Perchè "fate" musica?

  • lucabbrasi
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07-02-22 10.12

Domanda retorica che nasconde un piccolo sfogo. Mi stavo chiedendo, tra me e me, perchè continuo ancora a "fare" musica?
Certo, la prima risposta "perchè c'ho passione".
Ma analizzando il mondo mondiale attuale...come vanno le situazioni..beh, qualche domanda me lo pongo.
Ho iniziato come tutti gli hobbysti con qualche band. Concertini, concorsi, le solite cose. Ormai 5 anni fa, in età matura, ho avuto una definizione più completa dei miei gusti e delle mie affinità. E svariati live in zona Firenze sono accaduti.
Poi gli scazzi, le scissioni, ri-provare con qualcuno, le solite cose...ma non voglio fare un romanzo sceneggiato sulla mia vita.
Dal 2019 ho iniziato anche un mio personale percorso compositivo, ho scoperto il mondo digitale. Qualche ascolto, un mondo nuovo per me, insomma tutto bello.
Ma da quando siamo diventati pandemici...beh, mi chiedo dove sia il senso delle cose.
Live? manco a parlarne. Non esiste più, se non per le tribute iper seguite da agenzie specializzate. Ed anche lì son dolori. Ha senso ancora "guardare" le novità in ambito strumenti? Cacchio agogno un Polybrute se so per certo che non lo userò mai? Ha senso spendere ancora i 10 eur in sala prove...per cosa? "ehh, ma ti diverti, passi 2 ore a suonare"...voi vi divertite così? Io incomincio ad averne le scatole piene. Darsi da fare, litigare, pensare ad arrangiamenti, studiarsi dei pezzi...per cosa?
Prima gioivo per i miei 200 ascoltatori mensili su Spotify...ora mi sto rendendo conto di essere un numero, un "coso" trasparente....ovvio che non pretendo certamente a 58 anni di avere successo planetario. Però anche vedendo l'ultimo Sanremo: proposte assurde musicalmente, look esagerati, vittorie come al solito pilotate dalle majors...oggi se non eccedi al 200% non sei niente. Mi è capitata un occasione per fare un remix, sono mesi che attendo che venga pubblicata. Mi piacerebbe avere un contatto per collaborare con qualcuno, diversificare. Il mio sogno nel cassetto è fare una colonna sonora. Ma tanto sono e rimango un pulviscolo nel mare magnum delle proposte.
E senza un minimo di soddisfazione, che sia monetaria o artistica o di riconoscimento...boh, è difficile continuare.
La domanda che mi pongo continuamente: per cosa? Qualcuno mi dirà: è sbagliato porsi questa domanda. Non devi fare le cose per uno scopo. Falle e basta, quello che viene è tutto di guadagnato. Vero, assolutamente. Però sono in una fase che...non sono "stimolato". Sento la stanchezza di confrontarsi con un mondo che è distante anni luce dal mio modo di vedere. Chiedo a voi: come, dove trovate stimoli?
  • anonimo
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07-02-22 10.21

perchè tento di sviluppare una DAW nonostante sia complicato e nonostante il mercato ne sia pieno ma più di tutto, ti fai un c come una capanna? emo
Perchè mi piace.

Se la tua è una vera passione, vai avanti a testa bassa e non farti troppo domande, se poi sei anche bravo e ti viene naturale, è la tua strada emo
  • paolo_b3
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07-02-22 10.25

@ lucabbrasi
Domanda retorica che nasconde un piccolo sfogo. Mi stavo chiedendo, tra me e me, perchè continuo ancora a "fare" musica?
Certo, la prima risposta "perchè c'ho passione".
Ma analizzando il mondo mondiale attuale...come vanno le situazioni..beh, qualche domanda me lo pongo.
Ho iniziato come tutti gli hobbysti con qualche band. Concertini, concorsi, le solite cose. Ormai 5 anni fa, in età matura, ho avuto una definizione più completa dei miei gusti e delle mie affinità. E svariati live in zona Firenze sono accaduti.
Poi gli scazzi, le scissioni, ri-provare con qualcuno, le solite cose...ma non voglio fare un romanzo sceneggiato sulla mia vita.
Dal 2019 ho iniziato anche un mio personale percorso compositivo, ho scoperto il mondo digitale. Qualche ascolto, un mondo nuovo per me, insomma tutto bello.
Ma da quando siamo diventati pandemici...beh, mi chiedo dove sia il senso delle cose.
Live? manco a parlarne. Non esiste più, se non per le tribute iper seguite da agenzie specializzate. Ed anche lì son dolori. Ha senso ancora "guardare" le novità in ambito strumenti? Cacchio agogno un Polybrute se so per certo che non lo userò mai? Ha senso spendere ancora i 10 eur in sala prove...per cosa? "ehh, ma ti diverti, passi 2 ore a suonare"...voi vi divertite così? Io incomincio ad averne le scatole piene. Darsi da fare, litigare, pensare ad arrangiamenti, studiarsi dei pezzi...per cosa?
Prima gioivo per i miei 200 ascoltatori mensili su Spotify...ora mi sto rendendo conto di essere un numero, un "coso" trasparente....ovvio che non pretendo certamente a 58 anni di avere successo planetario. Però anche vedendo l'ultimo Sanremo: proposte assurde musicalmente, look esagerati, vittorie come al solito pilotate dalle majors...oggi se non eccedi al 200% non sei niente. Mi è capitata un occasione per fare un remix, sono mesi che attendo che venga pubblicata. Mi piacerebbe avere un contatto per collaborare con qualcuno, diversificare. Il mio sogno nel cassetto è fare una colonna sonora. Ma tanto sono e rimango un pulviscolo nel mare magnum delle proposte.
E senza un minimo di soddisfazione, che sia monetaria o artistica o di riconoscimento...boh, è difficile continuare.
La domanda che mi pongo continuamente: per cosa? Qualcuno mi dirà: è sbagliato porsi questa domanda. Non devi fare le cose per uno scopo. Falle e basta, quello che viene è tutto di guadagnato. Vero, assolutamente. Però sono in una fase che...non sono "stimolato". Sento la stanchezza di confrontarsi con un mondo che è distante anni luce dal mio modo di vedere. Chiedo a voi: come, dove trovate stimoli?
Detto in breve, perchè mi mantiene la corda tirata. Inoltre se il giorno accumulo stress con il lavoro, alla sera faccio "due note" e mi scarico.

Non conosco la situazione di Firenze, ma qua da noi di live se ne fanno e ce n'è per tutti, dilettanti e professionisti.

Certo a me non passa nemmeno per la testa pensare di potermi confrontare con il mondo professionale - commerciale, ammesso che anche avessi le capacità, ma ne dubito, significherebbe dover affrontare un secondo lavoro. Io ho già il mio e mi basta.

  • anonimo
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07-02-22 10.29

paolo_b3 ha scritto:
faccio "due note" e mi scarico.


c'è il doppio senso emo
  • lucabbrasi
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07-02-22 10.30

@ anonimo
perchè tento di sviluppare una DAW nonostante sia complicato e nonostante il mercato ne sia pieno ma più di tutto, ti fai un c come una capanna? emo
Perchè mi piace.

Se la tua è una vera passione, vai avanti a testa bassa e non farti troppo domande, se poi sei anche bravo e ti viene naturale, è la tua strada emo
i forumers più anziani sanno di questi miei saltuari sfoghi lamentosi, e me ne scuso. Vorrei però fosse un occasione per discutere in tranquillità di un tema che secondo me sarà destinato ad amplificarsi...posso essere franco? A me sabato ha dato letteralmente noia leggere che il buon Blanco ha solo 19 anni. 19. E' già conscious, ha già il mondo ai piedi..un team, una società di gestione, etc. Ma vi rendete conto? Io chi cacchio sono? Nessuno. Ne devo prendere atto. Il mondo non è per tutti. Ci mancherebbe. E quindi ritorno alla domanda iniziale: ma che lo faccio a fare? Anche le passioni più sfrenate dopo un pò se stancano...
  • Raptus
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07-02-22 10.37

Una volta facevo musica perché mi portava fuori dalla realtà. Adesso faccio musica per l'esatto contrario, altrimenti impazzirei.

Ogni tanto occorre avere sano egoismo nella vita. Cosa ci rende felici? mi diverto con la musica. Mi diverto suonando e anche componendo.
Lo scopo occorre averlo sempre.
Riguardo al suonare, il mio scopo è riuscire ad arrivare ad un livello tale per cui posso sentirmi autonomo. Se mi trovo un pianoforte davanti e ci sono dei musicisti, non aver paura di strimpellare qualcosa. Mi divertirebbe anche solo fare le prove la sera tra amici per dire. Starei a posto così. Non sono uno che per forza deve sentire il clamore del pubblico, ma clamore de che...
Riguardo al comporre il mio scopo è riuscire ad essere ascoltato dalle persone e sapere di aver fatto qualcosa di apprezzato. Che sia una colonna sonora, una musica d'ambiente usata in qualche breve scena, mi basterebbe questo per sentirmi soddisfatto perché almeno, egoisticamente, posso dire di aver messo del mio in questo mondo.

Non serve chiedere molto e non conta l'età. La pensavo così anche a 20 anni quando mi illudevo di riuscire ad arrivare più in alto.
  • soicaM
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07-02-22 10.40

Alle femmine piace la musica suonata.....
Allora Macios suona la musica....dopolavorista
  • d_phatt
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07-02-22 10.45

@ soicaM
Alle femmine piace la musica suonata.....
Allora Macios suona la musica....dopolavorista
emoemoemo macios per le risate che mi hai fatto fare poco ci manca che mi strozzo col mio panino emo
  • soicaM
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07-02-22 10.46

@ d_phatt
emoemoemo macios per le risate che mi hai fatto fare poco ci manca che mi strozzo col mio panino emo
Potere della sintesi
  • 1paolo
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07-02-22 10.47

@ soicaM
Alle femmine piace la musica suonata.....
Allora Macios suona la musica....dopolavorista
...le sai tutte!..
  • Raptus
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07-02-22 10.47

@ soicaM
Alle femmine piace la musica suonata.....
Allora Macios suona la musica....dopolavorista
ahaha se la logica è questa scopa di più un prete emo
  • artemiasalina
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07-02-22 10.50

Ti capisco perfettamente e spesso mi trovo anche io nella tua stessa crisi.
Ho studiato al conservatorio 10 anni, i miei genitori per permettermelo hanno fatto sacrifici enormi, ed ora mi ritrovo a fare il tecnico informatico per vivere, e la musica è solo un orpello nella mia vita.
Un orpello a cui resto aggrappato con le unghie, perchè per trovare la forza di fare ancora musica, nonostante, come dici, il senso nel farlo è sempre sospeso ad un filo sottile.
Ad oggi ancora non mi sono dato una risposta, ma ti posso dire che la composizione, la musica in generale, è quello che mi fa stare bene, ed io prima di tutto mi reputerò sempre un musicista...poi magari faccio altro per vivere, ma è un altro discorso.

Il discorso live...negli ultimi anni (anche prima del covid) mi è molto scaduto: a me piace fare musica, creare, innovare, e suonare per 10 anni in una tribute band, mi ha letteralmente asfaltato ogni voglia. Gli altri musicisti lo facevano per esibizionismo, per sfogo, o per soldi, per me era diventato solo un mero modo di arrotondare lo stipendio. Ma a che prezzo? Fine settimana inesistenti, riposi inesistenti, innovazione inesistente, parlavi di inserire un brano nuovo, e calava il silenzio, parlavi di stravolgere il repertorio, e la frase che mi sentivo dire era "ma perchè cambiare se così funziona?". E quindi è morta completamente la passione. Il covid poi ha dato la spallata finale e quando le "ambizioni" (vedi prima) degli altri musicisti era talmente forti da mettere a rischio anche la propria incolumità, pur di fare la seratina, ho mollato tutto.
Mi son dedicato con maggiore assiduità alla mia musica, anche se di nicchia ed anche se, come te, sono una goccia in un oceano, ed un emerito sconosciuto che vive delle poche centinaia di ascolto su spotify per alimentare l'entusiasmo.
L'anno scorso ho dato tutto me stesso, con il video clip che qualcuno di voi conosce, quello disegnato a mano, del brano Night Waltz, e dopo 15 mesi di realizzazione, sono andato online con tantissime speranze...ma nulla di nulla.
Si certo, mi ha portato ad arrivare terzo ad un concorso internazionale, bello, davvero bello, ma anche quella cosa è finita lì. Non si riesce ad arrivare mai da nessuna parte, ma in nessun contesto dove puoi sentirti realizzato.
Però...devo riconoscere un però.
E' vero, io ho dedicato buona parte della mia vita alla musica, ho iniziato a lavorare in pianta stabile tardi proprio perchè dovevo prima finire gli studi...ma poi alla fine quel discorso è rimasto lì. Come dicevo all'inizio io vivo di altro, ed è giusto che chi vive di questo abbia più spazio nel mondo.
Ti fa male vedere un ragazzino di 18 anni a Sanremo, ma quello è un fatto di contatti. Prima della musica, prima dell'arte, contano i contatti. Tu puoi essere anche superbravissimo ma nessuno ti conosce, e la tua arte resterà sempre e cmq ferma in un cassetto.
E molto fa anche il contesto di vita. Io vivo a Napoli, in questo momento per l'esattezza in una paese vicino Napoli, dove il meglio che puoi sentire è il neomelodico di turno. Se suono il piano magari disturbo anche...quindi che contesto vuoi avere?
Ho fatto un corso di approfondimento musicale a Milano, per 6 mesi...ed ho respirato occasioni, musica, luoghi per farla, interesse.
Insomma, per finire questo post lagnoso, voglio dirti che bisogna anche essere reali con se stessi, tu davvero metti tutte le tue forze per realizzare i tuoi progetti musicale? Davvero tutto il tempo che hai a disposizione? Oppure, come me, ci lavori qualche oretta la sera?
Insomma, la mia risposta alla tua domanda è: per passione, per amore, per espressione. Ma la mia risposta al tuo stato interiore è che anche io mi trovo sulla tua stessa barca, pur riconoscendo i limiti del mio impegno in ambito musicale.
  • wildcat80
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07-02-22 10.50

Il mio fare musica ha una storia lunga.
Ho iniziato da bambino perché avevo ben due pianoforti a disposizione: era automatico metterci le mani sopra.
Mi piaceva suonare.
Ho studiato un po', fino al V di pianoforte da privatista. Da adolescente mi guadagnavo sue soldi suonando in chiesa a matrimoni e funerali, l'organo a canne mi ha sempre affascinato, uno strumento unico e ineguagliabile.
Poi gli impegni mi hanno tolto sempre più tempo.
Fino ai 30/32 ero molto attivo e ho suonato con tante band, prevalentemente rock anni 70 e successivamente soul, r'n'b, blues e jazz organistico.
Poi ho iniziato a essere meno attivo, alternando periodi in cui non suonavo quasi a comparse come ospite in band di amici.
Poi negli ultimi 5 anni ho ricominciato a suonare.
Ero fuori casa, e ho ripreso con lo studio del pianoforte: presto mi sono reso conto che i giochi erano fatti, tecnicamente non avevo la testa per barricarmi a studiare.
Così ho iniziato ad andare dietro ai synth, passione per me confinata alle glorie degli anni 70 fino a quel momento: è nato l'interesse per la musica elettronica.
Mi sono attrezzato, ho comprato e venduto il mondo, e ora che ho veramente tutto mi manca di nuovo il tempo.
Ho pubblicato qualcosa con un amico e anche con altri, fra cui Dallaluna69.
Faccio musica per non far morire il ragazzino entusiasta che è in me, che riusciva a passare da Bach a Jon Lord senza colpo ferire, e che ora fa altre cose.
  • emidio
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07-02-22 10.56

perchè quelle due ore che passo su un palco sono felice, in quanto posso esprimere davvero ciò che sono... senza alcun filtro.
E solo in quel momento dimentico qualsiasi problema.
  • paolo_b3
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07-02-22 10.58

@ soicaM
Potere della sintesi
No te t'ci un porz!

Un abbraccio Macios!!! emoemoemo
  • zerinovic
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07-02-22 11.01

il bello di ogni passione è avere qualcuno con cui condividere, ecco perche il forum, ecco perche il gruppo, quando non c’è condivisione. rimane uno sfizio personale. lo fai perche ti soddisfa personalmente. ho passato diverse volte il tuo sconforto, avevo venduto tutto, ma è una cosa che non ti lascia mai. quindi adesso che abbiamo deciso di lasciare, per ovvi motivi..non farò lo stesso errore, aspetto con fiducia tempi migliori.
  • 1paolo
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07-02-22 11.07

@ soicaM
Alle femmine piace la musica suonata.....
Allora Macios suona la musica....dopolavorista
Dalle mie parte dicono: "Sun pochi i crin ca venu vei, sun tanti i vei ca venu crin" emo

per rispondere a Luca: perché si va a correre o a giocare a tennis? Perché evidentemente fa piacere, anche senza fare il record mondiale della maratona o vincere Wimbledon
  • paolo_b3
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07-02-22 11.09

@ lucabbrasi
i forumers più anziani sanno di questi miei saltuari sfoghi lamentosi, e me ne scuso. Vorrei però fosse un occasione per discutere in tranquillità di un tema che secondo me sarà destinato ad amplificarsi...posso essere franco? A me sabato ha dato letteralmente noia leggere che il buon Blanco ha solo 19 anni. 19. E' già conscious, ha già il mondo ai piedi..un team, una società di gestione, etc. Ma vi rendete conto? Io chi cacchio sono? Nessuno. Ne devo prendere atto. Il mondo non è per tutti. Ci mancherebbe. E quindi ritorno alla domanda iniziale: ma che lo faccio a fare? Anche le passioni più sfrenate dopo un pò se stancano...
Per me stai facendo confusione.
Secondo te Blanco (che non conosco e non ho ascoltato) è stato scelto tra centinaia di pretendenti perchè è il migliore, un fenomeno, ergo gli hanno messo a disposizione un team dedicato? Ma in particolare chi sarebbe il mondo ai suoi piedi? Vai a vedere come sono andati a finire la maggioranza dei vincitori del mitico festival, per non parlare di quelli che non si sono nemmeno piazzati.

Non credo mica funzioni così, con ogni probabilità, visto che aveva la faccina adatta per far intenerire le mamme, gli hanno proposto di provare, il tutto ovviamente a spese sue.
  • lucabbrasi
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07-02-22 11.24

@ paolo_b3
Per me stai facendo confusione.
Secondo te Blanco (che non conosco e non ho ascoltato) è stato scelto tra centinaia di pretendenti perchè è il migliore, un fenomeno, ergo gli hanno messo a disposizione un team dedicato? Ma in particolare chi sarebbe il mondo ai suoi piedi? Vai a vedere come sono andati a finire la maggioranza dei vincitori del mitico festival, per non parlare di quelli che non si sono nemmeno piazzati.

Non credo mica funzioni così, con ogni probabilità, visto che aveva la faccina adatta per far intenerire le mamme, gli hanno proposto di provare, il tutto ovviamente a spese sue.
...informati meglio Paolo...questi 2 sono già quinti tra gli ascolti mondiali di Spotify...società di gestione marketing...i vestiti (firmati) se li è comprati da solo? questi son macchine da guerra...
  • michelet
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07-02-22 11.24

Come tanti di noi ho iniziato a studiare pianoforte quando ero bambino. La musica è sempre stata presente a casa mia, avevo una nonna che, pur ottantenne, leggeva e suonava a a prima vista Chopin, Schubert e Beethoven. Fu lei che mi insegnò a suonare Imagine di John Lennon.
In realtà non ho avuto molta costanza nello studio del pianoforte (e me ne pento amaramente ancora oggi) poi nel 1982 il primo contatto con i sintetizzatori e da lì la mia vita non fu più la stessa.
A 21 anni facevo già il turnista in sala di registrazione a Venezia, portandomi appresso JX-8P e sognavo di andare a studiare presso la mitica Berkleee School di Boston… peccato fossi già uno studente alla facoltà di architettura di Venezia. Avrei dovuto mollare tutto ed emigrare, invece…
Per un periodo ho composto musiche per balletti, piccoli spettacoli, cortometraggi, filmati industriali perché, alla fine, il mio sogno sarebbe stato quello di entrare nel mondo del cinema.
Però portare avanti due professioni artistiche è molto difficile, se non impossibile, perché l’una non riesce a sostentare l’altra. Di conseguenza ho trasformato la musica in un bellissimo hobby, senza alcuna velleità di guadagno.
Perché faccio musica? Essenzialmente per me, per un mio senso di gratificazione personale, nulla più.