Etimologia del vostro nick

  • emidio
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22-01-20 09.37

@ zaphod
Cyrano ha scritto:
Marco Beeblebrox, ovviamente...

già ...non ti dico il delirio negli uffici pubblici, non capiscono mai nemmeno lo spelling emo

paolo_b3 ha scritto:
Ma no Marco, lascia Zaphod, è caratterizzante.

si, non penso di cambiarlo; era solo per dire che quando si entra in confidenza mi fa strano usare un nick; un po' come quando i professori ti chiamavano per cognome, ma tra compagni ti chiamavi per nome.
Il motivo per il quale io ho sempre usato il mio nome vero... Non ho mai capito questo “alone di mistero” tra amici e colleghi.

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  • giosanta
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22-01-20 11.14

emidio ha scritto:
Non ho mai capito questo “alone di mistero” tra amici e colleghi.

Concordo.
Il punto è che se ti chiami Giovanni nel, 99% dei casi ti viene risposto che il nick esiste già, da cui la mia scelta di usare un acronimo che contenga nome e cognome.
Quando i siti lo consentono aggiungo in calce nome e cognome, come si usa quando ci si presenta di persona.

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  • mima85
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22-01-20 11.40

emidio ha scritto:
Non ho mai capito questo “alone di mistero” tra amici e colleghi


L'alone di mistero è dovuto al fatto che queste pagine sono pubbliche, quindi non le leggono solo amici e colleghi ma chiunque, inclusi potenziali malintenzionati. Internet è un luogo pubblico e l'uso del nickname al posto di nome e cognome è principalmente per protezione (e anche per comodità, per via del fatto che un nickname è più corto di nome e cognome per esteso).

Poi, purtroppo, c'è chi usa l'anonimato per bullizzare, insultare e minacciare, ma in questo caso è come chi usa il coltello da cucina per ammazzare una persona. Non è lo strumento (il nickname o il coltello) ad essere sbagliato, ma l'uso che se ne fa.

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  • emidio
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22-01-20 11.55

@ mima85
emidio ha scritto:
Non ho mai capito questo “alone di mistero” tra amici e colleghi


L'alone di mistero è dovuto al fatto che queste pagine sono pubbliche, quindi non le leggono solo amici e colleghi ma chiunque, inclusi potenziali malintenzionati. Internet è un luogo pubblico e l'uso del nickname al posto di nome e cognome è principalmente per protezione (e anche per comodità, per via del fatto che un nickname è più corto di nome e cognome per esteso).

Poi, purtroppo, c'è chi usa l'anonimato per bullizzare, insultare e minacciare, ma in questo caso è come chi usa il coltello da cucina per ammazzare una persona. Non è lo strumento (il nickname o il coltello) ad essere sbagliato, ma l'uso che se ne fa.
Protezione nell’era dei social? Laddove su Facebook, su Instagram, su LinkedIn, su YouTube appariamo col nostro nome e cognome?

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  • anonimo

22-01-20 12.05

@ emidio
Protezione nell’era dei social? Laddove su Facebook, su Instagram, su LinkedIn, su YouTube appariamo col nostro nome e cognome?
No FB

No Instagram

Mi restano Youtube e Linkedin, ma non sono sicuro di volerci restare.

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  • emidio
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22-01-20 12.08

@ anonimo
No FB

No Instagram

Mi restano Youtube e Linkedin, ma non sono sicuro di volerci restare.
Sono scelte.
Io per lavoro mi occupo di mediazione creditizia e di musica live: in entrambi i casi per me è vitale essere trovato con facilità emo

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  • markelly2
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22-01-20 12.08

@ emidio
Protezione nell’era dei social? Laddove su Facebook, su Instagram, su LinkedIn, su YouTube appariamo col nostro nome e cognome?
Io uso un nick anche su Facebook.
Anzi, rivendico il diritto di proteggermi sul web in ogni modalità io ritenga adeguata, e invito chiunque a fare altrettanto.
Oltre ai malintenzionati, è esistito (e probabilmente esiste tutt'ora) il caso Snowden.

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  • cipmunk
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22-01-20 12.11

@ anonimo
sono curioso di sapere come nasce un nick
Il cipmunk... È lo scoiattolo siberiano... Mi piaceva... L 'ho tenuto....

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  • emidio
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22-01-20 12.13

@ markelly2
Io uso un nick anche su Facebook.
Anzi, rivendico il diritto di proteggermi sul web in ogni modalità io ritenga adeguata, e invito chiunque a fare altrettanto.
Oltre ai malintenzionati, è esistito (e probabilmente esiste tutt'ora) il caso Snowden.
Ripeto, sono scelte.
Per me la maggior visibilità possibile è lavoro.

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  • anonimo

22-01-20 12.14

@ emidio
Sono scelte.
Io per lavoro mi occupo di mediazione creditizia e di musica live: in entrambi i casi per me è vitale essere trovato con facilità emo
Certo, io su Linkedin ci sto perchè mi serve professionalmente, ma anche questo social, una volta molto serio e professionale, sta peggiornado a vista d'occhio.

Alla fine mi sto convincendo di quello che mi disse molti anni fa un caro amico: internet si salva solo perchè ci si trova il porno gratis.

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  • mima85
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22-01-20 13.51

@ emidio
Protezione nell’era dei social? Laddove su Facebook, su Instagram, su LinkedIn, su YouTube appariamo col nostro nome e cognome?
Appunto, Facebook, Instagram & co sono all'antitesi della protezione dei dati personali. E comunque volendo uno può iscriversi a questi servizi specificando nome e cognome fasulli, o addirittura nomi del tutto inventati. Personalmente, non ho un account ne in Facebook ne in Instagram proprio perché non mi piace la loro pervasività nella vita di tutti i giorni, e su Youtube sono solo un codice (mima14031985, e c'è già la mia data di nascita di troppo, solo che nel 2007 quando ho aperto l'account non badavo troppo a queste cose).

Poi chiaramente uno deve scegliere in base alle sue necessità, se per motivi di lavoro o semplicemente perché non gli interessa che il suo nome e cognome restino riservati, può mettere i propri dati per esteso. La mia non è una critica verso questa scelta. Questo non toglie però che a mettere le proprie informazioni personali su Internet si sia più esposti.

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  • mima85
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22-01-20 13.56

@ markelly2
Io uso un nick anche su Facebook.
Anzi, rivendico il diritto di proteggermi sul web in ogni modalità io ritenga adeguata, e invito chiunque a fare altrettanto.
Oltre ai malintenzionati, è esistito (e probabilmente esiste tutt'ora) il caso Snowden.
Esatto.

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  • Dantes
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22-01-20 14.55

il mio nick Dantes deriva dal fatto che prima mi chiamavo federicovan, poi dopo uno dei 3d più pessimissimi che siano mai apparsi qui (nella polis) ho deciso di cancellarmi perchè mi era rimasta addosso una rabbia un senso di schifo che mi sembrava assurdo provare per una discussione su un forum..e allora sulla base di ri-letture in quel periodo ho deciso di optare per un cambio di identità che stesse ad indicare da una parte la nemesi e da una parte il superamento di quell'inutile stato d'animo.. il Conte si sa..va oltre..

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  • fulezone
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22-01-20 15.17

Dantes ha scritto:
Poi dopo uno dei 3d più pessimissimi che siano mai apparsi qui (nella polis) ho deciso di cancellarmi

Che argomento era per rimanerci così male?

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  • Dantes
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22-01-20 15.41

@ fulezone
Dantes ha scritto:
Poi dopo uno dei 3d più pessimissimi che siano mai apparsi qui (nella polis) ho deciso di cancellarmi

Che argomento era per rimanerci così male?
Lo sai.. l'ho proprio rimosso e neanche me lo ricordo più..meglio così!

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  • dxmat
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22-01-20 16.17

@ anonimo
sono curioso di sapere come nasce un nick
per me è semplice:

DX7 + mattia = dxmat

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  • markelly2
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22-01-20 18.37

Mark Kelly è il tastierista dei Marillion, prima band a cui mi sono appassionato da adolescente.
Il 2 è perché col cambio di piattaforma, l'account 1 non funzionava più (per ragioni che non ho mai compreso del tutto).

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  • wildcat80
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22-01-20 18.50

@ anonimo
Certo, io su Linkedin ci sto perchè mi serve professionalmente, ma anche questo social, una volta molto serio e professionale, sta peggiornado a vista d'occhio.

Alla fine mi sto convincendo di quello che mi disse molti anni fa un caro amico: internet si salva solo perchè ci si trova il porno gratis.
Anche io sto su LinkedIn per motivi professionali, ma in realtà non mi è mai servito a nulla se non a intrattenere rapporti diplomatici, sfruttando una piattaforma un pochino meno becera di Facebook (che ho, ma che non utilizzo se non per seguire mercatini, gruppi tematici... Pubblicherò un contenuto all'anno con privacy blindata).
Comunque si dice che LinkedIn batta alla grandissima altre piattaforme: è il social che funziona meglio per chi è alla ricerca di sesso facile.
Sembrerebbe impossibile ma i dati dicono questo, io in tutta onestà non posso smentire né confermare, non è una cosa a cui presto attenzione (è già abbastanza complesso gestirne una di donna).

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  • 1paolo
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22-01-20 21.04

@ giosanta
emidio ha scritto:
Non ho mai capito questo “alone di mistero” tra amici e colleghi.

Concordo.
Il punto è che se ti chiami Giovanni nel, 99% dei casi ti viene risposto che il nick esiste già, da cui la mia scelta di usare un acronimo che contenga nome e cognome.
Quando i siti lo consentono aggiungo in calce nome e cognome, come si usa quando ci si presenta di persona.
Il nickname e’l’eguivalente del soprannome che veniva affibbiato alle famiglie del Piemonte “Sabaudo” ( Prov To/Cn/At) dove, per omaggiare i nonni, venivano chiamati i nipotini coi loro nomi col risultato che in giro c’erano svariati Giovanni Agnelli o Michele Ferrero (senza il conto in banca dei loro omonimi😡) e per identificarli si doveva pur trovare un modo🤪

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  • tsuki
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22-01-20 21.20

Anche io sto' su linkedin per motivi professionali.....Ma mai avrei pensato che,con tutte le piattaforme dedicate,Linkedin potesse essere sfruttata per scopi sessuali....roba da matti....emo

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