Groove Synthesis 3rdWave (clone PPG / Waldorf)

  • Bob_Braces
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17-11-23 15.27

@ ifus
2/2
Ma sin qui mi sembra di fare una recensione di una rivista (o sul tubo) e vorrei invece condividere con voi le mie sensazioni che più colpiscono.
- La possibilità di avere 4 synth contemporanei in layer o in split, ognuno con suoi oscillatori, filtri, modulazione, effetti (2 per ogni linea di synth) ed eventuale linea di sequencer (ovviamente la somma delle voci disponibili è sempre 24). Già utilizzandone 2 ho ottenuto sonorità incredibili che vanno dal digitale all’analogico; a dire il vero pur con i dovuti distinguo è a livello OB-x8 e p10 ma con maggiore potenza.
- Un sequencer (ovviamente uno per ogni layer/split) semplice da usare ma molto efficace con patch che possono essere collegate tra loro per creare una song o una sequenza complessa.
- La possibilità di utilizzare in contemporanea i tre oscillatori con wave ed emulazioni delle onde classiche consentendo quindi di unire wave di origine PPG e simulazioni di onde classiche con i risultati che ben potete immaginare.
- La possibilità di attivare l’inviluppo dedicato per ogni singola wave di ogni singolo oscillatore nonché consentire lo scivolamento della wave prescelta a quella seguente in piena continuità e sempre sullo stesso singolo oscillatore (immaginate moltiplicato per 3 che movimento si riesce ad ottenere)
- La possibilità di “serfare” sulle singole wave di ogni oscillatore in contemporanea o per ogni singolo oscillatore.
- La semplicità del pannello che rende tutto veloce e immediato e sempre supportato da un bel display che ti riporta le info originali del preset se fai delle modifiche.
- Ho come l’impressione di avere sotto le dita un analogico con un digitale che consente una paletta musicale immensa.
- E per ultimo (ma questo è un vezzo puramente estetico) questo colore azzurro martellato mi piace da morire.
Unica nota su cui si potrebbe storcere il naso sono i 500 presets che non sono tutti all’altezza di questa macchina e non propriamente utilizzabili a livello sonoro, ma d’altra parte un synth così va programmato e sarebbe ridicolo utilizzarlo solo con i presets di fabbrica.
Il costo. Costa tanto e per comprarlo ho venuto qualche synth che non uso da tempo (con grande sofferenza comunque), ma anche così la spesa è stata impegnativa se rapportata al costo della vita e al fatto che non sono un professionista, ma posso dire che dopo un momento di turbamento per la spesa fatta oggi ho un godimento incredibile ogni volta che l’accendo e quel che è peggio è che gli altri synth, che ho ancora, rimangono spenti perché penso che questo possa essere un synth “quasi” definitivo.
Vero il costo non lo rende appannaggio di molti, ma visto la mia tenera età ho considerato che fosse giunto il momento di gratificarmi.
Grazie della recensione e complimenti per il macchinone! emo
  • PandaR1
  • Membro: Expert
  • Risp: 1554
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17-11-23 15.45

@ ifus
2/2
Ma sin qui mi sembra di fare una recensione di una rivista (o sul tubo) e vorrei invece condividere con voi le mie sensazioni che più colpiscono.
- La possibilità di avere 4 synth contemporanei in layer o in split, ognuno con suoi oscillatori, filtri, modulazione, effetti (2 per ogni linea di synth) ed eventuale linea di sequencer (ovviamente la somma delle voci disponibili è sempre 24). Già utilizzandone 2 ho ottenuto sonorità incredibili che vanno dal digitale all’analogico; a dire il vero pur con i dovuti distinguo è a livello OB-x8 e p10 ma con maggiore potenza.
- Un sequencer (ovviamente uno per ogni layer/split) semplice da usare ma molto efficace con patch che possono essere collegate tra loro per creare una song o una sequenza complessa.
- La possibilità di utilizzare in contemporanea i tre oscillatori con wave ed emulazioni delle onde classiche consentendo quindi di unire wave di origine PPG e simulazioni di onde classiche con i risultati che ben potete immaginare.
- La possibilità di attivare l’inviluppo dedicato per ogni singola wave di ogni singolo oscillatore nonché consentire lo scivolamento della wave prescelta a quella seguente in piena continuità e sempre sullo stesso singolo oscillatore (immaginate moltiplicato per 3 che movimento si riesce ad ottenere)
- La possibilità di “serfare” sulle singole wave di ogni oscillatore in contemporanea o per ogni singolo oscillatore.
- La semplicità del pannello che rende tutto veloce e immediato e sempre supportato da un bel display che ti riporta le info originali del preset se fai delle modifiche.
- Ho come l’impressione di avere sotto le dita un analogico con un digitale che consente una paletta musicale immensa.
- E per ultimo (ma questo è un vezzo puramente estetico) questo colore azzurro martellato mi piace da morire.
Unica nota su cui si potrebbe storcere il naso sono i 500 presets che non sono tutti all’altezza di questa macchina e non propriamente utilizzabili a livello sonoro, ma d’altra parte un synth così va programmato e sarebbe ridicolo utilizzarlo solo con i presets di fabbrica.
Il costo. Costa tanto e per comprarlo ho venuto qualche synth che non uso da tempo (con grande sofferenza comunque), ma anche così la spesa è stata impegnativa se rapportata al costo della vita e al fatto che non sono un professionista, ma posso dire che dopo un momento di turbamento per la spesa fatta oggi ho un godimento incredibile ogni volta che l’accendo e quel che è peggio è che gli altri synth, che ho ancora, rimangono spenti perché penso che questo possa essere un synth “quasi” definitivo.
Vero il costo non lo rende appannaggio di molti, ma visto la mia tenera età ho considerato che fosse giunto il momento di gratificarmi.
Tanta invidia... io al limite puntero' al behringer wave emo
  • wildcat80
  • Membro: Guru
  • Risp: 6707
  • Loc: Genova
  • Thanks: 1430  

17-11-23 20.02

ifus ha scritto:
Gli oscillatori sono 3 non due

Particolare che mi era sfuggito, non di poco conto.
Sono implementate anche funzioni di xmod fra wavetables?