Crumar SORRENTO e New BURN 2025

  • wildcat80
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16-06-25 19.08

@ zaphod
wildcat80 ha scritto:
Frase letta/sentita centinaia di volte... C'è un bias di fondo: quello che noi interpretiamo come esigenze delle persone spesso sono le esigenze nostre o opinione di un gruppo ristretto.

Certo, guardiamo tutti al proprio orticello, ma se Nord vende bene macchine "one knob, one function" (o quasi) e le sono andate dietro Yamaha, Korg (con Vox), Viscount e persino Roland, se anche su forum stranieri si leggono apprezzamenti per queste caratteristiche, se tutti i pedali simulatori di leslie hanno una manopola Drive, qualche domanda me la faccio.
Che la cultura nordeuropea sia molto più vicina alla musica di noi è un dato di fatto, ma che io sappia prediligono strumenti tutto-in-uno (come appunto il Wersi) che abbiano anche ritmi, poi magari c'è richiesta anche per le spinette... il mondo è grande!
Per lo stesso motivo non mi permetto di commentare i produttori di moduli eurorack, ci sono cose pazzesche e apparentemente utili come una tuta spaziale nel deserto, però se le producono una ragione (e una richiesta) ci sarà, però non essendo il mio campo non ho gli elementi per commentare.
No ma ci mancherebbe, è che il Burn "a metà" dubito sia una cosa piantata a metà emo
  • MicheleJD
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16-06-25 19.19

A me semplicemente piace molto… e vi dico perché (giudicate pensando a cosa c’è in commercio e pensando che costera come un Mojo classic se non meno)

PRO:
- In un solo strumento troverei 3 diverse tipologie di organo (hammond, Farfisa e Vox) piu il suono di synth bass (immagino in stile moog taurus)
- ha le uscite mono per organo e synth bass e questo lo trovo abbastanza divertente permettendo di provare effetti o configurazioni varie
- pesa poco e il pedale burn separato ha una funzione che non so cosa sia (memphis) ma non le ho mai vista e quindi mi incuriosisce… inoltre ha controlli rotativi il che mi sembra molto pratico
- esteticamente mi piace ed è un po’ diverso dal solito clone a due manuali
- ha schermino e menu interno quindi spero sia esente dalla necessità di usare un editor, cosa che mi sta poco simpatica e che mi ha fatto vendere subito il Mojo visto che avrei dovuto cercare una chiavetta in quel momento non reperibile sul nuovo per collegarlo via wifi ad un ipad…
CONTRO
- ha 49 tasti non waterfall (ma per quello che ci farei non è nemmeno quel gran problema avendo una tecnica organistica mediocre)
- l estetica del burn non mi convince molto (ma è un problema marginale)
- il burn non ha un ingresso per pedale o per half moon (sarebbe comodo tenerlo a portata di mano e controllarlo con il piede, magari con un pedale d’espressione con il loro munito di controllo simulazione leslie)
  • wildcat80
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16-06-25 19.32

MicheleJD ha scritto:
pesa poco e il pedale burn separato ha una funzione che non so cosa sia (memphis) ma non le ho mai vista e quindi mi incuriosisce…


È una vecchia modifica sui Leslie che consiste nel limitare la velocità di rotazione del rotore dei bassi in chorale o addirittura in stop, in modo da dare l'effetto tremulant soltanto alle frequenze acute che passano per il rotore dedicato (tromba o horn).
  • MicheleJD
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16-06-25 19.44

@ wildcat80
MicheleJD ha scritto:
pesa poco e il pedale burn separato ha una funzione che non so cosa sia (memphis) ma non le ho mai vista e quindi mi incuriosisce…


È una vecchia modifica sui Leslie che consiste nel limitare la velocità di rotazione del rotore dei bassi in chorale o addirittura in stop, in modo da dare l'effetto tremulant soltanto alle frequenze acute che passano per il rotore dedicato (tromba o horn).
Grazie! sembra interessante (non avevo dubbi che Guido uscisse con qualcosa di curioso)
  • zaphod
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16-06-25 19.53

@ MicheleJD
Grazie! sembra interessante (non avevo dubbi che Guido uscisse con qualcosa di curioso)
c'era questa funzione anche nel vecchio Burn, così come è presente nel Vb3-II, nel Viscount Legend e anche (sebbene ben nascosta) anche nel Neo-Ventilator 2
  • MicheleJD
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16-06-25 20.08

@ zaphod
c'era questa funzione anche nel vecchio Burn, così come è presente nel Vb3-II, nel Viscount Legend e anche (sebbene ben nascosta) anche nel Neo-Ventilator 2
emo Grazie non sapevo!
  • giosanta
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16-06-25 21.38

zaphod ha scritto:
Buono il fatto che ci sia una vera uscita L+R che mancava nel Burn Mk1...

Veramente per amor di precisione, visto che ne ho uno, il Burn MK1 ha coppia L R sia in che out, oltre ext switch, cuffia e midi in e out.
  • zaphod
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16-06-25 22.19

@ giosanta
zaphod ha scritto:
Buono il fatto che ci sia una vera uscita L+R che mancava nel Burn Mk1...

Veramente per amor di precisione, visto che ne ho uno, il Burn MK1 ha coppia L R sia in che out, oltre ext switch, cuffia e midi in e out.
Grazie della precisazione. Ne ho avuto uno anch’io, anni fa, non me lo ricordavo… Spesso lo usavo uscendo dalla presa cuffie con un cavo stereo a Y, ma non ricordo perché. È quello che mi ha fuorviato. Forse che era l’unica uscita ad avere un potenziometro?
  • giosanta
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16-06-25 22.54

@ zaphod
Grazie della precisazione. Ne ho avuto uno anch’io, anni fa, non me lo ricordavo… Spesso lo usavo uscendo dalla presa cuffie con un cavo stereo a Y, ma non ricordo perché. È quello che mi ha fuorviato. Forse che era l’unica uscita ad avere un potenziometro?
Si, la presa cuffia ha un potenziomentro.
  • zaphod
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16-06-25 23.58

@ giosanta
Si, la presa cuffia ha un potenziomentro.
Mi hai fatto anche notare che il vecchio Burn ha due prese midi (in-out) ma questo nuovo pare essere non midizzato… direi che chi ha il vecchio se lo tenga stretto!
  • orange1978
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17-06-25 01.16

@ SimonKeyb
Beh se si parla di tonewheel o ruote foniche fisiche ad oggi non credo bastino 15/20k euro. Basti vedere i 10k del Rhodes Mark 8 costruito filologicamente con i tines come l'originale
guarda non perdo nemmeno tempo a risponderti altrimenti mi bannano per sempre. emoemo
  • orange1978
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17-06-25 01.20

@ maxpiano69
Ma no orange intendeva 5/6K se fosse stato un clone elettromeccanico (con le wheels "vere"), non digitale; poi anche per me è vero che questo Crumar Sorrento è un oggetto un po' "strano" considerando che ci sono già in giro cloni da 61+61 con le stesse dimensioni e peso (kilo più, kilo meno), ma magari c'è chi ha proprio voglia di riprovare la sensazione di "limitatezza" di quella configurazione dei due manuali da 49 tasti (e anzi, c'erano parecchi organi doppio manuale "economici" degli anni '70 che ne avevano anche meno tipo 44+44... eppure ci si suonava, che ricordi...)
si appunto, io intendevo che in un mondo dove l'organo intanto era prodotto PER LE CHIESE, poi che lo proponessero anche ai privati è un conto ma principalmente serviva a quello....dati quei costi esorbitanti di un C3 o RT3 ovvio che fare una serie economica aveva senso, e ovviamente dovevano risparmiare su qualcosa, e hanno risparmiato su pedaliera e tastiera, oltre che sul numero delle ruote foniche.

oggi però trattandosi di cloni non capisco che senso possa avere appunto fare uno strumento di questo tipo, a meno che lo fai davvero analogico ossia con ruote foniche vere, finale valvolare, leslie vero....allora forse uno potrebbe dire "tra un clone tipo mojo o clavia e un vero organo elettromagnetico anche se spinet, preferisco il vero", che sarebbe come dire "tra suonare un pianoforte digitale anche di lusso e un vero piano magari verticale quasi sempre vince l'acustico".

boh questo è il mio pensiero, magari mi sbaglio eh, però la trovo un operazione curiosa.
  • ruggero
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17-06-25 08.52

A me l'idea piace molto. Mi dispiace abbiano fatto però uno strumento senza leslie sim. Forse sono talmente saturi di indicazioni da parte dei musicisti che hanno lasciato lo strumento al naturale, poi uno usa l'amplificatore che vuole, che sia vero o digitale, a pedale o in VST. Mi chiedo se questa spinetta ha il foldback come una consolle oppure è senza come le vere spinette Hammond serie L, H, M. IL fatto che non abbiano waterfall è normale. Solo la serie M aveva waterfall.
  • SimonKeyb
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17-06-25 09.56

@ orange1978
guarda non perdo nemmeno tempo a risponderti altrimenti mi bannano per sempre. emoemo
Meglio va. già che le chiami wheels sento già l'odore di stronzata emo
  • maxpiano69
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17-06-25 10.01

@ SimonKeyb
Meglio va. già che le chiami wheels sento già l'odore di stronzata emo
1) stiamo tutti calmi e moderiamo i termini

2) wheels è ovviamente una abbreviazione di tonewheels (come dire "ruote" al posto di "ruote foniche", sottintendendo l'aggettivo dato che si parla di un Hammond) non vedo cosa ci sia di particolarmente strano o errato...
  • filigroove
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17-06-25 10.16

13kg
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17-06-25 10.30

@ filigroove
13kg
Si chiaro che quello del peso è un fattore, un Mojo o Nord C2D ne pesano intorno ai 16 ma, restando a livello fisico, hanno anche 2x61 tasti (e nel caso del C2D parecchi controlli fisici in più), ecc...
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17-06-25 12.38

@ maxpiano69
1) stiamo tutti calmi e moderiamo i termini

2) wheels è ovviamente una abbreviazione di tonewheels (come dire "ruote" al posto di "ruote foniche", sottintendendo l'aggettivo dato che si parla di un Hammond) non vedo cosa ci sia di particolarmente strano o errato...
Di ovvio non c'è proprio nulla caro. Parlando di cloni uno si può riferire tranquillamente a wheels pitch e mod di cui molti ne sono provvisti. Se non ricordo male il personaggio ha preso CP1 per avere un generatore fm in un piano digitale quindi tutto è possibile.
X quanto riguarda gli hammond invece ho sempre letto e sentito ruote foniche o tonewheel ma mai "wheels" per non incorrere in questo equivoco. Sostenere il contrario è difendere l'indifendibile.

La mia risposta piccata è doverosa a uno che percula senza manco avere il coraggio di dire quello che pensa. (Di cui peraltro non me ne può più fregar di meno) fine del discorso.
  • maxpiano69
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17-06-25 12.59

@ SimonKeyb
Di ovvio non c'è proprio nulla caro. Parlando di cloni uno si può riferire tranquillamente a wheels pitch e mod di cui molti ne sono provvisti. Se non ricordo male il personaggio ha preso CP1 per avere un generatore fm in un piano digitale quindi tutto è possibile.
X quanto riguarda gli hammond invece ho sempre letto e sentito ruote foniche o tonewheel ma mai "wheels" per non incorrere in questo equivoco. Sostenere il contrario è difendere l'indifendibile.

La mia risposta piccata è doverosa a uno che percula senza manco avere il coraggio di dire quello che pensa. (Di cui peraltro non me ne può più fregar di meno) fine del discorso.
Vedo che non ci arrivi o non vuoi arrivarci (al succo della questione) e continui sulla stessa linea... OK... ciao (fine del discorso anche per me)
  • ziokiller
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17-06-25 13.09

Ciao a tutti! Mi fa piacere vedere questo post... e consentitemi qualche chiarimento.

Innanzitutto il Crumar Sorrento e il nuovo pedale Burn non ereditano niente dai precedenti strumenti (Mojo, Gemini e compagni), si tratta di hardware e software completamente nuovi, rifatti da zero con un approccio differente, infatti non sostituiscono niente, ma da questo momento in poi Crumar avrà la linea Mojo e la linea Sorrento, due alternative per gusti ed esigenze diverse.

Il Sorrento è una spinetta che però non è una spinetta, richiama le forme e la logica delle vecchie spinette ma con una ragion d'essere diversa. Innanzitutto le tastiere a 49 tasti anziché 44, partono da DO e non da FA, scendono fino al primo DO e consentono di suonare le linee di basso come si farebbe con un console, cosa che sulle vecchie spinette non si poteva assolutamente fare.

Poi le tre modalità: console, spinetta e transistor. La parte "spinetta" suona come il console ma elimina i foldback, modifica il leakage, usa criteri diversi per la percussione e ha un vibrato completamente diverso. La parte "transistor" è uguale alla parte "spinetta" ma con forme d'onda più squadrate, come un clonewheel a transistor degli anni '70 ma non emulativo di nessun modello esistente (niente Vox/Farfisa).

Questo strumento costa poco (1499 euro comprensivo del pedale Burn, inseparabile dall'acquisto), pesa poco (13 Kg) ed ingombra quanto una normale tastiera a 61 tasti, può essere messo al piano alto di un setup multi-piano.

Sorrento vuole aprire la strada alla sperimentazione: distorsione analogica integrata con tutti i suoi pro e contro, uscita "secca" senza effetti che invita a collegare altri pedali, pedaliere, amplificatori, ecc. quasi come se si trattasse di un vecchio analogico.

Insomma... siamo troppo abituati alle tastiere con i suoni "Studio ready", preset pimpati, truccati e rifatti strapieni di artifizi, e pretendiamo pure che lo strumento suoni da solo... Questo strumento invece vuole restituire i giocattoli a quel bimbo curioso che è il musicista che vuole farsi il suo suono, non scegliere da un catalogo di suoni surgelati. Per carità... vanno bene entrambe le cose, sono belle anche le workstation piene di preset (io ancora amo la Kronos!) ma il Sorrento è un'esperienza diversa, è un ingrediente di un qualcosa che ognuno deve farsi a modo suo.

Se fossimo chitarristi non ci meraviglieremmo, una chitarra esce "secca", devi aggiungere effetti e devi suonare bene perché il suono sia gradevole. Perché non dare la stessa opportunità ai tastieristi?

Avevamo iniziato a provare questo approccio già con Seven e poi con Seventeen: accendi lo strumento e il primo suono è un Rhodes "secco", senza nemmeno un pizzico di riverbero. Molti inizialmente ci hanno criticato, e invece col tempo molti hanno apprezzato questa cosa, perché sembra proprio di usare un Rhodes vero, accendi l'ampli e quello che senti è un suono secco, spesso più bello così che non con gli effetti.