Le canzoni adesso le crea l'AI

  • markelly2
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08-01-25 12.53

d_phatt ha scritto:
Passare dalla tecnologia a cui siamo abituati all'IA (che poi non sarà un passaggio, sarà un'integrazione) non lo trovo poi così diverso dal passare dalle dita ai sequencer e agli arpeggiatori,

Io lo trovo molto diverso.
d_phatt ha scritto:
Se ci scandalizziamo dell'IA, dobbiamo scandalizzarci anche di questo.

Non è paragonabile.
d_phatt ha scritto:
invece posso sentirmi i migliori musicisti del mondo con calma dentro casa quando voglio.

Questo è un bene per la musica.
d_phatt ha scritto:
ogni volta portiamo via un pezzetto di umanità e lo sostituiamo con una "diavoleria" tecnologica.

Il fatto che la chiami "diavoleria tecnologica" è indice del peso che dai (o meglio non dai) a questa rivoluzione epocale. Ci stiamo avvicinando a quanto preconizzato da moltissimi scrittori di fantascienza, Blade Runner, Terminator, Matrix o magari semplicemente L'Uomo Bicentenario non saranno solo film, non domani, ma fra cento anni? Già Tesla sta lavorando a un robot che fa le faccende domestiche.
Tu stesso ammetti di faticare a riconoscere un bot al telefono.
  • paolo_b3
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08-01-25 13.15

markelly2 ha scritto:
Sta che invece di ascoltare paolo_b3 ascolteremo un computer

In questo caso magari è un vantaggio. emoemoemo

Io non sono ne a favore ne contro alla musica di AI, personalmente continuo a suonare con le mie ditine e ascolterò questi lavori fatti dall'intelligenza artificiale e vedrò di cosa si tratta. Ma uso il futuro, per ora è ancora presto per parlare.

Ma se sostituisse un DJ cosa ne penseresti? L'intelligenza artificiale che metti dischi di artisti umani ad esempio
  • Ovidio
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08-01-25 17.41

Ricorderete tutti - almeno i più attempati come me emo - quando dalla metà degli anni '80 in poi le etichette discografiche sfornavano cd e vinili di innumerevoli band, emergenti o già affermate. Ricorderete inoltre che molti componenti di tali band non sapevano suonare a tempo, pertanto arrivava regolarmente in studio il "turnista" a registrare al posto loro, ovviamente poi il session player non compariva nelle didascalie dell'album ma tutti sapevamo chi era. Non sto a far nomi perché l'elenco sarebbe infinito e non funzionale al topic in oggetto. Ecco, forse oggi l'AI potrebbe sostituire il session player, all'interno di una produzione eterogenea in cui il nucleo è assogettato a compositori e/o producer reali. My 2 cents.
  • Raptus
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09-01-25 14.07

@ Ovidio
Ricorderete tutti - almeno i più attempati come me emo - quando dalla metà degli anni '80 in poi le etichette discografiche sfornavano cd e vinili di innumerevoli band, emergenti o già affermate. Ricorderete inoltre che molti componenti di tali band non sapevano suonare a tempo, pertanto arrivava regolarmente in studio il "turnista" a registrare al posto loro, ovviamente poi il session player non compariva nelle didascalie dell'album ma tutti sapevamo chi era. Non sto a far nomi perché l'elenco sarebbe infinito e non funzionale al topic in oggetto. Ecco, forse oggi l'AI potrebbe sostituire il session player, all'interno di una produzione eterogenea in cui il nucleo è assogettato a compositori e/o producer reali. My 2 cents.
Posso bestemmiare? meglio di no sennò mi bannano ma sul serio non sapevano suonare a tempo?

A me (amatore da tipo 30 anni quindi non professionista) hanno rotto le balle per anni finché ho dovuto imparare, con sangue e sudore, come si suona a tempo e sempre sul click sennò in sala non mi registravano!!

E poi vi lamentate? Avete vissuto gli anni più belli della storia porca miseria
  • Ovidio
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09-01-25 15.58

Raptus ha scritto:
sul serio non sapevano suonare a tempo?

Non è il caso di far nomi, nella mia cerchia conoscevamo alcuni addetti ai lavori di una nota etichetta di quel periodo e certe informazioni ci arrivavano. Anche perché alcuni nomi affermati provenivano dal punk e/o dalla new wave, possedevano eccelse doti creative ma inversamente proporzionali alla preparazione tecnica.
Torniamo a parlare di AI, è meglio emo
  • Ilaria_Villa
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09-01-25 16.08

@ mima85
Bob_Braces ha scritto:
Si dice spesso che il giudizio sulla qualità di un'opera dovrebbe prescindere dai giudizi sull'autore (quel pittore è un assassino, quello scrittore è un pedofilo, quel musicista è nazista, ecc.)
Se domani - perché oggi ancora non ci siamo - un AI dovesse produrre un'"opera d'arte" indistinguibile da quelle fatte da un umano, insomma che ci dà le stesse emozioni, perché la dovremmo reputare in qualche modo inferiore o truffaldina?


Forse "truffaldino" è troppo, ma di base il fatto che qualcosa possa essere definito "arte" presuppone un intervento umano. Poi la persona in questione può aver usato tutti gli strumenti tecnologici che vuole per dar vita alla sua creazione, ma l'idea alla base dell'opera dev'essere stata partorita da un essere umano, e ci dev'essere un essere umano dietro all'uso degli strumenti con cui è stata creata. L'arte è un'espressione prettamente umana di concetti, esperienze, storie, emozioni e via dicendo, e come tale non può prescindere dal suo lato umano. Senza umanità, non è arte.

Se si toglie il lato umano, una creazione potrà essere bella e godibile quanto si vuole, ma sarà stata creata da una macchina che per quanto complessa possa essere è fondamentalmente stupida, che esegue meccanicamente una lunghissima sequenza di istruzioni per aggregare dati e fornire un risultato. Perché questo è quel che fanno le intelligenze artificiali e più in generale i computer, ne più ne meno. Hanno una fila infinita di istruzioni da eseguire una dietro l'altra che viene percorsa pedissequamente dal processore (o dai processori) in maniera estremamente rapida ed efficiente, ogni istruzione internamente al processore non fa altro che impostare porte logiche per elaborare segnali elettrici digitali, e il tutto si svolge in maniera prettamente meccanica (intendo concettualmente, non nel senso fisico del termine, sebbene i primi computer erano veramente meccanici, o elettro-meccanici).

Non c'è intelligenza come non ci sono sentimenti, emozioni, concetti, idee, storie, esperienze, sensibilità e non c'è nemmeno una coscienza dietro a tutto questo. Ergo, un'opera creata da un qualsiasi computer non può essere definita arte, semplicemente perché chi l'ha creata, la macchina, per sua stessa natura di fatto non ha niente da dire.
emoemoemo
  • Ilaria_Villa
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09-01-25 16.09

@ mima85
L'AI non è solo questo. L'AI da anche un validissimo supporto alla ricerca scientifica, permettendo di modellare e simulare i processi naturali con un'accuratezza mai raggiunta prima. Questo può essere decisivo per esempio nella ricerca medica.

Come tutte le cose, l'AI è uno strumento e sta a noi usarlo in modo corretto. Con l'AI ci puoi sviluppare le cure contro cancro e alzheimer, ci puoi simulare modelli matematici per identificare delle strategie per mitigare i danni del cambiamento climatico, così come puoi togliere il lavoro a grafici e musicisti. O, e questo è il peggio di tutti, così come puoi generare audio, video e notizie false e potenzialmente arrivare al punto che due stati, sulla base di queste falsità, si possono dichiarare guerra.

Al solito, il problema siamo noi umani, non lo strumento.
Concordo.
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09-01-25 16.09

@ markelly2
Sì invece. Tony Effe lo evito a prescindere. Ma un brano di un genere che apprezzo fatto con AI potrebbe anche piacermi.
Se ti piace non vedo il problema
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09-01-25 16.15

@ mima85
L'AI non è solo questo. L'AI da anche un validissimo supporto alla ricerca scientifica, permettendo di modellare e simulare i processi naturali con un'accuratezza mai raggiunta prima. Questo può essere decisivo per esempio nella ricerca medica.

Come tutte le cose, l'AI è uno strumento e sta a noi usarlo in modo corretto. Con l'AI ci puoi sviluppare le cure contro cancro e alzheimer, ci puoi simulare modelli matematici per identificare delle strategie per mitigare i danni del cambiamento climatico, così come puoi togliere il lavoro a grafici e musicisti. O, e questo è il peggio di tutti, così come puoi generare audio, video e notizie false e potenzialmente arrivare al punto che due stati, sulla base di queste falsità, si possono dichiarare guerra.

Al solito, il problema siamo noi umani, non lo strumento.
Quindi non dovresti neanche farti curare il cancro da una medicina creata con l'AI, per coerenza
  • mima85
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09-01-25 16.20

@ PandaR1
Quindi non dovresti neanche farti curare il cancro da una medicina creata con l'AI, per coerenza
Ho forse detto da qualche parte nel post che hai quotato che l'AI è solo male e negatività? Perché quello che volevo dire è esattamente il contrario.
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09-01-25 16.30

@ mima85
wildcat80 ha scritto:
In parte sì. Il funzionamento delle reti neurali si basa proprio su esperienze e riflessioni.
Mancano le emozioni, ma può far finta di averle.


Ni. Se l'alimentazione del modello IA con masse enormi di dati può essere assimilato all'esperienza, le "riflessioni" gira e rigira non sono altro che statistica, matematica. L'intelligenza artificiale collega gli elementi in base alla loro probabilità statistica di essere correlati nell'immenso insieme di dati che le è stato fornito. Non c'è un vero e proprio ragionamento dietro come potrebbe compierlo un cervello umano.

wildcat80 ha scritto:
Visto che si sta parlando di fare brani con AI, vi chiedo: quanti di voi lo hanno fatto?
È una discriminante molto importante, perché altrimenti si finisce per parlare del nulla.
Non perché sia particolarmente artistico fare musica con AI, ma trovo sia più corretto parlare con cognizione di causa diretta.


Io fin'ora non ho mai usato l'IA, ne per la musica ne per altro. Ma conosco il funzionamento dei computer sufficientemente bene da essere convinto al 100% di tutto quello che ho scritto.
Come ragiona un cervello umano veramente non lo sa nessuno.

Non c'è comunque a mio parere nessuna coscienza intrinseca ne arte ne umanità ne emozioni. Un cervello è un'entità fisica che risponde alle leggi della fisica e il suo funzionamento è abbastanza simile ad un insieme molto numeroso di percettroni. La differenza sta essenzialmente nella complessità, perché alla fine sono segnali elettrici che si propagano attraverso connessioni fra neuroni.

Connessioni che vengono create e rafforzate tramite ripetuti stimoli, esattamente come in una rete neurale.

Il cervello umano è sopravvalutato. Data una rete neurale abbastanza sofisticata e numerosa non c'è differenza fra un cervello e una rete neurale. Sta tutto nella potenza di calcolo. Anche perché altrimenti vorrebbe dire che il cervello umano esula dalle regole della fisica, e non credo proprio sia così.

In fisica non esistono le emozioni, ad esempio. Il cervello simula quelle che noi chiamiamo emozioni esattamente come le simulerebbe una rete neurale sufficientemente sofisticata. Non sarà oggi e magari non sarà domani ma sono sicuro che l'intelligenza artificiale supererà quella biologica sotto ogni aspetto misurabile. Un po' come è stato per i programmi che giocano a scacchi, che oramai sono imbattibili per chiunque.
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09-01-25 17.47

@ PandaR1
Se ti piace non vedo il problema
Giusto, perché perdiamo tempo a parlare? emo
  • paolo_b3
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09-01-25 17.48

PandaR1 ha scritto:
Come ragiona un cervello umano veramente non lo sa nessuno.

Esatto, se riuscissimo a capirlo forse potremmo provare ad emularlo in maniera efficace. Detto ciò AI mi pare ancora lontana da una vera intelligenza artificiale in grado di sostituire l'uomo in tutto e per tutto, benchè senza dubbio si veda che sono stati fatti enormi passi in avanti.
Proviamo a chiederle di comporre un brano secondo uno stile nuovo, mai ascoltato fino ad ora.
Aspetta, non facciamolo se poi salta fuori un bel brano?!?! emoemoemo
  • markelly2
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09-01-25 17.48

Pensavo comunque che per il momento, se la musica con AI diventerà indistinguibile da quella umana, la discriminante saranno i live.
  • paolo_b3
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09-01-25 17.52

@ markelly2
Pensavo comunque che per il momento, se la musica con AI diventerà indistinguibile da quella umana, la discriminante saranno i live.
Ma nemmeno, presto saranno pronti cloni indistinguibili dagli umani veri!

Niente è "l'invasione degli ultracorpi"...
  • Raptus
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09-01-25 17.59

@ PandaR1
Come ragiona un cervello umano veramente non lo sa nessuno.

Non c'è comunque a mio parere nessuna coscienza intrinseca ne arte ne umanità ne emozioni. Un cervello è un'entità fisica che risponde alle leggi della fisica e il suo funzionamento è abbastanza simile ad un insieme molto numeroso di percettroni. La differenza sta essenzialmente nella complessità, perché alla fine sono segnali elettrici che si propagano attraverso connessioni fra neuroni.

Connessioni che vengono create e rafforzate tramite ripetuti stimoli, esattamente come in una rete neurale.

Il cervello umano è sopravvalutato. Data una rete neurale abbastanza sofisticata e numerosa non c'è differenza fra un cervello e una rete neurale. Sta tutto nella potenza di calcolo. Anche perché altrimenti vorrebbe dire che il cervello umano esula dalle regole della fisica, e non credo proprio sia così.

In fisica non esistono le emozioni, ad esempio. Il cervello simula quelle che noi chiamiamo emozioni esattamente come le simulerebbe una rete neurale sufficientemente sofisticata. Non sarà oggi e magari non sarà domani ma sono sicuro che l'intelligenza artificiale supererà quella biologica sotto ogni aspetto misurabile. Un po' come è stato per i programmi che giocano a scacchi, che oramai sono imbattibili per chiunque.
Il test di Turing è stato superato molte volte ormai negli ultimi 20 anni e il cervello umano viaggia solo a 10 bit/s, quindi molto lento rispetto alle macchine.

Tuttavia non paragonerei mai il cervello alla IA, nemmeno sopravvaluterei eccessivamente l'IA dato che comunque i modelli che le diamo in pasto sono esterni e non autogenerati.

Io la uso per lavoro ogni giorno e vi assicuro che noi programmatori a volte restiamo basiti dalle risposte senza senso che otteniamo e dal fatto che in certi contesti sia completamente inutile (se non peggio, fuorviante).

Non abbiamo ancora creato Dio, abbiamo creato un clone molto potente di un commesso dell'Euronics.
Se vuole può cacciarci dal negozio, può ribellarsi, può essere molto più intelligente di noi nel suo reparto, può essere ottimo e fare cose incredibili dentro quel settore.
Fuori dal negozio però appartiene ancora al mondo esterno (che finora è ancora infinito) e se gli chiediamo di andare in bicicletta ad esempio (e facciamo finta non abbia idea di cosa fosse una bicicletta) ci potrebbe dire che si guida con le racchette da sci.
  • PandaR1
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09-01-25 18.21

@ Raptus
Il test di Turing è stato superato molte volte ormai negli ultimi 20 anni e il cervello umano viaggia solo a 10 bit/s, quindi molto lento rispetto alle macchine.

Tuttavia non paragonerei mai il cervello alla IA, nemmeno sopravvaluterei eccessivamente l'IA dato che comunque i modelli che le diamo in pasto sono esterni e non autogenerati.

Io la uso per lavoro ogni giorno e vi assicuro che noi programmatori a volte restiamo basiti dalle risposte senza senso che otteniamo e dal fatto che in certi contesti sia completamente inutile (se non peggio, fuorviante).

Non abbiamo ancora creato Dio, abbiamo creato un clone molto potente di un commesso dell'Euronics.
Se vuole può cacciarci dal negozio, può ribellarsi, può essere molto più intelligente di noi nel suo reparto, può essere ottimo e fare cose incredibili dentro quel settore.
Fuori dal negozio però appartiene ancora al mondo esterno (che finora è ancora infinito) e se gli chiediamo di andare in bicicletta ad esempio (e facciamo finta non abbia idea di cosa fosse una bicicletta) ci potrebbe dire che si guida con le racchette da sci.
Non dico che l'ia OGGI sia al livello di un cervello umano. Quello che dico è che le qualità associate al ragionamento come intuizione, creatività, emozioni sono un insieme di "risposte ai morsetti" di un sistema molto complesso (in quanto dotato di miliardi di neuroni) ma costituito da singoli elementi molto semplici, che in sostanza si comportano da transistor, facendo passare o bloccando impulsi elettrici. Come tale non c'è niente di metafisico in un cervello, anche se sicuramente a molti piace pensarlo.
  • paolo_b3
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09-01-25 18.38

Raptus ha scritto:
Io la uso per lavoro ogni giorno e vi assicuro che noi programmatori a volte restiamo basiti dalle risposte senza senso che otteniamo e dal fatto che in certi contesti sia completamente inutile (se non peggio, fuorviante).

Si questo l'ho notato anche io, risposte errate date con assoluta certezza, ma sono problemi che col tempo si andranno a risolvere. Quello che invece penso e che l'intelligenza artificiale comincerà ad "avvicinarsi alla meta" quando sarà lei a porre le domande a noi, ossia quando avvertirà autonomamente il bisogno di ricevere informazioni che non riesce a rintracciare nella rete.
  • Dallaluna69
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09-01-25 21.46

@ Raptus
Il test di Turing è stato superato molte volte ormai negli ultimi 20 anni e il cervello umano viaggia solo a 10 bit/s, quindi molto lento rispetto alle macchine.

Tuttavia non paragonerei mai il cervello alla IA, nemmeno sopravvaluterei eccessivamente l'IA dato che comunque i modelli che le diamo in pasto sono esterni e non autogenerati.

Io la uso per lavoro ogni giorno e vi assicuro che noi programmatori a volte restiamo basiti dalle risposte senza senso che otteniamo e dal fatto che in certi contesti sia completamente inutile (se non peggio, fuorviante).

Non abbiamo ancora creato Dio, abbiamo creato un clone molto potente di un commesso dell'Euronics.
Se vuole può cacciarci dal negozio, può ribellarsi, può essere molto più intelligente di noi nel suo reparto, può essere ottimo e fare cose incredibili dentro quel settore.
Fuori dal negozio però appartiene ancora al mondo esterno (che finora è ancora infinito) e se gli chiediamo di andare in bicicletta ad esempio (e facciamo finta non abbia idea di cosa fosse una bicicletta) ci potrebbe dire che si guida con le racchette da sci.
O.T.
Il livello dei commessi di Euronics di Firenze è questo:
Io, con un tablet Samsung AX in mano: "Scusa, commesso del reparto tablet, sai se questo Samsung AX può essere utilizzato come telefono, inserendoci la scheda?"
Commesso del reparto tablet: "Non ne ho la benché minima idea"
Io: "Visto che sei seduto davanti a un computer, vuoi verificare su internet?"
Lui: "Ah, già!!"
  • 1paolo
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09-01-25 22.16

@ Dallaluna69
O.T.
Il livello dei commessi di Euronics di Firenze è questo:
Io, con un tablet Samsung AX in mano: "Scusa, commesso del reparto tablet, sai se questo Samsung AX può essere utilizzato come telefono, inserendoci la scheda?"
Commesso del reparto tablet: "Non ne ho la benché minima idea"
Io: "Visto che sei seduto davanti a un computer, vuoi verificare su internet?"
Lui: "Ah, già!!"
Questo e’ un caso di “ignoranza naturale” più che idi intelligenza artificiale emo