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gli investimenti dei big in america su IA sono enormi, il futuro che piaccia o no è quello, alla fine arriverà a produrre anche buona musica ma col caz che andrò a vedere dal vivo 4 robot che suonano, e poi nessuna IA potrà sostituire Paolo alla voce
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Secondo me,avete detto tutti cose giuste ma manca qualcosa:la disperazione incontrollata e le urla di paura.10-01-25 16.25
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A mio parere, la cosiddetta "degenerazione" dovuta alla sostituzione dell'opera umana con la macchina, che la sensibilità di alcuni forumer attribuisce all'AI, è iniziata molto prima, con le prime inesorabili forme di meccanizzazione che hanno progressivamente roso la performance musicale reale a favore della finzione. Vado a memoria: il playback, poi gli arranger, le basi, il karaoke, le sequenze, i correttori vocali (da non confondere con gli autotune) e altre "diavolerie" che hanno permesso a molti di creare musica e/o esibirsi senza le doti necessarie. Date queste premesse, mi sembra naturale che la meccanizzazione della musica progredisca verso l'AI. Alla fine l'industria della produzione musicale è, appunto, un'industria e come tale mira alla produttività, alla massimizzazione del profitto e al raggiungimento della più vasta platea di consumatori. I problemi etici che ne possono conseguire dovrebbero essere affrontati (e possibilmente risolti) dalla politica (amen).
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