Torneranno gli anni 90?

  • wildcat80
  • Membro: Guru
  • Risp: 6773
  • Loc: Genova
  • Thanks: 1437  

09-12-23 18.40

@ 1paolo
A margine della supercazzola aggiungerei anche la presenza al tempo di giovanotti come Gillan e Plant , cosi’ per dire ..
E quindi? Ho forse detto che la musica degli anni 90 è superiore? No. Ho solo fatto una riflessione sui ricordi adolescenziali, non sui grandi nomi presunti o tali.
Per te l'adolescenza è coincisa ad un periodo musicalmente molto più florido a livello di contenuti, cosa che invidio un po' alla vostra generazione, perché vivere il periodo in cui certa gente suonava, pubblicava dischi, rilasciava interviste è molto diverso rispetto a sentirselo raccontare.
L,unico grande che ho avuto modo di vivere durante la mia adolescenza è stato Fabrizio De Andrè.
  • MicheleJD
  • Membro: Expert
  • Risp: 1387
  • Loc: Milano
  • Thanks: 331  

09-12-23 22.22

A me la musica degli anni 90 piace, così come mi piacciono molto i rompler di quegli anni.
Senza scomodare gli artisti internazionali, ci sono gruppi come gli Oro, gli Stadio, il Ligabue dei tempi dei Clan Destino, i Negrita quando ancora non avevano sposato l ondata Sudamericana, i Timoria, i Litfiba… e poi c erano anche tutti i grandi artisti degli anni 70-80 che erano ancora capaci di sfornare pezzi magnifici.. la musica era bella, credo sia difficile dire il contrario (seppur condivido le opinioni espresse sugli anni 70, ma era un mondo a parte)

Ma secondo voi un gruppo come i Ghost, quanto ha di anni 90 nelle sue sonorità?!?
  • giosanta
  • Membro: Guru
  • Risp: 4748
  • Loc: Benevento
  • Thanks: 1066  

10-12-23 21.48

adr3nokrome ha scritto:
Tutto viene iconicizzato, mitizzato e ridotto a fenomeno social tipo indiani nella riserva. Viva il futuro, qualunque esso sia…

A mio modo di vedere il problema non è "far tornare" alcunché, anche perché dubito sia in nostro potere oppure, all'opposto, modellarsi acriticamente o meno sul presente quale che sia (il futuro non siamo in grado di conoscerlo). Basta limitarsi a fare a quello che ci piace, che ci emoziona, che poi sia di nicchia, di massa o quant'altro poco importa, del resto già è difficile fare quello che ci piace, figuriamoci quello che non ci piace.
Naturalmente la cosa riguarda che è "libero" di farlo, chi ci deve campare ragionerà diversamente, perlomeno entro certi limiti, come è giusto che sia.
  • adr3nokrome
  • Membro: Guest
  • Risp: 79
  • Loc: Torino
  • Thanks: 13  

11-12-23 12.06

giosanta ha scritto:
A mio modo di vedere il problema non è "far tornare" alcunché, anche perché dubito sia in nostro potere oppure, all'opposto, modellarsi acriticamente o meno sul presente quale che sia (il futuro non siamo in grado di conoscerlo). Basta limitarsi a fare a quello che ci piace, che ci emoziona, che poi sia di nicchia, di massa o quant'altro poco importa, del resto già è difficile fare quello che ci piace, figuriamoci quello che non ci piace.
Naturalmente la cosa riguarda che è "libero" di farlo, chi ci deve campare ragionerà diversamente, perlomeno entro certi limiti, come è giusto che sia.

Mah, certamente! Ci mancherebbe altro, chiunque ha il diritto di fruire delle forme di intrattenimento artistico o culturale che più gli aggradano, che siano contemporanee o desunte dal passato, a qualsiasi livello.
Io, ripeto, parlando da 54enne (e non è un dettaglio di poco conto... dieci anni fa ragionavo diversamente e abusavo regolarmente di amarcord e nostalgie....) trovo che col senno di poi ogni forma di ritorno al passato non mi abbia mai soddisfatto o appagato appieno. In un certo senso credo di aver perso tempo, e soldi, a cercare di rivivere qualcosa che non poteva tornare, ed è giusto cosi... tutto qui. Anzi se penso al me stesso 40enne che collezionava vinili e acquistava strumenti vintage o CD anni 80 (oggi tutti di sopra in soffitta a prendere polvere, rimpiazzati dai vari servizi streaming che sono 100 volte meglio e più economici...) mi viene anche un po' di tristezza e compatimento. Ma parlo per me eh.
Mi sono auto-obbligato a guardare Sanremo quest'anno e mi ha fatto abbastanza schifo ma riconoscere e intravvedere un paio di squarci di luce in qualche pezzo, in mezzo al buio fitto del mainstream attuale, in fondo mi ha dato soddisfazione e credo mi abbia fatto bene. Mentre vedere la penosa esibizione dei Depeche, al ricordo di quando nel 1986 presentarono "Stripped" sullo stesso palco, mi ha fatto molto, molto male....
  • wildcat80
  • Membro: Guru
  • Risp: 6773
  • Loc: Genova
  • Thanks: 1437  

11-12-23 12.16

@ MicheleJD
A me la musica degli anni 90 piace, così come mi piacciono molto i rompler di quegli anni.
Senza scomodare gli artisti internazionali, ci sono gruppi come gli Oro, gli Stadio, il Ligabue dei tempi dei Clan Destino, i Negrita quando ancora non avevano sposato l ondata Sudamericana, i Timoria, i Litfiba… e poi c erano anche tutti i grandi artisti degli anni 70-80 che erano ancora capaci di sfornare pezzi magnifici.. la musica era bella, credo sia difficile dire il contrario (seppur condivido le opinioni espresse sugli anni 70, ma era un mondo a parte)

Ma secondo voi un gruppo come i Ghost, quanto ha di anni 90 nelle sue sonorità?!?
Se intendi i Ghost B.C. hanno molto dei 90s anche se ogni album ha un suo sound, inizialmente riconducibile ai Blue Oyster Cult.
A me piacciono, peccato per i testi pieni di cazzate pseudo sataniste.
I Ghost poi sono Tobias Forge, un ottimo compositore che ha sempre saputo scegliere i giusti turnisti.
Ed è un po' un limite.
I Ghost non saranno mai ricordati come una grande band, per diversi motivi.
Il primo è che non hanno inventato nulla: sono solo riusciti a contaminare il metal con il pop, portando pentacoli, teschi e croci rovesciate in mezzo a cori di voci bianche e atmosfere Abba style.
Il secondo è che non sono una band, ma sono un progetto solista che per un tot di album forse è stata una band, finché c'è stato il sodalizio con Söderberg, Persner, Rubino e gli altri musicisti del primo disco. Una band ha un suono che con il passare del tempo può evolvere mantenendo comunque un'impronta propria, qui è cambiato molto, moltissimo nel giro di un decennio. Molto simili gli album fino a Meliora, i primi con un'impronta più metal anni 80, il terzo con un' impronta più prog e più anni 70. Poi è cambiato tutto a livello di band, gli ultimi due dischi e i vari Ep rilasciati in itinere sono più raffinatamente pop, con qualche ancora breve incursione progressivegiante, di pari passo sono cresciuti gli aspetti scenografici, tutto è veramente molto ben studiato (le interviste di Forge con la LaTeX mask di Vincent Price, i corti con Papa Nihil e Sister Imperator, le uscite Nameless Ghoul + Papa in tuxedo, veramente ben studiato tutto).
  • giosanta
  • Membro: Guru
  • Risp: 4748
  • Loc: Benevento
  • Thanks: 1066  

11-12-23 12.37

adr3nokrome ha scritto:
Anzi se penso al me stesso 40enne che collezionava vinili e acquistava strumenti vintage o CD anni 80 (oggi tutti di sopra in soffitta a prendere polvere, rimpiazzati dai vari servizi streaming che sono 100 volte meglio e più economici...)

Mah... a me non "prendono polvere" ne Hammond ne il Michell Gyrodeck e i suoi vinili. C'è di meglio? Puo essere. Per me? No.
  • markelly2
  • Membro: Expert
  • Risp: 4119
  • Loc: .
  • Thanks: 434  

11-12-23 12.58

@ adr3nokrome
giosanta ha scritto:
A mio modo di vedere il problema non è "far tornare" alcunché, anche perché dubito sia in nostro potere oppure, all'opposto, modellarsi acriticamente o meno sul presente quale che sia (il futuro non siamo in grado di conoscerlo). Basta limitarsi a fare a quello che ci piace, che ci emoziona, che poi sia di nicchia, di massa o quant'altro poco importa, del resto già è difficile fare quello che ci piace, figuriamoci quello che non ci piace.
Naturalmente la cosa riguarda che è "libero" di farlo, chi ci deve campare ragionerà diversamente, perlomeno entro certi limiti, come è giusto che sia.

Mah, certamente! Ci mancherebbe altro, chiunque ha il diritto di fruire delle forme di intrattenimento artistico o culturale che più gli aggradano, che siano contemporanee o desunte dal passato, a qualsiasi livello.
Io, ripeto, parlando da 54enne (e non è un dettaglio di poco conto... dieci anni fa ragionavo diversamente e abusavo regolarmente di amarcord e nostalgie....) trovo che col senno di poi ogni forma di ritorno al passato non mi abbia mai soddisfatto o appagato appieno. In un certo senso credo di aver perso tempo, e soldi, a cercare di rivivere qualcosa che non poteva tornare, ed è giusto cosi... tutto qui. Anzi se penso al me stesso 40enne che collezionava vinili e acquistava strumenti vintage o CD anni 80 (oggi tutti di sopra in soffitta a prendere polvere, rimpiazzati dai vari servizi streaming che sono 100 volte meglio e più economici...) mi viene anche un po' di tristezza e compatimento. Ma parlo per me eh.
Mi sono auto-obbligato a guardare Sanremo quest'anno e mi ha fatto abbastanza schifo ma riconoscere e intravvedere un paio di squarci di luce in qualche pezzo, in mezzo al buio fitto del mainstream attuale, in fondo mi ha dato soddisfazione e credo mi abbia fatto bene. Mentre vedere la penosa esibizione dei Depeche, al ricordo di quando nel 1986 presentarono "Stripped" sullo stesso palco, mi ha fatto molto, molto male....
Concordo sul fatto che la buona musica esiste ancora, e grazie ai servizi streaming è facilissimo trovarla e ascoltarla, basta avere voglia e curiosità. emo
  • adr3nokrome
  • Membro: Guest
  • Risp: 79
  • Loc: Torino
  • Thanks: 13  

11-12-23 13.19

giosanta ha scritto:
Mah... a me non "prendono polvere" ne Hammond ne il Michell Gyrodeck e i suoi vinili. C'è di meglio? Puo essere. Per me? No.

No no, ma ho sbagliato il termine, parlare di "meglio" e "peggio" non ha senso, semmai di "più comodo e più economico per me in questa fase della mia vita alla luce dei miei orari e delle mie abitudini".
Esempio veloce: fino a un anno fa per ascoltare musica in salotto, camera da letto, auto e (quando possibile) ufficio necessitavo di 4 diversi supporti fisici (nell'ordine: CD, ipod, scheda SD e chiavetta USB), oggi con uno stesso servizio streaming al costo 17.99€/mese posso ascoltare musica ovunque pescando da un catalogo illimitato armato di solo smartphone o tablet, a patto di avere dei diffusori appena decenti.
Meglio dei vinili o dei CD? Direi assolutamente di no, e anche molto meno romantico, ma infinitamente più pratico ed economico, almeno per me.
Stesso ragionamento per l'Hammond, ma anche per qualsiasi altro strumento, nuovo o vintage. Per chi ce l'ha, e lo suona, e lo apprezza.... tanta invidia e tanta ammirazione. Nel mio caso per un certo periodo ho acquistato usato vintage per il solo gusto del possesso e di un immaginario ritorno al passato e questo è stato un errore.... ma sono esperienze personali ovviamente.
  • wildcat80
  • Membro: Guru
  • Risp: 6773
  • Loc: Genova
  • Thanks: 1437  

11-12-23 14.16

@ markelly2
Concordo sul fatto che la buona musica esiste ancora, e grazie ai servizi streaming è facilissimo trovarla e ascoltarla, basta avere voglia e curiosità. emo
Ecco, I servizi di streaming... La nostra generazione è nata con la pessima qualità degli MP3 su Napster, adesso, non è una battuta, è tutta un'altra musica.
Sono stato utente Spotify fino a pochi mesi fa, poi ho avuto una buona offerta per Amazon Music e ho cambiato... Ed è stato un errore clamoroso, costerà meno ma la app, soprattutto in modalità auto, è un bug continuo, e quando si ascolta roba nuova, non ancora in cache o non scaricata, ci sono frequenti interruzioni, roba di un secondo o meno, ma è parecchio fastidioso.
Detto questo, se senti il parere di chi prova a vendere su Spotify, senza essere un big, sentirai solo peste e corna per la remunerazione ai limiti dell'indecente.
  • maxpiano69
  • Membro: Staff
  • Risp: 24629
  • Loc: Torino
  • Thanks: 3360  

11-12-23 14.33

wildcat80 ha scritto:
Detto questo, se senti il parere di chi prova a vendere su Spotify, senza essere un big, sentirai solo peste e corna per la remunerazione ai limiti dell'indecente.

Però, diciamo anche questo: prima di Spotify che "remunerazione" c'era per quegli stessi soggetti "non big"? Se dico "zero" temo di non essere lontano dal vero o comunque non esisteva un mezzo per promuoversi a quel livello, senza costi di entrata.

Poi se la tua proposta non piace e/o non "sfonda", non è che puoi prendertela tanto con il mezzo che "paga poco" (secondo me)
  • wildcat80
  • Membro: Guru
  • Risp: 6773
  • Loc: Genova
  • Thanks: 1437  

11-12-23 14.37

@ maxpiano69
wildcat80 ha scritto:
Detto questo, se senti il parere di chi prova a vendere su Spotify, senza essere un big, sentirai solo peste e corna per la remunerazione ai limiti dell'indecente.

Però, diciamo anche questo: prima di Spotify che "remunerazione" c'era per quegli stessi soggetti "non big"? Se dico "zero" temo di non essere lontano dal vero o comunque non esisteva un mezzo per promuoversi a quel livello, senza costi di entrata.

Poi se la tua proposta non piace e/o non "sfonda", non è che puoi prendertela tanto con il mezzo che "paga poco" (secondo me)
Guarda Max con me sfondi una porta aperta, perché purtroppo c'è scarsa consapevolezza del proprio potenziale. Leggo sempre lamentale e mai autocritica, è sempre una guerra al sistema, ammesso che un sistema ci sia.
  • maxpiano69
  • Membro: Staff
  • Risp: 24629
  • Loc: Torino
  • Thanks: 3360  

11-12-23 14.46

@ wildcat80
Guarda Max con me sfondi una porta aperta, perché purtroppo c'è scarsa consapevolezza del proprio potenziale. Leggo sempre lamentale e mai autocritica, è sempre una guerra al sistema, ammesso che un sistema ci sia.
Lo so ed il mio "diciamo anche" voleva essere un corollario al tuo post, a tutti gli effetti. A ben pensarci la disponibilità dei sistemi di streaming ha reso il tutto più semplice tecnicamente ma al tempo stesso la concorrenza ancor più spietata, perché il confronto è globale e di gente che sovrastima il proprio "prodotto" e se la prende col "sistema", piuttosto che sforzarsi di capire le vere ragioni del proprio (parziale o totale) insuccesso, ce ne sarà sempre, perchè autoassolve mentre l'autocritica invece ben più faticosa e dolorosa (e non è detto che risolva).

PS: gli anni 90 (o 80, 70, 60...) lasciamoli li dove sono, a farci da ricordo ma anche da ispirazione (recuperandoli anche grazie al moderno streaming), senza cercare di farli tornare ma sperando che servano a migliorare l'oggi (musicale), piuttosto. Qualcosina in questo senso in effetti secondo me sta accadendo
  • paolo_b3
  • Membro: Supporter
  • Risp: 13545
  • Loc: Ravenna
  • Thanks: 2066  

11-12-23 14.59

maxpiano69 ha scritto:
PS: gli anni 90 (o 80, 70, 60...) lasciamoli li dove sono, a farci da ricordo ma anche da ispirazione (recuperandoli anche grazie al moderno streaming), senza cercare di farli tornare ma sperando che servano a migliorare l'oggi (musicale), piuttosto. Qualcosina in questo senso in effetti secondo me sta accadendo

Nubi di ieri sul nostro domani odierno? emo

Un abbraccio Max!
  • maxpiano69
  • Membro: Staff
  • Risp: 24629
  • Loc: Torino
  • Thanks: 3360  

11-12-23 15.13

@ paolo_b3
maxpiano69 ha scritto:
PS: gli anni 90 (o 80, 70, 60...) lasciamoli li dove sono, a farci da ricordo ma anche da ispirazione (recuperandoli anche grazie al moderno streaming), senza cercare di farli tornare ma sperando che servano a migliorare l'oggi (musicale), piuttosto. Qualcosina in questo senso in effetti secondo me sta accadendo

Nubi di ieri sul nostro domani odierno? emo

Un abbraccio Max!
emo grande citazione (come d'abitudine emo) emo
  • adr3nokrome
  • Membro: Guest
  • Risp: 79
  • Loc: Torino
  • Thanks: 13  

11-12-23 15.46

wildcat80 ha scritto:
Ecco, I servizi di streaming... La nostra generazione è nata con la pessima qualità degli MP3 su Napster, adesso, non è una battuta, è tutta un'altra musica.
Sono stato utente Spotify fino a pochi mesi fa, poi ho avuto una buona offerta per Amazon Music e ho cambiato... Ed è stato un errore clamoroso, costerà meno ma la app, soprattutto in modalità auto, è un bug continuo, e quando si ascolta roba nuova, non ancora in cache o non scaricata, ci sono frequenti interruzioni, roba di un secondo o meno, ma è parecchio fastidioso.

Io ho YouTube Music (family bundle, cosi sono tutti contenti) e mi trovo bene, non saprei fare paragoni con Spotify o Amazon ma il catalogo è vastissimo e, da quanto ho capito, unisce il servizio di streaming audio con l'accessibilità ai normali video uploadati dai singoli utenti privati (ovviamente senza interruzioni o commercials) e quindi è disponibile anche una marea di pubblicazioni di "nicchia" postate da collezionisti o appassionati world-wide... Per la musica classica invece (per chi fosse interessato) consiglio Classical Archives che ha un eccellente motore di ricerca e permette di customizzare le proprie ricerche e le proprie playlist con dettaglio e precisioni notevoli....
Sorry per l'OT & happy listening to all
  • Charlie78
  • Membro: Expert
  • Risp: 5070
  • Loc: Catania
  • Thanks: 191  

11-12-23 19.05

come si evince dal mio nickname, anche io negli anni 90 ero un adolescente. E quelli, come sappiamo benissimo, sono gli anni più belli perché più spensierati e soprattutto sono quelli in cui hai più tempo per dedicarti al tuo hobby preferito, in questo caso la musica.
io personalmente, pur essendo legato agli anni 70 grazie alle influenze di mio padre e mio zio, ascoltavo e suonavo (o almeno, ci provavo) di tutto. E gli anni 90 sono stati molto interessanti per me per diversi motivi :
- gli anni 80 li avevamo vissuti da pochissimo e te li ricordavi ancora molto bene e soprattutto non suonavano ancora così "passati".
- molti di quelli che hanno fatto la storia negli anni 70 erano ancora in attività e magari ti beccavi pure qualche tour
- negli anni 90 abbiamo avuto una rivoluzione non solo nel rock, con l'avvento del grunge (io sono stato un grande fan dei Nirvana, ma solo qualche anno dopo, quando ero più grandicello, ho capito quanto pazzeschi fossero Alice In Chains e Soundgarden) ma anche nella dance con l'avvento della House. E fateci caso : ancora oggi quando partono quei pezzi, li conoscono tutti e li ballano tutti, anche chi non era ancora nato! Alcuni di questi - vedi Show me love di Robin S o Gyspsy Woman di Crystal Waters - sono diventati dei veri e propri classici, a prescindere dal genere.
Potrei dilungarmi ancora molto, ma dire che "oggi sembra quasi tutto fatto per durare un paio di giorni", classica definizione di musica "usa e getta" , sembrerebbe quantomeno retorico, ma purtroppo non riesco a trovare altre definizioni...
  • toniz1
  • Membro: Expert
  • Risp: 3424
  • Loc: Verona
  • Thanks: 798  

12-12-23 08.39

Finalmente sono riuscito a leggere tutta questa interessante discussione...
alcuni spunti interessanti tra i molti letti (proprio una bella chiacchiera "da bar"... bravo wild emo)

giosanta ha scritto:
Qualunque cosa torni è, sarà, puro manierismo.
Non necessariamente un male, anzi benvenga, ma il contesto culturale di un determinato periodo con quello che genera, di cui l'aspetto musicale è solo una parte, non può tornare.

Concordo, gli anni 90 (come gli 80) non potranno tornare, perche' in mezzo ci sono stati gli 00 e i 10 (anche se nessuno se li ricorda emoemoemo) (almeno tra i vecchiotti qui dentro... e a tal proposito ricordo... VECCHI BABBIONI se qualcuno non avesse ancora partecipato! emoemo)
1paolo ha scritto:
Se il futuro e’ la trap anche no.

CONCORDO! ho solo la speranza che sparisca presto... (e sento qualche giovanISSIMO, 14-16 ANNI, che fortunatamente la pensa uguale, c'e' speranza! emo)
giosanta ha scritto:
A mio modo di vedere il problema non è "far tornare" alcunché, anche perché dubito sia in nostro potere oppure, all'opposto, modellarsi acriticamente o meno sul presente quale che sia (il futuro non siamo in grado di conoscerlo). Basta limitarsi a fare a quello che ci piace, che ci emoziona, che poi sia di nicchia, di massa o quant'altro poco importa, del resto già è difficile fare quello che ci piace, figuriamoci quello che non ci piace.

Già, ma anche a me piacerebbe trovare qualcosa di nuovo "interessante"... ma quando non lo trovo, ritorno al passato, ma solo per un po'... perche' poi mi viene a noia. Non che non mi piaccia, ma se ascolto The Joshua Tree (lo so, è dell'87) una volta... non e' che domani mi viene voglia di riascolarlo di nuovo...
maxpiano69 ha scritto:
Lo so ed il mio "diciamo anche" voleva essere un corollario al tuo post, a tutti gli effetti. A ben pensarci la disponibilità dei sistemi di streaming ha reso il tutto più semplice tecnicamente ma al tempo stesso la concorrenza ancor più spietata, perché il confronto è globale e di gente che sovrastima il proprio "prodotto" e se la prende col "sistema", piuttosto che sforzarsi di capire le vere ragioni del proprio (parziale o totale) insuccesso, ce ne sarà sempre, perchè autoassolve mentre l'autocritica invece ben più faticosa e dolorosa (e non è detto che risolva).

ESATTO! e qui secondo me ci sono un grosso pro e un grosso contro.
Una volta, uscivano un po' di album e si aveva tempo di ascoltare, apprezzare o scartare... ora siamo bombardati da 1000 direzioni da musica nuova, vecchia, alternativa, sconosciuta etc.etc... Ottima cosa da un punto di vista di chi volesse sperimentare... ma le ore giornaliere sono sempre 24 e (almeno personalmente) non e' che ho tutto questo tempo di ascoltare musica nuova. Dopo 3-4 tentativi in cui incappo in musica "scarsa" (nel senso che mi da scarso interesse)... mi sono bruciato la mezz'oretta dedicata, mi sono rotto le scatole e la volta dopo ritorno sul conosciuto (che pero' so mi annoia, cosi' la volta dopo mi butto sul nuovo... e via così).

e collegato a quanto detto ora... c'e'... questo: (vedi sotto)...
  • toniz1
  • Membro: Expert
  • Risp: 3424
  • Loc: Verona
  • Thanks: 798  

12-12-23 08.39

continua...
Charlie78 ha scritto:
ancora oggi quando partono quei pezzi, li conoscono tutti e li ballano tutti, anche chi non era ancora nato! Alcuni di questi - vedi Show me love di Robin S o Gyspsy Woman di Crystal Waters - sono diventati dei veri e propri classici, a prescindere dal genere. Potrei dilungarmi ancora molto, ma dire che "oggi sembra quasi tutto fatto per durare un paio di giorni", classica definizione di musica "usa e getta" , sembrerebbe quantomeno retorico, ma purtroppo non riesco a trovare altre definizioni...

Già, appunto... al tempo erano brani che sentivi dappertutto... per piu' settimane... ora sono diventati "classici" anche se non tutti sicuramente di qualità, ma quando devi pescare 10 brani "iconici" tra 200 è un conto, quando devi pescare tra 2000 e' un altro.

Chi si ricorda il tormentone dell'estate di 2 anni fa?
Chi di si ricorda chi e' arrivato SECONDO tre anni a Sanremo?? emoemoemo

senza dimenticare che ci sono canali tipo tiktok che rendono di moda, anche brani sconosciuti (o conosciutissimi tipo Rasputin l'anno scorso tornato in vita emo) anche se non sono canali "musicali"...

Tutto questo per dire che (imho): no, gli anni 90 non torneranno. E' impossibile.
L'evoluzione (o in qualche caso l'involuzione emo) che c'e' stata dopo avrà i suoi effetti.
Sicuramente ci sarà un cambiamento dopo la trap (almeno lo spero emoemo) che ci riporti verso la musica suonata e non "ruttata"..
Sarà verso il rock- punk? Sarà verso la musica elettronica? Sarà verso qualcosa di sconosciuto e inimmaginabile (VI PREGO NON IL RAEGGETON!!!) non possiamo saperlo... spero pero' piu' interessante dell'attuale. emo
  • giosanta
  • Membro: Guru
  • Risp: 4748
  • Loc: Benevento
  • Thanks: 1066  

12-12-23 09.26

toniz1 ha scritto:
Già, ma anche a me piacerebbe trovare qualcosa di nuovo "interessante"... ma quando non lo trovo, ritorno al passato, ma solo per un po'... perche' poi mi viene a noia. Non che non mi piaccia, ma se ascolto The Joshua Tree (lo so, è dell'87) una volta... non e' che domani mi viene voglia di riascolarlo di nuovo...

Dipende. Se per " ritorno al passato" intendi ascoltare un brano di una certa epoca sei certamente libero di scegliere quando farlo, "suonarlo" è gia differente perché sarà sempre una cosa diversa, non foss'altro che per le variazioni del tuo stato d'animo. Quello che è certo è che di quel "brano" non ti libererai MAI, che tu lo voglia o meno: è parte del tuo imprinting, della tua storia, non se ne sfugge e condizionerà a prescindere qualunque altra cosa tu faccia.
Walter Gropius, nella sua Bauhaus, provò a liberare gli allievi dai vincoli precostituti non inserendo la Storia tra le infinite discipline della sua Scuola ma l'esito, da questo punto di vista fu fallimentere. Anche se al limite per negazione all'influenza della Storia, personale e collettiva, non si sfugge.
  • toniz1
  • Membro: Expert
  • Risp: 3424
  • Loc: Verona
  • Thanks: 798  

12-12-23 09.47

@ giosanta
toniz1 ha scritto:
Già, ma anche a me piacerebbe trovare qualcosa di nuovo "interessante"... ma quando non lo trovo, ritorno al passato, ma solo per un po'... perche' poi mi viene a noia. Non che non mi piaccia, ma se ascolto The Joshua Tree (lo so, è dell'87) una volta... non e' che domani mi viene voglia di riascolarlo di nuovo...

Dipende. Se per " ritorno al passato" intendi ascoltare un brano di una certa epoca sei certamente libero di scegliere quando farlo, "suonarlo" è gia differente perché sarà sempre una cosa diversa, non foss'altro che per le variazioni del tuo stato d'animo. Quello che è certo è che di quel "brano" non ti libererai MAI, che tu lo voglia o meno: è parte del tuo imprinting, della tua storia, non se ne sfugge e condizionerà a prescindere qualunque altra cosa tu faccia.
Walter Gropius, nella sua Bauhaus, provò a liberare gli allievi dai vincoli precostituti non inserendo la Storia tra le infinite discipline della sua Scuola ma l'esito, da questo punto di vista fu fallimentere. Anche se al limite per negazione all'influenza della Storia, personale e collettiva, non si sfugge.
ah beh... se parliamo di "suonare" ... quando suono, faccio "qualsiasi epoca"... non mi perdo in "ricerca".. se mi viene voglia di suonare qualcosa (magari sentito in radio.. o solo per nostalgia) mi ci metto e via.... e per restare in tema, una delle ultime e' stata "Gipsy Woman" emo
Mentre per l'ascolare appunto faccio il pendolo tra presente e passato.

cmq personalmente sono uno di quelli che pensa che la storia bisogna un po' saperla... oltre che per evitare gli errori del passato... anche per evitare di fare figuracce emo... "senti qua cosa ho inventato"... e poi si scopre essere un giro degli CHIC (loro c'entrano sempre emo) o una "falsariga" di un brano di Mozart meno conosciuto emo.
Ci siamo evoluti anche perche' abbiamo ricordato cosa hanno fatto prima... TRANNE QUELLI DELLA TRAP CHE HANNO DIMENTICATO TUTTO emoemoemo (non me ne vogliano chi ascolta trap, a me non piace)

edit: cmq anche qualcuno della "trap" ha studiato, ultima (ma non ultima sicuramente) Rose Villain, con "Io, Me ed Altri Guai" che me la rende ascoltabile solo perche' sotto c'e' Tainted Love (versione Soft Cell 1981, che ricordo emo), che era un brano del 1965 di Gloria Jones (che wikipedio emo).