capacità innata di discerenere il bello dal brutto (ed il bene dal male)

Questa capacità estetica ha funzionato senza problemi per secoli e secoli...fino a che, oggi, il potere dei media addita all'uomo come "bello" ciò che non solo bello non é, ma è addirittura orrendo.

Faccio un esempio: chiunque inizialmente, se non è "corrotto", ascoltando la Consoli, trova la sua voce orrenda...ma i media insistono con tutto il loro potere: "una voce eccezionale!"

Cosa succede quindi? L'essere umano si dice tra se e se: "Ma guarda un po'...mi sembrava una cosa bruttissima invece tutti dicono che è bellissima...vorrà dire che io non sono capace di discernere il bello dal brutto"

E da quel momento, invece di affidarsi ad un senso estetico naturale e infallibile ed a decidere autonomamente sul bello e sul brutto, crederà bello solo ciò che gli vien detto esserlo.

Dopodichè, comincierà a pensare che forse anche in tema di bene e di male è meglio che non segua l'etica naturale, ma la morale che qualcuno dall'esterno gli impone...
Edited 5 Ago. 2016 8:04
...è una spirale senza fine! La variazione della "cultura" influisce a modificare il giudizio e colui che non si lascia influenzare è il provetto detentore del decidere ciò che è bello e brutto, buono o cattivo! Per quanto mi riguarda, me stesso, sono restio a delegare il mio giudizio poiché, per me, è l'inestimabile ricchezza che possiedo. Delegare il giudizio significa cedere, privarsi all'uso della propria "libertà" e quindi, lasciarsi dominare! E' pur una libera scelta!
Edited 5 Ago. 2016 8:35

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anonimo 05-08-16 11.01
@ Petra
...è una spirale senza fine! La variazione della "cultura" influisce a modificare il giudizio e colui che non si lascia influenzare è il provetto detentore del decidere ciò che è bello e brutto, buono o cattivo! Per quanto mi riguarda, me stesso, sono restio a delegare il mio giudizio poiché, per me, è l'inestimabile ricchezza che possiedo. Delegare il giudizio significa cedere, privarsi all'uso della propria "libertà" e quindi, lasciarsi dominare! E' pur una libera scelta!
Edited 5 Ago. 2016 8:35
Esatto!

Il problema è che oggi il brutto è tanto diffuso che noi "crediamo" di star scegliendo il bello, invece scegliamo quello che ci hanno programmato a pensare che sia bello, perchè "se piace a tutti ci sarà una ragione".

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maxpiano69 05-08-16 11.05
Cyrano ha scritto:
Faccio un esempio: chiunque inizialmente, se non è "corrotto", ascoltando la Consoli, trova la sua voce orrenda...


Eh no Cyrano, qui dissento e non perché io personalmente la pensi diversamente o meno nel caso specifico, ma perché che "chiunque" trovi quella voce "orrenda” in quanto "corrotto (da chi o cosa?) é una tua personale opinione, non un dato di fatto assoluto... altrimenti potremmo dirlo anche dei quadri di certi pittori o della musica dodecafonica o sperimentale... No, secondo me una definizione assoluta del "bello" é cosa parecchio ardua e anche quando viene data una definizione filosofica, questa stessa muta con i tempi, perché "bello" avrá sempre una componente di soggettivitá

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ruga27 05-08-16 11.15
Uso arranger dagli anni 90 e ho una grande passione per questo tipo di strumenti.
Da anni porto avanti una battaglia persa in partenza che è quella di far suonare l'arranger(sono uno "strimpellatore") e quasi mai ho utilizzato basi midi o mp3.La cosa bella secondo me è che se si utilizza lo strumento con gli stili e i suoni ognuno di noi può eseguire un pezzo e metterci qualcosa di suo e ognuno farà quel pezzo in maniera diversa dall'altro,diversamente se si usa una base saremmo tutti uguali a parte la voce. Altra cosa da considerare è che una base ha un inizio e una fine se invece la si suona si può fare un pò come ci pare e magari fare dei medley o quant'altro.
Il mercato di questi strumenti sta perdendo campo in Italia(vedi chiusura di Roland Italy e fallimento Gem) ma va ancora molto in Germania e in altri paesi.
Ultima considerazione io credo che le tastiere cosidette"ammiraglie"nel settore arranger abbiano un costo spropositato e anche questo va a far calare le vendite di questo tipo di strumenti.
Buona musica a tutti.

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Petra 05-08-16 11.31
Il bello dell'Arranger e la peculiarità del bello!
E' preferibile, per non sbagliare, dire: " a me piace" anziché sentenziare che è "bello"! In questo modo si evita di autodefinirsi dei "Dio"! E' buona cosa, all'inizio dall'esprimere un proprio parere, far conoscere il bagaglio di conoscenze possedute : l'oratore dal pulpito verrà ascoltato e...non sentito! Ad esempio l'esimio Cirano, lo ascolto ben volentieri: un provetto garbato stuzzicatore! Colgo l'occasione di ringraziarlo per avere spiegato "Cicerone" con degli esempi, questi molto semplici, indi comprensivi! La Sua opera di Frate/Fratello prosegue per...induzione!
Edited 5 Ago. 2016 9:34

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giulio12 05-08-16 11.59
Io sono dell'opinione che l'arranger è stato creato per uno scopo specifico e cioè quello di fornire un accompagnamento meccanico credibile per l'INTRATTENIMENTO del pubblico.. Con un arranger non si farà di certo arte a livello di un pianista con anni ed anni di studio alle spalle, ma l'arranger nasce per altri scopi: far lavorare il musicista modesto anche non professionista, far guadagnare qualcosa a tutti, far più felici i gestori ed intrattenere i clienti dei locali e gli invitati ad una festa, i quali vogliono ascoltare un sottofondo credibile di canzoni che conoscono, mentre conversano e si divertono, senza pensare all'assolo, alla bravura del musicista ed alla qualità degli strumenti presenti. In fondo non sono mica musicisti loro? Che gli importa? Però che male c'è? Va tutto bene. Il limite, secondo me, è solo quello di non scadere come si è detto poco sopra in delle truffe musicali, con persone che fingono di strimpellare per spillare quattrini in un modo o nell'altro... emo

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anonimo 05-08-16 12.09
@ maxpiano69
Cyrano ha scritto:
Faccio un esempio: chiunque inizialmente, se non è "corrotto", ascoltando la Consoli, trova la sua voce orrenda...


Eh no Cyrano, qui dissento e non perché io personalmente la pensi diversamente o meno nel caso specifico, ma perché che "chiunque" trovi quella voce "orrenda” in quanto "corrotto (da chi o cosa?) é una tua personale opinione, non un dato di fatto assoluto... altrimenti potremmo dirlo anche dei quadri di certi pittori o della musica dodecafonica o sperimentale... No, secondo me una definizione assoluta del "bello" é cosa parecchio ardua e anche quando viene data una definizione filosofica, questa stessa muta con i tempi, perché "bello" avrá sempre una componente di soggettivitá
Rispetto la tua opinione ma dissento, sto con platone quando dice che il bene è il bello ed il bello è l'Uno.

La declinazione dell'Uno è sì contingentemente attualizzata a seconda del periodo storico, ad esempio un'epoca ove le auto non esistono non possiederà la categoria del "bello automobilistico", ma nei suoi criteri più profondi resterà immutabile.

Ciò è stato provato empiricamente mostrando ad una tribù africana che mai aveva avuto precedenti contatti con l'uomo bianco delle immagini di donne bianche bellissime e molto snelle, belle e curvilinee, bruttissime e secche e bruttissime ed obese

La risposta fu chiara: le belle e snelle furono giudicate le più attraenti seguite da vicino dalle belle e curvilinee, mentre le bruttissime (sia secche che obese) vennero reputate non attraenti.

Il ciò dimostra che c'è sì una certa variabilità culturale, ma la sostanza del bello è immutabile.

Ciò spiega il fatto che può esistere una dodecafonia bella (alban berg) ed una dodecafonia brutta (certi brani di karlheinz stockhausen)

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