Prezzo dell'usato

  • anonimo

19-02-20 16.02

Cassazione Penale

Elemento materiale del reato:- ingiusto profitto ed altrui danno

Integra il reato di truffa contrattuale la condotta del funzionario di banca il quale, minimizzando i rischi e non rivelando con completezza tutti gli elementi dell'operazione finanziaria proposta al cliente (nella specie: vendita di prodotti finanziari atipici, cosiddetti "swaps"), consapevolmente tragga vantaggio per conto dell'istituto di credito, ai fini della vendita medesima, dall'inesperienza e dalla ignoranza in materia del compratore.

Sez. II, sent. n. 43347 del 15-10-2009 (ud. del 15-10-2009), C.E. (rv. 245598)
  • anonimo

19-02-20 16.02

@ PandaR1
A mio parere stai inventando. Ma di brutto proprio. Dove sono le leggi che stai citando? "si presume, potrebbe"?

In tribunale si usano cose chiamate leggi, vorrei leggere quelle che dici sarebbero applicate...

Questo e' il reato di truffa: "Chiunque, con artifizi o raggiri (1), inducendo taluno in errore (2), procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno (3), è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da cinquantuno euro a milletrentadue euro"

CON ARTIFIZI O RAGGIRI. Che qui non ci sono.
Vedi la sentenza di cui sopra.

Si induce in errore qualcuno non solo con affermazioni, ma anche per omissione.

E se il compratore è ignorante (e deve ben esserlo, se non non comprerebbe a € 5 000 ciò che può avere a € 1 000) il venditore agisce con evidente dolo.

Diverso sarebbe se il comprateore dicesse: "so benissimo che costa € 1 000 ma tu mi sei simpatico e te ne do 5 000".
  • PandaR1
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19-02-20 16.05

@ anonimo
Vedi la sentenza di cui sopra.

Si induce in errore qualcuno non solo con affermazioni, ma anche per omissione.

E se il compratore è ignorante (e deve ben esserlo, se non non comprerebbe a € 5 000 ciò che può avere a € 1 000) il venditore agisce con evidente dolo.

Diverso sarebbe se il comprateore dicesse: "so benissimo che costa € 1 000 ma tu mi sei simpatico e te ne do 5 000".
Non sono funzionario di banca. Riprova e controlla.
  • PandaR1
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19-02-20 16.07

@ anonimo
Vedi la sentenza di cui sopra.

Si induce in errore qualcuno non solo con affermazioni, ma anche per omissione.

E se il compratore è ignorante (e deve ben esserlo, se non non comprerebbe a € 5 000 ciò che può avere a € 1 000) il venditore agisce con evidente dolo.

Diverso sarebbe se il comprateore dicesse: "so benissimo che costa € 1 000 ma tu mi sei simpatico e te ne do 5 000".
Si sentono le unghie da qui. Hai detto una cazzata. Stacce e abbozza.
  • anonimo

19-02-20 16.08

@ PandaR1
Non sono funzionario di banca. Riprova e controlla.
La sentenza spiega perfettamente il ragionamento logico.

Chi non informa coscienziosamente l'acquirente riguardo all'affare da concludersi, conoscendone l'ignoranza e l'inesperienza in materia, potrebbe essere ritenuto responsabile di truffa.

Ovviamente non si tratta di discutere su differenze di prezzo che stiano in un range ragionevole.

Si tratta di valutare la congruità di un prezzo.

L'elemento psicologico del reato c'è tutto:

1) Chi vende a € 5 000 un oggetto che ne vale 1 000 sa perfettamente che una persona ragionevole e sana di mente non lo acqueisterebbe.

2) Ma fa conto di incappare in un pollo, ovverosia qualcuno che manca completamente della competenza e dell'esperienza in materia.

3) E proprio questo è il raggiro, citato dall'articolo di legge: far apparire del tutto congruo un prezzo che non lo è, fidando sull'inesperienza ed ignoranza del compratore.
  • 1paolo
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19-02-20 16.09

Spectrum ha scritto:
te cosa avresti fatto al mio posto?

chiamato il 113. A me hanno fregato 500 euro sul MM 10 anni fa; ho fatto denuncia ai carabinieri che, con abilità sono riusciti a risalire agli autori. Sono andati in giudizio; non ho ovviamente riavuto i soldi ma gli è passata la voglia sicuro
  • PandaR1
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19-02-20 16.10

@ anonimo
La sentenza spiega perfettamente il ragionamento logico.

Chi non informa coscienziosamente l'acquirente riguardo all'affare da concludersi, conoscendone l'ignoranza e l'inesperienza in materia, potrebbe essere ritenuto responsabile di truffa.

Ovviamente non si tratta di discutere su differenze di prezzo che stiano in un range ragionevole.

Si tratta di valutare la congruità di un prezzo.

L'elemento psicologico del reato c'è tutto:

1) Chi vende a € 5 000 un oggetto che ne vale 1 000 sa perfettamente che una persona ragionevole e sana di mente non lo acqueisterebbe.

2) Ma fa conto di incappare in un pollo, ovverosia qualcuno che manca completamente della competenza e dell'esperienza in materia.

3) E proprio questo è il raggiro, citato dall'articolo di legge: far apparire del tutto congruo un prezzo che non lo è, fidando sull'inesperienza ed ignoranza del compratore.
Quella sentenza c'entra come i cavoli a merenda. Si parla di un funzionario di banca che minimizza i rischi di un finanziamento. Contro due privati che stipulano un contratto verbale. C'entra un cazzo, ma talmente un cazzo che fa ridere che tu l'abbia postata.
  • anonimo

19-02-20 16.16

@ PandaR1
Quella sentenza c'entra come i cavoli a merenda. Si parla di un funzionario di banca che minimizza i rischi di un finanziamento. Contro due privati che stipulano un contratto verbale. C'entra un cazzo, ma talmente un cazzo che fa ridere che tu l'abbia postata.
Stai trascurando il fatto che la minimizzazione dei rischi è stata possibile proprio perchè l'acquirente era ignorante in materia, e il venditore (perchè il funzionario di banca è un venditore) era consapevole di tale ignoranza.

Comunque magari vediamo cosa ne dice uno degli amici avvocati del forum.

emo
  • BB79
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19-02-20 16.17

c'è un punto importante: il funzionario di banca non può sottacere i rischi...ed è un punto essenziale perché è un suo specifico dovere giuridico, siccome chi vende prodotti affini.
Fra privati io non ho alcun dovere giuridico di informare la mia controparte sulle quotazioni di mercato di un bene usato...staremmo freschi.
Il reato di truffa, come avevo scritto prima, non sussiste, a parer mio...
  • anonimo

19-02-20 16.19

@ BB79
c'è un punto importante: il funzionario di banca non può sottacere i rischi...ed è un punto essenziale perché è un suo specifico dovere giuridico, siccome chi vende prodotti affini.
Fra privati io non ho alcun dovere giuridico di informare la mia controparte sulle quotazioni di mercato di un bene usato...staremmo freschi.
Il reato di truffa, come avevo scritto prima, non sussiste, a parer mio...
Vabbè, allora ho sbagliato.
  • anonimo
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19-02-20 16.22

@ anonimo
Vedi la sentenza di cui sopra.

Si induce in errore qualcuno non solo con affermazioni, ma anche per omissione.

E se il compratore è ignorante (e deve ben esserlo, se non non comprerebbe a € 5 000 ciò che può avere a € 1 000) il venditore agisce con evidente dolo.

Diverso sarebbe se il comprateore dicesse: "so benissimo che costa € 1 000 ma tu mi sei simpatico e te ne do 5 000".
Tra banca e cliente c'è di mezzo un contratto firmato e carta bollata
La compravendita tra privati è tacita (visto e piaciuto)
  • anonimo
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19-02-20 16.30

@ 1paolo
Spectrum ha scritto:
te cosa avresti fatto al mio posto?

chiamato il 113. A me hanno fregato 500 euro sul MM 10 anni fa; ho fatto denuncia ai carabinieri che, con abilità sono riusciti a risalire agli autori. Sono andati in giudizio; non ho ovviamente riavuto i soldi ma gli è passata la voglia sicuro
Mi fa piacere che a te sia andata bene ma non è così facile come credi
Quella è gente coperta e non ho soldi per pagarmi un avvocato
Ho preso l'episodio come un insegnamento
Non vendo né compro quasi più nulla da privati a meno che non li conosca di persona
  • didark
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19-02-20 16.31

Cyrano ha scritto:
1) Chi vende a € 5 000 un oggetto che ne vale 1 000 sa perfettamente che una persona ragionevole e sana di mente non lo acqueisterebbe.


Cyrano, senza offesa emo, ma sull'argomento stai dicendo cavolate e te lo stanno facendo notare anche altri utenti, balzando su esempi che non c'entrano una beata mazza con la compravendita consensuale di strumenti musicali tra privati.
E' truffa se dico che è sana ed invece è rotta. Se dico che è firmata da Richard Wright ed invece c'ho scarabbocchiato sopra io con l'uniposca. Ma se presento il prodotto per quello che è, in maniera trasparente, SENZA OMISSIONI circa le sue caratteristiche, il fatto che io voglia venderlo ad un prezzo "superiore" alla media delle transazioni di oggetti simili (o anche inferiori, per motivi miei) sono solo e assolutamente cazzacci miei.

Tu stesso, quando parli di valore medio, stai contraddicendo i tuoi principi di inizio discussione. Perchè quel "valore medio" non c'entra una mazza con quei principi che hai enunciato ("prezzo decurtato dell'IVA"; "range tra..." e altre cavolate che hai scritto) ma è semplicemente il "valore medio delle transazioni concluse" che, guarda caso, magari per qualche ragione di mercato, può essere inferiore, oppure pari a 1/10, oppure superiore al prezzo del nuovo, insomma ha dinamiche tutte sue.

Ad inizio anni '90 potevi comprare analogici a prezzi ridicoli (e l'ho fatto... ma purtroppo ho anche venduto). Non li voleva nessuno quindi il loro valore di mercato era bassissimo. Il punto di incontro Domanda/Offerta era a valori risibili se comparati a quelli di oggi (per esempio per un polysix, che ho praticamente regalato). Punto. Quello era il mercato. C'entra cazzo con IVA e compagnia cantando.
  • benjomy
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19-02-20 16.33

Cyrano ha scritto:
Se il prezzo di mercato oscilla tra € 1200 ed € 1500, ed un negoziante mi vende lo stesso oggetto a € 5000, vorrei proprio vedere come potrebbe difendersi in giudizio.

non capisco dove stia il problema. se non siamo in presenza di prezzi imposti o calmierati ,io possos vendere al prezzo che ritengo congruo e che può essere anche assurdo. purchè sia ben chiaro, trasparente etc., non ci siano versamenti in nero etc.
fra privati ci sono ancora meno garanzie... ameno, come ho già detto che ci siano artifici o raggiri, diminuita capacità di intendere, o l'approfittarsi dello stato di bisogno etc...
  • anonimo

19-02-20 16.33

@ anonimo
Quando si sono accorti che non cedevo alle richieste di sconto hanno iniziato con velate minacce ("ci hai fatto fare 100 km, non rompere le @@")
Non sapevano neanche suonare una nota, hanno chiesto a me di suonarlo
Si sono presentati con un Bmw touring e sebbene abbigliati elegantemente, avevano dei volti poco rassicuranti... e fidati, so riconoscere bene certe tipologie di persone.. te cosa avresti fatto al mio posto?
ho toppato io a non prendere precauzioni
brutta situazione, meglio fare lo scambio in un luogo dove ci sono altre persone
  • anonimo
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19-02-20 16.34

@ BB79
c'è un punto importante: il funzionario di banca non può sottacere i rischi...ed è un punto essenziale perché è un suo specifico dovere giuridico, siccome chi vende prodotti affini.
Fra privati io non ho alcun dovere giuridico di informare la mia controparte sulle quotazioni di mercato di un bene usato...staremmo freschi.
Il reato di truffa, come avevo scritto prima, non sussiste, a parer mio...
Scusa ma se nel contratto è specificato tutto per filo e per segno, cosa può sottacere il bancario? E se anche fosse, una volta che hai firmato, come fai a provare che aveva sottaciuto? Registri di nascosto la conversazione? Firmi alla presenza di testimoni? (Che ovviamente non possono avere un grado di parentela o amicizia)

Non diciamo castronerie, nei contratti finanziari le clausole sono già strumenti che la banca utilizza per tutelarsi da qualsiasi tentativo di denuncia
  • anonimo

19-02-20 16.35

benjomy ha scritto:
non capisco dove stia il problema. se non siamo in presenza di prezzi imposti o calmierati ,io possos vendere al prezzo che ritengo congruo e che può essere anche assurdo. purchè sia ben chiaro, trasparente etc., non ci siano versamenti in nero etc.
fra privati ci sono ancora meno garanzie... ameno, come ho già detto che ci siano artifici o raggiri, diminuita capacità di intendere, o l'approfittarsi dello stato di bisogno etc...



molto bene, ora sono più tranquillo sulle tastiere signature superbaffone che vendo a prezzi folli emo
  • BB79
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19-02-20 16.36

civilmente però, la questione non è affatto peregrina...ricordo infatti che le parti sono tenute a comportarsi secondo correttezza e buona fede, sia prima, durante le trattative, che dopo la conclusione del contratto...
Domanda: quanto versa in buona fede un venditore che sa di aver accalappiato il pollo inconsapevole??
  • maxpiano69
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19-02-20 16.37

@ anonimo
benjomy ha scritto:
non capisco dove stia il problema. se non siamo in presenza di prezzi imposti o calmierati ,io possos vendere al prezzo che ritengo congruo e che può essere anche assurdo. purchè sia ben chiaro, trasparente etc., non ci siano versamenti in nero etc.
fra privati ci sono ancora meno garanzie... ameno, come ho già detto che ci siano artifici o raggiri, diminuita capacità di intendere, o l'approfittarsi dello stato di bisogno etc...



molto bene, ora sono più tranquillo sulle tastiere signature superbaffone che vendo a prezzi folli emo
scaffale emo
  • anonimo

19-02-20 16.38

benjomy ha scritto:
diminuita capacità di intendere


Uno che acquista per € 5 000 un bene che ne costa si e no 1 000 ha una capacità d'intendere piena?

E, per assurdo, uno che comprasse una scatola di fiammiferi per € 5 000?

Il fatto stesso di cascarci fa sospettare che il gonzo non ragiona troppo bene...