L'arranger visto "da fuori".

anonimo 05-08-16 12.11
@ Petra
Il bello dell'Arranger e la peculiarità del bello!
E' preferibile, per non sbagliare, dire: " a me piace" anziché sentenziare che è "bello"! In questo modo si evita di autodefinirsi dei "Dio"! E' buona cosa, all'inizio dall'esprimere un proprio parere, far conoscere il bagaglio di conoscenze possedute : l'oratore dal pulpito verrà ascoltato e...non sentito! Ad esempio l'esimio Cirano, lo ascolto ben volentieri: un provetto garbato stuzzicatore! Colgo l'occasione di ringraziarlo per avere spiegato "Cicerone" con degli esempi, questi molto semplici, indi comprensivi! La Sua opera di Frate/Fratello prosegue per...induzione!
Edited 5 Ago. 2016 9:34
Grazie mille caro Amico, anche io ascolto con attenzione quello che tu diciemo
maxpiano69 05-08-16 12.33
@ anonimo
Rispetto la tua opinione ma dissento, sto con platone quando dice che il bene è il bello ed il bello è l'Uno.

La declinazione dell'Uno è sì contingentemente attualizzata a seconda del periodo storico, ad esempio un'epoca ove le auto non esistono non possiederà la categoria del "bello automobilistico", ma nei suoi criteri più profondi resterà immutabile.

Ciò è stato provato empiricamente mostrando ad una tribù africana che mai aveva avuto precedenti contatti con l'uomo bianco delle immagini di donne bianche bellissime e molto snelle, belle e curvilinee, bruttissime e secche e bruttissime ed obese

La risposta fu chiara: le belle e snelle furono giudicate le più attraenti seguite da vicino dalle belle e curvilinee, mentre le bruttissime (sia secche che obese) vennero reputate non attraenti.

Il ciò dimostra che c'è sì una certa variabilità culturale, ma la sostanza del bello è immutabile.

Ciò spiega il fatto che può esistere una dodecafonia bella (alban berg) ed una dodecafonia brutta (certi brani di karlheinz stockhausen)
È bellissimo confrontarsi con persone come te, per i contenuti e soprattutto perché si espongono le rispettive opinioni rispettandosi, per cui anche io ti ringrazio. emo

Ad ogni modo, anche nel tuo esempio la "sostanza del bello" é relativa, a quella situazione e a quegli "esemplari" ma qui potremmo continuare all'infinito perché alla fine temo che arriviamo alla classica e (per me) irrisolvible contrapposizione relativismo/assolutismo.

PS: ma alla fine, quindi "arranger (visto da fuori) é bello" oppure "arranger (visto da fuori) non é bello?"emo
Edited 5 Ago. 2016 10:41
anonimo 05-08-16 12.47
@ maxpiano69
È bellissimo confrontarsi con persone come te, per i contenuti e soprattutto perché si espongono le rispettive opinioni rispettandosi, per cui anche io ti ringrazio. emo

Ad ogni modo, anche nel tuo esempio la "sostanza del bello" é relativa, a quella situazione e a quegli "esemplari" ma qui potremmo continuare all'infinito perché alla fine temo che arriviamo alla classica e (per me) irrisolvible contrapposizione relativismo/assolutismo.

PS: ma alla fine, quindi "arranger (visto da fuori) é bello" oppure "arranger (visto da fuori) non é bello?"emo
Edited 5 Ago. 2016 10:41
Invece ringrazio te, che sai sempre garbatamente scuotere le "certezze"dei tuoi interlocutoriemo

Pur essendo d'accordo con te sulla variabilità degli "accidenti" della manifestazione del bello, vorrei far notare che vi sono elementi scritti nelle leggi naturali per cui alcune cose funzionano ed altre no...per esempio, una certa quantità di variabilità nel codice genetico funziona, un po' di più comincia a dare dei problemi, oltre un certo limite l'organismo cessa di funzionare...non è questione di assolutismo o relativismo, se sottoposto alla forza gravitazionale un grave cade, non c'è altra opzione.

Tornando alla musica, sappiamo per esempio che l'orecchio gradisce una certa alternanza tra ripetizione e variazione...ma se un brano fosse composto da una nota che si ripete eguale e monotona per 3 minuti, lo definiremmo "bello"? Credo che nessuno lo farebbe, magari potremmo vederlo come provocatorio (la canzone mononota...solo che lì l'intento provocatorio è smaccato)...ma non "bello".

Dunque il "non bello" assoluto esiste...e si è incarnato nella Consoli e in garbarekemo

emo

PS mi viene adesso in mente il primo saggio di "sentieri interrotti" di Heidegger: il bello è la verità che si manifesta come lotta tra Terra e Mondo nel tratto della forma
Edited 5 Ago. 2016 10:53
maxpiano69 05-08-16 13.16
Cyrano ha scritto:
non è questione di assolutismo o relativismo, se sottoposto alla forza gravitazionale un grave cade, non c'è altra opzione.


Si, ma questo non è bello emoemo

emo

(Grazie per l'ennesima dotta citazione, ammiro l'ampiezza della tua cultura)
anonimo 05-08-16 13.35
maxpiano69 ha scritto:
Si, ma questo non è bello


Sopratutto quando il grave sei tuemo
anonimo 05-08-16 13.51
Cyrano ha scritto:
Dunque il "non bello" assoluto esiste...e si è incarnato nella Consoli e in garbarek



dimentichi la Nannini emo


anonimo 05-08-16 14.03
@ anonimo
Cyrano ha scritto:
Dunque il "non bello" assoluto esiste...e si è incarnato nella Consoli e in garbarek



dimentichi la Nannini emo


Chi è questa nannini? Una pilota di formula 1?
anonimo 05-08-16 14.10
@ anonimo
Chi è questa nannini? Una pilota di formula 1?
approposito di bello, la musica ha due categorie ben precise

1. quella che ascolti mentre passi l'aspirapolvere

2. quella che ascolti seduto sul divano


aloha emo
Markelly 05-08-16 14.56
@ anonimo
approposito di bello, la musica ha due categorie ben precise

1. quella che ascolti mentre passi l'aspirapolvere

2. quella che ascolti seduto sul divano


aloha emo
Che aspirapolvere silenzioso che hai tu!
anonimo 05-08-16 15.20
@ Markelly
Che aspirapolvere silenzioso che hai tu!
vedo che hai colto emo
fighterrx 05-08-16 15.24
Cyrano ha scritto:
Gli avvocati hanno la tariffa minima obbligatoria

I notai hanno la tariffa minima obbligatoria

I medici hanno la tariffa minima obbligatoria

I salari regolati dai CCL (tutti) hanno una tariffa minima

Libera concorrenza in libero mercato significa solo "libera volpe in libero pollaio"

Le conseguenze del liberismo le stiamo scontando sulla nostra pelleemo

Comunque, é solo la mia opinione, puodarsi che invece hai ragione tu



I professionisti NON hanno più DA ANNI alcuna tariffa minima obbligatoria (abrogata da Bersani, che rispetto all'attuale bulletto fiorentino aveva la statura di un gigante). Ed anche prima, come diceva Barbossa nei "Pirati dei caraibi", più che un codice erano linee guida.

Nel privato, partivi da -20% senza neanche discutere (te lo proponeva di default il professionista), e da lì era tutto un scendere in base alla libera contrattazione fra le parti.

I salari regolati da CCNL hanno una tariffa minima molto al di sotto dei valori correnti di mercato (per lavori "di concetto" che richiedono professionalità sopra la media), quindi è del tutto ininfluente. Io già come neoassunto avevo un "superminimo individuale" (= la differenza tra lo stipendio contrattato liberamente tra dipendente e datore di lavoro ed il minimo CCNL) che era pari al minimo sindacale. Cioè lo stipendio finito era il doppio del minimo sindacale. Con la progressione di carriera e relativi aumenti di stipendio (liberamente contrattati tra me ed il datore di lavoro), il minimo sindacale è sempre diventato percentualmente meno significativo.

E per tutti gli altri lavori non di concetto, pagati poco in quanto la domanda di lavoro supera l'offerta, il minimo CCNL è bellamente e legalmente bypassato da una infinità di altre forme contrattuali. Tu puoi anche stabilire che la paga oraria del bracciante sono minimo 8€. Ma se su piazza c'è chi lavora per 2€, stai sicuro che NESSUNO percepirà la paga minima di 8€, semplicemente perché nessuno chiamerà a lavorare quello che pretende il minimo sindacale (che è però fuori mercato, e superato al ribasso dalla dura realtà).

Questo è il mercato bellezza, e non puoi farci niente.

Non sarà perfetto, ma è meglio dell'altro sistema concorrente (quello che è stato in vigore in Russia, nei paesi dell'est, in Cina ed a Cuba). Ormai relegato ai libri di storia (semplicemente perché quando andavi al supermercato le scansie erano sempre vuote, e la gente si è rotta i cojoni).

Meglio dividere in parti diseguali una bella torta grossa, che in parti uguali poche briciole.
Edited 5 Ago. 2016 13:34
anonimo 05-08-16 15.44
fighterrx ha scritto:

Non sarà perfetto, ma è meglio dell'altro sistema concorrente (quello che è stato in vigore in Russia, nei paesi dell'est, in Cina ed a Cuba). Ormai relegato ai libri di storia (semplicemente perché quando andavi al supermercato le scansie erano sempre vuote, e la gente si è rotta i cojoni).


Sono opinioni, e come tali le rispetto

Devo però dire che mia moglie è russa, passo almeno un mese in russia a casa della sua famiglia e mi vedo con gli amici locali, e quasi tutti rimpiangono il periodo socialista ed odiano Eltsin.

Nel periodo socialista gli scaffali non erano vuoti (semplicemente non c'erano prodotti di lusso), la gente non faceva la fame (cosa che invece faceva sotto Eltsin quando l'oligarchia neoliberista si accaparrò tutte le risorse possibili).

Il problema non era nè la fame (il cittadino medio aveva le stesse risorse di adesso, ma i prezzi erano cinquanta volte inferiori) nè la sanità nè l'educazione...è che non si poteva essere "antisovietici"...tutto qui.

Oggi il ceto medio in russia fa la fame, deve fare due o tre lavori, vive in stamberghe coi fili elettrici penzolanti, meno di 10mq a persona, pavimenti sconnessi e patate lesse, carne una volta la settimana...per non parlare del proletariato.

Vorrei anche ribadire che senza le lotte sindacali e socialiste, in Italia non avremmo nè la mutua, nè il diritto di sciopero, nè la pensione, nè il diritto alla conservazione del posto di lavoro, nè i contratti collettivi di lavoro etc etc...queste conquiste basiche della dignità del lavoratore le hanno portate i sindacati, non certo il liberismo ed il padronato

Il problema non è che ci vuole meno sindacato, piuttosto ce ne vuole di più, ma non venduto ai padroni

Ed anche in Italia, grazie al meraviglioso modello liberista, si cominciano a vedere padri di famiglia che vanno a cercare un pacco di pasta alla caritas

emo
Edited 5 Ago. 2016 13:47
fighterrx 05-08-16 17.35
Cyrano ha scritto:
Nel periodo socialista gli scaffali non erano vuoti (semplicemente non c'erano prodotti di lusso), la gente non faceva la fame (cosa che invece faceva sotto Eltsin quando l'oligarchia neoliberista si accaparrò tutte le risorse possibili).

Il problema non era nè la fame (il cittadino medio aveva le stesse risorse di adesso, ma i prezzi erano cinquanta volte inferiori) nè la sanità nè l'educazione...è che non si poteva essere "antisovietici"...tutto qui.


Gli "scaffali vuoti" è una metafora per dire che la propria situazione di vita materiale era misera in confronto (= relativamente) a quella di altri.

Quando nel 1989 i Berlinesi presero d'assalto in massa il muro di Berlino (e prima di loro gli ungheresi il confine con l'Austria), tanto da sopraffare le guardie di confine (che non avevano esitato in passato a sparare sui fuggiaschi), rischiando pure di beccarsi una raffica di mitra, non mi sembrava solo per un fatto di opinione.

Mi sembrava piuttosto perché loro avevano la Trabant (dopo dieci anni di fila d'attesa e tirare la cinghia), mentre una spanna di là dal confine c'erano le Mercedes e le BMW in pronta consegna dai concessionari. E la gente (loro parenti e vicini di casa fino al 1945) aveva i soldi per comprarle!!!

Non parliamo poi di generi di lusso (?) quotidiani quali i collant ed i jeans.

Tutti quelli che potevano lasciavano il blocco socialista per l'occidente. Da noi, neanche i Cipputi di paese (quelli con l'immaginetta di Togliatti in tasca) si sarebbero mai sognati di andare a vivere in Russia. E l'esproprio proletario andava bene fino a quando si trattava della roba degli altri, ma se gli parlavi della loro bicicletta, già non valeva più.


Cyrano ha scritto:
Oggi il ceto medio in russia fa la fame, deve fare due o tre lavori, vive in stamberghe coi fili elettrici penzolanti, meno di 10mq a persona, pavimenti sconnessi e patate lesse, carne una volta la settimana...per non parlare del proletariato.


Il ceto medio nella ex-DDR (Germania Est, quelli dalla parte sbagliata del muro di Berlino) invece ha un tenore di vita superiore a quello italiano. Eppure partivano anch'essi dal comunismo reale. Ma evidentemente la mentalità era ancora quella occidentale del 1945.


Cyrano ha scritto:
Vorrei anche ribadire che senza le lotte sindacali e socialiste, in Italia non avremmo nè la mutua, nè il diritto di sciopero, nè la pensione, nè il diritto alla conservazione del posto di lavoro, nè i contratti collettivi di lavoro etc etc...queste conquiste basiche della dignità del lavoratore le hanno portate i sindacati, non certo il liberismo ed il padronato


Mentre in Russia, dopo 70 anni di comunismo reale queste cose le hanno (avute)? Meglio che in Italia (dove il comunismo al governo non c'è mai stato)?

E tutte queste cose in Italia NON sono più così scontate per le nuove generazioni. Dato che in passato si è dato troppo a tutti, senza poterselo permettere, quindi facendo debiti lasciati in carico alle generazioni future.
Che non avranno niente, ed anzi dovranno pagare i bagordi dei loro nonni.

emo
Markelly 05-08-16 21.20
fighterrx ha scritto:
Non sarà perfetto, ma è meglio dell'altro sistema concorrente (quello che è stato in vigore in Russia, nei paesi dell'est, in Cina ed a Cuba). Ormai relegato ai libri di storia (semplicemente perché quando andavi al supermercato le scansie erano sempre vuote, e la gente si è rotta i cojoni).

Riguardo a Cuba, forse non sai che da oltre cinquant'anni (ripeto cinquant'anni!), vige un vergognoso embargo da parte dei vicini Stati Uniti.
Ma sono quisquilie, giusto?
E comunque gli eventuali scaffali vuoti si sono cominciati a vedere dopo il '92... cioè dopo che la Russia ha smesso di commerciare con Cuba.
emo
aiki957 05-08-16 21.32
Ho letto con attenzione quello che è stato scritto finora è lo ritengo giusto, ora vorrei dire anche io la mia opinione , sperando possa essere utile. Ho una korg pa3x quindi un arranger workstation, una roland rd800 uno stage piano, diversi altri synth workstation, e suono in un gruppo che definirei etnico jazz sperimentale, quindi suonando, cerchiamo di non avere pregiudizi sugli strumenti che usiamo,elettronici e non. Personalmente trovo l'arranger anche in un contesto live di gruppo molto utile, perché è versatile, ad esempio studiando un brano magari ideato da noi si riescono a fare delle Combi in pochi secondi, provando molte stratificazioni di suoni. Non abbiamo un bassista e un batterista ma un percussionista, ed a volte usiamo la batteria automatica come aiuto, a volte usiamo anche il basso automatico, se il tutto suona bene, ok non ci poniamo limiti. D'altra parte il pubblico vede e capisce che non c'è un bassista ed un batterista, eppure questo non lo influenza affatto. A casa anche l'arranger mi è utile per farmi un giro di accordi con uno style, ricreando una sorta di band che suona per me senza stancarsi , ed io sono libero di esercitarmi suonando con il piano o i synth. Quello che non mi piace negli arranger è proprio il suonare con la sx gli style e con la dx la melodia, non perché non sia bello il risultato, ma perché gli style anche con quattro variazioni sono sempre uguali, ed alla fine uno si stufa. Mi sono chiesto spesso, se potessi tornare indietro comprerei di nuovo la pa3x o comprerei una kronos? Non lo so, credo ricomprerei la pa3x, tutto sommato la struttura delle workstation è sempre quella, tutto da programmare a priori, e cmq chi si cimenta nel modificare profondamente i suoni, sottrae inevitabilmente molto tempo allo studio di nuovi brani ed agli esercizi tecnici. Ovviamente quando parlo di arranger mi riferisco sempre e solamente ai modelli superiori o top di gamma delle varie case, il perché è presto detto. Queste tastiere infatti non sono solo arranger, ma workstation arranger, cioè uniscono a funzioni prettamente di arranger anche funzioni di workstation, con ottimi suoni, e discrete capacità di modifica dei suoni stessi. Per quanto riguarda le basi musicali, una cosa è una base fatta da altri, ed altra cosa è invece una base fatta dal musicista stesso suonando i propri strumenti a casa o nel proprio studio, da riproporre anche magari in un contesto live suonandoci sopra.
Markelly 05-08-16 21.42
Mah, non lo so.
Su disco sono aperto a tutto, ma in un contesto live troppe basi/sequenze (o peggio styles), non le concepisco.
Finché si tratta di far ballare a un matrimonio, ok (ma allora va bene anche un dj, cioè io se vado a un matrimonio e vedo uno con un arranger che fa i medley, non mi aspetto certo che sia un Maestro di conservatorio, anche se lo fosse! Se lo fosse, artisticamente si sta svilendo, anche se dal punto di vista economico lo capisco e lo rispetto e lo sostengo).
L'arranger usato per intrattenere, è deprimente come risultato musicale e scenico, secondo me.
aiki957 05-08-16 23.20
Sono d'accordo.
fighterrx 06-08-16 10.42
Markelly ha scritto:
Riguardo a Cuba, forse non sai che da oltre cinquant'anni (ripeto cinquant'anni!), vige un vergognoso embargo da parte dei vicini Stati Uniti.
Ma sono quisquilie, giusto?
E comunque gli eventuali scaffali vuoti si sono cominciati a vedere dopo il '92... cioè dopo che la Russia ha smesso di commerciare con Cuba.


Di Cuba so tutto, e l'ho anche visitata tutta, essendoci andato in viaggio di nozze.

Mi stai dicendo che il faro del comunismo, dell'Ernesto Che Guevara, ...., nonostante gli aiuti dell'Unione Sovietica (che guarda caso sono finiti proprio all'inizio degli anni 90), può sopravvivere solo grazie alle provviste che arrivano dall'odiato mondo capitalista?

Io ti posso dire questo, la gente ha cominciato a scappare verso gli Usa sin da quando c'è Fidel, e mi pare anche che le uniche valute ben accette siano il dollaro americano (!! simbolo universale del diavolo capitalista) ed anche l'euro. Io le ho usate entrambe. E le banche Cubane mi cambiavano senza problemi euro in dollari.

Quando andavo al ristorante mi chiedevano dollari americani. La valuta cubana non l'ho mai vista e non sò neanche come si chiama. Non male per un paese che è l'ultimo scoglio al mondo del comunismo reale.

A l'Avana ho alloggiato all'Habana Libre (5 stelle, camera da 80 m2 con 2 letti matrimoniali). Prima di Fidel questo hotel si chiamava Hilton e l'avevano costruito gli americani, credo che la clientela sia solo straniera. Un cubano non lo può nemmeno sognare.

Un monumento al fallimento del comunismo.
Edited 6 Ago. 2016 8:44
maxpiano69 06-08-16 11.06
Ma quindi, in conclusione... a Cuba li usano gli arranger o no? emoemo
Edited 6 Ago. 2016 9:07
fighterrx 06-08-16 11.26
maxpiano69 ha scritto:
Ma quindi, in conclusione... a Cuba li usano gli arranger o no? emoemo


Li usano, li usano. Ma per ovvi motivi economici, in linea con i dettami di Fidel, solo modelli usati e di 20 anni fa.

Hasta siempre Comandante!


E comunque le varie orchestrine cercano sempre di venderti il loro CD (masterizzato in proprio in cantina al PC), a 10 USD! (Prezzi occidentali, una enormità per un cubano).

Quando gli dissi che avevo solo euro, mi risposero "Dies euro tambien!", cioè "Sempre 10 euro!". Notare che l'euro vale più del dollaro, quindi il business capitalista l'hanno ben assimilato!

Glielo comprai a 10€.
Edited 6 Ago. 2016 9:35