Il concetto "allargato" di patch sharing

lipzve 20-10-15 23.48
Anche questo è vero. Ma non ragionare su scala italiana, bensì mondiale.

Per ogni nostro connazionale che copierebbe, e ti do ragione, esistono mille persone corrette, magari in altri paesi.


Non dico che la mia idea sia il bene assoluto, ma forse un pochino migliore della realtà attuale.
michelet 21-10-15 00.30
lipzve ha scritto:
Anche questo è vero. Ma non ragionare su scala italiana, bensì mondiale.

Per "nostro" intendevo anche il modo di pensare internazionale. Uno tra i gruppi di Facebook più attivi per il patch sharing di contenuti protetti da copyright - neanche a farlo apposta per Motif XF - è nato in Nord Europa (Olanda o zone llimitrofe) qualche anno fa.
E' stato segnalato più volte, ma sembra sia ancora incontrastato.
Qualche tempo fa aveva scritto a caratteri cubitali che lo scambio avviene solo con materiale prodotto personalmente... Resta il fatto che non ci si spiega come la gente sia così brava a scambiarsi banchi interi da 128 Patches, quando per programmarne bene una ventina impieghi parecchio tempo.

Ecco qui
Edited 20 Ott. 2015 22:38
anonimo 21-10-15 00.42
@ michelet
lipzve ha scritto:
Anche questo è vero. Ma non ragionare su scala italiana, bensì mondiale.

Per "nostro" intendevo anche il modo di pensare internazionale. Uno tra i gruppi di Facebook più attivi per il patch sharing di contenuti protetti da copyright - neanche a farlo apposta per Motif XF - è nato in Nord Europa (Olanda o zone llimitrofe) qualche anno fa.
E' stato segnalato più volte, ma sembra sia ancora incontrastato.
Qualche tempo fa aveva scritto a caratteri cubitali che lo scambio avviene solo con materiale prodotto personalmente... Resta il fatto che non ci si spiega come la gente sia così brava a scambiarsi banchi interi da 128 Patches, quando per programmarne bene una ventina impieghi parecchio tempo.

Ecco qui
Edited 20 Ott. 2015 22:38
Michele, ripetendo che eticamente sono d'accordo con te, credi davvero che sia legale mettere sotto copyright un setting di pannello?

Posso mettere sotto copyright la mia opera in cui descrivo dei setting di pannello che reputo interessanti (praticamente il il supporto che contiene i setting di pannello), ma non posso mettere sotto copyright i settings stessi

una volta che la patch é estratta dal supporto (potenzialmente proteggibile legalmente) ed é caricata sullo strumento, diviene un insieme di settings di pannello ed é improteggibile da un punto di vista di diritti intellettuali

Faccio un esempio:

Scrivo un libro su delle patch per Juno 6 e lo pubblico: la riproduzione del mio libro sarà regolata dalla legge sui diritti d'autore, quindi non si potrà fotocopiare una pagina del mio libro, contenente il setting mettiamo di archi, e diffonderla senza il mio permesso...ma se qualcuno prende un pezzo di carta, ci scrive sopra i medesimi settings e li fa circolare, io non posso dire nulla

Il problema sta tutto liemo
Edited 20 Ott. 2015 22:47
michelet 21-10-15 00.56
@ anonimo
Michele, ripetendo che eticamente sono d'accordo con te, credi davvero che sia legale mettere sotto copyright un setting di pannello?

Posso mettere sotto copyright la mia opera in cui descrivo dei setting di pannello che reputo interessanti (praticamente il il supporto che contiene i setting di pannello), ma non posso mettere sotto copyright i settings stessi

una volta che la patch é estratta dal supporto (potenzialmente proteggibile legalmente) ed é caricata sullo strumento, diviene un insieme di settings di pannello ed é improteggibile da un punto di vista di diritti intellettuali

Faccio un esempio:

Scrivo un libro su delle patch per Juno 6 e lo pubblico: la riproduzione del mio libro sarà regolata dalla legge sui diritti d'autore, quindi non si potrà fotocopiare una pagina del mio libro, contenente il setting mettiamo di archi, e diffonderla senza il mio permesso...ma se qualcuno prende un pezzo di carta, ci scrive sopra i medesimi settings e li fa circolare, io non posso dire nulla

Il problema sta tutto liemo
Edited 20 Ott. 2015 22:47
Ma si, me ne sono fatta una ragione. Ci mancherebbe.

Continua però a irritarmi la "leggerezza" di certa gente che ti chiede di scambiare banchi di patches commerciali (che per inciso hanno arraffato qua e là) con i miei banchi che ho acquistato legalmente.

Ribadisco quindi per l'ultima volta, poi chiudo, che contesto solo l'atteggiamento (scorretto) di sottostimare e svalorizzare (che brutto verbo...) i banchi commerciali, frutto del lavoro di terzi che non trarranno alcun guadagno, fino a farli diventare insignificanti e quindi poterseli scambiare come se fossero figurine. Tuttavia risultano comodi se contengono delle patches che contribuiscono ad ispirare un tema o una musica in genere.

Quindi vorrei che ci fosse maggiore etica... Ed ora ritorno nel mio mondo delle favole e delle buone intenzioni. emo
anonimo 21-10-15 01.11
sull'etica sono d'accordo al 100%

un conto é scambiarsi una volta ogni tanto una patch particolarmente interessante, un'altra cosa é abusare del lavoro altrui, anche se la legge non lo proibisce espressamenteemo

Detto questo, mi mandersti per caso un paio di banchi completi per Integra please?emo


Joking mateemo
michelet 21-10-15 01.59
Cyrano ha scritto:
Detto questo, mi mandersti per caso un paio di banchi completi per Integra please?emo

Volentieri... Ma non fa parte del mio modesto setup emo
maxpiano69 21-10-15 02.01
@ anonimo
il tuo ragionamento condurrebbe a questa conseguenza: una volta una patch creata e venduta, sarebbe vietato a chiunque usare un setting uguale, qualunque sia il modo in cui questo setting viene impostato, senza pagare il creatore

Quindi un programmatore sveglio programmerebbe tutte le possibili combinazioni di setting di un dato strumento e proibirebbe a chiunque di smanettare senza pagargli una royaltyemo

Io direi:

1) é vietato fare una copia diretta del media su cui la patch (le patches) commerciale é/sono contenuta

2) é assolutamente legittimo ricreare tali patches, storarle sul proprio strumento, estrarle dal proprio strumento e condividere l'estrazione sia gratuitamente che a pagamento

emo

l'unica maniera legale di impedire la riproduzione di una patch sarebbe una protezione tecnologica che, pur abilitando uno strumento a settarsi secondo i parametri contenuti nel supporto, ne renda il contenuto/source opaco e non leggibile/riproducibile
Edited 20 Ott. 2015 21:23
Niente affatto. Il mio ragionamento non porta in alcun modo a quella conclusione, perché se io una di quelle combinazioni la rifacessi da me (non copiando quella della libreria) non farei alcun illecito (caso della "copia d'autore" ovvero il tuo punto 2).

E comunque, hai mai provato a calcolare, in un synth moderno, quante sarebbero tutte le combinazioni possibili di tutti parametri?

Che poi gestire questa cosa sia di fatto impraticabile e quindi non rimane che appellarsi all'etica, siamo tutti d'accordo.
Edited 21 Ott. 2015 8:12
anonimo 21-10-15 02.45
ymusic soft : uno stile per arranger (uno!) 10 euro (diffuso e venduto a livello mondiale).

E' piu' disonesto chi chiede un prezzo simile o chi lo copia? : per la legge uno solo ma moralmente...?

Capisco il lavoro, i costi, la promozione : ma sugli store (apple, google) a 10 euro ci compri un sintetizzatore virtual o un sequencer, che se mi permettete richiede molto piu' lavoro.

A me non servono gli styles clavinova e non li prenderei neppure gratis, pero' non faccio morale a chi magari usa le scorciatoie (magari in societa' con altri)...

I vari stores (apple, google ecc) hanno livelli di pirateria bassissimi perche' i prezzi dei prodotti sono alla portata di tutti, ed e' meglio comprare materiale originale (con tutti gli aggiornamenti ecc.) piuttosto che tribulare con le scorciatoie e tutti i guai che queste comportano.

Con cio' non giustifico le copie, ma pongo solo all'attenzione del thread il fatto che alcune volte (non sempre per fortuna) il primo profittatore e chi produce determinato materiale.
Edited 21 Ott. 2015 0:48
anonimo 21-10-15 03.58
A me pare che una raccolta di patches sia come un vocabolario in lingua straniera: non posso fare una fotocopia e venderla o scambiarla, ma posso scrivere le parole che ho imparato su un documento word e condividerlo con chi voglio...nessun editore può lamentarsi per questo....

Chiaro che se una raccolta di patches costasse 5 euro in pochi si prenderebbero la briga di far scambi, copie etcetera

Edited 21 Ott. 2015 2:03
cecchino 21-10-15 06.43
È curioso come ci sia un thread simile (in realtà una serie di post off topic in un thread sul Forte su Mastering VAST) con la proposta di ideare un sistema di offuscamento delle patch e la risposta di un programmatore che dice "giammai: il bello delle patches che vendo è che chiunque può metterci le mani sopra è migliorarle ulteriormente".
Comunque sono d'accordo con Michele. A parte l'ovvio discorso dei suoni basati su campioni creati dal programmatore, anche le patches sono assimilabili ad un qualsiasi programma (software) fatto con un linguaggio interpretato. Non è che il fatto di disporre necessariamente del sorgente autorizzi a darlo in giro se la licenza non lo permette. Ci sono passato personalmente con un software sviluppato tanti anni fa per gestire strumentazione. Nonostante fosse debitamente depositato ed almeno in teoria protetto legalmente fu "prestato" a chiunque emo.
Edited 21 Ott. 2015 4:44
anonimo 21-10-15 11.42
Qui si aprono orizzonti sconosciuti.

Se io uso una patch fatta da terze parti, e ci faccio un brano che "fortunatamente" vende un milione di copie, la "terza parte" ha diritto di chiedere compenso? .. (immagino di no, ma non ne sono sicuro)...emo
michelet 21-10-15 11.50
@ anonimo
Qui si aprono orizzonti sconosciuti.

Se io uso una patch fatta da terze parti, e ci faccio un brano che "fortunatamente" vende un milione di copie, la "terza parte" ha diritto di chiedere compenso? .. (immagino di no, ma non ne sono sicuro)...emo
Allora... La logica potrebbe anche prevedere una risposta negativa... Tuttavia, lo so per certo, ci sono certi programmatori a livello dilettantesco (e con questo non è per sminuirne la capacità, perché fanno lavori egregi) che concedono a titolo gratuito le loro patches ma chiedono cortesemente che l'autore della musica li citi nei credits di un eventuale prodotto discografico.

Diversamente penso che aver acquistato regolarmente delle patches di terze parti, che vengono vendute e sulle quali il programmatore spera di trarre un guadagno, liberi da qualsiasi obbligo di pagamento delle royalties (a meno che non sia specificamente detto nel contratto di compravendita).
anonimo 21-10-15 12.09
@ cecchino
È curioso come ci sia un thread simile (in realtà una serie di post off topic in un thread sul Forte su Mastering VAST) con la proposta di ideare un sistema di offuscamento delle patch e la risposta di un programmatore che dice "giammai: il bello delle patches che vendo è che chiunque può metterci le mani sopra è migliorarle ulteriormente".
Comunque sono d'accordo con Michele. A parte l'ovvio discorso dei suoni basati su campioni creati dal programmatore, anche le patches sono assimilabili ad un qualsiasi programma (software) fatto con un linguaggio interpretato. Non è che il fatto di disporre necessariamente del sorgente autorizzi a darlo in giro se la licenza non lo permette. Ci sono passato personalmente con un software sviluppato tanti anni fa per gestire strumentazione. Nonostante fosse debitamente depositato ed almeno in teoria protetto legalmente fu "prestato" a chiunque emo.
Edited 21 Ott. 2015 4:44
Dissento: una patch non è software, è una lista di regolazioni dello strumento, per metterla giù semplice è una serie di informazioni sulla posizione che potenziometri, switches e sliders (fisici o virtuali) assumono sul pannello di uno strumento; il software è semmai l'editor

Mi risulta difficile pensare che una cosa come "potenziometro del filtro sulla posizione 6" sia proteggibile legalmente: sarebbe come dire che un setting di volume, balance, equalizzazione e crossfade della mia autoradio che reputo ottimizzata per l'ascolto del rock è un'informazione proprietaria e se te la comunico tu non puoi comunicarla a nessun altro. ..

Come detto da qualcuno, se si vuole evitare la copia bisogna "offuscare" tecnologicamente le informazioni

emo
Edited 21 Ott. 2015 12:26
alex333 21-10-15 13.54
@ anonimo
Dissento: una patch non è software, è una lista di regolazioni dello strumento, per metterla giù semplice è una serie di informazioni sulla posizione che potenziometri, switches e sliders (fisici o virtuali) assumono sul pannello di uno strumento; il software è semmai l'editor

Mi risulta difficile pensare che una cosa come "potenziometro del filtro sulla posizione 6" sia proteggibile legalmente: sarebbe come dire che un setting di volume, balance, equalizzazione e crossfade della mia autoradio che reputo ottimizzata per l'ascolto del rock è un'informazione proprietaria e se te la comunico tu non puoi comunicarla a nessun altro. ..

Come detto da qualcuno, se si vuole evitare la copia bisogna "offuscare" tecnologicamente le informazioni

emo
Edited 21 Ott. 2015 12:26
come discorso di massima la penso come te....
cecchino 21-10-15 14.56
@ anonimo
Dissento: una patch non è software, è una lista di regolazioni dello strumento, per metterla giù semplice è una serie di informazioni sulla posizione che potenziometri, switches e sliders (fisici o virtuali) assumono sul pannello di uno strumento; il software è semmai l'editor

Mi risulta difficile pensare che una cosa come "potenziometro del filtro sulla posizione 6" sia proteggibile legalmente: sarebbe come dire che un setting di volume, balance, equalizzazione e crossfade della mia autoradio che reputo ottimizzata per l'ascolto del rock è un'informazione proprietaria e se te la comunico tu non puoi comunicarla a nessun altro. ..

Come detto da qualcuno, se si vuole evitare la copia bisogna "offuscare" tecnologicamente le informazioni

emo
Edited 21 Ott. 2015 12:26
Mi permetto di dissentire a mia volta emo...
La tua descrizione si adatta magari ad un oggetto puramente analogico.
Oggi caricare una patch in un synth vuol dire fornire al sistema operativo dello strumento una serie di istruzioni (generalmente sysex) per impostare i vari parametri necessari a riprodurre la patch. È questo il contenuto del file (appunto) che viene caricato nel synth / ws
Comunque, a parte le questioni di lana caprina sulle quali stiamo amabilmente dissertando, siamo d'accordo sulla morale sottostante, e questo conta emo
kurz4ever 21-10-15 15.42
sì, qualunque soluzione "legale" non farebbe che blindare il mercato in modo ancora peggiore. L'unica è stare lontani dai furbi, e passare la voce. A volte la cosa costa qualche soldino ma l'alternativa è peggiore.
Certo che uno che spende dai 2K ai 4k per una tastiera deve avere "i gransi nee scarsee*" per non pagare i suoni...
idem per chi fa collezione di VST senza pagarli...

*dicesi dalle mie parti per rappresentare un individuo con braccino corto...
anonimo 21-10-15 15.48
kurz4ever ha scritto:
"i gransi nee scarsee*"


A Genova si dice: avere le vipere in tasca
mima85 21-10-15 16.07
Cyrano ha scritto:
A Genova si dice: avere le vipere in tasca


Dalle mie parti "Ta set propri 'n ransch" ("sei proprio un marcione") emo
anonimo 21-10-15 19.38
A questo punto mettiamo sotto copyright pure i settaggi "common e global" con i parametri midi da memorizzare allo spegnimento, e magari pure il pulsante di accensione..

Una cosa di questo genere :
lipzve 21-10-15 22.37
Cyrano ha scritto:
Chiaro che se una raccolta di patches costasse 5 euro in pochi si prenderebbero la briga di far scambi, copie etcetera


Questa era la base del mio ragionamento.

Purtroppo ha ragione anche michele, l'istinto di fare i furbi è innato in troppa gente.