Improvvisazione veloce jazz

  • orange1978
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18-02-19 15.10

comunque potete dire quello che volete ma a parte la musica leggera dove dominano i paesi anglosassoni e la ragione é molto semplice, il rock e i derivati (compreso il "pop") li hanno inventati loro, l'Italia a livello di musica "contemporanea" era ai primi livelli nel mondo fino a poco tempo fa.

basta pensare al dopoguerra, i compositori italiani, francesi e anche tedeschi erano e sono stati i piu influenti nel novecento, basti pensare che l'Italia fu una delle prime due tre ad avere uno studio di musica elettronica (lo studio di fonologia della rai di milano) nel mondo, di avere avuto compositori all'avanguardia come berio, maderna, donatoni, luigi nono, gentilucci, bettinelli etc...molto rispettati nel mondo, oltre ad esempio a uno dei piu enormi mostri pianistici ossia arturo benedetti michelangeli....

nel rock e nei suoi derivati come lo sono i beatles, chiaro che noi non siamo stati protagonisti perche non é una musica che abbiamo inventato noi, e infatti guarda a caso....quando l'italia é diventata famosa nel rock? ....quando il rock si é contaminato con la musica "classica", fondendo elementi del barocco e del classicismo con i ritmi rock....e guarda a caso il progressive italiano ha subito preso interesse anche all'estero.

insomma pare che noi fino ad ora non siamo stati bravi a esportare la musica pop, ma appunto perche chi comanda quel mercato sono americani e anglosassoni, é una loro invenzione, tutto li....anche la francia che é simile all italia a parte dei nomi internazionali come daft punk, air, bob sinclair etc....sempre e comunque legati alla musica dance/elettronica, non ha esportato un granché rispetto agli inglesi o all america.
  • markelly2
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18-02-19 15.25

@ orange1978
la musica pop italiana non l'ascolto e mai l'ho ascoltata anche perche di italiano ha ben poco, a parte l'uso della lingua, i suoni degli artisti italiani piu importanti, compreso anche gigi d'alessio tanto per prendere uno tipico dell italia del sud, sono standardizzati con il sound americano a tal punto che spesso nei dischi chiamano a suonare musicisti stranieri...

di italiano come lo erano un tempo carla boni, nilla pizzi, claudio villa, tanto per fare i nomi piu famosi, oggi cé ben poco, nemmeno il liscio che oramai é sceso pure lui di livello come qualita delle performances rispetto a un tempo.
quel tipo di musica é il nostro brit pop ma a differenza degli inglesi non siamo stati capaci di esportarlo, all epoca del fascismo e anche prima in un certo senso si, ma non per questioni di regimi etc....ma perche in quel periodo l'Italia cmq era una meta forse piu ambita, il bel paese pieno di sole, paesaggi, arte, musica raffinata etc...
oggi assolutamente no, ma riferendoci prettamente alla musica, gli inglesi attraverso la loro musica pop a partire dai beatles ma non solo, hanno creato un sound, delle soluzioni sia sonore che produttive e tecniche, che poi sono state esportate in tutto il mondo, noi purtroppo non ci siamo riusciti...

peró tutto sommato io mi sento molto piu vicino alla musica dei beatles o degli stones che alla musica dentro una chiesa gospel.

inoltre secondo me cé qualocosa che ci sfugge....

provate a fare questo esperimento, andate a vedere i video dei gospel musicians....cé gente che ha una tale faccia da cazzo, vestiti da pagliacci, con delle facce che sembrano dei gangster, eppure suonano....eccome....cioe li senti al pianoforte fare la loro musica e sembrano molto sciolti e sicuri.

vedendoli sembrano dei mostri....sembrano....appunto! ma probabilmente cé qualche trucco in tutto questo che a noi sfugge, una persona che ha quel look, quel modo di parlarle sconclusionato e sgrammaticato, anche per un inglese stesso, insomma si vede che non é gente che ha fatto studi di un certo tipo, ma che probabilmente ha sempre e solo suonato come una bestia assumendo degli automatismi, un po come quelli che nelle periferie giocavano a basket tutto il giorno e poi finiscno in nba da grandi ma se gli fanno un intervista nemmeno sanno esprimersi in modo normale.

io quando vedo un pianista come pollini o campanella, parlare ed esprimersi, capisco che cé un eleganza plasmata da anni di studio non solo musicale....li vedo gente da strada sbiascicare parole e frasi cosi, sgrammaticate, boh...non mi pare molto compatibile con un percorso culturale fatto di anni e anni di studio, ma probabilmente molta pratica.

insomma, se vedo stockhausen mi rendo conto di avere di fronte un mostro di cultura e teoria, spesso quando vedo quel genere di musicisti parlare non ho l'impressione di aver di fronte uno che ha passato molto tempo a studiare "musica" nel senso lato del termine, se non da un punto di vista pratico.
È ormai assodato che non esiste una correlazione diretta tra "bravo musicista di successo che fa scuola" e "preparazione culturale e intelligenza".
Specie nel pop.
Ancora ti stupisci?

Per trovare musicisti che siano anche filosofi tocca cercare in ambiti ben più alti, tipo contemporanea o avantgard, come hai sottolineato tu. Cioè musica per pochi.

Detto ciò, sarei curioso di sapere se i musicisti di Nilla Pizzi fossero anche dei mega professori...

Ma poi, la cultura accademica è importante, ma non è tutto.
Spesso quello che si ammira in un artista è il suo CORAGGIO, l'esporsi, il reagire a soprusi subiti o che altre persone subiscono. Avere insomma l'ardire di non tacere anche se magari non si è in grado di esprimersi in un italiano (o inglese o americano ecc) del tutto corretto.
Quel che conta è ribellarsi, non sottomettersi, cantare e suonare le brutture del mondo senza paura.
Questo conta.

Mica tutti sono Umberto Eco.

18-02-19 16.06

JudoLudo ha scritto:
ma può essere che ogni volta che non sapete fare una cosa tirate fuori la carbonara

Perchè è un esempio chiaro.

JudoLudo ha scritto:
che poi io manco so prepararla, sti stereotipi del cazzo boh non li capisco

Dovresti approfittarne di certi stereotipi... alcune sono realtà e possibili ragioni di vanto. Tanto ci resta se continuiamo cosi....

Sul fatto che non sai fa la carbonara...e che cazz, mparati emo fallo per te emo
  • markelly2
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18-02-19 16.18

@ JudoLudo
ma può essere che ogni volta che non sapete fare una cosa tirate fuori la carbonara? emo

che poi io manco so prepararla, sti stereotipi del cazzo boh non li capisco
C'è un video in cui Cory Henry loda la cucina italiana, e in particolare dice "volevo fare il cuoco internazionale, ma non mi riusciva di fare la carbonara, così mi sono dovuto accontentare"
  • orange1978
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18-02-19 16.35

@ markelly2
È ormai assodato che non esiste una correlazione diretta tra "bravo musicista di successo che fa scuola" e "preparazione culturale e intelligenza".
Specie nel pop.
Ancora ti stupisci?

Per trovare musicisti che siano anche filosofi tocca cercare in ambiti ben più alti, tipo contemporanea o avantgard, come hai sottolineato tu. Cioè musica per pochi.

Detto ciò, sarei curioso di sapere se i musicisti di Nilla Pizzi fossero anche dei mega professori...

Ma poi, la cultura accademica è importante, ma non è tutto.
Spesso quello che si ammira in un artista è il suo CORAGGIO, l'esporsi, il reagire a soprusi subiti o che altre persone subiscono. Avere insomma l'ardire di non tacere anche se magari non si è in grado di esprimersi in un italiano (o inglese o americano ecc) del tutto corretto.
Quel che conta è ribellarsi, non sottomettersi, cantare e suonare le brutture del mondo senza paura.
Questo conta.

Mica tutti sono Umberto Eco.
Nilla Pizzi suonava con l'orchestra live...niente sequenze niente multitraccia...almeno parlo degli anni 50/60...

i musicisti all'epoca in quelle orchestre erano tutti professori diplomati anche perche per accedere a un orchestra dovevi saper leggere a prima vista, e leggere la partitura che il direttore ti dava e suonarla senza troppi se e ma.
  • barbetta57
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  • markelly2
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18-02-19 16.44

@ orange1978
Nilla Pizzi suonava con l'orchestra live...niente sequenze niente multitraccia...almeno parlo degli anni 50/60...

i musicisti all'epoca in quelle orchestre erano tutti professori diplomati anche perche per accedere a un orchestra dovevi saper leggere a prima vista, e leggere la partitura che il direttore ti dava e suonarla senza troppi se e ma.
Intendevo professori "di vita", gente che aveva una cultura e una coscienza.
E chi mette in dubbio che fossero preparati nella loro disciplina?
Hai citato Einaudi e Stockausen... Allora non ti seguo...
  • orange1978
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18-02-19 17.07

@ markelly2
Intendevo professori "di vita", gente che aveva una cultura e una coscienza.
E chi mette in dubbio che fossero preparati nella loro disciplina?
Hai citato Einaudi e Stockausen... Allora non ti seguo...
ma non parlo di essere filosofi!

se senti parlare i gospel musicians (vai sul canale you tube) sembra di sentire parlare dei coatti, degli scimmioni...e non perche sono neri o verdi eh...ci sono scienziati neri che quando parlano sembrano einstein, quel genere di musicisti sembrano proprio persone da strada, come i tronisti o i rapper, non gente che ha studiato in accademie o chissa dove, a differenza per dire di herbie hancock oppure oscar peterson che avevano (o hanno nel caso di herbie) quando parlano un eleganza e uno charme completamente diverso che qui personalmente non ritrovo....la tecnica che tutti lodano non si fa solo facendo esercizi, nel calcio ci puo essere l'analfabeta che nemmeno sa parlare italiano ma sa fare gol, ma nella musica trovo difficile pensare che uno senza cultura possa andare avanti ed essere "artista", evidentemente mi sbagliavo....nella musica gospel si vede che é cosi....ecco perche ho l'impressione che sia tutto un grande bluff e che ci sia qualcosa che ci sfugga.

boh non so come spiegarlo ma a me i conti non tornano.
  • zaphod
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18-02-19 17.10

pianomanvictor ha scritto:
la questione più profonda era sull’incredibile di come, esattamente come tutti gli esseri umani non hanno bisogno di pensare anticipatamente a cosa dire: ci viene spontaneo parlare, possa succedere qualcosa di esattamente uguale quando si improvvisa usando passaggi veloci e lunghi

ti sei dato la risposta da solo, con questa frase. Per quanto mi riguarda, mi è istintivo fare determinate cose e non mi affido a scale, ragionamenti, previsioni sul cosa fare, ecc. E' un flusso come di un discorso, e come in uno scambio di idee verbale quando uno ti propone un punto di vista nuovo tu lo esplori e il discorso ne trae beneficio. Mi riferisco all'interplay mentre suoni con altri.
Forse ci devi nascere, non so, forse dipende da cosa ascolti, io ho iniziato a suonare in prima elementare e al liceo mi sono accorto di saper improvvisare, mi veniva naturale, ovviamente facevo cose che oggi mi fanno ridere, ma è sempre stato naturale.
Bel thread, interessante, ti do un thanks per averlo aperto, potrebbe essere una buona rete per pescare qualche pesce scappato tempo fa emo
  • orange1978
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18-02-19 17.17

@ markelly2
È ormai assodato che non esiste una correlazione diretta tra "bravo musicista di successo che fa scuola" e "preparazione culturale e intelligenza".
Specie nel pop.
Ancora ti stupisci?

Per trovare musicisti che siano anche filosofi tocca cercare in ambiti ben più alti, tipo contemporanea o avantgard, come hai sottolineato tu. Cioè musica per pochi.

Detto ciò, sarei curioso di sapere se i musicisti di Nilla Pizzi fossero anche dei mega professori...

Ma poi, la cultura accademica è importante, ma non è tutto.
Spesso quello che si ammira in un artista è il suo CORAGGIO, l'esporsi, il reagire a soprusi subiti o che altre persone subiscono. Avere insomma l'ardire di non tacere anche se magari non si è in grado di esprimersi in un italiano (o inglese o americano ecc) del tutto corretto.
Quel che conta è ribellarsi, non sottomettersi, cantare e suonare le brutture del mondo senza paura.
Questo conta.

Mica tutti sono Umberto Eco.
Umberto Eco sarebbe stato perfetto per fare il sound engineer...umberto mettimi piu eco sulla chitarra!

pensa in coppia con Reverberi....oh giampiero qui cé poco reverbero sulla voce, é il colmo ti chiami reverberi e non hai nemmeno due lexicon in studio?
  • lucabbrasi
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18-02-19 17.22

...potete consigliarmi una tastiera per rifare il suono esatto di Jump?
  • markelly2
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18-02-19 18.32

@ orange1978
ma non parlo di essere filosofi!

se senti parlare i gospel musicians (vai sul canale you tube) sembra di sentire parlare dei coatti, degli scimmioni...e non perche sono neri o verdi eh...ci sono scienziati neri che quando parlano sembrano einstein, quel genere di musicisti sembrano proprio persone da strada, come i tronisti o i rapper, non gente che ha studiato in accademie o chissa dove, a differenza per dire di herbie hancock oppure oscar peterson che avevano (o hanno nel caso di herbie) quando parlano un eleganza e uno charme completamente diverso che qui personalmente non ritrovo....la tecnica che tutti lodano non si fa solo facendo esercizi, nel calcio ci puo essere l'analfabeta che nemmeno sa parlare italiano ma sa fare gol, ma nella musica trovo difficile pensare che uno senza cultura possa andare avanti ed essere "artista", evidentemente mi sbagliavo....nella musica gospel si vede che é cosi....ecco perche ho l'impressione che sia tutto un grande bluff e che ci sia qualcosa che ci sfugga.

boh non so come spiegarlo ma a me i conti non tornano.
Ma si sta parlando di Cory Henry però, che non mi sembra un burino di strada.
  • orange1978
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18-02-19 18.38

@ markelly2
Ma si sta parlando di Cory Henry però, che non mi sembra un burino di strada.
forse non a quei livelli ma gia uno che si veste cosi e parla in quel modo....boh....non mi fa una grande impressione.
  • markelly2
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18-02-19 18.50

@ orange1978
forse non a quei livelli ma gia uno che si veste cosi e parla in quel modo....boh....non mi fa una grande impressione.
Incontrare il musicista perfetto è molto difficile. Temo, nel mio caso, che sarebbe lui a schivare uno come me.
Bisogna accontentarsi, senza troppe pretese. Il Cory Henry o chi per lui, avrà dalla sua tanta esperienza musicale e di conseguenza altrettanta esperienza umana e di vita. Sta a noi filtrare il buono che c'è e che ci serve per avanzare.
  • orange1978
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18-02-19 18.58

@ markelly2
Incontrare il musicista perfetto è molto difficile. Temo, nel mio caso, che sarebbe lui a schivare uno come me.
Bisogna accontentarsi, senza troppe pretese. Il Cory Henry o chi per lui, avrà dalla sua tanta esperienza musicale e di conseguenza altrettanta esperienza umana e di vita. Sta a noi filtrare il buono che c'è e che ci serve per avanzare.
mah io ti dico, di quel musicista non me ne frega nulla, non solo...proprio sinceramente é agli ultimi posti della gente con cui vorrei parlare e fargli mille domande.

billie currie, vince clarke, jean michel jarre, mike oldfield, john lennon, paul mc cartney, liam gallagher, mick jagger, lou reed....ma altri mille ce ne sono prima di un organista gospel con un cappello da minchione e quelle collane / braccialetti neri.
  • orange1978
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18-02-19 19.09

@ markelly2
Incontrare il musicista perfetto è molto difficile. Temo, nel mio caso, che sarebbe lui a schivare uno come me.
Bisogna accontentarsi, senza troppe pretese. Il Cory Henry o chi per lui, avrà dalla sua tanta esperienza musicale e di conseguenza altrettanta esperienza umana e di vita. Sta a noi filtrare il buono che c'è e che ci serve per avanzare.
se ti schivasse vuol dire che é una testa di cazzo, perche non ha capito quanto vali, uno puo essere anche tecnicamente quattro volte te, ma mi spiace ogni persona é un mondo, fatto di esperienze, dolori, gioie....cé sempre da imparare confrontandosi e dialogando, una persona che snobba un altra solo perche é piu "tecnico al pianoforte", é una persona che vale ben poco, almeno per me é sempre stato cosi....quelle stronzate alla paris hilton "io sono paris e sono una star e tu sei sotto di me" mi fanno vomitare.

non sto dicendo che henry sia cosi, per l'amor del cielo, magari poi si rivelerebbe la piu umile del mondo, era per rispondere alla tua affermazione che facevo quell esempio.
  • markelly2
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18-02-19 19.20

@ orange1978
mah io ti dico, di quel musicista non me ne frega nulla, non solo...proprio sinceramente é agli ultimi posti della gente con cui vorrei parlare e fargli mille domande.

billie currie, vince clarke, jean michel jarre, mike oldfield, john lennon, paul mc cartney, liam gallagher, mick jagger, lou reed....ma altri mille ce ne sono prima di un organista gospel con un cappello da minchione e quelle collane / braccialetti neri.
Mah guarda che io faccio un discorso generale, perché io Cory Henry nemmeno sapevo chi fosse fino a pochi mesi fa, che è stato citato qui sul forum.
Al momento non è esattamente la musica che mi interessa seguire, anche se in passato mi sono immerso nell'ascolto di musicisti simili tipo Chick Corea.
  • markelly2
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18-02-19 19.34

@ orange1978
se ti schivasse vuol dire che é una testa di cazzo, perche non ha capito quanto vali, uno puo essere anche tecnicamente quattro volte te, ma mi spiace ogni persona é un mondo, fatto di esperienze, dolori, gioie....cé sempre da imparare confrontandosi e dialogando, una persona che snobba un altra solo perche é piu "tecnico al pianoforte", é una persona che vale ben poco, almeno per me é sempre stato cosi....quelle stronzate alla paris hilton "io sono paris e sono una star e tu sei sotto di me" mi fanno vomitare.

non sto dicendo che henry sia cosi, per l'amor del cielo, magari poi si rivelerebbe la piu umile del mondo, era per rispondere alla tua affermazione che facevo quell esempio.
Ma certo, su questo sono d'accordo, io aborro quell'atteggiarsi da star, lo sdegno di quello che è arrivato. E tirarsela troppo non giova mai.
Anche se alla troppa umiltà di un grande artista (e sottolineo grande, quindi mi riferisco a grandi nomi, ma non alle "Paris Hilton") non ho mai creduto del tutto.
Quando sento parlare di un musicista "è un grande artista, molto umile", sinceramente mi vien da sorridere.
Essere umile non vuol dire che deve per forza ascoltare la storia di ogni fan che gli si para davanti con velleità musicali; alla fine deve seguire la sua strada, e la sua strada è quella dettata dal suo modo di essere, con relativa stravaganza o indifferenza.
Io non pretendo che un artista si confronti al di fuori dell'aspetto musicale, e a volte nemmeno in quello. Se vuole farlo, ok. E' un di più, gratuito.
Ma ognuno è un mondo, e non sempre è un mondo condiviso.


  • orange1978
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18-02-19 19.36

ma tornando al discorso iniziale io credo una cosa, sicuro al talento...quello se cé meglio, pero credo sopratutto al duro lavoro, bisogna impegnarsi, con la testa, sudare, lavorare, come renato gattuso che non aveva il talento probabilmente di maradona, peró lavorando e impegnandosi é arrivato a giocare pure in nazionale.

il talento e la predisposizione sono sicuro aspetti importanti a certi livelli ma l'impegno e la costanza, anche nei momenti difficili, lo sono certamente di piu, e la voglia, la voglia di riuscire ad arrivare alla meta che ci si da come traguardo da raggiungere.

senza questo secondo me, anche se si ha talento, non si fa molta strada.
  • vin_roma
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18-02-19 20.43

@ orange1978
ma tornando al discorso iniziale io credo una cosa, sicuro al talento...quello se cé meglio, pero credo sopratutto al duro lavoro, bisogna impegnarsi, con la testa, sudare, lavorare, come renato gattuso che non aveva il talento probabilmente di maradona, peró lavorando e impegnandosi é arrivato a giocare pure in nazionale.

il talento e la predisposizione sono sicuro aspetti importanti a certi livelli ma l'impegno e la costanza, anche nei momenti difficili, lo sono certamente di piu, e la voglia, la voglia di riuscire ad arrivare alla meta che ci si da come traguardo da raggiungere.

senza questo secondo me, anche se si ha talento, non si fa molta strada.
Talento + impegno: inarrivabile

Normale + impegno: dal decente al buon solista.