09-01-25 17.59
@ PandaR1
Come ragiona un cervello umano veramente non lo sa nessuno.
Non c'è comunque a mio parere nessuna coscienza intrinseca ne arte ne umanità ne emozioni. Un cervello è un'entità fisica che risponde alle leggi della fisica e il suo funzionamento è abbastanza simile ad un insieme molto numeroso di percettroni. La differenza sta essenzialmente nella complessità, perché alla fine sono segnali elettrici che si propagano attraverso connessioni fra neuroni.
Connessioni che vengono create e rafforzate tramite ripetuti stimoli, esattamente come in una rete neurale.
Il cervello umano è sopravvalutato. Data una rete neurale abbastanza sofisticata e numerosa non c'è differenza fra un cervello e una rete neurale. Sta tutto nella potenza di calcolo. Anche perché altrimenti vorrebbe dire che il cervello umano esula dalle regole della fisica, e non credo proprio sia così.
In fisica non esistono le emozioni, ad esempio. Il cervello simula quelle che noi chiamiamo emozioni esattamente come le simulerebbe una rete neurale sufficientemente sofisticata. Non sarà oggi e magari non sarà domani ma sono sicuro che l'intelligenza artificiale supererà quella biologica sotto ogni aspetto misurabile. Un po' come è stato per i programmi che giocano a scacchi, che oramai sono imbattibili per chiunque.
Il test di Turing è stato superato molte volte ormai negli ultimi 20 anni e il cervello umano viaggia solo a 10 bit/s, quindi molto lento rispetto alle macchine.
Tuttavia non paragonerei mai il cervello alla IA, nemmeno sopravvaluterei eccessivamente l'IA dato che comunque i modelli che le diamo in pasto sono esterni e non autogenerati.
Io la uso per lavoro ogni giorno e vi assicuro che noi programmatori a volte restiamo basiti dalle risposte senza senso che otteniamo e dal fatto che in certi contesti sia completamente inutile (se non peggio, fuorviante).
Non abbiamo ancora creato Dio, abbiamo creato un clone molto potente di un commesso dell'Euronics.
Se vuole può cacciarci dal negozio, può ribellarsi, può essere molto più intelligente di noi nel suo reparto, può essere ottimo e fare cose incredibili dentro quel settore.
Fuori dal negozio però appartiene ancora al mondo esterno (che finora è ancora infinito) e se gli chiediamo di andare in bicicletta ad esempio (e facciamo finta non abbia idea di cosa fosse una bicicletta) ci potrebbe dire che si guida con le racchette da sci.