Giovanni allevi

  • vin_roma
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25-02-15 16.58

mah... io spezzerei una lancia nei confronti di Giovannino Allevi, perlomeno per quanto riguarda la gaffe sulla latitanza del ritmo nella musica di Beethoven...

È evidente, citando Jovanotti, che si riferiva alla trama di fondo offerta dalle percussioni o dalla batteria di cui tanto uso ne facciamo nella musica recente, ma, certamente complice la sua figura non proprio simpatica, ha scatenato lo sciacallaggio di chi poteva permettersi un' eloquente indignazione.

Su questo episodio, gonfiato, ci passerei sopra... ci sono altri mille motivi per attaccarlo.

  • SavateVoeanti
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25-02-15 17.16

uhmemo....mah,
secondo me non è sbagliata come affermazione, allora, intanto il tizio che gli ha risposto con un video di lui che suona il piano non può paragonare un pezzo suonato con l'orchestra con uno (tra l'altro neanche lo stesso) suonato col piano, cos'è, vuoi farmi capire che in realtà Beethoven aveva ritmo?
Certo che ce l'ha, ma non fa muovere il culo al bambino come glielo fa fare invece l'ombelico del mondo, e bisogna capire perchè. Secondo Allevi è per via del ritmo.
(credo che Allevi intendesse dire questo, immagino che se avesse saputo di tirare sù popò di spolverone si sarebbe spiegato meglio, oppure dobbiamo inveire sul bambino che è troppo cretino per non capire che Beethoven faceva musica non noiosa)

Non credo che con quell'affermazione intendesse che le note composte da Beethoven non abbiano una lunghezza definita.

Poi con "Giovanotti", ma poteva dire anche "Rolling Stones", intendeva quella musica che fa muovere il culo alle ragazzine.... io adesso non so se i bambini di duecento anni fa si strappassero i capelli ai concerti di Ludovico Van, però quelli di oggi sanno che esiste anche la musica con un ritmo battuto costante e si vede che preferiscono quella per via del ritmo battuto costante.
Tanto al bambino che gli frega se una musica è colta o meno? mica lo sa, glielo insegnano poi a scuola.


hahaha adesso mi ammazzerete emo




Edito ecco Vin mi ha preceduto..emo
Edited 25 Feb. 2015 16:19
  • mima85
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25-02-15 17.33

vin_roma ha scritto:
È evidente, citando Jovanotti, che si riferiva alla trama di fondo offerta dalle percussioni o dalla batteria di cui tanto uso ne facciamo nella musica recente, ma, certamente complice la sua figura non proprio simpatica, ha scatenato lo sciacallaggio di chi poteva permettersi un' eloquente indignazione.


Però lui da musicista diplomato in conservatorio dovrebbe aver bene in chiaro che ritmo non è sinonimo di percussioni. Le percussioni sono uno dei modi per scandire il ritmo del pezzo nonché il più efficace ed immediato per farlo percepire (e gradire) al cervello, ma le percussioni non sono IL ritmo.

Già di persè è una gaffe che per un diplomato in conservatorio è abbastanza grave, se poi a questa ci aggiunge pure che Beethoven non ha ritmo è chiaro che inevitabilmente si attira gli strali di chi di musica qualcosa ne sa.
  • anonimo

25-02-15 17.45

É molto semplice: il cuore della musica si basa su un bilanciato, sottile contrasto tra ripetizione e variazione, consonanza e dissonanza, complessità e semplicità.

Nel passato (neanche troppo remoto) tali rapporti non erano così sbilanciati come lo sono oggi: quello che mozartino voleva dire é che al bambino di oggi é stato insegnato ad amare una musica ipersemplicistica, iper-ripetitiva, ove l'aspetto ritmico é grossolano, basato su patterns ritmici ipersemplificati, pestati ed urlati... Insomma una musica come la sua

Ha ragione in una cosa il mozartino: l'uomo medio non é più capace di apprezzare la finezza, la complessità, il gioco architetturale di superfici sonore variegate e cangianti...

Macdonald e jovanotti, questi i nuovi criteri estetici del bello e del buono...e per chi vuole evolversi rispetto a questi modelli, resta comunque mozartino allevi....
  • vin_roma
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25-02-15 18.35

mima85 ha scritto:
Già di persè è una gaffe che per un diplomato in conservatorio è abbastanza grave, se poi a questa ci aggiunge pure che Beethoven non ha ritmo è chiaro che inevitabilmente si attira gli strali di chi di musica qualcosa ne sa.

ma certo...
diciamo che la sua presunzione non gli ha permesso di essere preciso, d' altro canto lui sa benissimo a quale pubblico si rivolge e non ha sentito il bisogno di andare per il sottile...

Per lui l' evidenza era: Jovanotti fa bum bum? e il bambino si sveglia... della serie: ti piace la Nutella? te la do anche a cena, anche perché non so cucinare...!
  • mima85
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25-02-15 19.26

vin_roma ha scritto:
Per lui l' evidenza era: Jovanotti fa bum bum? e il bambino si sveglia... della serie: ti piace la Nutella? te la do anche a cena, anche perché non so cucinare...!


Non avrei saputo dirlo meglio.
  • efis007
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27-02-15 15.21

Markelly ha scritto:
Ma è proprio grazie al personaggio che lui è arrivato a farsi conoscere.
L'avete detto tutti: un qualunque diplomato in pianoforte un po' sgamato suona come e meglio di Allevi, ma quanti dischi di musica del genere vedi o senti in giro, che fanno lo stesso suo successo?

Non è grazie al personaggio che si è fatto conoscere, ma grazie alla sua musica.
Di pianisti diplomati è pieno il mondo e tutti sanno suonare alla pari (anzi meglio) di Allevi.
Il problema è cosa suonano!
Solitamente suonano musica classica, Chopin, Beethoven, Debussy, Bach, etc, per tanto non posso vendere i dischi come fa Allevi.
Allevi invece li vende perchè non propone sempre le stesse cose tipiche dei pianisti classici, ma propone composizioni sue, semplici, banali, tutto quello che vogliamo, ma sono composizioni sue, non di Chopin.
Se voglio ascoltare le polacche di Chopin ho un'ampia scelta discografica di pianisti che le hanno eseguite, ho molta scelta.
Ma se voglio ascoltare i brani di Allevi non ho scelta devo comprare i suoi dischi perchè non c'è nessun altro pianista che ha inciso dischi con i brani di Allevi.
Detto questo, il paragone di Allevi con altri pianisti classici si può fare giusto a livello tecnico, interpretativo, virtuosistico, etc.
Ma non a livello compositivo.
Compositivamente parlando Allevi è diverso dagli altri pianisti classici diplomati in quanto lui propone la sua musica e le sue composizioni, non la musica di altri (chopin etc) o composizioni di altri.
E questo basta e avanza a renderlo un "personaggio" nel panorama musicale, non ha bisogna di fare il giullare per esserlo, basta la sua musica, bastano le sue composizioni.
Allevi può essere paragonato a Einaudi, a Stephen Shlacks, a Vangelis, a Jo Blankerburg, a Yiruma, a Jean Michel Jarre... insomma a tutti gli altri musicisti (diplomati o no, non fa alcuna differenza) che creano la loro musica (semplice o complicata non fa alcuna differenza) e vendono la loro musica.
La loro musica, non quella degli altri!
Da questo punto di vista quindi Allevi non ha niente che non va.
Scrive la sua musica, esegue la sua musica, vende la sua musica.
Chi gli piace la compra, chi non gli piace non la compra.
Quello che non funziona di Allevi è il suo atteggiarsi sopra le righe.
Uno può atteggiarsi quanto vuole, ma se la sua musica fa schifo fa schifo sempre e comunque.
Uno può atteggiarsi quanto vuole, ma se la sua musica è bella è bella sempre e comunque.
Insomma atteggiarsi e fare lo sborone non serve a niente!
Serve solo a farsi criticare.
Chi gli piace la tua musica la comprerà lo stesso, chi non gli piace non la comprerà lo stesso.
Anzi facendo l'idiota corri persino il rischio di diventare antipatico ad un certo numero di persone le quali - se prima erano intenzionate a comprare i tuoi dischi - poi non te lo comprano più semplicemente perchè gli stai antipatico come personaggio.
E magari al tuo posto comprano i dischi di Yiruma o di Einaudi (che fanno musica alla Allevi ma non se la tirano come lui).
Secondo me un comportamento sano, rispettoso, umile, educato, non può che giovare al successo di un artista e alla sua musica, soprattutto se è musica newage/romantica.
Una comportamento da esaltato e sborone invece rema contro tale successo, rischi di rovinartelo, e le vendite dei dischi potrebbero essere inferiori rispetto a quanto realmente potresti ottenere.
emo
  • anonimo

27-02-15 19.06

Condivido il 99% di ciò che dice l'amico Efis, tranne un dettaglio: mozartino allevi vende non solo e principalmente in funzione della "gradevolezza" della sua musica, ma proprio perché la spaccia per "musica classica contemporanea", fornendo così ai suoi poco sagaci ascoltatori il brivido e l'illusione di far parte dell'inclita schiera degli "ascoltatori colti"
  • Markelly
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27-02-15 21.23

È chiaro che Allevi fa composizioni sue. Ma resto dell'idea che sia il personaggio ha aiutato a vendere.
Forse non sapete che con solamente due suoi album ha superato le 200.000 copie. No, dico: duecentomila!!! E i suoi brani li ascoltano anche i ragazzini che seguono Amici e X Factor! Stiamo parlando di dischi di pianoforte solo. Quanti pianisti hanno mai venduto tanto?
Inoltre ha mille riconoscimenti, ha diretto l'orchestra al concerto di natale al senato, ha tenuto seminari, ha partecipato a un sacco di trasmissioni, è imitato da comici...
Insomma se se ne fosse stato in disparte umile e quieto a leggere le classifiche non credo proprio avrebbe fatto quei numeri, anche se fosse stato tecnicamente più bravo.
  • Mak979
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28-02-15 12.07

Il punto è che se Allevi ammettesse semplicemente di essere un discreto/bravo compositore melodico e pianista, nessuno potrebbe criticarlo. In effetti è quello che è, un discreto/bravo (anche se non certamente il migliore) compositore melodico e pianista. Ha fatto comunque anche brani molto piu' complessi di quelli che si sentono di solito, e che ovviamente sono i meno conosciuti. Ma lui si reputa l'evoluzione di Mozart, e la sua musica l'evoluzione della musica classica. E' qui che sbaglia, ed è il motivo per il quale diversi lo detestano (non io, io semplicemente "osservo" :D). Concordo anch'io che l'evoluzione della musica classica è la musica da film (Morricone, Zimmer, Elfman, ecc), che viene suonata in modo indipendente anche in molte orchestre del mondo. Anche se in questo caso evoluzione non si intende per forza come migliorativo (nessuno fino ad adesso a raggiunto un Beethoven o un Schubert IMHO). Poi sono nati filoni completamente nuovi (jazz, rock, elettronica), che hanno arricchito il tutto.
E l'unica ricchezza che bisognerebbe inseguire in questa vita è la ricchezza culturale.
  • anonimo

28-02-15 12.43

Per quanto riguarda la "musica classica contemporanea" a mozartino preferisco

Tutti insieme noi lo denunciam di bennato
Farmacista di Elio

emo
  • anonimo

28-02-15 17.44

@ Mak979
Il punto è che se Allevi ammettesse semplicemente di essere un discreto/bravo compositore melodico e pianista, nessuno potrebbe criticarlo. In effetti è quello che è, un discreto/bravo (anche se non certamente il migliore) compositore melodico e pianista. Ha fatto comunque anche brani molto piu' complessi di quelli che si sentono di solito, e che ovviamente sono i meno conosciuti. Ma lui si reputa l'evoluzione di Mozart, e la sua musica l'evoluzione della musica classica. E' qui che sbaglia, ed è il motivo per il quale diversi lo detestano (non io, io semplicemente "osservo" :D). Concordo anch'io che l'evoluzione della musica classica è la musica da film (Morricone, Zimmer, Elfman, ecc), che viene suonata in modo indipendente anche in molte orchestre del mondo. Anche se in questo caso evoluzione non si intende per forza come migliorativo (nessuno fino ad adesso a raggiunto un Beethoven o un Schubert IMHO). Poi sono nati filoni completamente nuovi (jazz, rock, elettronica), che hanno arricchito il tutto.
E l'unica ricchezza che bisognerebbe inseguire in questa vita è la ricchezza culturale.
Musica da film? Scherziamo?

La musica contemporanea (o "musica colta" che si voglia dire) cosa sarebbe allora?
  • Mak979
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28-02-15 20.36

@ anonimo
Musica da film? Scherziamo?

La musica contemporanea (o "musica colta" che si voglia dire) cosa sarebbe allora?
La musica contemporanea (o "musica colta") è formalmente molto diversa da quella che viene solitamente chiamata musica classica (intesa cioè come musica tonale, sulla quale si sono basate le composizioni di 3 secoli, il '600, '700 ed '800). E' vero che esiste nella musica contemporanea la corrente chiamata neo-classica, che si basa almeno in parte su una struttura melodica e armonica classica, ma in generale la musica contemporanea e la musica classica sono molto diverse. Poi dipende dal compositore: la musica contemporanea, cioè il distaccamento dalla musica tonale, parte dall'inizio del secolo scorso con Schoenberg, Bartok, Stravinsky, ecc.. per considerare solo gli ultimi 50/60 anni, basti pensare che la musica colta piu' importante negli anni '50 era la musica elettronica di Colonia in Germania (puoi ascoltare le composizioni dell'epoca di Stockhausen per esempio), e negli anni '80 Lutoslawski e Branca (ascolta la quinta sinfonia di Branca per un altro esempio). Insomma, tutta musica completamente diversa dalla musica classica tonale (cioè Mozart, Beethoven, ecc.)

Al contrario la musica da film (non di TUTTI i film, ma dei film in cui solitamente la musica non si basa su canzoni ma su una struttura orchestrale) è un'evoluzione della musica sinfonica. Evoluzione non intende per forza un miglioramento/peggioramento, semplicemente una continuazione abbastaza pronunciata di forma; infatti, anche se non è formalmente identica (per esempio il primo movimento di una sinfonia era sempre in forma sonata, cosa che adesso nessuno fa piu'), il risultato concettualmente (gli strumenti utilizzati) ed emozionalmente (l'uso della melodia e dell'armonia per suscitare emozioni) è simile.

Probabilmente prima, senza un'adeguata spiegazione, non mi sono fatto intendere.
Edited 28 Feb. 2015 19:38
  • anonimo

28-02-15 20.53

Mi sa che dobbiamo metterci d'accordo sui termini

Se é vero che nella musica cosiddetta "colta" esiste un periodo classico (diciamo l'epoca mozartiana), molti dei più grandi epigoni di quella che é nota come "musica classica" non appartengono affatto all'epoca "classica", ma piuttosto a quella della "musica barocca" o della "musica romantica".

Altrettanto fuorviante sarebbe definire la "musica classica" come "musica sinfonica"... Significherebbe tagliare fuori tutta la musica vocale, cameristica, strumentale ed operistica...

E cosA dire della musica di Schoenberg ed affini? Non é "musica classica" in quanto é atonale? Allora la polifonia estrema dei maestri fiamminghi? Non é "classica" neppure quella?

"Musica colta"? Ma l'opera lirica era una musica popolare se ce n'é una!

Secondo me c'é un unica divisione: musica vera ed "imitazione della musica"...

  • anonimo

28-02-15 21.43

Ascoltate "come sei veramente" di mozartino

Una canzonetta melodicalente ed armonicamente banale, senz'altro peggiore di "ancora", "pork e cindy", "cara" etcetera (per restare nel mondo della canzonetta)

L'esecuzione? Un suono greve, monotono, senza sfumature, una pronuncia talmente priva di nuances che farebbe la gioia di un caporalmaggiore dell'esercito imperialregio

Dai ragazzi ditemi che finora abbiamo scherzato... Questo qui é una capra assoluta, peggio persino di gigi d'alessio...
  • anonimo

28-02-15 21.46

@ Mak979
La musica contemporanea (o "musica colta") è formalmente molto diversa da quella che viene solitamente chiamata musica classica (intesa cioè come musica tonale, sulla quale si sono basate le composizioni di 3 secoli, il '600, '700 ed '800). E' vero che esiste nella musica contemporanea la corrente chiamata neo-classica, che si basa almeno in parte su una struttura melodica e armonica classica, ma in generale la musica contemporanea e la musica classica sono molto diverse. Poi dipende dal compositore: la musica contemporanea, cioè il distaccamento dalla musica tonale, parte dall'inizio del secolo scorso con Schoenberg, Bartok, Stravinsky, ecc.. per considerare solo gli ultimi 50/60 anni, basti pensare che la musica colta piu' importante negli anni '50 era la musica elettronica di Colonia in Germania (puoi ascoltare le composizioni dell'epoca di Stockhausen per esempio), e negli anni '80 Lutoslawski e Branca (ascolta la quinta sinfonia di Branca per un altro esempio). Insomma, tutta musica completamente diversa dalla musica classica tonale (cioè Mozart, Beethoven, ecc.)

Al contrario la musica da film (non di TUTTI i film, ma dei film in cui solitamente la musica non si basa su canzoni ma su una struttura orchestrale) è un'evoluzione della musica sinfonica. Evoluzione non intende per forza un miglioramento/peggioramento, semplicemente una continuazione abbastaza pronunciata di forma; infatti, anche se non è formalmente identica (per esempio il primo movimento di una sinfonia era sempre in forma sonata, cosa che adesso nessuno fa piu'), il risultato concettualmente (gli strumenti utilizzati) ed emozionalmente (l'uso della melodia e dell'armonia per suscitare emozioni) è simile.

Probabilmente prima, senza un'adeguata spiegazione, non mi sono fatto intendere.
Edited 28 Feb. 2015 19:38
Avevo inteso male io il tuo intervento, tuttavia non ci troviamo d'accordo lo stesso, temo.

emo
  • anonimo

28-02-15 21.52

Beh ripuliamoci le orecchie con questo
Edited 28 Feb. 2015 21:00
  • anonimo

28-02-15 22.08

E questo
  • Mak979
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01-03-15 01.49

@ anonimo
Mi sa che dobbiamo metterci d'accordo sui termini

Se é vero che nella musica cosiddetta "colta" esiste un periodo classico (diciamo l'epoca mozartiana), molti dei più grandi epigoni di quella che é nota come "musica classica" non appartengono affatto all'epoca "classica", ma piuttosto a quella della "musica barocca" o della "musica romantica".

Altrettanto fuorviante sarebbe definire la "musica classica" come "musica sinfonica"... Significherebbe tagliare fuori tutta la musica vocale, cameristica, strumentale ed operistica...

E cosA dire della musica di Schoenberg ed affini? Non é "musica classica" in quanto é atonale? Allora la polifonia estrema dei maestri fiamminghi? Non é "classica" neppure quella?

"Musica colta"? Ma l'opera lirica era una musica popolare se ce n'é una!

Secondo me c'é un unica divisione: musica vera ed "imitazione della musica"...

Chiaramente bisogna metterci d'accordo sui termini.

La definizione di "musica classica" in realtà non esiste; o meglio non è definita. Cosa è musica classica? Quando inizia? Quando finisce? Sappiamo cosa è il periodo classico, ma una definizione unitaria di musica classica non c'è. Quindi nella mia descrizione ho fatto un'uguaglianza, puramente metodica (cioè per definire un metodo di giudizio) --> musica classica = musica tonale. La musica tonale (come sappiamo tutti) è qualla che si basa su una tonalità cardine (per esempio una sinfonia in Mi maggiore). La musica tonale è andata per la stra-maggiore nel '700 e '800, ma ha avuto le sue radici di studio nel '600 (la musica tonale ha una base puramente percettiva, cioè si basa su quello che è "bello" e "piacevole" per l'orecchio, per questo era, è e rimarrà bella e piacevola da sentire).
La musica tonale ha compreso qualsiasi campo: sinfonie, quartetti, opera, pianoforte solo, camera, ecc.

Dunque, semplicemente definendo questo metodo (puramente arbitrario), dall'inizio del '900 la musica tonale (a parte nei compositori neo-classici) è sparita, e ha preso piede la musica atonale, la musica elettronica (sempre nell'ambito colto intendo), la musica seriale, la musica aleatoria, ecc.. tanti generi diversi che, in contrapposizione alla musica tonale (cioè, dal metodo che ho definito, classica), definisco come contemporanea. Anche questa è una definizione puramente metodica, potendo fare per la musica contemporanea le stesse domande della musica classica (quando inizia? ecc..).
Quindi fino ad adesso abbiamo definito la musica classica/musica tonale e la musica contemporanea/musica non tonale ma tutto il resto (sempre nell'ambito "colto", come viene definito).

Ma se consideriamo contemporanea non solo la musica non tonale, ma facciamo una distinzione puramente temporale (per esempio,definiamo gli ultimi 50 anni come contemporanei a noi), esiste qualcosa in questo periodo di tempo che si avvicina il piu' possibile alla musica classica/tonale? Si, la musica da film. A quale tipo di musica classica/tonale si avvicina? Alla musica sinfonica. Perché? In entrambi i casi, la strumentazione è simile (l'orchestra) come è simile l'effetto emotivo (cioè anche la musica da film usa melodie e armonie per essere "bella", "piacevole" da sentire. Allegra o drammatica, ma comunque "piacevole").

Allevi potrebbe dirmi a questo punto: allora anche la mia musica è qualcosa che si avvicina alla musica classica/tonale. Ha sia una strumentazione (il pianoforte solo) che un effetto emotivo simile. Vero, ma qui subentra un parere puramente e assolutamente personale, il mio.
Morricone e Williams, nel comporre musica da film, erano geniali. Non quanto Beethoven, vero. Ma comunque geniali. Quindi noto una continuazione di genialità. Invece, sempre per me, Allevi NON è un genio a comporre musica per pianoforte solo. Quindi NON vedo una continuazione di genialità, e dunque non lo considero imparentato con la musica classica/tonale. Piuttosto, con la musica pop, in cui oltre alla capacità dell'artista subentrano molte altre variabili (personaggio, pubblicità, diffusione alla radio)

Scusate se mi esprimo in modo un po' scolastico, chiaramente non parlo cosi' negli altri post :) solo che in effetti è facile fraintendersi non parlando dal vivo. Dunque parlo scolasticamente solo per rendere i concetti quanto meno fraintendibili possibile. E comunque è sempre TUTTO IMHO emo
  • Golden
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02-03-15 09.59

Perchè non può esistere una musica classica moderna? Non credo che dal 1500 o 1800 o qualsiasi altro secolo ad oggi, tutti i musicisti nati dopo Mozart, Chopin, Beethoven e chi più ne ha più ne metta, non valgano una cicca. Nulla da togliere assolutamente a questi cosiddetti mostri sacri, anzi, ci hanno trasmesso opere eterne, ma ciò non significa che l'unica musica classica sia da relegare esclusivamente a quei periodi. In oltre c'è da considerare che le loro composizioni sono nate in determinati periodi storici, con particolari modi di vita, conoscenze diverse, situazioni diverse e così via, in pratica erano uno specchio di quell'epoca, ma la musica emoziona e trasmette vibrazioni e scuote dentro di noi sensazioni profonde, perchè è energia, perchè è fluida e sottile e viva e come tale è mutevole e si adegua come l'acqua a qualsiasi contenitore, la vera musica pur essendo definita, non ha forma come una scultura, non è mai uguale a se stessa, nemmeno lo stesso spartito, che suonato da due orchestre o persone diverse, è diverso e trasmette cose diverse. Se Mozart rinascesse oggi, forse suonerebbe cose diverse o uguali in modo diverso. E non c'entra niente sbagliare le note, tutti le sbagliano, tutti. Allora perchè non accettare la diversità, ciò che ognuno cerca di dare senza fermarsi al modo o all'aspetto o al nome?