27-08-20 16.49
una piccola aggiunta alle mie impressioni, in quanto ieri sera ho fatto il primo live con RD-88. Trio jazz.
L'uso in formazione ha evidenziato un decay leggermente corto del suono di pianoforte, e le mie QSC k10 che uso normalmente hanno rivelato qualche artificialità, unita ad un suono non particolarmente grosso, sbilanciato lievemente sui bassi che ho provveduto a tagliare. Diciamo che RD88 ti invoglia a fare qualche nota in più, invece che in meno, per riempire qualche vuoto che si viene a creare.
Evidenzio che ho usato praticamente solo preset. Di mio ho creato uno split di hammond (che non ho usato, ma tanto da avere) e uno split Rhodes/mono synth per solo con accordi. Molto convincente e caldo il synth!
Con un lavoro preciso di equalizzazione (sfruttando l'eq parametrico) si può migliorare un po' la situazione.
Ovvio che non arriverò mai ai livelli di CP1, ma penso di poter ottenere un discreto risultato.
La dinamica è pazzesca, forse per alcuni potrebbe essere troppo pronunciata; mi spiego il fatto di aver letto che "i piani Roland non escono". Se non lo suoni come un piano, effettivamente non escono. Devi
remare, come ad un piano vero, se vuoi volume! Non parlo di volume di uscita (che peraltro è decisamente elevato, pur mantenendo l'overall gain a 0), ma di differenza tra
piano e
forte: io ci vado a nozze perche per i giochi di dinamica è una manna...
Lo tengo o recedo?
Penso proprio di tenerlo: è compatto, leggero, ha una keybed rispettabile (niente di miracoloso, ok, ma si fa suonare), ci si può attaccare un computer quando si vuole, e sembra che avrà una discreta longevità, essendo dotata di Zen Core. Per contro ha vari limiti a cui ritengo di poter soprassedere. In particolare se riesco a programmarlo tramite Zenology (sto usando le parole di Gerbi, ma in realtà non so nemmeno di cosa sto parlando, qui devo studiare) posso forse sorvolare sull'assenza della dial
.
Ecco, non è propriamente uno strumento "accendi e suona", un minimo di editing e customizzazione vanno fatti, non fatevi fuorviare dai preset oggettivamente accattivanti: in primis, bisogna livellare molto i suoni perchè i synth escono ad un buon 50% in più del volume dei piani.