Suite in C maj

  • afr
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02-11-23 09.45

@ WTF_Bach
Grazie mille caro amico.

Uso MuseScore. Il mio processo compositivo è questo:

1) penso i temi principali nella mia testa

2) li scrivo e li sviluppo direttamente su MuseScore - il processo è un equilibrio di relazioni tra sviluppo melodico ed ossatura armonica, che procedono di pari passo

3) poi MuseScore esegue automaticamente - al limite aggiusto le dinamiche e l’agogica.
Raffinato ed elegante, chiudi gli occhi e sei a palazzo
  • WTF_Bach
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02-11-23 10.23

@ afr
Raffinato ed elegante, chiudi gli occhi e sei a palazzo
Grazie mille
  • ziberto
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02-11-23 15.24

@ afr
Raffinato ed elegante, chiudi gli occhi e sei a palazzo
Concordo. emoemoemo
Anche se perdo in eleganza, perché mi viene da commentare, citando un forumer dalle alterne fortune (per usare un eufemismo), "what the fucking Bach"! emoemoemo
  • vin_roma
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02-11-23 15.42

Quando ascolto le tue cose mi pongo sempre la stessa domanda: perché?

lo dico perché la tua musicalità ed espressività è superiore (soprattutto alla mia!) a quello che puoi dimostrare in questo ambito perché una mente del XXI secolo ha troppi più riferimenti stilistici rispetto ad una mente del XVII secolo e questo comporta un problema che rilevo in alcuni inciampi dovuti alla distanza temporale come progressioni/imitazioni degne di uno stereotipo del tipo Napoli=pizza e mandolini.
Ma dal punto di vista notazionale, contrappuntistico etc... niente da dire, solo da ascoltare e imparare! emo

Mi son chiesto pure: Alessandro potrebbe creare una forma di suite con l'istinto musicale odierno?
Lo ritengo molto più difficile ma se ci riesci, stratanto di cappello! emo
  • 1paolo
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02-11-23 15.57

vin_roma ha scritto:
suite

..qualcuno ha detto Suite? emoemoemo


se fa pe rideemo
  • WTF_Bach
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02-11-23 16.08

@ vin_roma
Quando ascolto le tue cose mi pongo sempre la stessa domanda: perché?

lo dico perché la tua musicalità ed espressività è superiore (soprattutto alla mia!) a quello che puoi dimostrare in questo ambito perché una mente del XXI secolo ha troppi più riferimenti stilistici rispetto ad una mente del XVII secolo e questo comporta un problema che rilevo in alcuni inciampi dovuti alla distanza temporale come progressioni/imitazioni degne di uno stereotipo del tipo Napoli=pizza e mandolini.
Ma dal punto di vista notazionale, contrappuntistico etc... niente da dire, solo da ascoltare e imparare! emo

Mi son chiesto pure: Alessandro potrebbe creare una forma di suite con l'istinto musicale odierno?
Lo ritengo molto più difficile ma se ci riesci, stratanto di cappello! emo
In effetti il mio lavoretto sulla commedia dell’arte vorrebbe andare proprio in questa direzione:

La commedia dell’arte
  • adr3nokrome
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02-11-23 16.23

WTF_Bach ha scritto:
Grazie mille caro amico.

Uso MuseScore. Il mio processo compositivo è questo:

1) penso i temi principali nella mia testa

2) li scrivo e li sviluppo direttamente su MuseScore - il processo è un equilibrio di relazioni tra sviluppo melodico ed ossatura armonica, che procedono di pari passo

3) poi MuseScore esegue automaticamente - al limite aggiusto le dinamiche e l’agogica.


Grazie Alessandro
approfitto della tua pazienza per porti un'altra domanda un po' più concettuale, ma forse interessante anche per gli altri lettori (me lo auguro, almeno).

A parità di cultura musicale e conoscenza tecnica dell'armonia (lo voglio sottolineare.... non si improvvisa nulla a questi livelli....), riterresti possibile arrivare agli stessi risultati procedendo in ordine inverso, ovvero componendo su tastiera e trascrivendo poi le note su spartito? C'è qualche motivo oggettivo specifico che ti fa prediligere il tuo sistema? (ad esempio: hai l'esigenza di "vedere" l'armonia sullo spartito, un po' come un ingegnere per sviluppare il suo progetto deve avere un disegno davanti....)
Oppure è una scelta puramente personale?

  • WTF_Bach
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02-11-23 16.32

@ adr3nokrome
WTF_Bach ha scritto:
Grazie mille caro amico.

Uso MuseScore. Il mio processo compositivo è questo:

1) penso i temi principali nella mia testa

2) li scrivo e li sviluppo direttamente su MuseScore - il processo è un equilibrio di relazioni tra sviluppo melodico ed ossatura armonica, che procedono di pari passo

3) poi MuseScore esegue automaticamente - al limite aggiusto le dinamiche e l’agogica.


Grazie Alessandro
approfitto della tua pazienza per porti un'altra domanda un po' più concettuale, ma forse interessante anche per gli altri lettori (me lo auguro, almeno).

A parità di cultura musicale e conoscenza tecnica dell'armonia (lo voglio sottolineare.... non si improvvisa nulla a questi livelli....), riterresti possibile arrivare agli stessi risultati procedendo in ordine inverso, ovvero componendo su tastiera e trascrivendo poi le note su spartito? C'è qualche motivo oggettivo specifico che ti fa prediligere il tuo sistema? (ad esempio: hai l'esigenza di "vedere" l'armonia sullo spartito, un po' come un ingegnere per sviluppare il suo progetto deve avere un disegno davanti....)
Oppure è una scelta puramente personale?

Ogni sistema è buono, purchè dia buoni risultati.

Trovo che la composizione senza strumento offra il vantaggio di non essere limitata da aspetti di pura tecnica - o meglio "mancanza di tecnica" - strumentale.

In realtà le cose di base le compongo senza neppure lo spartito, mi limito a pensarle ed ascoltarle nella mia mente.
  • vin_roma
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02-11-23 17.29

Mi permetto di inserirmi anch'io per la risposta ad adr3nokrome

nella polifonia o comunque nella musica che usa le voci come linee orizzontali per imitazioni, risposte etc., è molto importante (almeno per me) avere sott'occhio sempre le proporzioni e l'architettura di quello che si compome, quindi la scrittura va da sola o di pari passo al suonato.
  • anonimo
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02-11-23 19.03

Io voglio fare la domanda da un milione di dollari sul contrappunto.
Ci sbatto continuamente, leggo, vedo video, ascolto.. mi ritrovo sempre lì. Mi sembra sempre che mi sfugga un solo concetto che sia la chiave di volta per la comprensione di questa tecnica, che sia tutto lì a portata di mano ma non riesco a venirne a capo, che possa diventare tutto un meraviglioso e non complicato gioco di incastri se si utilizza la giusta ratio.
Insomma, qual'è per vostra esperienza la chiave per la comprensione del contrappunto? Il solo costante metodico esercizio o altro? Come ragiona il contrappuntista prima di scrivere?
  • WTF_Bach
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02-11-23 20.28

@ anonimo
Io voglio fare la domanda da un milione di dollari sul contrappunto.
Ci sbatto continuamente, leggo, vedo video, ascolto.. mi ritrovo sempre lì. Mi sembra sempre che mi sfugga un solo concetto che sia la chiave di volta per la comprensione di questa tecnica, che sia tutto lì a portata di mano ma non riesco a venirne a capo, che possa diventare tutto un meraviglioso e non complicato gioco di incastri se si utilizza la giusta ratio.
Insomma, qual'è per vostra esperienza la chiave per la comprensione del contrappunto? Il solo costante metodico esercizio o altro? Come ragiona il contrappuntista prima di scrivere?
Bisogna fare molto esercizio sulle specie.

Nel contempo molti bassi numerati e corali.

Fino a che i due concetti - contrappunto ed armonia - si incontrano.
  • adr3nokrome
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03-11-23 08.59

Grazie per le vostre cortesi risposte.
Lo dico senza retorica (e mi rendo conto in occasioni come queste di essere un irrecuperabile boomer.......), trovo molto apprezzabile l'operato di tutti coloro che, in un mondo in cui col minimo sforzo puoi ottenere il massimo risultato (ma solo apparentemente e in modo effimero!... e parlo non soltanto del mondo musicale...), si basano prima di tutto sulla competenza e sulla pazienza. Ripeto, senza moralismi nè retorica...

03-11-23 09.57

@ WTF_Bach
Youtube
Davvero un bel lavoro.
Devo dire che avere la possibilità di visualizzare lo spartito durante l'esecuzione ha un suo perché ed un suo fascino.