ufficiale nuovo Korg Opsix

  • PandaR1
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12-11-20 08.01

@ dxmat
PandaR1 ha scritto:
Discorso che si puo' fare per il 100% dei synth digitali in giro, e completamente senza senso a mio parere.


Certamente ovvio, ma personalmente non spendo 800 euro per una 3 ottave di plastica per avere gli stessi suoni ottenibili via software.
Se nel 2020 cerco un synth hardware FM vorrei quel qualcosa in più rispetto ad un VST
e dalle demo ascoltate non ho sentito niente di nuovo. Tutto qui.

Poi se uno vuole portatilità, editing diretto, leggerezza e computer free allora ci può anche stare come discorso.
Ma se devo investire su un FM hardware andrei su Digitone anche se ha meno operatori
ma grazie al sequencer diventa veramente potente e poliedrico.
Poi tutto è soggettivo e ognuno ha il proprio workflow creativo/produttivo.


opsix the movie
  • michelet
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12-11-20 08.31

Riporto in interessantissimo commento di Manny Fernandez (autorevole programmatore FM per Yamaha fin dagli inizi)

Essentially the OPsix is a 'simplifed' MOD7 from the Kronos. It appears to be designed towards those who want a knobby interface ot FM that allows them to twiddle a few things and have a wide range of nice things pop out without the intimidation to have to go in and build it and know how things interact. And in that paradigm, at that price point it's a solid offering -- though the no AT is honestly a head scratcher as that's probably the historical #1 performance control for FM timbres. Does it do anything new sonically? No - From what I've seen in the videos and from pouring over the specs there's nothing that can't be done if you're well-skilled in the SY77/99's AFM, and certainly MOD7.
  • anumj
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12-11-20 19.43

michelet ha scritto:
From what I've seen in the videos and from pouring over the specs there's nothing that can't be done if you're well-skilled in the SY77/99's AFM, and certainly MOD7.


Per dovere di cronaca va detto che, al contrario, ci sono cose che si possono fare con AFM che non possono essere fatte nè con MOD7 nè con OPsix, tanto meno con Montage e MODX.

Quindi per sillogismi si arriva a poter affermare che oggi il generatore FM più potente, in termini di capacità timbrica, è quello implementato su SY77/99 e TG77.
  • afr
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12-11-20 20.09

@ anumj
michelet ha scritto:
From what I've seen in the videos and from pouring over the specs there's nothing that can't be done if you're well-skilled in the SY77/99's AFM, and certainly MOD7.


Per dovere di cronaca va detto che, al contrario, ci sono cose che si possono fare con AFM che non possono essere fatte nè con MOD7 nè con OPsix, tanto meno con Montage e MODX.

Quindi per sillogismi si arriva a poter affermare che oggi il generatore FM più potente, in termini di capacità timbrica, è quello implementato su SY77/99 e TG77.
Poco ma sicuro, la RCM dei Synth SY77/99 rappresenta il momento più alto

EX5/7 con la fusion DSP fecero un bel balzo in avanti in termini di motori di sintesi disponibili in uno stesso strumento ma venne sacrificata la RCM

Poi da motif in poi in tutte le salse, un impoverimento progressivo
  • dxmat
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12-11-20 21.36

afr ha scritto:
Poco ma sicuro, la RCM dei Synth SY77/99 rappresenta il momento più alto
Poi da motif in poi in tutte le salse, un impoverimento progressivo


Concordo in pieno.


  • anumj
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12-11-20 22.06

@ afr
Poco ma sicuro, la RCM dei Synth SY77/99 rappresenta il momento più alto

EX5/7 con la fusion DSP fecero un bel balzo in avanti in termini di motori di sintesi disponibili in uno stesso strumento ma venne sacrificata la RCM

Poi da motif in poi in tutte le salse, un impoverimento progressivo
Il reparto sintetizzatori Yamaha, per me, muore nel 1992 con la nascita della SY85 e la scomparsa del cavallo di battaglia, la FM.
La RCM/AFM non era per tutti, verissimo, ma pure la VAST non lo era, anzi era (é) pure peggio. Eppure Kurzweil ha avuto le palle di continuare la sua strada e di restare competitiva malgrado tutto. Io posso capire il calcolo cinico, fatto da aziende che si basano su valutazioni squisitamente commerciali, ma quando si tratta di produzione di tostapane e lavatrici, non quando si tratta di strumenti musicali destinati all'arte e alla creatività.
  • anonimo
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12-11-20 23.18

@ afr
Poco ma sicuro, la RCM dei Synth SY77/99 rappresenta il momento più alto

EX5/7 con la fusion DSP fecero un bel balzo in avanti in termini di motori di sintesi disponibili in uno stesso strumento ma venne sacrificata la RCM

Poi da motif in poi in tutte le salse, un impoverimento progressivo
Quoto in toto, citando ancora la grandezza dell'FS1R, passato all'epoca quasi inosservato.

  • orange1978
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13-11-20 00.36

valenciano ha scritto:
Quoto in toto, citando ancora la grandezza dell'FS1R, passato all'epoca quasi inosservato.


io trovo che sia uno strumento iper sopravalutato, la sintesi è valida (la stessa fmx di montage) però troppo ostica da gestire e priva del motion control synthesis engine che è l'anima dello strumento.
inoltre yamaha li ha sbagliato proprio a concepirne il design progettuale, non puoi creare uno strumento cosi complesso e non preverdere un sistema efficente per programmarlo, i controlli da pannello erano a dir poco scandalosi sembrava un expander xg come la serie MU, al punto che era paradossalmente molto piu facile programmare una dx7 mk1, considerata per anni quanto di piu macchinoso esisteva rispetto a quello che si era visto prima.
inoltre come al solito certe funzioni erano gestibili solo da software, ma yamaha non le ha supportate con programmi adeguati via pc/mac, lasciandole passare quasi inosservate ai piu degli utenti.

in sostanza era un insieme di idee sicuramente valide, ma realizzate in maniera pessima.
  • anonimo
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13-11-20 12.37

@ orange1978
valenciano ha scritto:
Quoto in toto, citando ancora la grandezza dell'FS1R, passato all'epoca quasi inosservato.


io trovo che sia uno strumento iper sopravalutato, la sintesi è valida (la stessa fmx di montage) però troppo ostica da gestire e priva del motion control synthesis engine che è l'anima dello strumento.
inoltre yamaha li ha sbagliato proprio a concepirne il design progettuale, non puoi creare uno strumento cosi complesso e non preverdere un sistema efficente per programmarlo, i controlli da pannello erano a dir poco scandalosi sembrava un expander xg come la serie MU, al punto che era paradossalmente molto piu facile programmare una dx7 mk1, considerata per anni quanto di piu macchinoso esisteva rispetto a quello che si era visto prima.
inoltre come al solito certe funzioni erano gestibili solo da software, ma yamaha non le ha supportate con programmi adeguati via pc/mac, lasciandole passare quasi inosservate ai piu degli utenti.

in sostanza era un insieme di idee sicuramente valide, ma realizzate in maniera pessima.
Lo strumento usci' quasi in sordina.. Solo chi era appassionato di FM riusciva a notarlo nell'ampio catalogo cartaceo (o pdf) dei prodotti dell'epoca. Occupava una paginetta strimizzita che spesso veniva saltata perche' guardando l'expander sembrava fosse uno dei tanti effetti esterni o cose simili.

L'impressione e' quella di qualcosa che doveva entrare sul mercato in modo piu' evoluto, ma che con la corsa dei costruttori alle workstation digitali sample based, fu poi abortito e messo sul mercato a meta'.
Inoltre usci' forse troppo precocemente, in un periodo saturo di DX7 usati ed ancora circolanti, ma anche saturo dei suoni FM usati fino alla nausea.

Qualcuno del settore mi disse che alcuni "privilegiati" (qualche studio di registrazione o professionista) erano riuscitiin via non ufficiale ad entrare in possesso del software Yamaha utilizzato per sviluppare l'FS1R, ma mai rilasciato per gli utenti . Non so se era una leggenda o se ci fosse del vero.
Venne pubblicato un software di editing da un'appassionato, che per quanto spartano nella grafica, consentiva comunque di poterci mettere mano, ed ampliare le possibilita' di uno strumento, nato comunque per home studio o studio, ma non di certo per live, e comunque in fascia economica (quasi a svendere l'ultimo capitolo della FM in attesa che venisse riesumata in tempi di nostalgia).

Comunque il motore di sintesi era valido, i due operatori in piu' lo rendevano potente, la formant shaping pure, e gia' con i soli preset interni poteva dare le sue soddisfazioni (quando lo si trovava usato a prezzo di svendita).
Certo oggi non mi svenerei per comprarne uno, e non avrebbe senso riacquistare qualcosa che del mio ho scelto di cedere, quando per circostante varie non ho avuto piu' tempo per programmare e godere al pieno dello strumento.
Pero' io continuo a considerarlo un grande strumento, relativamente al contesto in cui e' uscito e ad un'utilizzo di ricerca del suono (e non certo live).

Nonostante le considerazioni fatte, me lo sono goduto a pieno, fu doloroso darlo via, ma quando cambio' la mia situazione rispetto alla musica (tempo da dedicare, energie ecc) mi faceva piu' male vederlo fermo.
Uno dei pochi strumenti venduti allo stesso prezzo di acquisto, dopo essermelo goduto.
Ci fu poi l'eccezione del Nord Modular G2x che addirittura fu venduto a prezzo decisamente piu' alto dall'acquisto (sempre usato), pur tenendomi piu' basso dalle quotazioni del mercatino (e si presero a capelli per venirlo a ritirare).

Strumenti "strani".. Sicuramente poco apprezzati da chi fa tanto live, ma ricercati da chi ama sperimentare le tecniche di sintesi.
  • DRUPIZ
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13-11-20 13.19

orange1978 ha scritto:
la musica attuale per come è concepita a livello musicale e di "workflow" non è compatibile con il concetto di "expander".

il pop attuale non è compatibile con uno studio pieno di expander, a livello creativo, oggi gli artisti lavorano in modo differente, non gliene frega nessuno di avere una master come la A80 roland con 5/6 rack collegati in cui per modificare un suono devi bestemmiare in due lingue.

inoltre il concetto "expander" a livello di "qualcosa che mi espande il numero di suoni e possibilità" in realtà oggi è piu vivo che mai, solo che ha cambiato pelle.
....cosa sono scusa le varie librerie su kontakt o su play o sugli uvi workstation, piuttosto che Halion, o keyscape....sono expander virtuali.
chi insomma vuole solo espandere il parco suoni si compra un mac con 1 tera di hard disc ssd e lo infarcisce di suoni di qualità altissima, che nessun expander hardware offrirebbe, chi invece vuole l'hardware allora vuole il meglio dei due mondi non il peggio, quindi prima cosa CONTROLLO in tempo reale, che sarebbe impossibile in un rack a quei livelli.

inoltre nessuno ti impedisce di usare opsix come expander, basta collegarci una master, e all'occorrenza puoi suonarlo anche senza bisogno di una master certe parti non richiedono un 88 tasti pesata.
unico neo non puoi impilarli dentro una struttura standard come i rack, però anche questo oggi serve poco perche lo studio tipico è fatto oggi da tre quattro macchine cosi laptop con tanti controlli manuali, e un computer dove invece si mettono i suoni in generale piu statici, avere un expander a tre unità per fare suoni orchestrali oggi è inutile, meglio un vst con 500 giga di librerie su hard disc, per fare invece certi suoni synth che necessitano di controllo in real time meglio una cosa come opsix, forse la cosa migliore sarebbe cmq farli laptop e in formato eurorack come fa behringer almeno ci sarebbe uno standard.


Perfettamente d'accordo.
  • anumj
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13-11-20 23.01

orange1978 ha scritto:
inoltre il concetto "expander" a livello di "qualcosa che mi espande il numero di suoni e possibilità" in realtà oggi è piu vivo che mai, solo che ha cambiato pelle.


Ogni mattina il tastierista del 2020 si sveglia e sa che, grazie ai vari tastieroni moderni, può sovrapporre decine di timbri, semplicemente premendo un pulsante.

Ogni mattina il tastierista degli '80 si sveglia e sa che per creare uno stack di suoni deve: gestire complesse connessioni midi, mappare zone, program e control change secondo differenti interfacce e sistemi operativi, impegnare 4 ingressi del mixer etc etc etc...

Non importa che tu abbia 20 anni o che tu sia un ultra cinquantenne, l'importante che ogni mattina ti possa rendere conto che raramente i concetti di 'comodità' e 'qualità' coesistono.
  • orange1978
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14-11-20 00.33

anumj ha scritto:
Non importa che tu abbia 20 anni o che tu sia un ultra cinquantenne, l'importante che ogni mattina ti possa rendere conto che raramente i concetti di 'comodità' e 'qualità' coesistono.

hai ragione, spesso la praticità surclassa la qualità "assoluta", ci fu un periodo dove si pensava che fosse possibile sostituire i microfoni valvolari o le testate per basso/chitarra usando i piu economici transitors, salvo poi ricredersi subito del fatto che un microfono senza valvola su certe sorgenti sopratutto la voce sarà piu rognoso per via dell'instabilità, della manutenzione etc (molto piu facile gestire un U87 o un C414) però il risultato finale a livelli alti è abbastanza impari.

comunque dai, io non mi lamenterei troppo, abbiamo dei programmi sempre piu belli ed efficenti, i vst hanno oramai surclassato qualsiasi hardware del passato ad eccezione degli analogici, i synth digitali sono sempre piu potenti e completi, suonano bene e costano anche meno, non vedo insomma un assenza assoluta di qualità in favore della praticità.

oggi allestire un bello studio con lo stato dell'arte della registrazione ossia pro tools hdx abbinato a degli ascolti di qualità, a una uad octacore, e dei pre esterni costa meno di 50 mila euro, cifre che nel 1982 nemmeno ci compravi il registratore a 24 tracce (costavano intorno agli 80 milioni di lire), sicuramente è piu facile fare un disco oggi cosi che all'epoca, e la qualità che si ottiene è decisamente migliore.

il fatto che oggi la maggior parte dei dischi faccia schifo a livello musicale non credo dipenda dagli strumenti, ma probabilmente da altri fattori, sicuramente peter gabriel con la testa del 1980 o frank zappa (per quanto mi faccia schifo la sua musica) potrebbero con questa strumentazione e con i synth attuali fare cose agli stessi livelli di un tempo, forse ancor meglio.

forse il problema è la mancanza di figure cosi geniali, e forse tutto questo è colpa come dici tu di una società che non stimola l'ingegno e il ragionamento ma ti da sempre la pappa pronta, nessuno si siede piu a pensare, riflettere, etc....tutto va fatto in fretta e spendendo il meno possibile (in quasi tutti i settori non solo nella musica)...e questo non aiuta certo lo sviluppo di una certa "genialità".

poi magari mi sbaglio eh, non saprei...
  • maxpiano69
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14-11-20 08.52

@ orange1978
anumj ha scritto:
Non importa che tu abbia 20 anni o che tu sia un ultra cinquantenne, l'importante che ogni mattina ti possa rendere conto che raramente i concetti di 'comodità' e 'qualità' coesistono.

hai ragione, spesso la praticità surclassa la qualità "assoluta", ci fu un periodo dove si pensava che fosse possibile sostituire i microfoni valvolari o le testate per basso/chitarra usando i piu economici transitors, salvo poi ricredersi subito del fatto che un microfono senza valvola su certe sorgenti sopratutto la voce sarà piu rognoso per via dell'instabilità, della manutenzione etc (molto piu facile gestire un U87 o un C414) però il risultato finale a livelli alti è abbastanza impari.

comunque dai, io non mi lamenterei troppo, abbiamo dei programmi sempre piu belli ed efficenti, i vst hanno oramai surclassato qualsiasi hardware del passato ad eccezione degli analogici, i synth digitali sono sempre piu potenti e completi, suonano bene e costano anche meno, non vedo insomma un assenza assoluta di qualità in favore della praticità.

oggi allestire un bello studio con lo stato dell'arte della registrazione ossia pro tools hdx abbinato a degli ascolti di qualità, a una uad octacore, e dei pre esterni costa meno di 50 mila euro, cifre che nel 1982 nemmeno ci compravi il registratore a 24 tracce (costavano intorno agli 80 milioni di lire), sicuramente è piu facile fare un disco oggi cosi che all'epoca, e la qualità che si ottiene è decisamente migliore.

il fatto che oggi la maggior parte dei dischi faccia schifo a livello musicale non credo dipenda dagli strumenti, ma probabilmente da altri fattori, sicuramente peter gabriel con la testa del 1980 o frank zappa (per quanto mi faccia schifo la sua musica) potrebbero con questa strumentazione e con i synth attuali fare cose agli stessi livelli di un tempo, forse ancor meglio.

forse il problema è la mancanza di figure cosi geniali, e forse tutto questo è colpa come dici tu di una società che non stimola l'ingegno e il ragionamento ma ti da sempre la pappa pronta, nessuno si siede piu a pensare, riflettere, etc....tutto va fatto in fretta e spendendo il meno possibile (in quasi tutti i settori non solo nella musica)...e questo non aiuta certo lo sviluppo di una certa "genialità".

poi magari mi sbaglio eh, non saprei...
emo riflessioni che condivido.
  • ifus
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15-11-20 15.54

@ orange1978
anumj ha scritto:
Non importa che tu abbia 20 anni o che tu sia un ultra cinquantenne, l'importante che ogni mattina ti possa rendere conto che raramente i concetti di 'comodità' e 'qualità' coesistono.

hai ragione, spesso la praticità surclassa la qualità "assoluta", ci fu un periodo dove si pensava che fosse possibile sostituire i microfoni valvolari o le testate per basso/chitarra usando i piu economici transitors, salvo poi ricredersi subito del fatto che un microfono senza valvola su certe sorgenti sopratutto la voce sarà piu rognoso per via dell'instabilità, della manutenzione etc (molto piu facile gestire un U87 o un C414) però il risultato finale a livelli alti è abbastanza impari.

comunque dai, io non mi lamenterei troppo, abbiamo dei programmi sempre piu belli ed efficenti, i vst hanno oramai surclassato qualsiasi hardware del passato ad eccezione degli analogici, i synth digitali sono sempre piu potenti e completi, suonano bene e costano anche meno, non vedo insomma un assenza assoluta di qualità in favore della praticità.

oggi allestire un bello studio con lo stato dell'arte della registrazione ossia pro tools hdx abbinato a degli ascolti di qualità, a una uad octacore, e dei pre esterni costa meno di 50 mila euro, cifre che nel 1982 nemmeno ci compravi il registratore a 24 tracce (costavano intorno agli 80 milioni di lire), sicuramente è piu facile fare un disco oggi cosi che all'epoca, e la qualità che si ottiene è decisamente migliore.

il fatto che oggi la maggior parte dei dischi faccia schifo a livello musicale non credo dipenda dagli strumenti, ma probabilmente da altri fattori, sicuramente peter gabriel con la testa del 1980 o frank zappa (per quanto mi faccia schifo la sua musica) potrebbero con questa strumentazione e con i synth attuali fare cose agli stessi livelli di un tempo, forse ancor meglio.

forse il problema è la mancanza di figure cosi geniali, e forse tutto questo è colpa come dici tu di una società che non stimola l'ingegno e il ragionamento ma ti da sempre la pappa pronta, nessuno si siede piu a pensare, riflettere, etc....tutto va fatto in fretta e spendendo il meno possibile (in quasi tutti i settori non solo nella musica)...e questo non aiuta certo lo sviluppo di una certa "genialità".

poi magari mi sbaglio eh, non saprei...
👍 sintesi condivisibile