07-08-25 10.35
@ Raptus
Cerca di capire quello che volevo dire e non rispondete di pancia, date contro allo stile blues e lodate i derivati del bebop quando in realtà il mondo intero apprezza ed ha apprezzato maggiormente quello stile.
E non intendo nella pop e trap becera di oggi, intendo nelle derivazioni che ha avuto nella rock (forse oggi l'unica vera e sana alternativa alla deriva moderna).
La musica classica la ritengo il top assoluto della musica occidentale in generale, siamo legati culturalmente ad essa, mi stupirei se non ci fosse per radio o canali specifici, purtroppo siamo sempre lì (quando una cosa diventa accademica diventa d'élite).
La mia era una "mezza" provocazione (a buon fine, s'intende, non per litigare) per dire che quando si inseriscono ragionamenti di quel tipo (successo commerciale e di pubblico) si esula completamente dalla natura della questione. È normale che ci sia musica più accessibile e altra più di nicchia, come per tutte le cose, libri, cinema, quello che vuoi (poi vabbè personalmente non trovo per niente "normale" il successo di robaccia come la trap ma qui si entra in un altro discorso che non c'entra nulla).
Se preferisci il blues puro al bebop e derivati e quindi a praticamente quasi tutto il jazz post 1940 visto che bene o male almeno inizialmente si è tutto evoluto come risposta - positiva o negativa - al bebop, hai totalmente il diritto di pensarla così (e ci mancherebbe), semplicemente occhio a non generalizzare o a spostare il discorso su altri terreni meno solidi... Ognuno di noi è fatto diversamente a ha una propria sensibilità, anche preferire cose di per sé più semplici non è mica una colpa, anzi è un diritto che va tutelato, ma non bisogna mai avere paura di andare avanti ed esplorare.
Personalmente ad esempio nel blues puro dopo i primi 30 secondi mi sono già rotto le scatole, il bebop duro e puro più di mezz'ora difficilmente lo reggo, se mi dai Jarrett o Mehldau (jazzisti anche piuttosto atipici per certi versi, tanto che definirli "jazzisti" è riduttivo) potrei stare ad ascoltarli per ore... anche parlare, le loro interviste con Rick Beato (che consiglio spassionatamente a qualsiasi appassionato di Musica con la M maiuscola) le avrò viste e riviste cento volte.
Però alla fine nell'ambito di topic didattici come quello presente questa è un "polemica" (passami il termine) abbastanza sterile, Alessandro ha detto mille volte che il bebop oltre a essere uno stile è un sistema improvvisativo universale e potentissimo (e come dargli torto?), chi vuole studiare jazz o anche semplicemente capirne i meccanismi non può certo fermarsi al blues né prescindere dallo studio del bebop (e di altre cose, ovviamente).