17-07-23 14.55
@ zerinovic
ieri ho guardato la finale di wimbledon, ho portato merda a djokovic…
non guardo mai di solito.
L'ho vista tutta, partita storica, anche se a tratti bella solo a...turni.
L'orribile primo set di Alcaraz fa il paio con il brutto terzo set di Djokovic (che comunque ha opposto assai più resistenza nel suo set peggiore). Battaglia totale nel secondo, invece early break seguiti da turni di servizio abbastanza intoccabili negli ultimi due set.
La cosa buffa è che Alcaraz ha fatto "il Djokovic", cioè ha fatto assaggiare al serbo la stessa medicina che lui è solito rivolgere (quando è generoso) ai comuni mortali: primo set perso, set point annullato nel secondo con tanto di tiebreak vinto sul filo approfittando degli errori non forzati dell'avversario, terzo set vinto di forza e prepotenza schiantando l'altro, quinto set vinto annullando palla break grazie a un errore avversario e breakkando subito dopo. Alla fine ha vinto meritatamente e finalmente giustificato appieno sul campo il suo status di numero uno (che fino a domenica pomeriggio, si sa, spettava più a Djokovic al netto delle classifiche).
Che Alcaraz col suo tennis totale sarebbe stato il probabile nuovo dominatore del tennis era chiaro, ma il fatto che abbia battuto un Djokovic in grande forma al quinto set della finale del torneo in cui il matchup era più a suo sfavore cambia completamente il significato della sua storia. Questa partita è il naturale successore di Sampras - Federer a Wimbledon 2001.
Il serbo, sembra assurdo dirlo viste le sue qualità, non avrebbe mai pensato di perderla sull'erba e non ha giocato abbastanza bene nei momenti topici per vincerla, sognerà per anni quegli errori di rovescio nel tiebreak e l'altro errore nella palla break a suo favore del quinto, che gli sono costati contemporaneamente il numero uno, la corsa al Grande Slam (ultima occasione), l'aggancio a Federer nei titoli a Wimbledon e alla Court nel numero totale di slam vinti tra uomini e donne (anche se i 23 di Djokovic e Serena, i 22 di Nadal e della Graf e i 20 di Roger valgono ben più dei 24 della Court). D'altronde era in credito nelle finali al quinto vinte per un soffio, prima o poi un minimo di contrappasso doveva pur arrivare.
Detto ciò, a meno che non subisca un grave contraccolpo psicologico (e conoscendo la sua determinazione e il gusto per la sfida sarebbe strano), continuerà a mietere vittime e ad essere uno dei principali candidati in qualsiasi slam finché riesce a mantenere questa forma fisica. Pur non giocando al suo massimo per tutti e cinque i set ha rischiato di vincerla e questo attesta il suo livello altissimo ancora oggi.
Paradossalmente il più credibile avversario del nuovo giovanissimo dominatore è un arzillo trentaseienne a cui in teoria dovrebbe troppo chiedere di reggere una rivalità in cui è fin troppo sfavorito dall'enorme differenza d'età. Chapeau ad entrambi, mi auguro che si confrontereanno ancora in questo stato di forma e sui massimi palcoscenici di questo sport.